Valeria Di Ubaldo Psicologa e Psicoterapeuta

Valeria Di Ubaldo Psicologa e Psicoterapeuta Riceve su appuntamento in studio ed on line Laureata in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica presso ''La Sapienza'' Roma.

Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso SPC di Ancona. Dottore di ricerca in Psicologia presso il dipartimento DISCAB dell'università dell'Aquila

Sperando di riuscirci sempre..❣️
24/07/2025

Sperando di riuscirci sempre..❣️

Un bambino di nove anni è seduto al suo banco, quando si accorge all’improvviso di qualcosa di strano:
una pozzanghera tra i suoi piedi.
Il davanti dei pantaloni è bagnato.

Il cuore gli salta in gola.
Non sa come sia successo.
Non gli era mai capitato prima.
E sa bene cosa lo aspetta se qualcuno se ne accorge: le risate dei maschi, lo sguardo delle ragazze che smettono di parlargli,
la vergogna infinita.

Allora abbassa lo sguardo, chiude gli occhi e prega, disperato:
“Dio, ti prego... È un’emergenza. Aiutami. Tra cinque minuti sarò rovinato.”

In quel momento, vede la maestra avvicinarsi.
Ha uno sguardo serio, quasi severo.
Ha capito? L’ha visto?

Ma proprio mentre lei si avvicina, accade qualcosa.
Susie, una sua compagna, sta passando con una boccia d’acqua con un pesce rosso.
Inciampa.
La boccia vola in aria e tutta l’acqua si rovescia proprio sulle gambe del bambino.

Tutti si girano. Alcuni trattengono il fiato.
Il bambino finge di essere infastidito, ma dentro di sé grida:
“Grazie! Grazie, Signore!”

Ora non è più il bambino che si è fatto la p**ì addosso.
Ora è la vittima di un incidente sfortunato.
La maestra lo accompagna in infermeria e gli dà dei pantaloncini puliti.
I compagni sono tutti intorno al suo banco, a pulire il pavimento,
e lui riceve solo sguardi di comprensione.

Ma come spesso accade, l’attenzione si sposta.
Quella che era destinata a lui…
ora si dirige verso Susie.
“Stai attenta!”
“Hai fatto un disastro!”
“Ne hai combinata una delle tue!”

Susie cerca di aiutare a pulire, ma qualcuno la ferma:
“Hai già fatto abbastanza.”

Più tardi, mentre aspettano l’autobus, il bambino si avvicina.
La guarda e le sussurra:
“L’hai fatto apposta, vero?”

Lei gli sorride appena, e a bassa voce risponde:
“Anche a me è successo. Una volta.”

Ci sono gesti silenziosi che valgono più di mille parole.
A volte, chi ci salva lo fa perché ha conosciuto lo stesso dolore.
Chi ha provato l’imbarazzo, la vergogna, l’ansia...
sa quanto può valere una mano tesa al momento giusto.

Questa non è solo una storia di scuola.
È una storia di empatia, di gentilezza gratuita,
di quel tipo di amore che non ha bisogno di essere visto per esistere.

Perché spesso, le persone più gentili
sono quelle che hanno pianto in silenzio,
e che hanno deciso, un giorno,
di diventare per qualcun altro
quello che avrebbero voluto trovare per sé.

Piccole Storie

Per quelli che....'a me ci pensa chat gpt.'😜🤪
25/06/2025

Per quelli che....'a me ci pensa chat gpt.'😜🤪

23/06/2025
19/06/2025

Hai un secondo cuore. E lo stai trascurando ogni giorno.
Camminare non è solo un'attività fisica. È un atto medico. Un gesto di sopravvivenza.

E ciò che pochi sanno è che nel profondo delle tue gambe si nasconde un meccanismo potente, ignorato, ma essenziale: il tuo secondo cuore.

Una riflessione sul corpo umano, la stanchezza, e il rimedio più sottovalutato della nostra epoca.

Gli esseri umani sono nati per camminare.

Non è una teoria romantica. È scienza.

È la storia che il tuo corpo conosce meglio di te.

In un mondo fatto di sedie, schermi e tempi compressi, dimentichiamo una verità fondamentale: abbiamo due cuori.

Uno batte. L’altro... p***a.

