Centro Nasù

Centro Nasù È una realtà sovicese che si rivolge alla famiglia nelle diverse forme: singoli, coppie, genitori,

Auguri a tutte le mamme ❤️
12/05/2024

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LA FATICA DI DELEGARE PER UNA MAMMA Ho la fortuna di essere mamma ormai da 19 anni, e nel miopiccolo grazie anche al mio...
13/05/2022

LA FATICA DI DELEGARE PER UNA MAMMA

Ho la fortuna di essere mamma ormai da 19 anni, e nel mio
piccolo grazie anche al mio lavoro percepisco le fatiche quotidiane di tutte le
mamme che portano i loro bambini presso il mio asilo nido. Per questo motivo,
ormai, mi è molto facile leggere tra le righe i messaggi che mi vengono
trasmessi e, quello sempre più ricorrente è proprio la fatica nel delegare la
cura dei propri figli.

Quando diventiamo mamme, sicuramente per una serie di
fattori fisici, emotivi, psicologici e pratici, ci convinciamo di essere uniche
ed indispensabili e, sotto un certo punto di vista è vero ma, dimentichiamo
troppo spesso che è fondamentale per una sana ed equilibrata crescita di un
bambino, che la sua cura venga condivisa. Si, purtroppo facciamo fatica a
condividere e a delegare come se alcune cose solo noi fossimo capaci di farle.
Troppo spesso la figura del papà viene messa da parte e, addirittura, facciamo
fatica anche solo a fargli somministrare una medicina o a mettere un pannolino.
I papà vengono “utilizzati” per tutto l’aspetto ludico dei figli ma non per
quello pratico e di cura.

Allora mi chiedo e vi chiedo: nelle situazioni in cui per
svariati motivi la mamma risulta essere assente e la crescita dei figli è completamente
gestita dal papà , pensiamo forse che questi bambini siano meno accuditi,
considerati e amati? Io sono sicura di no, perché fra l’altro i papà a
differenza di noi mamme sono anche molto più pratici e consentono ai bambini di
essere molto più autonomi. Al di là di queste mie considerazioni, credo sia
fondamentale imparare a delegare non solo per una sana crescita del bambino ma
anche per riuscire a riappropriarsi dei nostri spazi come donne. Eh già, perché
prima di essere mogli e mamme siamo donne. Avere tempo per sé stesse non vuol
dire togliere tempo ai nostri figli, che fra l’ altro nel frattempo sono in
buone mani o comunque non abbandonati, ma vuol dire poi essere più serene e
dedicare il “buon” tempo a loro.

Donald Winnicott , psicoanalista, è riuscito con la sua
teoria della “madre sufficientemente buona” a liberare la figura materna dal
compito di dover essere sempre perfetta, infallibile, insostituibile e
dispensatrice di amore senza errori, per
farne emergere invece una figura imperfetta ma sana ed affettivamente presente.
Per lui la madre sufficientemente buona è una donna spontanea, autentica e vera
che, anche con ansie e preoccupazioni, stanchezza e/o scoramenti oltre ai sensi
di colpa, è in grado di trasmettere sicurezza e amore.

Vi chiedo però come si può essere autentici, spontanei nella
cura dei figli se prima di tutto ci dimentichiamo di prenderci cura di noi? Allora deleghiamo, andiamo a farci una
passeggiata da sole, andiamo al cinema, leggiamo un bel libro senza nessuno che
ci chiami mille volte e proviamo a pensare a questi momenti guardandoli da una
prospettiva diversa cioè: non pensiamo che stiamo togliendo tempo a loro ma che
stiamo concedendo del tempo a noi perché il tempo con loro sia migliore.
Pensiamo che stiamo dando la possibilità a nostro marito o a chi per lui, di
prendersi i suoi spazi ed i suoi tempi con il proprio bambino e non che sta
togliendo tempo e spazio a noi. Eh si, per me tutto cambia a seconda della
prospettiva da cui si guardano le cose e mai più vera fu questa affermazione
come nel caso della crescita di un bambino.

Katia Arcella
Psicologa dell’età evolutiva

"Si chiama zuo yuezi in Cina, cuarantena in America Latina, samchilil in Corea, pantang in Malaysia. Ma esiste anche nel...
08/05/2022

"Si chiama zuo yuezi in Cina, cuarantena in America Latina, samchilil in Corea, pantang in Malaysia. Ma esiste anche nelle tradizioni antiche dei Nativi Americani, dell’India, dell’Indonesia, della Costa d’Avorio, della Giordania, del Libano, dell’Egitto, della Palestina, della Moldavia, dello Zambia, del Giappone, e molte altre.

