Laura Menza - Psicologia e Benessere

Laura Menza - Psicologia  e Benessere Consulenza e sostegno psicologico
Business & Life Coaching
Formazione Soft Skill
Mindfulness Psicologa clinica
Formatrice e consulente aziendale
Roma Taranto

Soffri di Dipendenza Affettiva? Alcune mie riflessioni sulle cause e la cura…
12/04/2024

Soffri di Dipendenza Affettiva? Alcune mie riflessioni sulle cause e la cura…

Quando si può parlare di Love Addiction, come riconoscerla e come poterla curare

Mindfulness: presenza consapevole e gestione delle emozioni.La pratica regolare della Mindfulness, può aiutare le person...
26/02/2024

Mindfulness: presenza consapevole e gestione delle emozioni.
La pratica regolare della Mindfulness, può aiutare le persone ad avere un rapporto più sereno con se stessi e con gli altri e a ritrovare il proprio benessere psicofisico. In questo articolo, vi spiego che cos'è la Mindfulness e a cosa serve. Troverete, inoltre, le indicazioni per una pratica semplice da attuare nei momenti di stress e di tensione chiamata Crisi di Calma!
Laura Menza - Psicologia e Benessere

Consigli utili per vivere meglio

Ozio marino 💙Ho trascorso questa domenica pomeriggio passeggiando lungo la litoranea salentina. Cielo gonfio di pioggia ...
11/02/2024

Ozio marino 💙
Ho trascorso questa domenica pomeriggio passeggiando lungo la litoranea salentina. Cielo gonfio di pioggia e vento che sa di salsedine. Ero in cerca di barche adagiate pigramente sulla sabbia in attesa di prendere il largo. Così come quei pensieri lenti che ci attraversano nei momenti di quiete e che aspettano solo di poter salpare.

A volte possiamo diventare i nostri peggior nemici. Taranto BuonaSera ospita alcune mie riflessioni sui Sabotatori inter...
09/02/2024

A volte possiamo diventare i nostri peggior nemici. Taranto BuonaSera ospita alcune mie riflessioni sui Sabotatori interni e sulle tecniche per poterli riconoscere e imparare a gestirli.

Consigli utili per vivere meglio

Prima che Sanremo prenda il sopravvento… qualche riflessione su Poor Things. Lo avete già visto? Che ne pensate?Bella Ba...
06/02/2024

Prima che Sanremo prenda il sopravvento… qualche riflessione su Poor Things. Lo avete già visto? Che ne pensate?

Bella Baxter è madre e figlia di se stessa. Uno stratagemma surreale, visionario, ma così simbolico. Priva di sovrastrutture sociali interiorizzate, è libera ed innocente come solo sanno essere i bambini. Fuori dalle convenzioni e dalle regole, è alla ricerca di gratificazioni immediate ed emozioni forti. Non c’è spazio per la vergogna, l’imbarazzo, il pudore ed il senso di colpa, freni inibitori di comportamenti sociali. Ma la vera perversione e la dimensione abusante, sembrano essere rappresentate proprio da ciò che appare normato, convenzionale. Le vertigini, quel leggero senso di disorientamento percepito attraverso l’uso del grandangolo deformante, uno sguardo incombente ed invadente, i chiaroscuri e le atmosfere claustrofobiche vittoriane, ingabbiano e restringono lo spazio psichico e vitale. L’evoluzione di Bella è l’evoluzione del femminile e passa attraverso la forma del piacere (e del dolore), lucentezza ed oscurità della vita. Dal bianco e nero ai colori sgargianti, saturi. Indossare la minigonna e girare il mondo senza portare gli slip sono metafore potenti e provocatorie. Così come passa attraverso la lettura delle opere di R. W. Emerson, Goethe, Marx. Chiavi che aprono al libero arbitrio ed alla consapevolezza individuale e sociale. I personaggi che le danno la vita e che cercano di riprendersela in ogni modo, sono grotteschi, vivaci, distorti, abusati ed abusanti, bramosi, sadici, colonizzatori, adulti mancati e mancanti. Le vere Povere Creature!
Tante le tracce lasciate come esche durante tutto il film. Difficile seguirne una sola se non quella dell’inno alla libertà ed all’autonomia che passa attraverso l’acquisizione, la consapevolezza e l’integrazione delle funzioni primarie come maschile, femminile, materno e paterno, adulto ed infantile.

