Dott.ssa Simona Matera

Dott.ssa Simona Matera Psicologa Clinica e Psicoterapeuta della Gestalt e Analisi Transazionale Conduco dei seminari esperienziali sulla relazione e sulla comunicazione.

Chi sono

Sono una psicologa clinica e psicoterapeuta della Gestalt e dell’Analisi Transazionale, attualmente lavoro come psicoterapeuta in ambito privato. Il mio intervento è rivolto al singolo, inoltre conduco gruppi di psicoterapia rivolti agli adulti e agli adolescenti. Ho creato dei laboratori di teatro terapia, in cui il lavoro si basa sulla ricerca creativa del proprio “personaggio” e attra

verso la rappresentazione teatrale e l’identificazione in ruoli diversi, vengono esplorate le strutture del proprio copione esistenziale che limitano la personalità. Dal 2004 al 2011 in qualità di psicoterapeuta progettista mi sono occupata di minori abusati e famiglie maltrattanti, lavorando come consulente presso l’Osservatorio contro la camorra e la criminalità organizzata (commissione speciale n 3 Regione Campania),ho avuto la possibilità di creare e gestire direttamente sul campo progetti di sviluppo e cooperazione per la prevenzione della criminalità minorile, focalizzando e agendo sull’ecosistema relazionale gravemente disagiato in cui i minori sono inseriti. Dal 2002 al 2004 ho maturato l’esperienza ospedaliera in ambito oncologico, presso il Policlinico Militare “Celio” di Roma. La comunicazione della malattia tumorale rappresenta uno degli eventi più stressanti che alcune persone si trovano a dover affrontare nel corso della loro vita, un cambiamento non solo fisico ma anche mentale: cambia il modo di percepire e sentire il proprio corpo, cambia la percezione che si ha del mondo, cambiano le relazioni sociali e interpersonali. Si tratta di una fase molto delicata e difficile sia per il paziente che per i suoi familiari: di fronte alla parola “cancro” la primissima reazione è avvertire un senso di confusione, sbandamento, un vero e proprio shock. Il cancro è una parola che evoca emozioni angoscianti, rimanda a uno scenario altamente catastrofico nell’immaginario collettivo, ad una “condanna a morte”. Il modo di gestire la “crisi emotiva” generata dalla diagnosi medica, l’atteggiamento di fronte all’evento spesso traumatico influenzerà il tipo di adattamento psicosociale alla malattia. L’atteggiamento e lo stile di coping utilizzato andranno ad influenzare non solo la qualità di vita successiva alla diagnosi, ma anche la compliance ai trattamenti medici e il decorso biologico della malattia. Il mio intervento

La sofferenza umana è essenzialmente conseguenza di una mancanza d’essere. Ossia una perdita di contatto con la propria interiorità, che pur non avendo esistenza concreta tuttavia c’è, ed esiste come essenza. Quanto nel mondo esterno è stato passivamente incorporato va rivisitato e reintegrato in forme attualizzate, coerenti con le necessità effettive del paziente, uomo e donna dell’oggi. Prendersi la responsabilità è appunto la capacità di respondere agli stimoli interni ed esterni in maniera coerente al qui e ora. Traumi, situazioni incompiute possono essere rivissuti, pensieri, emozioni e comportamenti che appartengono ad un’altra epoca, se pienamente espressi in un nuovo contesto perdono la loro forza coattiva e rivisitati si aggiornano. L’orientamento al presente implica anche il divenire consapevoli della caducità del tempo che passa e dell’esistenza alla quale tanto fortemente ci leghiamo, le vie della saggezza danno come presupposto, per la cessazione della sofferenza, la comprensione profonda che tutto ciò che viviamo non è permanente. Al contrario quando si resta legati alle proprie esperienze sia piacevoli che dolorose ci si irrigidisce e si perde flessibilità, così come è disturbante l’attaccamento alla propria immagine, al modello adattivo che ci siamo costruiti per difesa per affrontare il mondo, ci si illude che sia davvero il nostro “io”. A volte è così profondo l’inganno che il perdere l’immagine fa precipitare in un vuoto angosciante;
Il mio approccio dunque è rivolto al riconoscere il paradosso di un sistema difensivo che di fatto limita e reprime. Il paziente viene spinto a scoprire che il suo modo di vivere è frutto di scelte operate in età lontane, scelte che oggi non sono più funzionali e adeguate perché sono cambiati i personaggi e le epoche. Privilegio il presente, la ricerca dell’essere è implicita nella concretezza dell’attaccamento a una realtà che non esiste più e dall’immaginazione di ciò che potrà essere, ci sono persone con caratteri più rivolti al ricordo e altre che sono maggiormente proiettate sul “chi” vogliono diventare, in entrambe le tipologie si perde il confine di contatto (esperienza del se) e l’esperienza piena del presente. Di cosa mi occupo
• depressione
• ansia, fobie, attacchi di panico
• problemi di relazione con l'altro
• difficoltà psicologiche al concepimento, alla gravidanza
• preparazione al parto
• dipendenze
• violenze
• problemi alimentari, anoressia, bulimia, obesità
• sostegno psicologico nelle malattie
• disturbi di personalità e dell’umore
• disturbi ossessivi e compulsivi
• disturbi dell’affettività
• problemi con la genitorialità, infanzia, adolescenza, età adulta
• problemi sessuali
• problemi di coppia
• somatizzazioni
• disturbi post traumatici
• elaborazione del lutto
• difficoltà ad affrontare la separazione

