20/10/2025
Acufene e CISTI NEUROENTERICA: patologia rarissima!
Oggi per il Centro Siciliano Acufene è una giornata particolare poiché la casistica delle patologie in nostro possesso si arricchisce di una diagnosi, da noi formulata, RARISSIMA di presenza,a livello della cisterna prepontina destra dell’encefalo del paziente, di una CISTI NEUROENTERICA, che causa al paziente vertigine, acufene ed ipoacusia. Come potete leggere, per la presenza dei sintomi comuni alle patologie idropiche, erroneamente è possibile pensare precedentemente alla nostra valutazione una diagnosi di Sindrome di Meniere. Tale CISTI NEURENTERICA è presente, nel caso del paziente, nella cisterna prepontina destra dell’encefalo,si tratta di una neoformazione espansiva dí morfologia ovalare con diametro trasverso massimo di 17 mm e longitudinale di 15 mm che si accresce a ridosso della giunzione bulbo-midollare lateralizzando l’arteria vertebrale destra. La "cisti neuroenterica dell'encefalo" è una malformazione congenita estremamente rara e non va confusa con altre cisti cerebrali più comuni, come quelle aracnoidee. Si tratta di una lesione che origina dal tessuto del canale neuroenterico, che può estendersi anche al midollo spinale e, raramente, all'encefalo, formando una massa cistica che spesso si localizza ventrale rispetto al midollo. Quindi è una malformazione congenita associata al canale neuroenterico, dato che la rende molto rara nell'encefalo. Infatti la localizzazione più comune è nel canale spinale, come massa cistica intradurale-extramidollare, spesso nella parte ventrale (anteriore) del midollo. La sua presenza nell'encefalo è molto rara e, in questi casi, può essere confusa con altre malformazioni. È talmente rara che il nostro otoneuro-radiologo di riferimento, con esperienza quasi cinquantennale in ambito radiologico dell’encefalo e dell’orecchio, non possedeva sino ad oggi in casistica una CISTI NEUROENTERICA dell’encefalo. Anche in ambito scientifico bibliografico vi sono pochissime notizie in merito. È fondamentale distinguerla da altre condizioni cistiche più comuni nel sistema nervoso centrale:
* Cisti aracnoidee: Sono le cisti più comuni. Si formano per una duplicazione congenita delle meningi e sono ripiene di liquido cerebrospinale (liquor).
* Cisti colloidi: Sono rare e si formano nel terzo ventricolo del cervello, potendo ostruire il flusso del liquor e causare idrocefalo.
* Cisti epidermoidi: Sono lesioni benigne di origine embrionale, formate da tessuto ectodermico. La cisti neuroenterica nell'encefalo è una malformazione rarissima e potenzialmente complessa proprio per la sede in cui si sviluppa, nonostante sia una neoformazione benigna. In relazione alla sede in cui si sviluppa nell’encefalo è responsabile di una sintomatologia complessa.
Nel caso del nostro paziente determina crisi vertiginose, senso di instabilità, acufene e perdita di udito di entità modesta di tipo neurosensoriale. Anche in questo caso per formulare una diagnosi corretta, abbiamo visitato il paziente in maniera olistica, valutando non solo la funzionalità dell’orecchio ma anche la funzionalità di altri organi e strutture. Il paziente è stato sottoposto a studio audiologico per studiare la perdita di udito e le caratteristiche del suo acufene, sono state eseguite le prove di funzionalità vestibolare per studiare il vestibolo,organo dell’equilibrio, è stato sottoposto ad endoscopia delle alte vie respiratorie rilevando una notevole disfunzione delle Tuba di Eustachio per presenza di ipertrofia dei turbinati inferiori e scivolamento settale, valutazione osteopatica per rilevazione di disfunzione dell’ATM, queste due ultime patologie rappresentano delle concause dell’acufene. Al momento non è stata data una indicazione chirurgica al paziente per rimuovere la CISTI NEUROENTERICA, ma è stata consigliata una osservazione radiologica nel tempo, circa ogni 4/6 mesi mediante l’esecuzione di risonanza magnetica dell’encefalo con mezzo di contrasto per valutare l’eventuale accrescimento della cisti. Qualora la cisti dovesse accrescersi il paziente dovrà sottoporsi a valutazione neurochirurgica per l’asportazione della stessa. Nell’immediato per migliorare la sua qualità di vita il paziente si sottoporrà a riabilitazione acustica sonora con sistema digitale combinato in modo da sentire molto meglio e allo stesso tempo gestire il suo acufene.