Dott.ssa Lorenza Donati Psicoterapeuta Gestalt Analitica

Dott.ssa Lorenza Donati Psicoterapeuta Gestalt Analitica Psicologa clinica,dinamica e perinatale, Psicoterapeuta Gestalt Analitica individuale e di Gruppo. Psicologa perinatale, esperta in rilassamento psico-fisico.

Psicologa clinica, psicoterapeuta Gestalt analitica individuale e di gruppo. Promotrice di incontri di gruppo per il sostegno alla genitorialità.

10/10/2025

Oggi è la giornata mondiale della salute mentale e per celebrarla vi parlo di un albo che è una finestra straordinaria sul mondo visto dai bambini.
In questo albo si aprono illuminanti finestre sul modo di pensare e di leggere la realtà e le esperienze quotidiane dei bambini, per i quali ogni situazione scontorna nel fantastico e dietro l’angolo ogni cosa è possibile.
In questo albo ci sono due bambini che ricordano alcune loro “avventure” passate, in un fiorire di esperienze in cui realtà e fantasia sono così contaminate da non sapere proprio dove inizia l’una e finisce l’altra. (ad esempio, quello gnomo in bicicletta, chissà). È un libro buffo, divertente, saggio, pieno di riflessioni per gli adulti sul senso del vivere come del partecipare a una grande curiosa avventura.

E qui vengo al punto: dopo secoli di incuria, abusi e maltrattamenti, negli ultimi cento anni i bambini sono diventati “il centro” di molti interessi: alcuni decisamente buoni, legati al loro sviluppo, alla loro cura, alla scolarizzazione, altri meno buoni perché legati più alla prestazione e al raggiungimento di competenze uguali per tutti che al preservare la loro unicità.
I bambini sono tutti diversi, ma chiediamo continuamente loro di dimenticarsene e essere i più uniformi possibili. Poco margine per curiosare. Poco tempo. Pochi spazi di “niente”. Pochissimo cibo per la creatività, se non a spot (come se l creatività potesse svilupparsi a singhiozzo).
La riflessione che faccio è: ma se non ho tempo vuoto da investire nella fantasia, come potrò mai imparare a fare la verticale più lunga del mondo?
E se ho tutto il tempo pieno di cose da fare, come potrò aspettare il momento per spaventare i corvi?
E soprattutto, tutto questo fare e fare e programmare, mi salverà dall’ansia o dalla depressione o da un dolore che nessuno mi avrà insegnato a gestire perché quello che conta spesso sono le risorse interne che tuttavia per esserci vanno coltivate?

Preghiera laica per liberare la fantasia e contaminarne l’infanzia.
Perchè quella è la porta da cui entra la salute.



10/10/2025

La mente è parte di noi, come il corpo, come il cuore.
Oggi, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale e Giornata Nazionale della Psicologia, ricordiamo quanto sia importante prendersene cura ogni giorno.
La Psicologia ci aiuta a dare voce a ciò che viviamo, a ciò che non comprendiamo, a ritrovare equilibrio, a migliorare i nostri stili di vita, a costruire legami di fiducia e consapevolezza.

Sono felice di annunciare che LUNEDÌ 6 OTTOBRE sarò all'Università degli Studi di Teramo, dove porterò un intervento dal...
04/10/2025

Sono felice di annunciare che LUNEDÌ 6 OTTOBRE sarò all'Università degli Studi di Teramo, dove porterò un intervento dal nome: BENESSERE PSICOLOGICO ALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO: STRATEGIE E RISORSE.

Un'occasione di confronto e crescita, aperta a tutti coloro che desiderano approfondire il tema del benessere nel mondo universitario.

VI ASPETTO!

Copertina del mese Del New yorker.L'immagine parla da sola...
01/10/2025

Copertina del mese Del New yorker.
L'immagine parla da sola...

01/10/2025

“𝙋𝙧𝙞𝙤𝙧𝙞𝙩𝙖̀ 𝙖𝙡𝙡𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙖𝙡 𝙨𝙚𝙣𝙤” è il claim lanciato dall’edizione 2025 della 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗹𝗹𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 (𝗦𝗔𝗠), che ricorre dall’1 al 7 ottobre e che racchiude anche tutto l’impegno che la Società Italiana di Neonatologia (SIN) dedica a quello che rappresenta un investimento non solo sulla salute, ma anche in ambito economico, sociale ed ecologico.

Ed è in questa direzione che quest’anno si muove la SAM, con l’obiettivo di “𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘳𝘦𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪”, perché allattare è fondamentale anche per la sostenibilità ambientale.

“𝘓𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘭𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘯𝘦𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘮𝘮𝘢 𝘦̀ 𝘥𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘚𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀”, afferma il Presidente SIN Prof. Massimo Agosti. “𝘈𝘭𝘭𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘦̀ 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘯 “𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢”, 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘦𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘮𝘮𝘦, 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘦𝘯𝘥𝘰𝘭𝘦 𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘪𝘯𝘤𝘩𝘦́ 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘢𝘳𝘳𝘦𝘯𝘥𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘦 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢̀. 𝘐𝘯 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘈𝘔 2025, 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 “𝘭𝘦 7 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘥’𝘰𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘈𝘭𝘭𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰”, 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢𝘳𝘭𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘦𝘰𝘯𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘮𝘢𝘮𝘮𝘦”.

