Osservatorio Permanente sulla Disabilità

Osservatorio Permanente sulla Disabilità Centro di ricerca e di promozione sociale. Attività di rappresentanza istituzionale sui temi correlati alle disabilità

L' OsPerDi esercita la propria missione istituzionale perseguendo il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità, la partecipazione, la non esclusione dal contesto sociale, il pieno sviluppo, l'autonomia e le pari opportunità.

📣📣📣Il tema delle persone con   alla fine è il tema della non autosufficienza e riguarda tutti, nessuna famiglia è esclus...
12/09/2025

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Il tema delle persone con alla fine è il tema della non autosufficienza e riguarda tutti, nessuna famiglia è esclusa.

Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità - Regione Puglia
Antonio Tajani Massimiliano De Toma Daniela Dondi ANMIC Presidenza Nazionale Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri CEI - Conferenza Episcopale Italiana Radio Parlamentare
Confsal SUM Interforze Uici Presidenza Nazionale CGSI - Comitato Giovani Sordi Italiani Autismo Campania onlus

Nuovo appuntamento con 3 cose che devi sapere sulla disabilità, oggi si parla di diritto allo studio e sentenze che arri...
29/08/2025

Nuovo appuntamento con 3 cose che devi sapere sulla disabilità, oggi si parla di diritto allo studio e sentenze che arrivano troppo tardi.

Si avvicina la ripresa della scuola. Il diritto allo studio per studenti con disabilità, pur garantito dalla legge, è spesso compresso da burocrazia e giusti...

26/08/2025

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Torna l'appuntamento con 3 COSE CHE DEVI SAPERE SULLA DISABILITA'

Nella puntata di lunedì 25 agosto tratteremo un tema decisamente attuale: i diritti delle persone con disabilità nelle procedure concorsuali pubbliche.

In particolare esamineremo i criteri di conformità dei bandi di Concorso alla normativa sull'inclusione lavorativa delle Persone con Disabilità relativa alla valutazione delle abilità residue e, di conseguenza, i profili di possibile responsabilità per le PA inadempienti.

📆 Lunedi 25 agosto 2025

⏰ 10 AM

📺 Canale YouTube 3 COSE CHE DEVI SAPERE SULLA DISABILITA'

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🔔 📢Una nuova puntata del podcast "3 cose che devi sapere sulla disabilità" un approfondimento che ti spiega le cose comp...
22/08/2025

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Una nuova puntata del podcast

"3 cose che devi sapere sulla disabilità"

un approfondimento che ti spiega le cose complesse in modo semplice.

Come per ogni nuova puntata, il nostro obiettivo è fare informazione e formazione per agevolare la conoscenza e la disseminazione dei diritti delle persone con disabilità. Oggi parliamo di un tema importante: la violenza di genere e la disabilià con un focus specifico sulla "violenza economica".

Buon ascolto su 👇

3 COSE CHE DEVI SAPERE SULLA DISABILITÀ

Una nuova puntata del podcast "3 cose che devi sapere sulla disabilità" , un approfondimento che ti spiega le cose complesse in modo semplice. Come per ogni ...

🔔 Dopo l'articolo su Start Mag ( https://www.startmag.it/sanita/esame-di-maturita-il-ritorno-che-divide-inclusione-o-sel...
22/08/2025

🔔 Dopo l'articolo su Start Mag ( https://www.startmag.it/sanita/esame-di-maturita-il-ritorno-che-divide-inclusione-o-selezione/ ) pubblichiamo questo podcast che riprende il tema dell'esame di maturità.

