Dott.ssa Susanna Biancifiori sociologa e coach

Dott.ssa Susanna Biancifiori sociologa e coach Colgo potenzialità e coltivo talenti con il Metodo di Orientamento Vocazionale. Coaching | Orientam Cosa puoi trovare se ti rivolgi ad un Coach Umanista?

Dott.ssa Susanna Biancifiori - Sociologa, Life & Teen Coach Umanista
Membro di AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti)
specializzata in: orientamento allo studio e al lavoro con l'applicazione del M.O.V. Metodo di Orientamento Vocazionale; allenamento delle potenzialità di pre-adolescenti e adolescenti; miglioramento della performance scolastica; allenamento delle potenzialità e delle competenze educative di genitori ed insegnanti; recupero di ragazzi rinunciatari. A volte non siamo appagati dal lavoro, abbiamo difficoltà nello studio, viviamo relazioni che non ci soddisfano appieno, non riusciamo a comunicare come vorremmo con i nostri figli, vogliamo chiarire un obiettivo o migliorare una situazione. Ma ci troviamo bloccati perché non sappiamo come fare ad imporre alla nostra vita un cambiamento. Il Coach Umanista è come un personal trainer che può supportarti favorendo la presa di consapevolezza delle tue capacità, accompagnandoti ad allenare i tuoi talenti e ad usare le tue potenzialità per ridisegnare e realizzare la tua vita privata, scolastica o professionale. Il Coaching Umanistico è un metodo concreto che ti conduce alla scoperta di ciò che desideri e alla definizione dei processi da mettere in atto, consentendoti di trasformare il tuo desiderio di cambiamento e autorealizzazione in obiettivi reali e raggiungibili. Il Coaching è una disciplina di matrice anglosassone, nata dalla commistione di alcune scienze come la sociologia, la psicologia positiva, la filosofia e persino lo sport. Ha come fine ultimo il raggiungimento dei propri obiettivi, siano essi di crescita che di miglioramento. L’approccio umanistico al Coaching è stato introdotto in Italia dalla Scuola Italiana di Life & Corporate Coaching di Luca Stanchieri e si basa sull’allenamento del potenziale umano con l’obiettivo di raggiungere la propria autorealizzazione e quindi la felicità. Come Coach Professionista opero nel campo del Life Coaching, rivolgendo agli adulti sessioni individuali per affrontare tematiche attinenti le sfere personale, relazionale e professionale, e nel campo del Teen Coaching offrendo un percorso rivolto agli adolescenti che si concentra sul supporto alle difficoltà scolastiche, sulla conoscenza e l’accettazione di sé nel gruppo e con gli altri. Si tratta di un servizio di cui i ragazzi possono avvalersi sia durante che dopo il percorso di studi, quando si avviano alla vita professionale. Quello a cui punta il Teen Coaching Umanistico è il superamento dei disagi adolescenziali mediante l’allenamento delle potenzialità e delle intelligenze personali del ragazzo, finalizzato ad allenare l’autostima, la relazionalità affettiva e il progetto di vita in vista dell’autorealizzazione. ADULTI
Sessioni individuali per domande riguardanti la sfera personale, relazionale e professionale. ADOLESCENTI
Sessioni individuali per domande riguardanti la sfera personale, relazionale, scolastica e universitaria. Percorsi di orientamento allo studio e al lavoro con l’utilizzo del MOV, Metodo di Orientamento Vocazionale della Scuola di Life & Corporate Coaching. Campus estivi finalizzati alla scoperta delle potenzialità e delle vocazioni. Sportello di coaching presso scuole medie e superiori. BAMBINI
Laboratori creativi, ludici ed espressivi per l’allenamento delle potenzialità. Campus estivi creativi, ludici ed espressivi per l’allenamento delle potenzialità.

ROTTE FUTUREScegliere la scuola, scoprire se stessiLa scelta della scuola superiore non è solo decidere una materia da s...
27/09/2025

ROTTE FUTURE
Scegliere la scuola, scoprire se stessi

La scelta della scuola superiore non è solo decidere una materia da studiare: è iniziare a immaginare il tuo futuro.

Con Rotte Future potrai:
🌟 scoprire chi sei e cosa ti piace davvero,
🧭 conoscere meglio le scuole e gli indirizzi disponibili,
💡 imparare a scegliere in modo consapevole,
💬 avere uno spazio tutto tuo per parlare di dubbi, paure e sogni.