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23/09/2025

🔴Oggi ricorre l’anniversario della morte del fondatore della Psicoanalisi e questo racconto è sempre bello ed emozionante.

“COSÌ SIGMUND FREUD RIUSCÌ A SALVARMI LA VITA”

Il padre della psicoanalisi nel ricordo dell’ultima paziente ancora viva, Margarethe Walter (89 anni nel 2006): "Fu l’unica persona che volle ascoltarmi".
“Mi ha salvato la vita!", esclama Margarethe Walter davanti al famosissimo numero 19 della Berggasse a Vienna. Sono passati settant’anni dall’ultima volta che è stata qui, nella primavera del 1936, poche settimane prima dell’esame di maturità. Qui la signora, oggi ottantottenne, visse i 45 minuti che le cambiarono "totalmente" la vita, nell’ambulatorio del dottor Sigmund Freud.
Margarethe era sbalordita: "Non era un ambulatorio normale! Non c’erano pazienti in sala d’attesa! Non si sentiva odore di canfora e non si vedevano infermiere vestite di bianco!". Inoltre al centro della stanza c’era un divano, come a casa, in salotto, "coperto stranamente da un tappeto, con tantissime frange".
Perché la ragazza era lì? Il medico di famiglia aveva diagnosticato una banale bronchite e inoltre, ma questo lei non doveva saperlo, "un malessere interiore". Da qui il consiglio di rivolgersi al dottor Freud, un luminare in questo campo, come si diceva a Vienna.

"Ero la ragazza più sola di Vienna!", ricorda Margarethe. "Sola, servita e riverita, chiusa in casa e con quasi assoluta certezza non amata. Nessuno mi ha mai tenuto in grembo, né preso per mano, non si davano baci!". La madre era morta di parto, la matrigna era fredda e avida, la nonna anziana e molto apprensiva, persino il suo unico compagno di giochi, il cane di casa, era vecchissimo e sempre stanco.

Naturalmente il padre era inavvicinabile. Chiaramente non si parlava e soprattutto non con lei. Non si ricevevano ospiti, neppure il fine settimana nella villa in campagna. "E tutto quello che mi riguardava veniva stabilito alle mie spalle e dall’alto!".

Sigmund Freud fa il suo ingresso. La sua presenza discreta, ma decisa, riempie la stanza. Ha 80 anni. "Piccolo, barba bianca, abito grigio, un po’ curvo". Margarethe Walter sistema una sedia nello studio di Freud, oggi trasformato in museo, esattamente nel punto in cui era seduta 70 anni fa. L’arredamento dell’epoca è documentato da fotografie. Sistemiamo la sedia su cui era seduto il padre di fronte a lei. Davanti al famoso divano bisogna immaginare un tavolino basso. "Il dottor Freud si sedette esattamente in mezzo a noi".

C’è silenzio e all’improvviso Margarethe chiude gli occhi e lascia che le appaia come in sogno il personaggio che ancora oggi la ammalia: "Era un uomo vecchissimo che mi ha guardato con occhi attenti". Esita, ride., Era fisicamente molto fragile ma pieno di energia!" "Mi chiede come mi chiamo, ma risponde mio padre per me. Mi chiede della scuola ed è mio padre a rispondere. Che cosa faccio nel tempo libero: risponde mio padre. Anche la risposta alla domanda su che lavoro mi piacerebbe fare non esce dalla mia bocca. Proprio come a casa!", dice oggi la paziente riferendosi ad allora: "Stavo lì come un pacchetto!".
Freud tace. E ad un tratto dice al padre di Margarethe in tono cordiale, come se fosse la cosa più naturale: "La prego, vada nella stanza accanto. Vorrei parlare con sua figlia da solo". Gira la sedia verso di lei, le si avvicina e le si rivolge apertamente. "Adesso siamo soli", dice e immediatamente la tensione si allenta. "La soggezione iniziale, sparita d’incanto".
E lei parla, parla: "Lui ha esaudito per la prima volta il mio perenne desiderio di aprirmi a qualcuno: Sigmund Freud è stata la prima persona che abbia davvero mostrato interesse nei miei confronti, che volesse sapere qualcosa di me, l’unico che realmente è stato ad ascoltarmi".

Margarethe lascia libero sfogo "all’odio per la matrigna, per la scuola, per le passeggiate domenicali", dice che non può avere amiche, che deve indossare abiti e scarpe che non sono di suo gusto. Che non si può immaginare quanto è sola e quindi recita brani di teatro o veste con la carta crespa le figure degli scacchi del padre fingendo di essere nel medioevo.

