
03/09/2025
L'INSERIMENTO NELLA SCUOLA ELEMENTARE
L’inserimento dei bambini nella scuola elementare è un passaggio importante e delicato che richiede, da parte dei genitori, un atteggiamento attento e premuroso, soprattutto nei primi giorni, che corrispondono alla fase di adattamento. I piccoli si dovranno abituare a nuove regole di comportamento, orari ed alla condivisione degli spazi e dell’attenzione dell’insegnante.
Secondo lo psicologo Giuseppe Luigi Palma "prepararsi per tempo alla ripresa, riorganizzando gradualmente abitudini e aspettative, consente di affrontare i cambiamenti senza vissuti di sopraffazione"
I genitori possono favorire l'adattamento dei loro figli nel nuovo contesto scolastico modificando gradualmente, già alcuni giorni pria dell'inizio della scuola, alcune routine familiari.
Sicuramente sarà necessario condividere con i figli regole chiare circa la messa a letto. I bambini necessitano di adeguate ore di riposo notturno per affrontare l'intera giornata scolastica, per questo sarà opportuno che si corichino entro orari adeguati a garantire tale riposo (per un bambino della scuola elementare sono necessarie tra le 9 e le 12 ore di riposo notturno).
Inizialmente, soprattutto nelle classi a tempo pieno, sarebbe preferibile che gli insegnanti limitassero l’assegnazione dei compiti a casa al solo fine settimana per favorire uno spontaneo adattamento dei bambini al nuovo ritmo di vita.
I genitori avranno il compito di aiutare i figli nel loro processo di responsabilizzazione, dovranno condividere le regole della scuola, fornire il buon esempio nel rispettare gli orari e le indicazioni date dalle insegnanti e nel prendersi cura del materiale scolastico... Nella nostra cultura spesso i bambini vengono sottovalutati circa le loro possibilità di farsi carico di regole ed impegni. Per questo risulta fondamentale sul piano educativo favorire precocemente lo sviluppo di un atteggiamento di consapevolizzazione dei doveri nei confronti della scuola.
A volte i bambini possono presentare alcune difficoltà di adattamento alla nuova situazione e per questo sarà importante che i genitori osservino con attenzione il loro comportamento verificando la presenza di manifestazioni insolite e/o collegabili ai recenti cambiamenti nelle abitudini di vita.
Sono molto frequenti, soprattutto se un fratello è arrivato da poco, fenomeni regressivi e sintomi ansiogeni che, tuttavia, sono generalmente di natura transitoria e tendono ad una spontanea risoluzione in breve tempo quando i bambini avranno acquisito una maggiore sicurezza nel nuovo ambiente. Manifestazioni persistenti potrebbero essere indicative di un disagio più profondo legato a fasi precedenti dello sviluppo e che, pertanto, richiedono un’attenzione specialistica.
In alcuni casi, a livello inconscio, i genitori, e in particolare la madre, possono vivere l’ingresso a scuola come un abbandono da parte dei bambini, che iniziano a crescere e a separarsi gradualmente dalle figure genitoriali per investire le energie psichiche in nuove relazioni amicali e con altri adulti di riferimento. In questi casi i bambini sono in grado di percepire la sofferenza dei genitori e rispondervi con un senso di colpa che si manifesterà, per esempio, attraverso sintomi quali il classico mal di pancia e, nelle situazioni più serie, arrivare addirittura al rifiuto diretto.
Di fronte alle difficoltà dei bambini è necessario che i genitori parlino tra loro e con gli insegnanti al fine di comprendere le difficoltà sottostanti i comportamenti dei piccoli. É bene ricordare che i figli avvertono se i genitori ripongono o meno fiducia nelle loro risorse e nella capacità della scuola di sostenerli, considerandoli capaci di affrontare e superare le difficoltà. In situazioni di difficile inserimento il ruolo degli insegnanti è fondamentale per identificare le difficoltà allo stato iniziale e per fornire l’ambiente scolastico il più supportivo e facilitante possibile