Sono 6 incontri personalizzati, pensati per aiutarti a orientarti e a sentirti più sicuro/a nella tua scelta.
Il percorso non serve solo a “decidere la scuola giusta”, ma a imparare a fidarti di te stesso/a e delle tue capacità.

ROTTE FUTURE. SCEGLIERE LA SCUOLA, SCOPRIRE SÉ STESSIIl passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di sec...
25/09/2025

ROTTE FUTURE. SCEGLIERE LA SCUOLA, SCOPRIRE SÉ STESSI

Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado rappresenta per ragazzi e ragazze una tappa importante e spesso complessa: non si tratta solo di scegliere un indirizzo di studio, ma di iniziare a confrontarsi con domande più profonde su chi si è e chi si vuole diventare.
“Rotte future” è un percorso di orientamento individuale pensato per accompagnare i ragazzi e le ragazze in questo momento delicato, aiutandoli a sviluppare consapevolezza, ascolto di sé e capacità di scelta.
Sei incontri personalizzati che, accanto alle informazioni pratiche sull’offerta scolastica, offrono uno spazio sicuro in cui esplorare interessi, dubbi, paure e aspirazioni.
L’obiettivo non è solo “decidere bene”, ma imparare a scegliere, imparare a conoscersi e a riconoscere le proprie risorse in un momento di crescita personale e scolastica.
Un’occasione preziosa per trasformare la scelta della scuola superiore in un’opportunità di scoperta, autonomia e fiducia nel proprio futuro.

Per info scrivimi in DM, via e-mail o chiamami.

Sia ieri sera parlando con una mia amica, sia questa mattina a studio con una persona che seguo, è emerso il tema del co...
18/09/2025

Sia ieri sera parlando con una mia amica, sia questa mattina a studio con una persona che seguo, è emerso il tema del coraggio.
Entrambe si trovano - seppur per motivi diversi - a dover prendere una decisione, ad esporsi, a prendere una posizione nel lavoro e nelle relazioni.
Essere coraggiosi non vuol dire essere avventati o incoscienti. Me lo aspetto che davanti a momenti cruciali o a situazioni importanti ci si prenda del tempo per riflettere, per valutare pro e contro, per stare in ascolto di sé stessi, delle proprie emozioni, dei propri sentimenti e delle proprie intenzioni.
Me lo aspetto che davanti a momenti cruciali o a situazioni importanti si possa avere paura. Anzi, si deve avere paura. Di sbagliare, di rinunciare a qualcosa che poi non si ritroverà, di compromettere un’amicizia o una relazione, di mettersi a n**o, di sentirsi vulnerabili, di fare br**ta figura, di fallire.
La paura è una preziosa alleata del coraggio, perché ci protegge, ci mantiene vivi e vigili.
Il coraggio non è dunque assenza di paura, bensì è la capacità di agire nonostante la paura, il rischio o l’incertezza.
Ma come si fa, ad avere coraggio?
Attingendo alla domanda delle domande: perché?
Perché lo faccio? Perché dovrei vincere questa paura?
Cercando il supporto del: che senso ha?
Che senso ha, per me? Che senso ha per le persone a cui mi rivolgo? Quali sono i valori in cui credo?
E infine chiedendosi: come?
Ora che ho riconosciuto la mia paura, come posso controllarla per agire? Ora che ho riconosciuto i miei valori, in che modo posso agire coerentemente con essi?

Il risultato è sempre assicurato? Certo che no. L’imprevisto può sempre capitare. Nell’analisi dei rischi ci potrebbe essere sfuggito qualcosa. Ma, ancor più semplicemente e umanamente, non abbiamo il controllo di tutto né degli altri. La vita è la vita, non un esperimento dove possiamo tenere sotto controllo le variabili.
Ma io trovo confortevoli e incoraggianti due cose, dell’essere coraggiosi.
La prima è nel coraggio di essere. Nel nostro cuore che batte colmo di entusiasmo ed energia quando ci diamo spazio e modo di essere noi stessi e di provare ad avere la vita che desideriamo.
La seconda è che sbagliando si impara. Per cui l’imbarazzo, la delusione, la frustrazione, il rammarico possono raggiungerci ma non ci uccideranno. Anzi, se gli lasciamo il tempo di agire e di insegnare, sono l’unica vera via per apprendere ed evolvere.