E’ il concetto della sacralità del puerperio.
Il puerperio, quel periodo che segue la nascita di un bambino, e che vede la madre impegnata nel passaggio tra la simbiosi uterina e la nuova realtà.

E’ un tempo prezioso, sensibile, che dura 6-8 settimane.

In questo tempo, la donna recupera le energie impiegate nel parto, trasforma il suo corpo da una forma gravida a uno stato di nutrizione diversa, evoluta. Allatta - con il suo latte, con il latte di formula -, contiene, addormenta, dà amore, consola, culla, passeggia (oh, quanto passeggia!), si prende cura, si preoccupa, si sveglia, osserva, risponde, canta, tocca, pulisce, parla, fa spazio. Radica ancor di più quel legame che aveva costruito insieme al suo bambino nel grembo. Lo prende, lo trasforma. Ci litiga, ci fa pace. Supera gli ostacoli, scende a compromessi.

Non solo, si chiude un capitolo: pur dando inizio alla relazione extrauterina con suo figlio, si chiude il capitolo della massima espansione, della massima apertura che le era stata richiesta in gravidanza e nel parto.

Lei si richiude, chiude il suo corpo, che ha accolto, ospitato e accompagnato; ora basta. Per ora basta. Si riallinea e pur essendo madre, apre un nuovo paragrafo della sua vita di donna.

Durante il puerperio accadono tutte queste cose. Per questo motivo, la donna ha bisogno di sostegno e assistenza. Ha bisogno che il mondo si fermi attorno a lei e che la supporti in questo grande, incommensurabile lavoro. Lei lo fa per se stessa, per il suo neonato, per la sua famiglia e per la comunità intera. Pertanto, la comunità intera e la sua famiglia hanno degli obblighi civili e umani nei suoi confronti.

Hanno il dovere di onorarla, rispettandola, difendendo quella bolla che lei sta creando attorno se stessa, il suo partner e il suo cucciolo, dandole tempo, alleviandola dai compiti che ora non le spettando, facendole la spesa, preparandole da mangiare, lavandole i piatti, facendole il bucato, badando ai suoi bambini più grandi, assicurandole la possibilità di riposare e dormire. Nutrendola. Il nutrimento della donna che ha appena partorito è fondamentale per la sua salute e per la salute del neonato. E’ un nutrimento fatto di cibo buono, sano, caldo, di tisane, di golosità che le facciano ve**re l’acquolina in bocca; ma anche di cuscini sistemati, coperte sulle spalle, compagnia o viceversa rispetto della sua intimità e voglia di solitudine, di massaggi, di tocco gentile, di cortesie e aiuti concreti, di impacchi e bagni caldi.

La legittimazione del puerperio è un atto sociale che riguarda tutti, ognuno di noi.

Come ostetrica assumo un ruolo in prima linea; eppure, tanto devo ancora crescere come amica, sorella, zia."
Ostetrica Claudia Sfetez

Non mi dire maiNon posso farlo.A me, che ho ballatoCon due cuori.E ho respiratoCon quattro polmoni.A me, che sono stata ...
08/05/2022

Non mi dire mai
Non posso farlo.
A me, che ho ballato
Con due cuori.
E ho respirato
Con quattro polmoni.
A me, che sono stata ghiaccio
Fuoco e vento.
Che ho portato
Nella mia pancia
Il peso di due mondi,
E ho partorito
La vita.
Che ho abbracciato
la tristezza senza paura.
E ho pianto sorrisi.
A me non dirlo
Che non sono capace
Di qualcosa.
O di tutto.

Auguri a tutte le mamme!

Testo: Eva Lopez Martínez
Foto: https://www.facebook.com/monetnicolebirths

foto unsplash

QUANDO NASCE UNA MADRE, LA DONNA RESTA O SE NE VA?So che può essere una domanda un po' contorta ma in realtà racchiude u...
04/05/2022

QUANDO NASCE UNA MADRE, LA DONNA RESTA O SE NE VA?

So che può essere una domanda un po' contorta ma in realtà racchiude una grande riflessione.Quando si diventa madri la nostra vita si ribalta completamente. I normali equilibri vengono cancellati e inizia la perenne ricerca di una nuova quadra familiare che ruota intorno al nuov* arrivat*.

Ci sono passata anche io e non è per nulla una passeggiata. I nuovi equilibri sono in balia di mille variabili e alla parola “ORGANIZZAZIONE” spesso segue una risata.

C’è però una BUONA NOTIZIA, prima o poi il nuovo equilibrio viene trovato, nascono nuovi incastri che soddisfano tutti….si è madri, si è mogli…ma resta una domanda: SI E’ ANCORA DONNE?

