21/05/2025
Credere o non credere alla psicoterapia?
Mi viene da sorridere nel mentre rifletto, a volte lavorando alzo le mani e confesso che pur avendo il nome dalla mia parte non pratico stregonerie ma ho fede nel particolare processo relazionale che a volte può apparire magico ma rimane frutto di un pragmatico principio di realtà.
“La terapia non dovrebbe essere guidata dalla teoria, ma dalla relazione.” (Irvin Yalom)
E se è vero che nell’amore e nelle amicizie troviamo le gioie più grandi, i conflitti più affliggenti, la malattia e la cura, è vero anche che nelle relazioni risiedono le nostre possibilità e le nostre chiavi per le tante porte che la vita pone nella strada che percorriamo.
Nel libro “Il dono della terapia”, Yalom scrive “ Preferisco invece pensare a me e ai miei pazienti come compagni di viaggio all’interno della terapia. Questo termine abolisce la distinzione tra “loro” (gli afflitti) e “noi” (i guaritori)”.
E’ nell’autenticità della relazione, nell’ascolto attivo di ciò che viene narrato e ascoltato che risiede la possibilità di reinventarsi ogni giorno, scoprendo così nuovi dialoghi interni, in un “qui ed ora” che sappia essere trasformativo e divenire nuova scintilla per un “lì ed allora” che merita nuovi racconti, in cui rimanere pagina tra le pagine di un libro più ampio e colorato.