PILLOLE DI ORIENTAMENTO VOCAZIONALEI ragazzi determinati sono quelli che, partendo dalla conoscenza di sé, dalle proprie...
08/09/2025

PILLOLE DI ORIENTAMENTO VOCAZIONALE
I ragazzi determinati sono quelli che, partendo dalla conoscenza di sé, dalle proprie aspirazioni e potenzialità, fissano un obiettivo e lo perseguono con tenacia, superando ostacoli e momenti di scoraggiamento. L’orientamento diventa quindi per loro un processo che aiuta a sviluppare questa determinazione, fornendo gli strumenti per fare scelte consapevoli e fondate riguardo al proprio futuro educativo e professionale, attraverso l’auto-consapevolezza, l’analisi della realtà e la capacità di adattarsi ai cambiamenti.

Pur lavorando nel mondo della scuola, pur entrando in contatto quotidianamente con i ragazzi che vedo a studio, mi sono ...
06/09/2025

Pur lavorando nel mondo della scuola, pur entrando in contatto quotidianamente con i ragazzi che vedo a studio, mi sono astenuta dal dire la mia sulla vicenda degli studenti che hanno deciso di non sostenere l'orale alla maturità con post o storie, preferendo incontrare in dialogo quelle persone che anziché dicotomizzare hanno scelto come me di abitare questo spazio che è Instagram e Internet per interrogarsi, per fare e per farsi domande, per pensare, per confrontarsi, per scambiarsi esperienze e saperi professionali.
Per fare una cosa che di questi tempi trovo rara, ma io credo rivoluzionaria: lasciar parlare e dare ascolto agli esperti. Una su tutte, la dottoressa Valentina Tollardo.

Stamattina ho deciso di partecipare su Instagram al confronto sotto al post di Giacomo Visconti e l’ho fatto per due motivi. Perché ho trovato nel video di lui muto l’idea di uno spazio che invita al dialogo e perché ho provato a portare la postura che come adulto e come professionista sociopsicopedagogica voglio
assumere: quella di chi riflette e fa riflettere. Quella di chi si fa domande, di chi pone domande, di chi accoglie le domande altrui, anziché dare risposte perentorie. Ricette pronte all’uso. Giudizi facili.

Da sociologa, e in particolare da sociologa dei processi culturali e della comunicazione, il mio compito è osservare e interrogarmi sui significati che vengono veicolati.
In questo caso il messaggio chiaro e inequivocabile del Ministro Valditara è il richiamo all'obbedienza.
Gridato a gran voce da chi presiede l'istituzione della scuola, che dovrebbe avere nel suo ruolo e nella sua funzione l'istruzione e l'educazione delle giovani generazioni.

Diverse cose mi inquietano di questo messaggio.
Ma su una desidero concentrarmi e proporre un invito ad una riflessione.
L'utenza della scuola secondaria di secondo grado sono gli adolescenti. E un adolescente è per definizione chiamato fisiologicamente,
psicologicamente e cognitivamente ad un compito fase specifico: trasgredire.
Un diocettenne che sostiene la maturità è un adolescente che si appresta a diventare giovane adulto. E l'adulto, per definizione, è chiamato a prendere decisioni per se e da sé, assumendosene rischi e responsabilità.
Un adulto e un sistema stato che davanti ad un adolescente che si appresta a diventare adulto e cittadino richiama all'obbedienza, che adulto e che sistema stato è?

Si potrebbe dire che non cambia nulla, semplicemente un maturando sa che se deciderà di non sostenere l'orale si assumerà la responsabilità della propria bocciatura.
Lasciare scegliere davvero, però, significherebbe per il maturando assumersi la responsabilità di un voto basso o mediocre e degli eventuali esiti che questo avrà sulle sue prospettive future.
Francamente invece trovo che qui manchi proprio la base: la possibilità di scegliere. E mi faccio più spinta, per farti intravede quanto è perverso e violento tutto questo: ti faccio credere che tu abbia comunque scelta quando invece non ti lascio altra scelta.