A un certo punto dopo la nascita di mia figlia ho sentito la forte necessità di trovare dei momenti per me. All’inizio non è stato facile perché subentrano i sensi di colpa, le credenze limitanti che se sei madre non puoi dedicarti del tempo oppure la paura del giudizio degli altri.

Ecco io ho scelto di andare oltre a tutto questo e sai perché?

Perché prima di tutto siamo DONNE e non dobbiamo mai dimenticarlo.La nostra SERENITA’ incide sulla serenità della famiglia, se una mamma è serena tutti sono sereni.

Non devi sentirti in colpa se dedichi del tempo per te stessa. Non sei MENO MADRE se coltivi qualche passione o interesse anzi, credo che sia un bellissimo messaggio che passi alla tua famiglia…il tempo e la cura per te sono momenti PREZIOSI.

Non dimenticarti di te stessa e se ci pensi bene alcuni “DEVO” possono essere trasformati in “VOGLIO”.

Cosa ne pensi? Tu riesci a dedicarti del tempo? Mi farebbe piacere leggerti.

Francesca Russo

per me

La respirazione in gravidanza e travaglio è uno strumento molto utile. Sei pronta a sperimentarla, a farla tua, a interi...
22/03/2022

La respirazione in gravidanza e travaglio è uno strumento molto utile. Sei pronta a sperimentarla, a farla tua, a interiorizzarla per poterla poi usare in travaglio?

Perché devi sperimentarla e integrarla nella tua vita
visto che come esseri umani respiriamo da quando nasciamo a quando ce ne andiamo da questo mondo?

Perché purtroppo respiriamo in modo molto superficiale, facciamo respiri corti, usiamo poco il nostro diaframma. Questo non aiuta assolutamente il nostro corpo, e soprattutto non aiuta la nostra mente.

In gravidanza ci si trova spesso ad essere preoccupate per tanti motivi, e altrettanto spesso si rimane bloccate in pensieri che si autoalimentano.

Un modo per fermare questi pensieri è proprio quello di respirare in modo consapevole, cioè ponendo l’attenzione sul nostro respiro, e respirando profondamente e lentamente. Questo oltre a portare benefici fisici sul corpo, aiuta la nostra mente a calmarsi, riducendo gli stati d’ansia.

Ho pensato ad un workshop pratico per sperimentiamo insieme diversi tipi di respirazione per scoprire quale potrebbe essere quella che fa per te.

Ti aspetto al workshop, in presenza, il 30 marzo dalle 19.30 alle 21.30.
Per info e prenotazioni scrivi a centronasusovico@gmail.com oppure 3804681837

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Purtroppo sempre più adulti soffrono di problemi di autostima, forse proprio perchè i loro genitori non conoscevano i gi...
14/03/2022

Purtroppo sempre più adulti soffrono di problemi di autostima, forse proprio perchè i loro genitori non conoscevano i giusti metodi per farli affrontare da piccoli.

E' proprio dall'infanzia che dobbiamo aiutare i nostri figli a diventare capaci di affrontare da soli le difficoltà.

Mi rendo conto che, in quanto genitori, tendiamo a proteggere i nostri figli da ogni problema o difficoltà che incontrano nel loro cammino ma, bisogna rendersi conto, che in realtà proteggendoli troppo non forniamo loro gli strumenti per acquisire fiducia in sè stessi e autostima. Saranno adulti che dovranno sempre dipendere da qualcuno. Anche in questo caso ciò che conta di più è l'esempio: i bambini agiscono, parlano e si comportano con gli altri in base a quanto vedono fare dai genitori.

Se davvero vogliamo che imparino dobbiamo essere per loro un modello da seguire. E' solo cosi che si consolida l'autostima infantile. Se saremo persone sempre allegre e divertenti, anche loro tenderanno ad esserlo.

Un esercizio per sdradicare abitudini educative sbagliate potrebbe essere quello di domandarci ad es. se siamo persone che si lamentano sempre; se siamo persone che affrontano le avversità in modo positivo o negativo; etc. Sono elementi che i bambini percepiscono fortemente e li fanno propri.

Per rafforzare l'autostima infantile prima di tutto noi genitori dobbiamo imparare a prenderci cura di noi stessi.

Ciò che trasmettiamo fuori corrisponde a ciò che siamo. Se vogliamo che i nostri figli godano di un'autostima forte e solida mostriamo loro che non è importante il risultato e quindi, premiamo i loro sforzi, incitiamoli e non devastiamoli con parole o frasi che potrebbero solo seminare tristezza.

Per rafforzare l'autostima bisogna "saper perdere tempo con i propri figli". Ciò significa tempo di qualità; significa perdere più tempo perchè facciano da soli; significa saper cogliere ed accogliere il loro tempo senza la pressione dello stress di noi adulti.