21/07/2025
Mille volte cadiamo, E altrettante ci frantumiamo.È capitato a tutti di sentire l’anima a brandelli, in momenti in cui a...
17/06/2025

Mille volte cadiamo,
E altrettante ci frantumiamo.
È capitato a tutti di sentire l’anima a brandelli, in momenti in cui attraversiamo un cocente dolore.
Sembra di non riuscire a respirare.
Non ne vediamo un’uscita.
Ma esiste una forza, quasi magica, di ricreare, ricomporre e di
Provarci ancora.
C’è un potere di rinascita e guarigione in noi e in ogni cosa che ci circonda, basta guardare con uno sguardo più attento e non smettere mai di stupirsi.

Negli incontri che conduco amo non solo approfondire e trattare il tema delle emozioni parlandone,ma farne diventare una...
31/05/2025

Negli incontri che conduco amo non solo approfondire e trattare il tema delle emozioni parlandone,ma farne diventare una “esperienza”
per far emergere parti di noi spesso poco conosciute.

E in un mondo sempre più veloce individualista e digitalizzato, diamo poco spazio all’ascolto delle nostre emozioni.
Questo ci rende confusi e ansiosi.

Attraverso dei giochi è possibile allenare la nostra capacità di essere in contatto col nostro mondo profondo e con l’altro con cui insieme si risuona.

Incontro sempre più persone che sono imbrigliate in una costante idealizzazione di un perduto, di un “sarebbe potuto ess...
12/05/2025

Incontro sempre più persone che sono imbrigliate in una costante idealizzazione di un perduto, di un “sarebbe potuto essere”, di una ricerca affannosa di una impossibile felicità rivolta ad un passato, mentre il presente, viene vissuto distrattamente, come che per acquisire valore deve diventare “ inaccessibile”.

Un po’ come fa il bambino che appena ottiene il desideratissimo giocattolino perde tutto il pathos per desiderare subito altro.

Forse è il male di questa epoca: non vivere pienamente il presente, che in fondo è come scegliere di morire poco per volta e condannarsi alla dannazione.

Il senso della rinascita è poter crescere dai propri mali.Rutilio Numaziano, De reditu suo
15/03/2025

Il senso della rinascita è poter crescere dai propri mali.

Rutilio Numaziano, De reditu suo

Sapete cos’è il Love Bombing? È quando una persona ti sommerge di attenzioni per diverso tempo.Ti dona presenza, costanz...
06/03/2025

Sapete cos’è il Love Bombing?
È quando una persona ti sommerge di attenzioni per diverso tempo.
Ti dona presenza, costanza e bellezza.
Ma non lo fa per te, non lo fa perché gli interessi.
Lo fa per se, per dimostrare al suo ego che può farcela.
Ogni tua reazione di entusiasmo lo nutre perché, probabilmente, ha una vita poco soddisfacente.
Si sente un fallimento e l’unica cosa che gli fa credere di essere grande, è riuscire a sedurre, non preoccupandosi minimamente dei danni che può fare.
Il Love Bombing è quando ti fa vivere emozioni pazzesche, ti regala ciò di cui in quel momento hai bisogno, capisce le tue ferite e ci pianta dei fiori.
Tutto in quella persona sembra urlare perfezione.
Sa come parlarti,toccarti,rassicurarti, creare la situazione giusta al momento giusto.
Se ti vede poco convinta/o rincara la dose.
Parla di destino, di magia,
scopre delle carte che non sono mai esistite.
Fa di tutto perché tu lo segua nel suo sogno,
che però non è un sogno:
È un palco di un teatro.
E questo solo perché, come ogni bravo attore,ha imparato un copione.
Di solito il suo è un modus operandi.
Lo fa in modo quasi compulsivo perché ha bisogno di dimostrare a se stesso che può farcela e lo fa con tante persone diverse.
Ha imparato a farlo.
Ti fa vivere ciò che lui/ lei vuole che tu viva e se, ad un certo punto, ti svegli,se vedi oltre la maschera,
Se inizi a percepire qualcosa, TU SEI PAZZA/O
L’abuso narcisistico si insinua e si manifesta quando voi mettete in dubbio voi stessi.
La verità è che quando il bluff finisce,l’attore rimane solo con i suoi demoni e i suoi spazi vuoti da riempire.

E voi potete fare un respiro di sollievo quando vi libererete di una persona vittima della sua stessa sofferenza.
Questo dovete pensare mentre vi chiedete come sia possibile esserci cascati.
E che attraverso questa dolorosissima esperienza è arrivato il momento di occuparvi delle vostre antiche ferite che hanno bisogno di essere curate.

