08/10/2017
Le noci sono dei prebiotici?
Le noci funzionerebbero come dei prebiotici, ovvero come il nutrimento dei batteri “buoni” presenti nel tratto intestinale.
Le sostanze che derivano da questi frutti favorirebbero la crescita dei batteri utili per mantenere in salute l’intestino.
Sono i componenti bioattivi delle noci – suggeriscono gli autori dello studio pubblicato su The Journal of Nutritional Biochemistry – a fornire i benefici alla salute gastrointestinale.
Queste contengono una grande quantità di acido alfa-linoleico, la forma di omega 3 presente nel regno vegetale, circa 2,5 gr per poco meno di 30 gr di prodotto.
«Le noci, così come altra frutta secca, sono ricche di fibre e polifenoli. Alcuni batteri intestinali hanno la capacità di metabolizzare una classe di polifenoli trasformandoli in sostanze bioattive capaci a loro volta di influenzare la composizione della flora intestinale e di contribuire al metabolismo di specifiche sostanze ingerite con la dieta con effetti positivi per la nostra salute.
Purtroppo i ricercatori hanno solo evidenziato i cambiamenti del microbiota, senza però analizzare più approfonditamente la presenza e l’attività di queste sostanze», sottolinea la dott.ssa Stefania Vetrano, ricercatrice di Humanitas e docente di Biologia applicata di Humanitas University.
I ricercatori hanno messo a punto due tipi di diete sperimentali, di cui una arricchita con una quantità di farina di noci equivalente a poco meno di 60 grammi di noci. A parte questo dettaglio, le due diete avevano il medesimo apporto calorico e nutritivo. Entrambe sono state seguite per dieci settimane.
Al termine, con la dieta ricca di noci, è emerso un significativo aumento delle specie di batteri “buoni” inclusi Lactobacillus, Roseburia e Ruminococcaceae. (V. Ricerca: goo.gl/7zfgGW)
Ti interessa l'argomento? Clicca qui --> goo.gl/FNh254
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Sono i componenti bioattivi delle noci – suggeriscono gli autori dello studio pubblicato su The Journal of Nutritional Biochemistry – a fornire i benefici alla salute gastrointestinale.
Queste contengono una grande quantità di acido alfa-linoleico, la forma di omega 3 presente nel regno vegetale, circa 2,5 gr per poco meno di 30 gr di prodotto.
«Le noci, così come altra frutta secca, sono ricche di fibre e polifenoli. Alcuni batteri intestinali hanno la capacità di metabolizzare una classe di polifenoli trasformandoli in sostanze bioattive capaci a loro volta di influenzare la composizione della flora intestinale e di contribuire al metabolismo di specifiche sostanze ingerite con la dieta con effetti positivi per la nostra salute.
Purtroppo i ricercatori hanno solo evidenziato i cambiamenti del microbiota, senza però analizzare più approfonditamente la presenza e l’attività di queste sostanze», sottolinea la dott.ssa Stefania Vetrano, ricercatrice di Humanitas e docente di Biologia applicata di Humanitas University.
I ricercatori hanno messo a punto due tipi di diete sperimentali, di cui una arricchita con una quantità di farina di noci equivalente a poco meno di 60 grammi di noci. A parte questo dettaglio, le due diete avevano il medesimo apporto calorico e nutritivo. Entrambe sono state seguite per dieci settimane.
Al termine, con la dieta ricca di noci, è emerso un significativo aumento delle specie di batteri “buoni” inclusi Lactobacillus, Roseburia e Ruminococcaceae. (V. Ricerca: goo.gl/7zfgGW)
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