
02/09/2025
👫 Eravamo in tanti venerdì scorso. Genitori, educatori, adolescenti, semplici uditori che sfidando un tempo turbolento si sono portati in ascolto di una domanda evolutiva fondante “Chi sono io per l’altro”?
🪞È in questo rapporto dialettico, nel rispecchiamento con l’altro che si dà forma alla propria identità, reclamato con potenza in particolar modo in adolescenza.
Ed allora, riusciamo ad essere noi adulti, uno specchio adeguato? In un tempo di legami talvolta fragili, veloci, digitalizzati, rappresentiamo un altro affidabile, che non sia specchio deformante ma volto accogliente?
🗣️ Tra gli strumenti da poter offrire loro, per trasformare l’astratto in concreto, per dare significato ad un emotività complessa e talvolta contraddittoria, per plasmare un mondo interno e renderlo comprensibile all’altro abbiamo le parole.
📚E quante parole possiamo trovare in un libro? Tante, se scegliamo un romanzo, poche se ci affidiamo ad un albo illustrato, ma in ogni caso precise, potenti e affilate.
Proporre la lettura ad un adolescente sembra quasi un atto rivoluzionario oggi: chiedergli di stare in tempo più lento mentre fuori cresce l’esigenza della risposta veloce se non immediata sembra una sfida irrealizzabile. Eppure i giovani hanno bisogno di storie in cui immergersi e rispecchiarsi, di parole da prendere in prestito, da mondi altri in cui viaggiare e sperimentare.
Di questo e di tanto altro abbiamo parlato, e si continuerà a parlare in un dialogo interno.
🙏🏼 Grazie a chi era presente: come un adolescente mi sono rispecchiata in voi, aggiungendo e integrando pezzi alla mia identità personale e professionale.
🌱 Grazie a “Un battello ebbro di storie” per i semi di cultura: in un periodo complesso da un punto di vista politico, socio – culturale ed economico la cultura rimane un nutrimento per l’anima e da speranza a chi c’è e ci sarà.