09/12/2024
“La metamorfosi di Franz Kafka è uno di quei pezzi che ti lascia pensare molto dopo averlo finito. Non è solo la storia di un uomo che si sveglia trasformato in un insetto, ma una profonda riflessione filosofica sull'alienazione, l'identità e l'assurdità dell'esistenza umana.
Da un punto di vista esistenzialista, la trasformazione di Gregor Samsa può essere vista come una metafora della sensazione di essere intrappolati in una vita che non riconosciamo più come nostra.
Quante volte ci sentiamo estranei nella nostra pelle, disconnessi da chi siamo, spettatori della nostra stessa vita o da cosa gli altri si aspettano da noi? Gregor diventando un insetto rappresenta questa sensazione estrema di disumanizzazione, di diventare qualcosa che non si adatta più al mondo, nemmeno alla propria famiglia.
Kafka ci confronta con un'idea chiave della filosofia esistenzialista: l'isolamento dell'individuo. Gregor, nella sua nuova forma, non è in grado di comunicare, di essere compreso o accettato. Questo isolamento non è solo fisico, è esistenziale. Qui risuona il pensiero di Jean-Paul Sartre e la sua idea che “l’inferno sono gli altri”. Gregor è rifiutato e temuto, e nonostante rimanga lo stesso dentro, il suo aspetto lo condanna alla solitudine e all'oblio.
Inoltre, la Metamorfosi ci parla anche dell'assurdità, un concetto che Albert Camus sviluppa nella sua filosofia. La trasformazione di Gregor non ha né spiegazione né senso, ed è proprio questo il punto. In un mondo assurdo, le cose accadono senza motivo apparente e noi, come esseri umani, siamo costretti ad affrontarle senza avere risposte. Gregor non si chiede perché sia diventato un insetto; cerca semplicemente di adattarsi, di continuare la sua vita. Ma alla fine l'assurdità lo schiaccia
Gregor perde il suo valore agli occhi della sua famiglia nel momento in cui non riesce più a lavorare né a soddisfare le aspettative sociali. La trasformazione fisica riflette una verità più profonda: siamo vulnerabili e rischiamo di perdere il nostro posto nel mondo quando smettiamo di svolgere i ruoli che ci impongono.
La Metamorfosi è un allarme sulla fragilità dell'identità e sulla disconnessione tra l'essere umano e il suo ambiente. Kafka ci ricorda che, in questo mondo pieno di norme, aspettative e giudizi, la vera tragedia è perdere il legame con la nostra stessa umanità, e in questo processo, essere dimenticati o scartati da coloro che dovrebbero capirci.
La metamorfosi di Kafka ci lascia una domanda inquietante:
Quanto della nostra identità è definita dagli altri?”
Reginaldo Sousa Silva