Ma non fa rumore, non ama, non trema: si trova nei tuoi polpacci.

In medicina, lo chiamano p***a muscolare del polpaccio.

Ed è grazie a lei che il sangue risale, ogni giorno, dalla punta dei piedi fino al petto.

Il cuore principale spinge, certo. Ma da solo non ce la fa.

Senza il tuo secondo cuore, il sangue ristagna, le caviglie si gonfiano, le gambe diventano piombo.

È così che cominciano le varici. La stanchezza cronica. I muscoli che si tendono.

È così che il corpo comincia a spegnersi, silenziosamente.

Ma ogni volta che cammini, qualcosa si riaccende.

I muscoli si contraggono. Le vene si comprimono. Il sangue risale.

È come spremere una spugna viva.

E la cosa più sorprendente è che non serve molto:

Camminare 30 minuti al giorno

Salire le scale

Rinforzare le gambe un paio di volte a settimana

Non ti serve una palestra. Non ti servono integratori.

Ti serve solo capire che questo sistema è già dentro di te. E aspetta solo di essere riattivato.

Il corpo segue una regola semplice: ciò che non usi, lo perdi.

Vale per i muscoli. Vale per la mente. Vale per il tuo secondo cuore.

Ogni passo che non fai… è una pulsazione che non guadagni.

Ogni scusa per non camminare… è un favore fatto alla fatica che ti perseguita.

E se pensi: "Sto bene, non ne ho bisogno", guarda i dati:

1 adulto su 3 ha già problemi di circolazione prima dei 40 anni

2 su 3 vivono con una stanchezza cronica, senza sapere perché

Il cuore nei tuoi polpacci non ha bisogno di pubblicità.

Ma ha bisogno di te.

Attivalo ogni giorno.

Non solo vivrai meglio…

Ma compirai un gesto di consapevolezza profonda:

Prenderti cura del tuo cuore. A partire dalle gambe.

17/06/2025
08/06/2025

Jonathan Haidt, psicologo di fama mondiale e autore del bestseller "La generazione ansiosa", lancia un appello: "Niente smartphone prima dei 14 anni."
Il suo lavoro, basato su ricerche epidemiologiche, delinea un quadro drammatico: aumento del 150% di depressione, picchi del 167% nei suicidi tra le adolescenti e incrementi record di autolesionismo, con dati concreti come il boom di ricoveri al pronto soccorso per lesioni autoinflitte.
Lo studioso ha 4 norme: niente smartphone prima dei 14 anni, niente social media fino ai 16, scuole “phone-free” e più gioco libero.

Cosa ne pensate?

Articolo completo nel primo commento👇

04/06/2025
Con estremo entusiasmo propongo questo piccolo grande libro.Una storia scorrevole, avventurosa, tanto leggera quanto emo...
30/05/2025

Con estremo entusiasmo propongo questo piccolo grande libro.
Una storia scorrevole, avventurosa, tanto leggera quanto emotivamente intensa.
Una storia di empatia, di comprensione, di etichette e stereotipi da scavalcare. Un viaggio verso il basso, verso la profondità dei sentimenti e dell' "essere" umano...così diverso e così medesimo, in ogni sua forma.
Una storia di inclusione e di un mio 'Grazie' a chi ha lottato tutta la vita...per regalarci la sua presenza.
Grazie Filo, con tanto orgoglio... vicina a te.

09/03/2025

Datti quello che ti è mancato nei tuoi primi 12 anni.
Non sei stata vista? Ti devi vedere…
Non sei stata capita? Ti devi capire.
Non sei stata accettata? Ti devi accettare.
Permettiti quello che ti è stato vietato nei tuoi primi 12 anni.
Che cosa ti è stato proibito?
Di gioire? Di giocare? Di pensare? Di cantare? Di ballare?
Di studiare? Di ridere? Di sognare? Di pitturare? Di inventare?
Fallo ora.
Adattando tutto alla tua età, al contesto in cui vivi,
alla tua realtà di oggi,
datti quei permessi che stai aspettando.
Fai tutto quello che avresti voluto fare ed essere e non hai potuto.
Recupera, riscatta, ama, vivi anzi rivivi i tuoi 12 anni
come avresti voluto,
in termini di valori, energie, vibrazioni, bisogni.
Ora.
Veder negata la tua essenza libera è stato un inferno.
Poi tu hai replicato le negazioni, sei diventata il tuo carnefice.
Ora puoi liberarti da quella prigione energetica
perché sei solo tu il tuo carceriere.
Non c’è più nessuno che ti proibisca di essere te.
Ricordati chi eri.
Ricordati come eri.
Ricordati cosa volevi.
Ricordati cosa ti piaceva.
Ricordati di te…
Ritorna in te.
E riscatta tutto il non amore che ha stravolto la tua essenza.
Quell’amore di cui eri capace oggi sanerà tutto il tuo vissuto nell’ombra.
Si chiude il cerchio ora,
e la vittoria è di tornare ad essere la luce che sei sempre stata.