In onda su

3 COSE CHE DEVI SAPERE SULLA DISABILITÀ

https://youtu.be/JMsFoveitaY?si=Q1hchdLN9PWlrrhW

Uici Presidenza Nazionale Francesco Alberto Comellini Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità - Regione Puglia Massimiliano De Toma Antonio Tajani Daniela Dondi ANMIC Presidenza Nazionale Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri CEI - Conferenza Episcopale Italiana CGSI - Comitato Giovani Sordi Italiani Il Garante dei Disabili della Regione Campania Guardia di Finanza Viminale - Ministero dell'Interno Maurizio Leo Confsal ONU Femmes Carabinieri SUM Interforze Michela Scafetta

Torna l'Esame di Maturità e va in soffitta l'Esame di Stato, è tutt'oro quel che luccica?

14/08/2025

Roma, 12 agosto 2025 – “Il decreto legislativo attuativo della legge delega n. 111/2023 varato lo scorso 22 luglio dal Consiglio dei Ministri, merita attenzione e confronti costruttivi anche per l’ambito del Terzo Settore”. Lo ha dichiarato in una nota di commento al provvedimento del decret...

🔴🔴🔴Dal “dopo sentenza” al “prima in Aula”: il tempo delle decisioni e il valore perduto delle pregiudiziali di costituzi...
11/08/2025

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Dal “dopo sentenza” al “prima in Aula”: il tempo delle decisioni e il valore perduto delle pregiudiziali di costituzionalità

Leggi l'articolo su StartMag

L'intervento di Francesco Alberto Comellini, componente del Comitato Tecnico Scientifico dell'Osservatorio Permanente sulla Disabilità.

🔴🔴🔴  👇Invalidità, che cosa è cambiato per l’assegno ordinario e perché i comparti sicurezza restano scoperti. Dubbi sull...
11/08/2025

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Invalidità, che cosa è cambiato per l’assegno ordinario e perché i comparti sicurezza restano scoperti. Dubbi sulla legittimità costituzionale

https://www.firstonline.info/invalidita-che-cosa-e-cambiato-per-lassegno-ordinario-e-perche-i-comparti-sicurezza-restano-scoperti-dubbi-sulla-legittimita-costituzionale/



Osservatorio Permanente sulla Disabilità

La recente conversione in legge del decreto‑legge 14 marzo 2025, n. 25, ha acceso l’attenzione sulla disciplina dell’invalidità nel pubblico impiego. La scelta di mantenere un doppio binario produce uno spazio di scopertura

26/07/2025

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Oggi si parla dell’Assegno ordinario di invalidità (AOI).

Viste le richieste di chiarimenti ricevute, di seguito pubblichiamo una breve nota di Francesco Alberto Comellini sulla modifica introdotta dell’articolo 16 del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, convertito dalla legge 9 maggio 2025, n. 69 .

La norma in esame interviene sulla disciplina dell’inabilità e dell’inidoneità al lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, vediamone gli aspetti salienti e, perché no, la proposta di soluzione da portare al legislatore nazionale in vista di una auspicabile riforma del sistema pensionistico, capace di dare una prospettiva strutturata di stabilità, sostenibilità ma soprattutto di equità.

I commi 1 e 2 stabiliscono che, per i dipendenti assunti dal 15 marzo 2025 (entrata in vigore del decreto) e iscritti alle principali gestioni previdenziali del pubblico impiego (CTPS, CPDEL, CPS, CPI, CPUG, Fondo Pensioni FS e Fondo Quiescenza Poste, confluiti nell'INPS dal 2012), l’accertamento dello stato di invalidità, inabilità e inidoneità e i conseguenti effetti previdenziali siano regolati dalle norme sulla “invalidità pensionabile” della legge 12 giugno 1984, n. 222, ossia dal sistema dell’Assegno ordinario di invalidità (AOI). Il comma 2 coordina inoltre i tempi di erogazione del trattamento di fine servizio/rapporto con quanto previsto dall’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito dalla legge 28 maggio 1997, n. 140.

Il comma 3 dello stesso articolo, richiamando l’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, esclude dall’applicazione dei commi 1 e 2 il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in ragione della “specificità” riconosciuta a tali comparti. Per queste categorie continua dunque a valere il tradizionale apparato di tutele legato al nesso di causalità con il servizio e, in ogni caso la pensione di inabilità assoluta (art. 2 L. 222/1984), se maturati i requisiti contributivi.

