Dott.ssa Cristina Pulpo Psicologa

Dott.ssa Cristina Pulpo Psicologa Prevenzione, diagnosi, consulenza e sostegno psicologico individuale, di coppia, familiare

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05/08/2025

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Odio l’estate. Odio il mese d’agosto fino al giorno di ferragosto. Passato il ferragosto, mi sembra di uscire da un incubo. Cominciano i temporali d’autunno. Non odio l’estate per il caldo. Non mi accorgo del caldo e non me ne importa niente. Mi ricordo che fa caldo solo quando ne parlano gli altri. In verità ho cercato più volte di spiegarmi perché odio tanto l’estate.

Nell’infanzia l’estate mi piaceva. Era la mia stagione preferita. Mi rallegravo del caldo e delle prime ciliege. L’estate significava andare in villeggiatura. Mia madre, nel fare i bauli, sospirava e sbuffava. Né a lei né ai miei fratelli piaceva andare in villeggiatura. Si annoiavano. Io mi divertivo. La mia felicità era solo un poco offuscata dal malumore di mia madre.

Il giorno della partenza dalla montagna era per me quasi ancora più bello del giorno dell’arrivo. Alla felicità di partire, di salire prima su una corriera e poi su un treno, si univa la sottile e deliziosa tristezza di dire addio all’estate.

A un certo punto, mi accorsi che quelle villeggiature in montagna erano diventate di una noia insopportabile anche per me. Compresi allora che la mia infanzia era finita. Fu allora, in quelle villeggiature solitarie, che io presi a detestare l’estate. Io non trovavo il mondo triste, lo trovavo bellissimo, solo che a me per qualche ragione oscura era vietato di celebrarne le radiose giornate. Così non potevo che cercare e amare l’autunno, l’inverno, il crepuscolo, la pioggia e la notte.

Sappiamo per vecchia esperienza che, dopo ferragosto, il processo sarà finito. I giorni fino al ferragosto ci sembrano eterni. Detestiamo la città vuota nel sole accecante, i cinematografi vuoti dove si danno film di terrore. Detestiamo però più ancora la folla dei treni. Tutti partono, e ci chiedono se anche noi partiremo. Impossibile rispondere, quando siamo nel numero di quelli che non hanno voglia né di partire né di restare.

Natalia Ginzburg, «Vita immaginaria» (Einaudi, 2021).

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23/07/2025

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“Si sente bene, sir? Noto che ha un umore vagamente barcollante”
“Non è l’umore, Lloyd. È che questo tratto di vita è particolarmente accidentato”
“Sir, non c’è percorso infausto che non si possa affrontare con un buon equilibrio emotivo”
“Ma se lo perdo, l’equilibrio?”
“Dicono che un buon modo per ritrovarlo sia allargare le braccia”
“Per non finire a terra, Lloyd?”
“Per spiccare il volo, sir”

[Di Lloyd, di sir e dei voli colorati di In Arte Sara Paglia]

20/06/2025

In un’intervista a Fortune Italia, all’interno della rubrica Most Powerful Women, la Presidente del CNOP Maria Antonietta Gulino, affronta alcuni dei temi centrali per il futuro della professione e della salute psicologica nel nostro Paese.

«È fondamentale intercettare i bisogni delle persone il prima possibile, perché spesso non si riesce ad agire in ottica preventiva e direttamente accessibile. Lo psicologo di base ha proprio questa funzione: cogliere segnali di disagio che altrimenti rischierebbero di rimanere sommersi nella quotidianità.»

Un ruolo, quello dello psicologo, che deve essere presente nei contesti quotidiani delle persone perché «è importante che ci siano queste figure nei contesti in cui le persone vivono: che si tratti di bambini, adolescenti o adulti, dobbiamo portare il supporto psicologico là dove nasce il bisogno.»

Per garantire accessibilità e continuità ai percorsi di cura, la Presidente afferma: «Mi auguro che nel futuro prossimo si possa andare oltre, con servizi psicologici strutturali che siano garantiti a livello nazionale, proprio come accade con il medico di medicina generale.»

«Siamo costantemente di corsa, incapaci di fermarci, ma non siamo macchine: siamo persone.»

Il CNOP continua a lavorare per promuovere il pieno riconoscimento della salute psicologica come diritto fondamentale, da tutelare con investimenti adeguati e servizi strutturati.