Lucia Goldoni su Essere Indaco

09/03/2025

C'è solo un modo per sapere in che direzione andare.
Devi seguire la tua paura.
Sarà lei a mostrarti la strada.
Fuggire da ciò che ti spaventa è un modo per smarrire il cammino: così facendo, ti allontani sempre di più da ciò che stai cercando.
Se hai paura di affrontare quella persona o quella situazione, è lì che si trova il nodo da sciogliere.
Quel nodo che, se riconosciuto e affrontato, ti donerà le chiavi della libertà.
D'ora in avanti, quindi, quando sentirai paura, fastidio, irritazione o preoccupazione, non scappare.
Rimani in ascolto di ciò che provi.
E con coraggio, addentrati alla scoperta del tesoro nascosto nel tuo malessere.
"I tesori più preziosi sono custoditi dal drago più terribile. Per arrivare ai tesori, bisogna andare dal drago... e baciarlo."
Bert Hellinger

16/02/2025

⭕️IL CORAGGIO DI TOPO GIGIO

La non vittoria di Lucio Corsi è una splendida lezione d’amore.
In fondo sia Lucio che Tony Effe sono due faccia della stessa medaglia.
Due giovani che si confrontano con la società della prestazione.
Tony, sulla carta e per molti giovani, rappresenta il WINNER.
L’esempio di chi ha fatto successo diventando ricco, famoso, sexy.
Esattamente il duro della canzone di Lucio.
Lucio, sempre sulla carta, incarna il senso di inadeguatezza che lacera il cuore di molti ragazzi e ragazze che non si sentono né belli, né ricchi, né popolari.
Tra Topo Gigio e la collana d’oro da 74 mila euro sembra non esserci partita…
Involontariamente è proprio il trapper che ci mostra il bluff della falsa autostima.
È lui stesso ad affermare: “Senza collana perdo i poteri.”
Si è detto molto a riguardo ma la questione, non è economica (il rapporto col brand), ma psichica (il rapporto con se stessi).
Lavorando con gli adolescenti posso assicurarvi che il labirinto del consumismo dorato è una TEMA PSICHICO da non sottovalutare.
Fromm lo ha chiarito in modo magistrale:
“Quando il soggetto crea l’idolo dell’oggetto…diventa oggetto del suo oggetto.”
Detto in altri termini: è il trapper che possiede la collana o è la collana che possiede il trapper?
La forza di Topo Gigio è avere il coraggio di NON NASCONDERSI dietro la collana.
Dietro i trapper che fanno i duri c’è tanta fragilità.
Il testo violento, il tatuaggio in faccia, la collana dorata sono la maschera di una grande fragilità.
Piacciono agli adolescenti perché, nonostante i 30 anni già passati, sono ancora adolescenti spaventati.
Dietro il duro c’è sempre un bambino fragile che non ha ancora trovata la sua forza interiore.
Ecco perché Topo Gigio è più forte del Trapper.
Perché non ha bisogno della collana per mostrarsi al mondo …e soprattutto a se stesso.

In “Lezioni d’amore per un figlio” ❤️(Feltrinelli) trovi tanti spunti per aiutare i nostri adolescenti a “non essere dei duri”.
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Adesso però, leggi questo post a tuo figlio.

P.S. Aiutami a condividere la lezione di Topo Gigio…

[Foto di Simone Biavati]

Indirizzo

Via Giacomo Pannella 4
Teramo
64100

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