Si potrebbe dire che c’era una lacuna normativa da colmare. Ma davvero prevedere e minacciare la bocciatura si configura come l'unica e sensata alternativa? Non abbiamo piuttosto perso un'occasione per riflettere sull'utilità e sulle modalità dell'esame di maturità?
Non abbiamo mancato di cogliere nel gesto dei ragazzi che hanno rifiutato di sostenere l'orale il loro tentativo di richiamare l'attenzione sul tema dell'utilità e delle modalità dell'esame di maturità, agito con i mezzi e gli strumenti pratici e cognitivi di cui si può disporre a diciott'anni?

Gazzelle canta “Settembre è un mese di m***a per ricominciare.Eppure per me non è mai stato così.Ripenso alla me bambina...
28/08/2025

Gazzelle canta “Settembre è un mese di m***a per ricominciare.

Eppure per me non è mai stato così.
Ripenso alla me bambina che andava in cartolibreria a comprare la cancelleria per la scuola. Ripenso alla me adolescente che, in sella al suo scarabeo celeste, andava al campetto per gli ultimi pomeriggi spensierati o al CLT per gli ultimi bagni dell’estate.
Ripenso alla me giovane adulta che viaggiava i treno sulla via del ritorno da Roma e dagli ultimi esami della sessione estiva.
Le giornate che si erano fatte via via più corte.
E mi viene in mente il cielo pulito. La luce che c’è a settembre. Quell’odore nell’aria, quella sensazione di quando è finita l’estate e devi ricominciare tutto. Rivedere gli amici, ricominciare le cose. E pensi a tutte le cose che hai da fare per tutto l’autunno e ne hai voglia.
Una sensazione che da molta energia, quando si prova.

Settembre è alle porte, e da lunedì riprenderò a pieno l’attività a studio, i miei progetti, il mio lavoro.

Se anche per te settembre coincide con l’inizio dell’anno e con il pieno di energia e di motivazione, settembre è il mese perfetto per iniziare un percorso di coaching, di mentoring, di orientamento o di crescita personale.

Da lunedì inizierò i primi colloqui conoscitivi per le nuove prese in carico. Per fissare il primo colloquio conoscitivo mi puoi scrivere una e-mail, contattarmi telefonicamente o mandarmi un DM.

Ché poi anche Gazzelle si ricrede e lo canta “Settembre è un mese perfetto per ricominciare!”

Ieri ho ripreso un pò di lavoro dietro le quinte.Per prepararmi a ri-incontrare i miei clienti dopo la pausa estiva, sta...
26/08/2025

Ieri ho ripreso un pò di lavoro dietro le quinte.
Per prepararmi a ri-incontrare i miei clienti dopo la pausa estiva, stavo rileggendo gli appunti delle nostre sessioni.
Quando ci siamo salutati, c’era chi si trovava a dover scegliere tra la possibilità di fare un periodo di studio della lingua e di lavoro dall’altra parte del mondo o provare ad investire sulla relazione appena sbocciata e il primo lavoro trovato solo qualche mese prima. Chi aveva appuntamenti per vedere stanze nella città dove ci si sarebbe trasferiti per iniziare l’Università fuori sede. Chi non aveva idea di cosa ne sarebbe stato di sé dopo la maturità. Chi stava affrontando una crisi nella propria relazione di coppia, desideroso di imparare ad amare meglio - che amare è una competenza da allenare. Chi voleva dar vita ad un progetto o un servizio tanto a lungo immaginato ma che per paura era stato sempre rimandato. Chi alla vigilia dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado voleva conoscersi un po’ meglio e provare a disegnare il futuro che lo attende.
E mentre rileggevo gli appunti mi sono resa conto di quanto il futuro sia fatto di tanti piccoli presenti, che orientano la nostra vita e che le danno una direzione.
Alcuni vengono ricordati con fierezza, altri con rimpianto, altri ancora con pentimento. Di alcuni non ci si sente artefici. Per altri non si ha avuto scelta. Altri ancora vengono raccontati con passione e orgoglio, frutto di consapevolezze profonde su chi si è e su dove si desiderava andare.

Se oggi per te è uno di quei giorni in cui il presente si farà futuro e desideri avere al tuo fianco qualcuno che ti supporti nei tuoi blocchi decisionali, nelle transizioni personali e professionali, nella scelta della scuola e dell’università in uno spazio dinamico, capace di crescita, adattamento e trasformazione, contattami per iniziare il tuo percorso di coaching.

