19/09/2025
Altro caso complesso e RARO diagnosticato al CSA: Acufene e Procidenza del golfo giugulare nella parete mediale del cavo timpanico
La paziente pervenuta alla nostra osservazione riferiva acufene persistente, pulsante, molto intenso a tal punto da sottoporsi a svariate visite mediche per cercare di trovare soluzione. La paziente si presentava molto demotivata e rassegnata ma allo stesso tempo ha voluto ancora una volta sottoporsi alla nostra visione speranzosa di trovare la soluzione dopo aver formulato ovviamente una diagnosi responsabile di questo sintomo invalidante. La paziente riferiva anche episodi di vertigine, sensazione di confusione, e ipoacusia. Come ciascun paziente che si rivolge alla nostra osservazione, la paziente è stata sottoposta ad esami audiologici di I e II livello, prove vestibolari, test di funzionalità cranio-cervico-mandibolare, endoscopia delle alte vie respiratorie, otoscopia con fibra ottica rigida, valutazione immunologica, valutazione osteopatica, valutazione metabolica-nutrizionale. Dopo aver eseguito gli esami audiologici e le prove vestibolari, abbiamo subito rilevato che poteva trattarsi di cause vascolari, in base alla curva audiologica, allo studio del suo acufene mediante acufenometria e in base al risultato delle prove vestibolari. Abbiamo richiesto con una certa tempestività lo studio radiologico non solo dell’orecchio ma anche dei vasi del collo mediante specifici esami, oggi altamente all’avanguardia. E anche questa volta non ci siamo sbagliati! La paziente presenta una anomalia rara, ossia una “procidenza del golfo giugulare nella parete mediale del cavo timpanico addirittura bilateralmente”, in presenza di ar**le iperintense cerebrali come da iniziale gliosi vascolare, in presenza di altra anomalia congenita cardiologica ossia il FOP ed ispessimento intimale dei vasi del collo con presenza di placche calcifiche miointimali alla biforcazione destra e sinistra che comportano un flusso sanguigno turbolento e non laminare, determinando alterazioni di flusso sanguigno a livello del circolo terminale dell’orecchio e quindi ipoacusia e acufene. Come puoi leggere è un caso molto molto complesso poiché richiede il trattamento di tutte queste patologie vascolari rilevate, che la paziente disconosceva di esserne affetta. La “procidenza del golfo giugulare nella parete mediale del cavo timpanico, addirittura bilaterale” è una anomalia vascolare RARA. Nella nostra casistica rappresenta il secondo caso di questa anomalia vascolare diagnosticata. La “procidenza del golfo giugulare nel cavo timpanico”descrive una rara anomalia anatomica in cui la vena giugulare interna, o una sua parte, si protende al di fuori della sua normale posizione nel golfo giugulare, andando a occupare uno spazio in prossimità o all'interno del cavo timpanico dell'orecchio medio. Questa anomalia si manifesta con sintomi come l'acufene pulsante, un suono udibile nel paziente, mal di testa per compressione delle strutture vicine da parte della vena, e richiede indagini mediche specifiche per essere diagnosticata e gestita. La procidenza può essere dovuta a debolezza della parete vascolare. La parete della vena potrebbe essere più sottile del normale, facilitando la sua protrusione. Nelle vene giugulari scorre sangue povero di ossigeno, sangue che ha da poco ossigenato il cervello e le altre strutture della testa e che deve fare ritorno al cuore, per una sua riossigenazione. Per quanto concerne il decorso delle vene giugulari interne, queste originano alla base del cranio, nel punto in cui avviene il congiungimento del cosiddetto seno petroso inferiore e del cosiddetto seno sigmoideo. Quindi la funzione delle vene giugulari è importantissima perché contribuiscono al ritorno nel cuore del sangue che ha da poco ossigenato i vari organi e tessuti della testa. Il sangue privo di ossigeno rientra nell’atrio destro del cuore, attraverso la vena cava superiore; una volta nell’atrio destro, l’organo cardiaco, grazie alla sua capacità contrattile, lo immette prima nel ventricolo destro e poi nei polmoni. Nei polmoni il sangue povero di ossigeno si ossigena nuovamente e rientrando nel cuore, grazie al ventricolo sinistro, viene p***ato in circolo nel sistema arterioso
per poter essere trasportato ai vari organi. Tra l’altro ribadiamo che questa anomalia vascolare rara è presente nella paziente affetta da un’altra anomalia vascolare cardiologica, ossia il FOP ( Forame Ovale Pervio). Abbiamo richiesto nel caso della nostra paziente una valutazione neurochirurgica, e nonostante questa anomalia vascolare, dal punto di vista terapeutico, sia chirurgica, nel caso della medesima è sconsigliato l’intervento chirurgico. La nostra equipe multidisciplinare può comunque aiutare la paziente, migliorando la sua qualità di vita mediante la riabilitazione sonora con sistema digitale combinato per poter riabilitare il suo acufene e contestualmente migliorare notevolmente il suo udito. La paziente infatti già prossima settimana si sottoporrà a tale riabilitazione sonora, inoltre si sottoporrà a valutazione cardiologica emodinamica per il trattamento del FOP, patologia congenita responsabile dí ischemia cerebrale e determinante anche acufene per microemboli che si fermano nella circolazione terminale dell’orecchio. Abbiamo in casistica tantissimi casi di FOP e acufene e degli studi scientifici in corso proprio per studiare la correlazione tra FOP e acufene. Queste anomalie anatomiche rare possono essere diagnosticate solo se il paziente viene studiato in maniera olistica da una equipe multidisciplinare che si occupa di diagnosi, trattamento e riabilitazione dell’acufene, grazie anche all’uso di strumenti diagnostici spesso di riscontro non comune e altamente all’avanguardia.
N.B. Le immagini postate appartengono al nostro primo caso di “procidenza del golfo giugulare nel cavo timpanico”, tra qualche giorno posteremo le immagini dell’anomalia della paziente in causa