10/11/2021
STOP CONSUMO DI SUOLO: DIFENDIAMO IL PIANO PAESAGGISTICO DAGLI ATTACCHI DELLA LOBBY DEL CEMENTO
Condividiamo e sottoscriviamo la nota di Fabio Morreale (presidente di Natura Sicula onlus), dopo i numerosi attacchi al Piano Paesaggistico Provinciale di Siracusa tramite recenti comunicati stampa da parte di ANCE e di una vecchia politica nostalgica di una visione miope del territorio basata sul consumo di suolo contro qualunque norma di tutela e di sviluppo realmente sostenibile.
“Per decenni hanno costruito allegramente tutto quello che volevano, senza il rispetto di alcuna regola, e ancora vorrebbero continuare a farlo. Hanno versato asfalto e cemento nella maniera più selvaggia possibile, anche in aree di valenza archeologica, naturalistica e paesaggistica, distruggendoli per sempre.
Le loro betoniere non si sono fermate davanti a niente, nemmeno davanti al letto di un fiume (viale L. Cadorna, via Costanza Bruno), a una terme bizantina (via Arsenale), a una villa liberty (Via Tisia, via Necropoli Grotticelle, viale Scala Greca), a una costa meravigliosa (Costa Bianca, Fanusa, Ognina, Fontane Bianche), a un mausoleo greco o romano (viale Teocrito, via Necropoli Grotticelle, Riviera Dionisio il Grande), a un criptoportico romano (via G. Di Natale, via F. Mauceri), a una spiaggia dorata (Arenella, Fontane Bianche).
Solo cemento e asfalto hanno saputo offrire. I bambini degli ultimi decenni hanno dovuto vivere tra orribili palazzi simili a giganteschi scatole di scarpe, senza criterio, e strade asfaltate. Non un parco urbano, un polmone verde, un bosco, un giardino, un’area destinata ad attività ricreative. La qualità della vita alla quale stanno costringendo i cittadini aretusei a vivere è pessima.
Per lo scriteriato consumo di suolo, ogni volta che piove è una tragedia. Asfalto e cemento hanno reso impermeabile una superficie enorme ove l’acqua non drena più ma si accumula e scorre veloce, costringendo le strade a diventare fiumi che travolgono e allagano ogni cosa.
Se nel passato tutto ciò è stato possibile, adesso BASTA! Rassegnatevi cari costruttori, adeguatevi al cambiamento altrimenti vivrete male, diventerete patologicamente nostalgici e anacronistici. Ormai esiste uno strumento pianificatore straordinario che da quando è entrato in vigore sta dando i suoi frutti: il Piano Paesaggistico Provinciale (PPP). Non ingessa il territorio ma lo fa sviluppare in modo “sostenibile”
Le aree costiere del Plemmirio, di Ognina/Fontane Bianche e dell’isola di Capo Passero, il Porto di Siracusa e il Porticciolo di Ognina si stanno salvando dal cemento e dalla speculazione grazie ai vincoli derivati dall'applicazione del PPP, quelli che ovviamente non stanno bene a quella parte dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili che vorrebbe tornare al passato.
Gli ambientalisti non vogliono la "mummificazione" del territorio ma, interpretando le esigenze del momento e studiando gli errori del passato, pretendono il rispetto delle regole. Non è possibile tollerare l’irrefrenabile voglia di continuare a versare cemento in una città che è cresciuta a dismisura a livello urbanistico malgrado abbia subito una contrazione demografica”.