-In trent’anni la terapia EMDR ha ottenuto il più alto numero di conferme scientifiche tra i metodi per il trattamento d...
19/06/2025

-In trent’anni la terapia EMDR ha ottenuto il più alto numero di conferme scientifiche tra i metodi per il trattamento del trauma.
È riconosciuta come trattamento evidence based da organismi internazionali come OMS, APA, ISTSS e dal Ministero della Salute.

Un metodo valido e validato, che continua a dimostrare efficacia e solidità clinica.
Scopri di più guardando il video-

Chiedi un consulto per comprendere insieme se può essere utile nel tuo caso
🗨 376 097 6226

Assolutamente così.Grazie prof. Andolfi per queste parole.
11/05/2025

Assolutamente così.
Grazie prof. Andolfi per queste parole.

PER USCIRE DALLA RETORICA DELLA FESTA DELLA MAMMA
di Maurizio Andolfi

Un augurio speciale a Madre Natura, la madre più antica e magica di tutte le mamme.
Lei ha indicato la strada per far convivere in armonia tutte gli organismi viventi, vegetali, animali e umani, senza pregiudizi e privilegi. Sta a noi seguirne gli insegnamenti.

Una madre che genera un figlio comprende il valore e la sacralità della vita. Va festeggiata per il suo dono più grande, quello di accogliere nel suo corpo una nuova creatura da far crescere con amore. Il sorriso di una mamma accompagna un figlio nel corso della sua intera esistenza.

Il patriarcato antico quanto il mondo è il nemico dell’umanità e profana con la sua impotenza armata le leggi della natura e il corpo di tante donne.

Per festeggiare con gioia e senza retorica il giorno che ci ricorda il valore della maternità dovremmo riuscire a fermare le guerre e i massacri che l’uomo (al maschile) alimenta con la morte di tante madri e bambini innocenti.

Il pianto disperato di tante madri nel vedere morire i propri figli è un’accusa a uomini criminali che “giocano alla guerra” come pure al nostro silenzio complice.

Gaza non appartiene solo a un popolo martoriato e aggredito, è parte integrante della nostra umanità sempre più minacciata nei suoi valori esistenziali.

09/05/2025
25/03/2025

Quest'anno diamo benvenuto alla primavera in un modo davvero speciale 🌸🩷

"La Magia della Primavera: Un Viaggio attraverso i colori,suoni e profumi".

In questo laboratorio di musicoterapia e teatroterapia, ci immergeremo nella magia della primavera attraverso la lettura del libro "La primavera dentro di me". I bambini avranno l'opportunità di esplorare le emozioni e i colori di questa stagione, simbolo di rinascita e rinnovamento.

Inizieremo con una lettura animata del libro, in cui ogni pagina ci guiderà a scoprire la bellezza della natura che si risveglia. Attraverso attività musicali, come il suono di strumenti e il canto di canzoni primaverili, i piccoli partecipanti potranno esprimere la gioia e la meraviglia che la primavera porta con sé.

Successivamente, utilizzeremo tecniche di teatroterapia per trasformare le emozioni suscitate dalla lettura in giochi di ruolo e improvvisazioni. I bambini potranno rappresentare fiori che sbocciano, animali che riprendono vita e cieli sereni, incoraggiando la creatività e la libera espressione.

Il laboratorio si concluderà con un momento di meditazione guidata, in cui i bambini saranno invitati a chiudere gli occhi e immaginare di trovarsi in un meraviglioso giardino primaverile, circondati da suoni e profumi. Questo spazio di tranquillità permetterà loro di riflettere sulle emozioni vissute durante l'attività e di portare con sé la serenità della primavera nel loro cuore.

Un'esperienza che non solo stimola la creatività, ma anche la consapevolezza e la connessione emotiva con se stessi e con gli altri.

Per info e prenotazioni contattaci ai numeri in locandina o in privato 🌸🩷

22/03/2025

L'idea che “stare insieme per i figli” sia sempre un gesto protettivo e altruistico è una delle distorsioni più comuni. Spesso usata come scusa quando un genitore non vuole assumersi il rischio e le responsabilità di ciò che comporterà la separazione. Il figlio è usato come ulteriore parafulmini per un'autonomia mai raggiunta. Ma anche prendendo la genuinità di questa frase, ammettendo che non ci si separi per "il bene dei figli", bisogna considerare che quando una coppia permane in una relazione insoddisfacente, carica di tensioni, conflitti silenziosi o apertamente espressi, rischia di trasmettere ai figli modelli affettivi disfunzionali.