Stamattina ho pianto.Ero entrata da Eataly a prendere un espresso - perché si, dopo due settimane mi andava davvero di p...
18/08/2025

Stamattina ho pianto.
Ero entrata da Eataly a prendere un espresso - perché si, dopo due settimane mi andava davvero di prendermi un caffè come piace a me - e me ne stavo tranquilla e rilassata a berlo al mio tavolino in legno color nocciola mentre parlavo con Marco di cose di ordinaria quotidianità.
Fuori dalle vetrate il Flatiron ancora vestito a lavori in corso, persone camminare sui marciapiedi in un costante via vai che dava l’idea di vita che scorre mentre noi, seduti a quel tavolo, apparivamo nel mio percepito come catturati in un’apparente seppur materica immobilità nel nostro momento di intimità.
È stato allora che mi è arrivato un messaggio. Una persona per cui ho curato un progetto lo scorso anno mi ha scritto per dirmi che lei e la sua organizzazione si sono trovate bene a lavorare con me, tanto da volersi avvalere dei miei servizi anche quest’anno.
Ho letto quel messaggio ed ho provato enorme soddisfazione. E anche un sospiro di sollievo, perché settembre quando sei a partita iva e lavori a scuola con un contratto a termine è sempre promessa, dubbio e scommessa. Ho sorriso, ho condiviso la notizia positiva con Marco, ho iniziato a pensare (e pensarmi) al futuro.
E in quel momento ho realizzato che pur avendo tante cose che amo e molte persone a cui voglio bene a cui tornare felicemente, pur avendo degli impegni e delle responsabilità che mi chiedono di essere presente, è a New York che io sento di esistere.
Sarà che in questi quindici giorni sono riuscita a staccare del tutto la mente e vivere solo nel qui e ora.
Sarà che quest’anno abbiamo un appartamento che sto sentendo casa da quando ho varcato la porta la prima sera.
Sarà che stiamo vivendo da local esattamente come sognavo da anni - talmente local da aver dovuto chiamare persino il 911, ma questa è un’altra storia!
Sarà che con Marco siamo in una sintonia e in un equilibrio come non eravamo da molto tempo - o come forse non siamo stati mai prima.
Sarà che in questa città mi mette energia anche la cosa più banale, che mi annoia o che solitamente detesto, come andare al supermercato a fare la spesa.
Sarà che qui mi concedo la libertà di esprimermi con maggior leggerezza ed estrema semplicità.
Sarà che New York mi corrisponde.
Saranno tutte queste cose messe insieme e chissà quante altre ancora che non ho saputo decifrare.
Ma ho pianto.
Un pianto che era insieme gioia e tristezza. Gratitudine e malinconia.
Rimpianto e speranza.
Attaccamento e nostalgia.

Mi sento viva

A che mi serve la scuola?Quante volte i nostri figli, i nostri alunni, i nostri studenti ci fanno questa domanda.E non s...
25/07/2025

A che mi serve la scuola?

Quante volte i nostri figli, i nostri alunni, i nostri studenti ci fanno questa domanda.

E non so se a te è capitato, ma sulle prime a me veniva da dare delle risposte banali, frutto dei luoghi comuni o di quello che all’epoca era stato detto a me. Ma più di tutto, frutto del fatto che non mi ero mai messa davvero in ascolto di cosa fosse significata per me, la scuola.
Si, certo, in sottofondo la sentivo la risposta, è sempre stata dentro di me. Ma fidati se ti dico che le cose le capisci davvero solo quando (te) le dici a voce alta, o le scrivi. Insomma, quando prendono una forma materica. Quando diventano coscienti. Quando ne diventi consapevole.

A che cosa mi è servita, la scuola?

È dopo essermi risposa a questa domanda, che ho saputo rispondere davvero ai miei studenti o ai ragazzi che seguo a studio. Con qualcosa che potesse avere davvero un senso, per loro, perché per prima lo aveva avuto, per me.

In questo carosello ho deciso di condividere con te il testo della email che ho mandato ad un mio studente un paio di mesi fa, sperando che possa essere un’occasione di riflessione anche per te.