"Non distoglie lo sguardo da me, mi osserva, e la sua partecipazione mi avvolge come un abbraccio". Così gli confessa che dopo vari tentativi ha scoperto che la chiave del pendolo è "identica a quella della libreria" così che finalmente ha potuto scoprirne i segreti. "La notte, accanto alla nonna che russa, divoro i libri piccanti riposti dietro quelli di Grillparzer e di Goethe".

Freud volle a quanto pare sapere tutto di lei, anche i dettagli riguardanti la nonna Maria, la nonna classe 1856, con cui Margarethe doveva condividere la stanza, nonché i particolari dei suoi vestiti che aveva conservato dalla rivoluzione del ’48. Freud ascoltava, e "quando prendevo fiato mi incoraggiava con un "e poi?"".
Di nuovo Freud rivolge "i suoi occhi, buoni, incredibilmente attenti" alla giovane donna. "Il suo era un interesse così totale che mi aprì qualcosa dentro che nessuno aveva mai voluto aprire".
Settanta anni dopo la donna avverte ancora il fascino vibrante e la gioia di avere fiducia. "Tutto ad un tratto ero contenta", una sensazione fino ad allora sconosciuta. Si sentì "a suo agio", "come se dopo un, pasto particolarmente buono, qualcuno da sopra avesse aperto una finestra e avesse detto: Non guardare sempre per terra! Guarda avanti! Tutto è possibile!".

(Articolo di PETER ROSS, La Repubblica, p. 19, traduzione di Emilia Benghi - copyright Die Zeit - la Repubblica)

☆☆☆Casa☆☆☆
30/08/2025

☆☆☆Casa☆☆☆

24/08/2025

🎯 La psicoterapia non è magia. È impegno. È presenza. È scelta.
Entrare in terapia è un atto di coraggio. Ma restarci con serietà è un atto d’amore verso se stessi.
🧩 Non basta “parlare”. La trasformazione avviene quando ci si mette in gioco davvero:
Quando si porta in seduta ciò che fa male, anche se scomodo.
Quando si accetta di guardare dentro, senza filtri.
Quando si è disposti a mettere in discussione vecchi schemi.
Quando si lavora anche fuori dalla seduta, riflettendo, osservando, sperimentando.
💬 La psicoterapia è un processo attivo. Il terapeuta non “aggiusta”. Accompagna. Ma il cambiamento nasce dal tuo impegno, dalla tua disponibilità a stare nel processo, anche quando è faticoso, anche quando non si vedono subito i risultati.
🛠️ È come costruire una casa: Ogni seduta è un mattone. Ogni riflessione è cemento. Ogni scelta consapevole è un passo verso una struttura più solida, più autentica, più tua.
🌱 Il cambiamento non accade per caso. Accade quando scegli di esserci, con tutto ciò che sei, e con il desiderio autentico di capire e crescere.

***Consigli di Lettura***
20/08/2025

***Consigli di Lettura***

"Se hai qualche piccolo timore un coniglio di pezza e un viaggio notturno possono aiutare a immaginare come sarà..."

Grazie a Alice Bigli Allenatori di Lettura che ha inserito anche
"Anselmo va a scuola" di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani nella bibliografia dedicata ad albi illustrati che parlano di scuola.

10/08/2025

La nascita di un figlio

07/08/2025

Siamo lieti di segnalare la pubblicazione delle prime voci del Dizionario per i Genitori a cura di AIPPI – Associazione di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Famiglia.

📘 Il Gruppo di Lavoro dell’Ordine che si occupa di infanzia e adolescenza ha ritenuto che questo materiale possa essere una risorsa utile e preziosa per genitori, educatori e tutti coloro che accompagnano bambini e ragazzi nel loro percorso di crescita.

Questo strumento nasce con l’intento di offrire un supporto concreto, facilitando la comprensione degli aspetti emotivi, relazionali e psicologici che accompagnano l’infanzia e l’adolescenza.

🧩 Ogni voce rappresenta una guida pratica, uno spunto di riflessione e un’opportunità di crescita condivisa per chi vive e sostiene la complessità del ruolo genitoriale.

Il Dizionario è disponibile online al link:
www.aippiweb.it/dizionario-aippi-per-genitori

Navigando tra le lettere dell’alfabeto è possibile scoprire e approfondire le voci già pubblicate.

... Consigli di lettura....🌞 Dopo il respiro dell’estate, a Psiké Teramo  torna la magia delle immagini e delle parole: ...
11/07/2025

... Consigli di lettura....

🌞 Dopo il respiro dell’estate, a Psiké Teramo torna la magia delle immagini e delle parole: sta per cominciare il corso dedicato all’albo illustrato!
📖 Un viaggio tra colori, emozioni e narrazione visiva...
✨ Un piccolo assaggio di ciò che verrà. Restate connessi, presto sveleremo ogni dettaglio!

Indirizzo

Via Flajani 43
Teramo
64100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 21:00

Telefono

+393393272506

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