Dott.ssa Cristina Dircetti - Psicologa

Dott.ssa Cristina Dircetti - Psicologa Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico

21/03/2025

Giornata Internazionale della Felicità...

"Nessuna meraviglia se, sotto la pressione di queste possibilità di soffrire, gli uomini sogliono ridurre la loro pretesa di felicità, così come, sotto l’influsso del mondo esterno, anche lo stesso principio di piacere si trasformò nel più modesto principio di realtà; nessuna meraviglia se ci riteniamo felici per il solo fatto di scampare all’infelicità, di sopportare la sofferenza, se, nel senso più generale, il compito di evitare il dolore relega sullo sfondo quello di procurarsi il piacere."
Il disagio della civiltà, (1930) OSF, Vol. 10

Foto di Said Khatib/AFP

21/01/2025

La bambina sulla spiaggia
Noto, seduta su una spiaggia, una bambina che cerca conchiglie a circa tre metri e mezzo dall'acqua, in una zona dove ci sono pochissime conchiglie. Dopo un po’ sua madre, che è lì ad aiutarla in silenzio, dice: «Vorresti avvicinarti di più all'acqua, dove potrebbero esserci più conchiglie?» La bambina acconsente, ma continua a cercare ancora un po’ nello stesso punto. Poi si avvicina all'acqua dove inizia a raccogliere molte conchiglie.
Proporrei questa osservazione come modello della visione attuale della tecnica psicoanalitica. Partiamo dalla decostruzione dell'episodio. La bambina cerca in un luogo dove è difficile trovare ciò che cerca. È come i nostri pazienti che, invischiati in conflitti inconsci, seguitano a cercare qualcosa per risolvere i loro problemi, ma finiscono per cercare sempre nello stesso luogo e trovare gli stessi problemi. La madre non invita la figlia a smettere ciò che sta facendo né prova frustrazione, ma si chiede insieme alla figlia se non possa essere utile cercare altrove ciò che cerca. Nell'interrogarsi della madre vorrei evidenziare quanto segue. Alla bambina non viene detto che cosa fare, non è costretta a cercare da un'altra parte, non le viene detto che è sbagliato dove sta guardando, ma le viene offerta la scelta di esplorare altrove, in un posto al quale non aveva ancora pensato o non avrebbe mai pensato da sola. In questo modo le viene data la facoltà agente (agency) di prendere una decisione personale. La piccola apparentemente pensa che sia una buona idea, ma continua a cercare nella stessa zona che non ha portato a risultati promettenti. C'è un po’ di resistenza ad allontanarsi dal suo posto. La madre non le dà altri suggerimenti o altre idee, ma dopo un po’ la bambina decide da sé di spostarsi verso un terreno più fertile, e finisce per vedere il proprio desiderio esaudito.

Busch, F. (2015) La nostra professione vitale. Rivista di Psicoanalisi 61, pag.438

03/08/2024

Gli atleti olimpici, con le loro prestazioni sportive "da supereroi", non "sono macchine che devono solo funzionare, separando le performance dall'individuo. Ci sono le emozioni, i sentimenti, i vissuti. Quello della macchina, non solo riferito agli sportivi, è un paradigma molto diffuso ma completamente sbagliato, perché non si può separare la prestazione da quello che noi siamo come persone, dai nostri vissuti.”

Il Presidente CNOP David Lazzari, ha commentato così la storia storia della ginnasta Simone Biles che alle Olimpiadi di Tokyo aveva abbandonato la competizione per prendersi cura della sua salute mentale e ora, a Parigi 2024, si è presentata in splendida forma.

Il disagio psicologico ha riguardato tantissimi sportivi, che ne hanno parlato apertamente, spiegando anche come li hanno affrontati. Un fatto importante perché ha dimostrato che, anche persone che nella vita hanno raggiunto risultati significativi, che si sono impegnati molto riuscendo, possono avere problemi di questo tipo. Si è reso evidente come, affrontandoli, spesso i disagi si risolvono. Anzi, si esce da questi percorsi a volte più consapevoli e più forti di prima.

Un esempio importante che dimostra come con impegno e consapevolezza si riesce ad uscire da situazioni di difficoltà.

Per approfondire 👇
https://www.repubblica.it/salute/2024/07/30/news/olimpiadi_psicologi_atleti_biles-423421553/

- Il bambino volge le spalle -“[…] ciò che si accetta di perdere come prezzo di ogni scoperta […] si può parlare di un a...
23/03/2024

- Il bambino volge le spalle -
“[…] ciò che si accetta di perdere come prezzo di ogni scoperta […] si può parlare di un attraversamento che non smette di compiersi o di approfondirsi lungo le diverse età della vita. […] L’Io si trova nel momento in cui si perde. […] La capacità di disillusione condiziona dunque la capacità di una piena scoperta dell’oggetto [dell’altro], così come la capacità di interiorità. […] Non solo l’oggetto è trovato proprio in quanto é perduto: esso viene anche, e nello stesso tempo, interiorizzato. Ciò che si perde é l’oggetto esterno assoluto, ciò che si guadagna é l’oggetto interno circoscritto” (Il genio delle origini - P. C. Racamier)

10/03/2024

“Una delle più sincere forme di rispetto è ascoltare ciò che un’altra persona ha da dire.“
(Bryant H. McGill)

12/01/2024

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02/01/2024

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