No, 10 minuti forse non bastano… ma sono un inizio! Cosa succede quando siamo  intrappolati in un dolore da cui non sapp...
28/01/2024

No, 10 minuti forse non bastano… ma sono un inizio!

Cosa succede quando siamo intrappolati in un dolore da cui non sappiamo uscire?
Quanto siamo consapevoli delle strategie di coping che mettiamo in atto nei momenti più difficili?

Il film 10 minuti di M.S. Tognazzi con B. Ronchi e M. Buy si apre con un complicato groviglio di relazioni nel quale ogni personaggio mette in scena la propria fragilità, ben mascherata da atteggiamenti precisi e ripetitivi.
Lo spaesamento della protagonista di fronte ai cambiamenti che la vita impone, i modi bruschi ed anempatici della psicoterapeuta ma che a volte si rivelano terapeutici, la sfrontatezza e la crudezza della sorella più giovane della protagonista.

Nel film non è solo la sedia del paziente a scricchiolare, ma diventa metafora dell’instabilità dell’intero impianto della propria vita. Un invito a riflettere partendo dall’instabilità, su come allenare la flessibilità emotiva e cognitiva.

Quei 10 minuti richiesti dalla psicoterapeuta da dedicare a qualcosa mai fatta fino ad allora e che spaventa o semplicemente non piace, sono solo un pretesto per invogliare ad agire e nell’azione ritrovare se stessi e scoprire nuove parti di sé fino ad allora dormienti. Poichè l’altro e la realtà ci fanno continuamente da rimando e ci raccontano cose di noi stessi che, a volte, non vorremmo né vedere e né sentire. E, in alcuni momenti, quei 10 minuti che ognuno di noi impone a se stesso nei momenti di impasse possono fare la differenza ed aiutarci a ripartire.
Non è solo cambiare abitudini, ma darci il permesso di esplorare il mondo e, soprattutto, fare i conti con quelle emozioni “spiacevoli”, “negative” che fungono da barriera, da ostacolo e che non ci permettono di vivere fino in fondo e fare esperienza.

Un film “motivazionale” che trae libera ispirazione dal libro del 2013 di Chiara Gamberale, Per 10 minuti.

All’epoca lo lessi con attenzione, perché quelle storie di dolore dalle quali sembra impossibile uscirne, sono sempre coinvolgenti e di grande insegnamento. Sono storie che abbiamo vissuto e che sentiamo narrare ogni giorno dalle persone con le quali lavoriamo. Un’ulteriore conferma delle risorse inesplorate che abbiamo ed alle quali poter attingere per “rimettere insieme i pezzi” e ripartire con slancio e maggiore consapevolezza.

𝑶𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒏𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒆𝒔𝒄𝒊 𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒆𝒓𝒍𝒊? Il Dr. Eli Goldratt, padre della Theory of Constraints, diceva "𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐...
25/01/2024

𝑶𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊
𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒏𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒆𝒔𝒄𝒊 𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒆𝒓𝒍𝒊?

Il Dr. Eli Goldratt, padre della Theory of Constraints, diceva "𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑖 𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜, 𝑓𝑖𝑠𝑠𝑎 𝑢𝑛 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑓𝑖𝑑𝑎𝑛𝑡𝑒...", non potrei essere più d'accordo!
Quando ci poniamo obiettivi 𝒑𝒐𝒄𝒐 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒛𝒊𝒐𝒔𝒊, rischiamo di demotivarci e di annoiarci, finendo così per impegnarci in maniera discontinua. Al contrario, se 𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒛𝒊𝒐𝒔𝒊 e non in linea con le risorse che abbiamo a disposizione, possono essere frustranti ed avvilenti.
Nel percorso di 𝑪𝒐𝒂𝒄𝒉𝒊𝒏𝒈 o in modalità di 𝑨𝒖𝒕𝒐-𝒄𝒐𝒂𝒄𝒉𝒊𝒏𝒈 (a valle del percorso), definire obiettivi sfidanti senza mai scavalcare il confine tra eccessivamente impegnativo e poco coinvolgente è una delle fasi più delicate.
Possiamo cambiare concretamente vita, se abbiamo l'abilità di indirizzarci correttamente e sostenerci lungo il percorso. Ma come si fa?

⚪️ Scorrendo le immagini di questo post scoprirai alcune metodologie del coaching, utili a sostenere il raggiungimento degli obiettivi personali e professionali.

