Fu allora che lui le mise un braccio intorno alla vita: “ Salutiamoci qui Manuela io domani raggiugo la mia Africa e tornerò a studiare vorrei diventare diacono” Lei lo guardò i suoi occhi di cristallo erano seri e profondi e fissavano i suoi con dolce stupore stettero per qualche minuto vicini e lui la baciò veloce sulla bocca affermando: “ Non ti dimenticherò Manu, in Africa sarai nei miei pensieri” Lei tremava capiva che provava qualcosa per lui, il mondo intorno era scomparso e c’erano solo i suoi occhi e la sua bocca così leggera e ardente al tempo stesso che lei affermò senza rendersene conto: “Portami con te!” Hans la strinse al cuore forte poi mormorò: “Ti dimentichi che sei fidanzata con un bravo giovane e io ho un lavoro duro da fare tu sei così delicata!” Lei ritornò per un attimo alla realtà, si staccò da lui e sussurrò: “Hai ragione ma ora non so più cosa provo per lui…hai minato le mie certezze e ora sono confusa, so che non mi hai mai considerato, ma ora con questi baci hai risvegliato in me qualcosa, non sono più sicura…” Le lacrime scendevano dai suoi occhi verdi senza che se ne rendesse conto e lui le baciò affermando: “Tesoro mio ti ho amato quando eri una ragazzina spensierata e bizzarra, eri così coraggiosa non ti faceva paura nulla e le sfide ti piacevano. Ho creduto per un attimo che Loretta fosse la donna giusta per me e per il mio lavoro. Invece lei aveva capito che avevo il cuore qui” Le mise una mano sul suo cuore e continuò: “Così divenne suora e le affidarono un lavoro che la portò alla malaria. A volte sento i rimorsi per non averla potuta salvare posso solo pregare che mi abbia perdonato, l’ho fatta soffrire involontariamente.” Manuela era stupita allibita non aveva parole e lui continuò: “Ora ti saluto cara…prega per me e dimentica ciò che ho lasciato che il mio cuore ti comunicasse. Addio dolce Manu ama il tuo uomo e fallo felice, e sii felice anche per me!” Si alzò e velocemente uscì dal parco lasciandola sconcertata. Non capiva cos’era successo e mentre il sole sbucava tra le nuvole si alzò lentamente e come un automa si avviò verso l’ufficio. Come poteva dimenticare? In quei momenti aveva dimenticato tutto ora la realtà la faceva soffrire camminò lentamente le lacrime bruciavano nei suoi occhi.
Hans stava preparando il bagaglio, sua sorella era sistemata in vacanza e lui a breve tra qualche giorno doveva partire. Si era quasi pentito di aver confidato a Manuela i suoi sentimenti, lei non era libera, eppure era sicuro che qualcosa provava ancora per lui, non voleva farla soffrire, tuttavia non aveva resistito. Sperava anzi n’era quasi certo che avrebbe scordato e lui? La lontananza li avrebbe aiutati e ognuno avrebbe continuato la propria vita. Chiuse lo zaino e fermò con il lucchetto la valigia. Guardò dalla finestra, la casa di Manuela non era lontana, ma lei non immaginava neppure che lui era ancora lì. Sospirò l’amava ancora non l’aveva mai scordata del tutto e sperava che un giorno avrebbe capito il suo lavoro e la sua missione. Non poteva rinunciare all’Africa ai bimbi che curava con amore alla vita semplice e anche ai rifugiati che dipendevano dalla loro Missione. Manuela era piena di vita, lontana da quelle realtà, era fidanzata con un buon giovane e intelligente giornalista, lo conosceva Giuliano, gli era bastato guardarlo per capire che era sveglio. Gli sarebbe piaciuto che facesse un servizio sulla sua Missione dove stavano costruendo un ospedale, ma a quanto sembrava si dedicava ad altro. Tra qualche mese avrebbe sposato il suo sogno di sua gioventù. Soffriva al pensiero, del resto pensava che Giuliano l’avrebbe resa felice e le avrebbe offerto una vita senza grossi problemi. Lui invece poteva solo offrirle notti insonni e giorni lavorativi. Certo lui aveva la sua fede che lo rendeva sereno l’amore in Cristo lo spingeva verso i sofferenti. La piccola Manuela…era sì credente, ma era sicuro non avrebbe sopportato la sua vita così diversa da lei. Il campanello suonò, chi poteva essere non attendeva nessuno. Aprì leggermente la porta coi tempi che correvano meglio essere prudenti. Il faccino che vide lo fece sussultare…Manuela? Che ci faceva lì. Aprì e lei sussurrò: “Portami con te” Ormai era entrata e lui allibito la guardava, non poteva credere ai suoi occhi: “Chi ti