La famiglia è il primo contesto in cui i bambini apprendono cosa significa amare, essere amati e stare in relazione. Una coppia infelice, anche se formalmente "unita", può veicolare un messaggio ambivalente: l’amore è un sacrificio privo di autenticità, l’intimità è compromesso sterile, il legame è un dovere piuttosto che una scelta libera.

In questo quadro, i figli non imparano tanto dalle parole quanto dalle dinamiche relazionali che osservano e interiorizzano. Crescere in un clima emotivamente impoverito o cronicamente teso può compromettere la loro capacità futura di costruire legami sani, basati su fiducia, autenticità e reciprocità. Paradossalmente, quindi, l’illusione di "salvare" i figli mantenendo l'unità familiare può invece esporli a una confusione affettiva che li accompagnerà per tutta la vita (o quasi).

"Lasciarsi per i figli" non significa banalizzare la separazione, ma riconoscere che talvolta è più sano interrompere una relazione disfunzionale piuttosto che farne uno scenario quotidiano. La verità relazionale, anche se dolorosa, è meno dannosa. Ciò che farebbe davvero la differenza è che la convivenza o la separazione che sia, avvenga in un clima di rispetto e responsabilità condivisa, in modo da garantire ai figli buoni modelli oltre che una base sicura.

Sono in tanti che avrebbero preferito vedere i propri genitori separati piuttosto che vivere in un clima di bugie e infelicità... usati come parafulmine e che, purtroppo, portano sulle spalle il peso di colpe che non hanno.

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La formazione è  necessaria per la prevenzione e  il contrasto alla violenza di genere: questo evento si inserisce in un...
15/03/2025

La formazione è necessaria per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere: questo evento si inserisce in un percorso di costruzione di rete e di buone prassi sul territorio.

Troppo spesso come genitori pensiamo di poterci sostituire ai nostri figli , per eccessiva protettivita, per paura che p...
11/02/2025

Troppo spesso come genitori pensiamo di poterci sostituire ai nostri figli , per eccessiva protettivita, per paura che possano soffrire, che possano farsi male, a volte anche perché da adulti pensiamo di sapere e saper fare meglio.
I figli hanno bisogno di sentire la fiducia dei genitori e di sperimentarsi nel mare della vita, sapendo di poter contare su di noi come genitori presenti ma discreti.
😊
Osservatorio Nazionale Adolescenza

Sabato di formazione con Associazione EMDR Italia 🧠📚
08/02/2025

Sabato di formazione con Associazione EMDR Italia
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Proud to be💜💪🏾
06/11/2024

Proud to be
💜💪🏾

Giornata di formazione per le psicologhe della rete dei Centri Antiviolenza di Sud Est Donne.
Focus di questo primo incontro - guidato da Francesca Palmisano - è stato il 𝐟𝐄𝐌𝐏𝐎𝐖𝐄𝐑, che punta alla relazione tra donne coinvolgendole in un laboratorio di gruppo, come strumento di sostegno psicologico di donne che sono in un percorso di fuori uscita dalla violenza.

Nella nostra esperienza il fEMPOWER si è dimostrato un efficace aiuto a donne sopravvissute alla violenza maschile, che desiderano ricostruire se stesse, riprendere in mano la propria vita, che la violenza aveva tentato di scippare, schiacciare, annichilire. Una volta ritrovata la libertà dalla violenza, la sfida è quella di rimettere insieme i pezzi, per tornare ad essere serene, con una sana fiducia in se stesse, capaci di difendere i propri diritti, concentrate sul proprio benessere personale.

Un approccio che sarà protagonista, nel prossimo biennio, del nostro lavoro all'interno dei nostri centri antiviolenza.

Centro Antiviolenza "Rompiamo il silenzio"
Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio Manduria
Centro Antiviolenza Andromeda
Centro Antiviolenza Li.A.
Centro Antiviolenza Li.A. dell'Ambito di Grumo Appula

Indirizzo

Via Cavour 51
Taranto
74123

Telefono

+393760976226

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