➡️Queste indicazioni ti sono state utili? Fammelo sapere nei commenti!

“𝗜 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶”𝗖𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶 L'andare incalzante della routine, l'attenzione per i dettag...
18/01/2024

“𝗜 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶”
𝗖𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶

L'andare incalzante della routine, l'attenzione per i dettagli, la ricerca di uno 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗰𝗲.
Con il post di oggi, ispirato dal film Perfect Days, in proiezione nei cinema mondiali in questo periodo, spero d'invogliare il lettore alla ricerca di uno stato di 𝗮𝗿𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲.
Come il protagonista del racconto, che svolge il proprio umile lavoro con eroica passione, così ognuno di noi dovrebbe trovare il proprio 𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼, trovando la propria rivoluzione copernicana nell'𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲́.

⚪️ Scorrendo le immagini di questo post potrai ragionare su alcuni aspetti del film di Wim Wenders, ispiratori di una profonda introspezione.

➡️ Hai visto Perfect Days? Che ne pensi?

𝗗𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗹𝗮 𝗲 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮Tra i disturbi psichici, la depressione è uno...
11/01/2024

𝗗𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲
𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗹𝗮 𝗲 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮

Tra i disturbi psichici, la depressione è uno tra i più insidiosi. Per spiegarne l'impatto, possiamo immaginarla come un 𝗳𝗶𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 delle cose e che induce ad 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝗰𝘂𝗿𝗲. Propriamente, si parla di disturbo del tono dell'umore, ossia una riduzione della sua flessibilità (che è garanzia di capacità d'adattamento dell'individuo).
Anziché avere un umore che oscilla tra situazioni negative o positive – e relativo adattamento – la depressione tende a flettere tutto verso il basso, 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲.
Insoddisfazione e tristezza diventano la regola e non una fase transitoria. 𝗦𝗼𝗹𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲, 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮, 𝗮𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮, 𝗱𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗶 𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶, 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗶𝗱𝗼 e tendenze autolesionistiche possono arricchire il corollario depressivo nel suo progressivo aggravarsi.
In questi casi, lasciatevelo dire, non solo è inutile ma è anche controproducente liquidare una persona che soffre con frasi del tipo “smettila di vedere tutto nero!”, “tirati su!”, “non essere sempre pessimista!” .
La depressione, è bene sottolinearlo, è una condizione che deriva da diversi fattori, non solo caratteriali. Compito di tutti e, non solo degli “strizzacervelli”, è quello di avere rispetto per la dignità di chi soffre e 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 di una condizione che impatta gravemente (ed involontariamente) sulla qualità della vita.

⚪️ Scorrendo le immagini di questo post potrai comprendere la natura della depressione ed alcune basilari strategie per contenimento e risoluzione.

➡️ Ti riconosci nei sintomi descritti? 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐚

❤️ Perfect Days ed il ritorno all’essenziale.Penso che sia il film “giusto” per rientrare appieno nella routine, nella n...
08/01/2024

❤️ Perfect Days ed il ritorno all’essenziale.

Penso che sia il film “giusto” per rientrare appieno nella routine, nella nostra quotidianità e per farlo in modo più consapevole.

Il cinema ha una forte valenza terapeutica, solo se lo si utilizza per guardarsi dentro e non fuori. Per pensare, pensarsi e non per smettere di pensare.

Questo film sin dalle prime scene (e dalle musiche!) sa di balsamo che lenisce le ferite… di carezza che conforta… di rassicurazione. E’ lo sguardo che ruota verso la luce aprendoci alle infinite possibilità. Dal basso verso l’alto tutto sembra possibile.

Il fruscio delle foglie spazzate sul marciapiede da l’avvio alla giornata del protagonista. Una sveglia che “suona” nel modo giusto. Chronos e Kairos, in questo film, sono perfettamente rappresentati nella loro specifica dimensione: lo scorrere dei minuti e la capacità di fare la cosa giusta al momento opportuno. Senza forzature e strappi.

Un grande insegnamento su cosa davvero significhi la parola cambiamento (di cui dovremmo fare un po’ tutti tesoro… soprattutto chi come me si “occupa” di persone): tornare ad essere semplicemente se stessi e non diventare altro.

Solo qualche piccolo imprevisto rompe la perfezione del giorno, la ciclicità delle abitudini, la bellezza della ripetizione, aprendo nuovi scenari e facendo vivere nuove ed inaspettate emozioni.