ha informato del mio indirizzo e anzitutto che non ero ancora partito?” Lei lo guardò con gli occhi pieni di lacrime: “Che t’importa? Se è vero che mi ami portami via” Si gettò tra le sue braccia e si strinse così forte a lui che sentiva il suo cuore ba***re come un maglio. Lei alzò gli occhi verso i suoi e li vide pieni di amore, allora posò la sua bocca su quella ardente di lui esigente e lui rispose al suo bacio con impeto. Fu un attimo di infinito, struggente, lei non aveva mai sentito emozioni così violente, desiderava che l’abbracciasse e che non finisse mai di baciarla. In quel bacio c’era tutto il desiderio di amarla sentiva sensazioni struggenti e al tempo stesso dolcezze con emozioni mai sentite prima. Le gambe le tremavano e lui sembrava volerla così fortemente e l’emozione fu così sentita che le gambe cedettero e lui dovette sostenerla. Manuela aprì gli occhi e lo vide: era teso in uno sforzo sublime per non cedere al suo cuore. Lo accarezzò, lui le baciò una mano poi mormorò: “Non posso… tu sei già di un altro e io ho perso la testa perdonami! Mancava poco che ti prendessi qui sul pavimento. Sono uno stupido perdonami” Si girò e si asciugò il sudore. Manuela non voleva lasciarlo sentiva che non avrebbe resistito alla sua partenza. E quel bacio …le aveva rubato il cuore era come se l’avesse amata non poteva rinunciare a lui. In quel momento così magico lei aveva inteso quanto l’amava. Lo afferrò per un braccio: “Non sono di nessuno, sono ancora libera e tu non puoi comparire dinnanzi a me affermando quello che da una vita desideravo sentire e ora lasciarmi.” Lui afferrò il suo viso e l’avvicinò al suo cuore: “Solo tu hai il potere di farlo ba***re così, ma credimi ti pentiresti e io…ne morirei!” Lei al sentirlo affermare quello, scoppiò in singhiozzi. Lui addolorato si avvicinò e l’abbracciò: “Su non piangere, ragiona cara, come puoi piantare in asso Giuliano a poche settimane dalle nozze? tuttavia…” Lei si aggrappò a quel tuttavia: “Vedi anche tu stai pensando che se non lo amo non lo devo ingannare! E…comunque gli ho già comunicato che non voglio più sposarlo e lui non ha battuto ciglio, mi ha solo augurato buona fortuna.” Indicava la valigia che aveva portato con lei. Lui meravigliato tentò ancora di farla ragionare, ma non ci fu verso le si buttò tra le braccia singhiozzando e affermando che ormai non poteva tornare indietro. Hans era strabiliato, non sapeva come comportarsi, poi sorrise e affermò: “Ebbene pazzerella io potrei anche portarti con me sempre che tu venga non per me ma per quello che faccio. Lo sai come sono!” Lei con gli occhi che le brillavano commentò: “Faccio tutto per te, tuttavia mi rendo conto che la tua è una missione importante e non ti sarò d’intralcio, imparerò ad essere più devota e tu m’insegnerai ad amare di più, ma ora…!” Lo baciò e lo strinse a se, lui barcollò e dovette sedere sul letto. Le sensazioni che lei gli ridestava lo avvolsero e i sensi sollecitati reclamavano una risposta. Manuela si era abbandonata totalmente tra le sue braccia. Gli occhi chiusi in attesa e lui la fece gioire mormorando: “Così non posso resistere ti amo!” Lei sussultò e le offrì la bocca tremante. Il bacio scatenò in Manuela tutto il suo contenuto amore e lasciò che Hans la conoscesse lentamente facendola esultare mentre gli animi si donavano senza riserve con grande sentimento. Tutto era lontano da loro e entrarono in punta di piedi nella gioia assoluta. Stettero vicini per molto tempo, Hans l’accarezzava e la guardava con amoree lei pareva dissetarsi guardando i suoi occhi di quel colore indefinito cristallino che ora erano appannati che si socchiudevano e poi si schiudevano guardandola felice. Manuela fu la prima a parlare: “Vedi che mi ami? non posso lasciarti e non lo farò mai!” Lui sorrise enigmaticamente: “Vedremo amor mio, tu non sai a cosa vai incontro grazie del tuo amore ma ci saranno momenti che forse rimpiangerai sei sicura?” Lei sedette sulle sue ginocchia: “Sono solo per te e ti amo, insegnami ad essere una buona compagna!” Lui rise e affermò: “Mia cara io devo avere accanto a me una moglie e se verrai con me dovrai diveltarlo ti senti di legarti a me per l’eternità?” Manuela nel suo entusiasmo vedeva tutto bello, lui allora la fece sedere e iniziò a spiegarle la sua vita.