L’istituto previdenziale di riferimento per il personale escluso è la pensione privilegiata ordinaria, disciplinata dagli articoli 64 e seguenti del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092. Essa attribuisce un trattamento pensionistico “privilegiato” quando l’infermità o la lesione che determina l’inidoneità al servizio è riconosciuta dipendente da causa di servizio, indipendentemente dall’età e dall’anzianità contributiva. La natura causale del presupposto distingue radicalmente questo beneficio dall’AOI, che richiede invece un requisito sanitario (riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo) e un requisito contributivo, senza domandare alcun collegamento con il servizio.

Il procedimento per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e per l’erogazione dell’equo indennizzo è regolato dal D.P.R. 29 ottobre 2001, n. 461. Il regolamento individua l’iniziativa a domanda, l’accertamento medico presso la Commissione medica ospedaliera, il parere del Comitato per le pensioni privilegiate ordinarie e il provvedimento conclusivo dell’Amministrazione. In tale ambito, la richiesta di equo indennizzo deve essere presentata, di regola, entro sei mesi dalla notifica del provvedimento di riconoscimento della dipendenza o dal momento in cui la menomazione si è manifestata quale conseguenza di una infermità già riconosciuta dipendente. Per la pensione privilegiata ordinaria, quando la dipendenza non sia stata ancora accertata, la domanda è ammessa entro cinque anni dalla cessazione dal servizio; il termine è elevato a dieci anni in ipotesi specifiche (ad esempio, parkinsonismo o patologie ad eziopatogenesi non definita), secondo quanto previsto dall’articolo 169 del D.P.R. 1092/1973 e dalla prassi amministrativa consolidata.

Il quadro che emerge evidenzia due regimi differenti: da un lato, gli assunti “ordinari” dopo il 15 marzo 2025 accedono a una prestazione di tipo assicurativo-previdenziale basata sulla riduzione della capacità lavorativa a prescindere dalla causa; dall’altro, il personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico resta ancorato a un sistema che tutela soprattutto – e spesso esclusivamente – le infermità connesse al servizio. Ciò può determinare un’area di scopertura per le invalidità “extra-causali” del personale escluso, che non trova nell’AOI una valvola di protezione e deve fare affidamento sulle prestazioni di invalidità civile o su altri strumenti non specificamente calibrati sul rapporto di lavoro pubblico. La coerenza complessiva dell’assetto normativo dipende dalla tenuta, sul piano costituzionale, della giustificazione fondata sulla “specificità” dei comparti esclusi: la differenziazione appare tendenzialmente legittima ove il pregiudizio derivi dal servizio (dove il regime speciale offre tutele anche più incisive), mentre risulta più problematica quando l’invalidità non abbia alcun nesso con l’attività istituzionale.

In termini di prospettiva applicativa, l’Amministrazione destinataria di richieste di chiarimento può evidenziare che il nuovo regime dell’AOI non opera per i soggetti del comma 3 e che, per questi, restano integralmente vigenti le procedure e i termini di cui al D.P.R. 461/2001 e al D.P.R. 1092/1973. Può altresì rappresentare che eventuali istanze di modifica dell’articolo 16 dovranno essere valutate in sede legislativa, specie se finalizzate a introdurre una tutela per le invalidità non dipendenti da causa di servizio nel comparto sicurezza/difesa/soccorso, in modo da evitare disparità di trattamento rispetto ai neoassunti delle altre amministrazioni.

La via più lineare per garantire pari trattamento, quando l’invalidità deriva da eventi estranei all’attività istituzionale, è estendere anche al personale dei comparti sicurezza, difesa e CNVVF l’accesso all’Assegno ordinario di invalidità della legge 222/1984, limitatamente a tali eventi extralavorativi. In pratica, si potrebbe intervenire sul comma 3 dell’art. 16 D.L. 25/2025 introducendo una clausola di salvaguardia (“ferma restando la specificità per le infermità da causa di servizio, ai soggetti di cui al presente comma si applicano i commi 1 e 2 in caso di invalidità non dipendente dal servizio”).