"La vera filosofia consiste nell'imparare a morire. Non intendo dire che dobbiamo preoccuparci della morte fisica, ma ch...
02/03/2025

"La vera filosofia consiste nell'imparare a morire. Non intendo dire che dobbiamo preoccuparci della morte fisica, ma che dobbiamo imparare a morire alle cose terrene, alle passioni e alle illusioni, per poter vivere veramente.
Solo quando siamo pronti a morire alle cose di questo mondo, possiamo vivere veramente, poiché solo allora siamo liberi dalle catene del desiderio e dell'attaccamento.
La vera filosofia è quindi una pratica di morte, che ci libera dalle illusioni e ci conduce alla vera vita".

Platone, Fedone

Quando il cocchiere è confuso e non sa dove andare, la carrozza viene guidata dai cavalli che automaticamente la trainan...
21/02/2025

Quando il cocchiere è confuso e non sa dove andare, la carrozza viene guidata dai cavalli che automaticamente la trainano, senza direzione alcuna, mentre il passeggero dorme. E se la coscienza dorme, quanta consapevolezza possiamo avere di quello che facciamo, diciamo e decidiamo? Come può il cocchiere dare le opportune istruzioni ai cavalli se non sa dove dirigersi? E per sapere dove andare, ha bisogno di ascoltare la voce del passeggero, così da prendere in mano le redini e guidare i cavalli nella direzione desiderata.
Credete che non sia così? E allora riflettete su quante azioni e pensieri fate senza l’uso della coscienza. Quanti pensieri e azioni automatici esistono nell’essere umano privo di consapevolezza; in pratica, non sa nemmeno lui cosa sta facendo in quel momento o perché sta pensando quella cosa. Chi guida l’auto e anziché concentrarsi su ciò che sta facendo, vaga con la mente sul cosa mangiare, sul dove andare la sera, cosa vedere in tv, come fare l’amore e via dicendo. Chi mentre è al lavoro pensa ai ricordi passati, o sogna ad occhi aperti sul futuro più roseo possibile. Chi lava i piatti e pensa al like appena ricevuto. In parole povere, la nostra mente ci permette di pensare ad una cosa, mentre il corpo ne fa un’altra. E questo è possibile perché sono due entità separate, che funzionano in maniera indipendente ma soprattutto, in maniera automatica.

Dobbiamo, allora, prendere il controllo della carrozza e l’unica maniera possibile è quella di eliminare tutto il rumore di fondo che affolla la nostra mente. Dobbiamo ricordarci chi siamo, è fondamentale essere svegli e presenti a se stessi, e possiamo uscire da questa situazione di assopimento, solo iniziando ad osservare quelli che sono i nostri pensieri, gli schemi, le emozioni e i comportamenti automatici ben radicati.
Ed è proprio quando il passeggero si risveglia, che può finalmente rendersi conto se la strada intrapresa dal cocchiere e l’andatura adottata dei cavalli sono il frutto di una scelta consapevole, o del solito programma o bisogno nevrotico della mente egoica.
A questo punto, può avvalersi dalla propria facoltà di ragionamento e di intuito, e scegliere se proseguire o cambiare direzione.

«I figli non sono cerotti per cuori infranti, né sostituti di sogni infranti. Non esistono per riempire il vuoto della n...
09/02/2025

«I figli non sono cerotti per cuori infranti, né sostituti di sogni infranti. Non esistono per riempire il vuoto della nostra esistenza. Sono piuttosto un richiamo alla responsabilità più pura, un dovere sacro che trascende l'ego.
Sono i fiori più generosi dell'amore vero e incondizionato, germogliano dalla libertà e non dall'obbligo.
I bambini non sono giocattoli nelle mani dei genitori, né proiezioni delle loro ambizioni frustrate o un'estensione delle loro aspettative. Non sono venuti al mondo per esaudire i nostri desideri o per compensare le nostre mancanze. Sono individui unici, portatori della loro stessa essenza, e spetta a noi la nobile missione di guidarli affinché siano felici, consapevoli e liberi.»

(Simone de Beauvoir)

L'amore adulto non si cerca,Non c'è.Non lo compri.Non si conquista.L'amore adulto cresce e si espande tra due cuori pres...
16/01/2025

L'amore adulto non si cerca,
Non c'è.
Non lo compri.
Non si conquista.
L'amore adulto cresce e si espande tra due cuori presenti e disponibili.
Ecco un evento magico.
Due persone disponibili
non si trovano per necessità.
Non vengono a coprire nessun posto vacante.
Non sostituiscono nessuno.
Non prendono il posto di qualcuno che c'era prima.
Due anime disponibili si guardano con rispetto e si dicono:
"Tu con te e poi con me.
Io con me e poi con te."

Alejandro Jodorowsky

Indirizzo

Syracuse

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:30
Martedì 09:00 - 20:30
Mercoledì 09:00 - 20:30
Giovedì 09:00 - 20:30
Venerdì 09:00 - 20:30
Sabato 09:00 - 17:00

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