Psicologa Psicoterapeuta Annarita Candelli

16/10/2025

Non arriviamo al non ce la faccio più ma ascoltiamo i segni del corpo e della mente

16/10/2025

Un giorno forse lo capirai di dover essere amorevole verso te stesso

16/10/2025

Portate la mente lì dove è il vostro corpo.
La mente si sposta più velocemente ed invece dovremmo imparare a tenerla insieme al corpo.

15/10/2025

Le relazioni familiari invischiate, dove non c'è un confine tra genitori e figli, dove il genitore necessita di sapere tutto e influisce sulle scelte, anzi esige delle scelte, sono relazioni cariche di colpa e punizioni, di impotenza e stanchezza, di paura e odio.

15/10/2025

Come si può lavorare sulla fiducia se poi esistono queste situazioni? Come si puó ancora oggi uccidere per possesso, come si puó in questa società essere ancora bestie.

15/10/2025

La sofferenza non ha virtù salvifiche,
non ci rende migliori o più compassionevoli.
Semplicemente mette in evidenza ciò che siamo dentro.
Ci rivela.
Ad alcuni farà uscire odio e fiele,
ad altri poesia e miele.

(Agostino Degas)

15/10/2025

14/10/2025

Vedrai il risultato di Ciò che stai facendo ora al tuo corpo e alla tua mente tra anni.
Ciò che ti succede ora è il risultato di come hai trattato il tuo corpo e la tua mente nel passato.

14/10/2025

Le relazioni sane si fondano su 4 pilastri fondamentali, basta che uno di questi sia assente per creare una relazione conflittuale.
1. Stabilità
2. Protezione
3. Cura
4. Accettazione
Affronteremo singolarmente i 4 punti.
Per chi fosse interessato.

14/10/2025

La solitudine e l'isolamento sociale è probabilmente la condizione psicologicamente più pericolosa per la salute umana. Le persone che si sentono sole sono in uno stato di allerta permanente, hanno paura degli altri, dei loro giudizi, di essere rifiutati, si sentono in colpa oppure senza prospettive.
Questo comporta un forte aumento dei marker infiammatori (PCR, proteina C-reattiva e interluchine) e una notevole reattività del sistema immunitario agli stress sia sociali che ambientali.

13/10/2025

Ho imparato a restare nel limbo, a non rispondere subito alle situazioni ma prendermi il tempo di capire e sentire. Ci puó volere molto tempo prima di cambiare, possono passare anni, ma ho imparato ad aspettare. Dopo una vita passata a lottare, ho deciso di agire solo quando lo sento davvero, solo quando so cosa fare.
In una situazione che mi agita, adesso mi fermo e aspetto, aspetto che le acque si calmino, che tutto si faccia chiaro, aspetto di vedere le cose da lontano, proprio come la presbiopia che ti porta dopo i 40 anni ad allontanare il telefono per leggere meglio.
E poi tutto ad un certo punto si fa chiaro ed è lì che è il momento di cambiare, di agire di rinnovare.