La soluzione qui prospettata ha tre vantaggi: 1) ripristina la simmetria di tutela tra neoassunti; 2) non tocca il regime speciale (PPO, equo indennizzo) quando l’infermità è servizio-correlata; 3) utilizza un istituto già esistente e finanziariamente tracciabile (AOI), evitando di creare una nuova prestazione. Tecnicamente può essere attuata con un emendamento alla legge di conversione successiva, a un decreto correttivo o in un provvedimento collegato alla legge di bilancio, definendo la copertura nella gestione previdenziale di riferimento (ex INPDAP/MEF) tramite convenzione con INPS.

Alternativa, più complessa ma ugualmente efficace, è introdurre nella disciplina della pensione privilegiata ordinaria un “ramo” dedicato all’invalidità extra-lavorativa, che prescinda dalla causa di servizio e applichi criteri sanitari simili alla L. 222/1984. Si manterrebbe l’unitarietà del sistema speciale, ma occorrerebbe riscrivere gli articoli 64 e seguenti del D.P.R. 1092/1973 (o aggiungere un capo ad hoc) e definire nuove basi attuariali.

Soluzioni meramente amministrative (circolari, fondi di solidarietà interni, polizze assicurative collettive) possono mitigare gli effetti ma non eliminano la disparità: la parità di trattamento su una prestazione previdenziale richiede un intervento normativo.

La scelta più semplice e coerente, potrebbe essere quella di aprire l’AOI extra-lavorativa anche agli esclusi dal comma 3, preservando per loro gli istituti speciali quando l’infermità è legata al servizio.

Francesco Alberto Comellini
Componente del Comitato Tecnico Scientifico OSPERDI ETS

Un nuovo articolo del nostro Francesco Alberto Comellini, da leggere.Michela Scafetta Il Garante dei Disabili della Regi...
13/07/2025

Un nuovo articolo del nostro Francesco Alberto Comellini, da leggere.

Michela Scafetta Il Garante dei Disabili della Regione Campania Uici Presidenza Nazionale Daniela Dondi SUM Interforze CEI - Conferenza Episcopale Italiana Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità - Regione Puglia Carabinieri Guardia di Finanza Massimiliano De Toma CGSI - Comitato Giovani Sordi Italiani Viminale - Ministero dell'Interno Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri ONU Femmes Confsal Antonio Tajani Maurizio Leo ANMIC Presidenza Nazionale

L’11 luglio 2025 è stato pubblicato il documento redatto dall’Ufficio Studi del Parlamento che sintetizza le 360 proposte di legge in corso di esame nei due rami parlamentari. Il report ha dato avvio a un’analisi rivolta a misurare il grado di attenzione riservato alle tematiche della disabil...

🇮🇹🇮🇹🇮🇹 ​L'articolo di Osperdi denuncia la mancanza di tutele per i caregiver familiari in Italia, evidenziando l'urgenza...
01/05/2025

🇮🇹🇮🇹🇮🇹 ​L'articolo di Osperdi denuncia la mancanza di tutele per i caregiver familiari in Italia, evidenziando l'urgenza di una disciplina amministrativa organica che ne riconosca il ruolo e i diritti. Un appello a colmare il vuoto normativo che penalizza chi assiste quotidianamente i propri cari.

Buon primo maggio ‼️

Che significato ha, per chi si prende cura ogni giorno di un familiare con grave disabilità, contribuendo in modo determinante alla tenuta del sistema di welfare nazionale, celebrare la festa del Primo Maggio? È possibile onorare il lavoro, riconosciuto dalla Costituzione come fondamento della Rep...

Indirizzo

Via Anfiteatro 5
Taranto
74123

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