Una lezione sul prendersi cura (di se stessi, del bene pubblico, dell’altro…) e di quanto sia appagante farlo. Così come sia possibile vivere di lavoro umile e di cultura. Un tema avvincente per gli occidentali che ci fa desiderare, durante la visione, di essere il protagonista e vivere la sua vita.

Il regista esplora tutti i mondi possibili del protagonista, il lavoro, le relazioni, il passato, il trauma, il tempo libero, il sogno.
Ma è proprio la dimensione sognante del protagonista che ci racconta una vita parallela abbondante e generosa. Se è vero che tutti i giorni sono uguali, il mondo inconscio ed il sogno ci raccontano come il protagonista riesca a nutrirsi e a fare tesoro di tutto ciò che vive dentro e fuori di lui.

𝐂𝐨𝐚𝐜𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨L'inizio di un nuovo anno è un momento id...
03/01/2024

𝐂𝐨𝐚𝐜𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢
𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨

L'inizio di un nuovo anno è un momento ideale per riflettere sui nostri obiettivi e su come vogliamo migliorare la nostra vita.
Da alcuni anni ho preso una 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 che desidero consigliare a tutti: individuare due o tre obiettivi che mi piacerebbe raggiungere durante l’anno, che possono riguardare sia la sfera personale sia quella professionale e che sento essere in linea con i miei valori. Generalmente utilizzo un quaderno dedicato.
Mettere 𝐧𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐮 𝐛𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 i buoni propositi è un po’ come sottoscrivere un contratto con noi stessi.
Non ci saranno vincoli legali, ma se scriviamo su di un foglietto quel che vogliamo ottenere è giusto pretenderne da noi stessi l’attuazione. Questo ci permette di avere una visione più completa di ciò che desideriamo ottenere. Rileggerlo e vedere cosa abbiamo ottenuto fa la differenza per spronarci.
A volte però decidere cosa vorremmo fare non è sufficiente e nel corso dei mesi ci dimentichiamo di occuparci degli obiettivi e la carica iniziale va sfumando, distratta dalle circostanze quotidiane.
Il coaching può essere un prezioso alleato in questo processo, capace di aiutarci a definire 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢, a sviluppare un piano d'azione e a monitorare i nostri progressi.

⚪️ Scorrendo le immagini di questo post comprenderai come il coaching possa essere utile per portare a compimento gli obiettivi e cambiare in meglio la vita.

➡️ Vorresti cominciare un percorso di life o business coaching personalizzato?
𝐂𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐢 𝐢𝐧 𝐏𝐌 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐟𝐨

𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐞𝐧𝐢𝐭𝐚̀?𝐏𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐞𝐝 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞Il Natale è una festività che dovrebbe celeb...
27/12/2023

𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐞𝐧𝐢𝐭𝐚̀?
𝐏𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐞𝐝 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

Il Natale è una festività che dovrebbe celebrare 𝐠𝐢𝐨𝐢𝐚, 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞. Ma è sempre così?
Con la fine dell'anno che si avvicina ci fermiamo a riflettere sulle cose belle della nostra vita e sulle persone che amiamo. Cosa abbiamo ottenuto quest'anno? Cosa è andato storto? Che ricordi rimangono? Hai realizzato i tuoi desideri? Hai portato a compimento i tuoi obiettivi?
Ti**re le somme è inevitabile, implicito nella capacità stessa di pensare.
Ma fa davvero bene al nostro umore?
Nella mia attività clinica, mi ritrovo spesso a dover fronteggiare nel mese di gennaio tutte le 𝐟𝐫𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐦𝐮𝐥𝐚𝐭𝐞 dai miei pazienti nel corso di questo giro di boa che carichiamo di tanto significato, il fatidico passaggio tra un anno che finisce e l'inizio di quello nuovo.
Nella speranza di riuscire a trasmettere sempre uno spirito di serenità, la mia ricetta è chiara: occorre coltivare gratitudine ed accettazione.

⚪️ Scorrendo le immagini di questo post potrai comprendere i vantaggi tangibili sulla tua salute e praticare gratitudine ed accettazione diventerà il tuo segreto per la serenità.

➡️ Hai trovato interessante questo argomento? 𝑭𝒂𝒎𝒎𝒆𝒍𝒐 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊!

Indirizzo

Taranto

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 13:00

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