Stai vivendo un momento della tua vita in cui ti senti sprovvista di un equilibrio tra come stai, cosa pensi e come ti c...
13/07/2025

Stai vivendo un momento della tua vita in cui ti senti sprovvista di un equilibrio tra come stai, cosa pensi e come ti comporti? Un momento in cui guardi alla tua vita, alle scelte che l’hanno instrada e delineata e ti sembra che non abbiano un senso? Questo ti sta portando a mettere in dubbio anche te stessa e il tuo valore?

Se hai risposto si a tutte e tre le domande, posso offrirti la possibilità di uno spazio e di un momento per guardarti allo specchio con gentilezza e coraggio. Per rileggere con indulgenza e gratitudine la tua vita e le decisioni che ti hanno portata fin qui e che ti hanno resa la persona che sei. Per immaginare con amore e speranza un capitolo nuovo della tua vita da scrivere e vivere.

Lo spazio è “Conversazioni in Alchimia. Ascoltarsi e trasformarsi”, un workshop articolato in due mezze giornate, in un gruppo piccolo e accogliente nel quale conoscerai persone, ciascuna con la propria storia unica e irripetibile, eppure simili a te per sentire.

Ci vediamo lunedì 21 luglio dalle 10 alle 13 e giovedì 24 luglio dalle 16 alle 19.

Le iscrizioni sono aperte fino a mercoledì 16.
Scrivimi in DM se vuoi saperne di più.

MI È VENUTA UN’IDEA!Tre anni fa, mentre lavoravo come docente di una classe seconda di un istituto di istruzione seconda...
11/07/2025

MI È VENUTA UN’IDEA!

Tre anni fa, mentre lavoravo come docente di una classe seconda di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado, ho vissuto una profonda crisi interiore.
Lavorare a contatto con gli adolescenti è impegnativo per una ragione, sopra ogni altra: ci vuole integri. Il più possibile interi. Consapevoli delle nostre ferite, in cammino e aperti alle suggestioni. L’adolescenza è per elezione una fase in cui l’Altro muove perché onnipotente, specchio delle nostre fragilità.
Io invece in quel momento mi sentivo monca, sprovvista di un equilibrio tra come stavo, cosa pensavo e come mi comportavo.
Avevo raggiunto delle cose, ne avevo guadagnate altre, scartate altre ancora. Fare delle scelte aveva posto dei vincoli alla mia vita, le aveva dato una definizione, l’aveva instradata. Mi stavo accorgendo però di non essere gratificata, e ho saputo di dover cambiare per provare ad esserlo.
Ho avuto paura, perché come avevo già sperimentato in passato, scegliere è rinunciare.
Stavo in classe con i ragazzi provando il senso di colpa di essere inadeguata, fino a quando poi una mia studentessa - Aurora B. a cui sarò grata per sempre - mi ha detto una cosa che mi ha fatto capire che avrei potuto guardare alla mia storia da un’altra prospettiva: quella di essere una persona interessantissima dalle mille vite, alle quali avrei potuto aggiungerne un’altra in più, e sarebbe stato solo un ulteriore arricchimento.
E così, ho fatto come si fa con le cose che sai che devi fare anche se non sai come. Mi sono guardata con coraggio allo specchio, mi sono chiesta cosa desiderassi davvero, e dopo essermi risposta ho fatto semplicemente quello che dovevo fare. Un giorno alla volta.

Oggi che mi sento più intera e più me che mai, ho pensato che mi piacerebbe offrire anche a te la possibilità di uno spazio e di un momento per guardarti allo specchio con gentilezza e coraggio. Per rileggere con indulgenza e gratitudine la tua vita e le decisioni che ti hanno portata fin qui e che ti hanno resa la persona che sei. Per immaginare con amore e speranza un capitolo nuovo della tua vita da scrivere e vivere.

Lo faremo nel corso di “Conversazioni da Alchimia. Ascoltarsi e trasformarsi”, un workshop articolato in due mezze giornate, in un gruppo piccolo e accogliente nel quale conoscerai persone, ciascuna con la propria storia unica e irripetibile, eppure simili a te per sentire.

Le date che ho pensato sono lunedì 21 luglio dalle 10 alle 13 e giovedì 24 luglio dalle 16 alle 19.
Che dici, ti va?

Indirizzo

Via Fratini 55
Terni
05100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

Telefono

+393207961574

Notifiche

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