Solo cosi i bambini si sentiranno apprezzati e svilupperanno una forte autostima.

Osteopatia e Reflusso. Il reflusso gastro esofageo è un disturbo che coinvolge lo stomaco e l'esofago causando sonnolenz...
23/02/2022

Osteopatia e Reflusso.
Il reflusso gastro esofageo è un disturbo che coinvolge lo stomaco e l'esofago causando sonnolenza post prandiale, bruciore retrosternale, tosse secca e dolore cervicale. Un trattamento osteopatico può aiutarti a migliorare questi fastidi e a diminuire la frequenza e l'intensità degli episodi di reflusso lavorando direttamente sullo stomaco, sull'esofago, sul diaframma e sulla gabbia toracica.

Se desideri prenotare il tuo massaggio contattaci al numero 3493257487 oppure inviaci una mail all'indirizzo centronasusovico@gmail.com

E’ possibile trasferire in fase di separazione o divorzio i beni immobili da un coniuge all’altro o a favore dei figli?S...
21/02/2022

E’ possibile trasferire in fase di separazione o divorzio i beni immobili da un coniuge all’altro o a favore dei figli?
Sì, con l’atto giudiziario che ratifica l’accordi di separazione o divorzio è possibile trasferire i beni immobili da un coniuge all’altro o a favore dei figli per assicurarne il mantenimento, in quanto l’accordo - dopo la sentenza di divorzio ovvero dopo l’omologazione della separazione - diventa titolo valido per la trascrizione.

Per domande e approfondimenti contatta pure il Centro Nasù al numero 3493257487 oppure inviaci una mail all'indirizzo centronasusovico@gmail.com

Osteopatia e Cefalea. Il trattamento Osteopatico può aiutarti a migliorare le tue cefalee riducendo l'intensità degli ep...
18/02/2022

Osteopatia e Cefalea.
Il trattamento Osteopatico può aiutarti a migliorare le tue cefalee riducendo l'intensità degli episodi del mal di testa, nonché la loro frequenza. Lavorando direttamente sui muscoli e sui tessuti del collo, delle spalle, del torace e del cranio, infatti, è possibile interve**re sula causa di molteplici cefalee e alleviarne i sintomi.

Se desideri prenotare il tuo massaggio contattaci al numero 3493257487 oppure inviaci una mail all'indirizzo centronasusovico@gmail.com

Massoterapia e Cervicalgia.Con l'aumento dell'attività lavorativa sedentaria e soprattutto dell'utilizzo di dispositivi ...
16/02/2022

Massoterapia e Cervicalgia.
Con l'aumento dell'attività lavorativa sedentaria e soprattutto dell'utilizzo di dispositivi elettronici è possibile incorrere più frequentemente in dolori cervicali. Un massaggio può aiutarti a migliorare questa condizione e a alleviare i dolori al collo.

Se desideri prenotare il tuo massaggio contattaci al numero 3493257487 oppure inviaci una mail all'indirizzo centronasusovico@gmail.com

Gli uomini e il partoL'uomo non è sempre stato il benvenuto in sala parto. Anzi, tuttora esistono paesi in cui viene lor...
14/02/2022

Gli uomini e il parto
L'uomo non è sempre stato il benvenuto in sala parto. Anzi, tuttora esistono paesi in cui viene loro vietato l'ingresso in sala parto.

Ma cosa succedeva quando il parto avveniva tra le mura domestiche? L'uomo si occupava della logistica e non entrava nella stanza dove la sua compagna dava alla luce.

L'uomo si occupava del fuoco, in modo da tenere gli ambienti caldi, riscaldava l'acqua e preparava gli asciugamani. Quando arrivavano le prime doglie era lui a chiamare la levatrice(l'ostetrica dei nostri tempi).

Poi il parto si è trasferito in ospedale e l'uomo per tantissimi anni ha continuato a non poter entrare, fino a quando si è capito che per la mamma era importante avere una figura familiare al suo fianco.
Quindi abbiamo catapultato i papà in sala parto.
Tanti di loro si sentono tuttora a disagio.

La maggiore difficoltà può essere non sapere cosa fare o non fare. Loro sono pragmatici. Sono molto più contenti se possono fare cose.

Ecco, se pensi che al tuo compagno sia utile scoprire cosa può fare per te in sala parto in modo che sia parte attiva e non soltanto uno spettatore, questo workshop fa per voi.
Ci vediamo sabato 19 febbraio dalle 14.00 alle 15.30 in zoom.

I posti disponibili sono soltanto 10.

Per maggiori info e prenotazione inviaci una mail all'indirizzo centronasusovico@gmail.com

Indirizzo

Via Vittorio Veneto, 27, Sovico MB
Sovico
20845

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 17:00

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