01/06/2023
Si è tenuto ieri l’ultimo nostro incontro che ha visto come protagonisti il Prof. Antonio Basile, Antropologo e Direttore del Museo etnografico “Majorano” e i Mandatari, gruppo di musica popolare.
Il tarantismo, semplice morso di ragno o una vera e propria isteria? Il prof. Basile ha condiviso con gli studenti la genesi e lo sviluppo del fenomeno, illustrando le teorie di De Martino, antropologo, storico delle religioni e filosofo italiano, il quale ha mostrato come il “pensiero magico” fosse presente e resistente nella cultura occidentale.
Numerose ricerche effettuate sul campo con un’equipe specializzata hanno dimostrato come il tarantismo fosse nato a Galatina, una località in provincia di Lecce, e che il morso della c.d. “taranta” fosse simbolico e non reale. Era, infatti, un istituto culturale che permetteva di defluire alcuni stati di crisi. Si può quindi affermare come il morso del ragno fosse un oggetto simbolico “incluso” nel proprio corpo che diventa una vera e propria malattia.
La “perdita della presenza”, l’”estrazione dell’oggetto simbolico” aveva una ed una sola terapia: l’esorcismo coreutico musicale. Le fasi del ballo, infatti, dovevano essere rispettate come una vera e propria “prescrizione medica”: tre volte al giorno, mattina, pomeriggio e sera, per un tempo dipendente dalla gravità dello status soggettivo.
Ringraziamo il Prof. Antonio Basile per la sua splendida ed esaustiva lezione ed i Mandatari per averci deliziato con diversi brani “tarantati”.
Ringraziamo, infine, i corsisti e i vari ospiti presenti ieri e tutti gli altri che ci sono stati nel corso del Laboratorio di psichiatria transculturale, rendendolo unico, ricco, prezioso e, soprattutto, formativo.
Abbiamo cercato di guardare l’altro non “al di fuori” dello schema della differenza, ma “al di qua” di uno schema della comprensione delle differenze. E ci siamo resi conto che esiste un fil rouge sotteso a tutte le tematiche trattate, dal riscatto della tratta, fino all’esorcismo come riscatto del tarantismo: il legame.
Gli uomini nascono con la necessità di un “Legame”, di un debito primordiale, un debito di vita verso una trascendenza. Una trascendenza che, abbiamo visto, è presente transculturalmente nelle varie arie culturali e che crea, nel bene o nel male, un disagio.
E l’estrazione dell’oggetto simbolico ci libererà conducendoci, inevitabilmente, verso la salvezza.