20/02/2025
«'Non sono altro che Lucio'. La cosa più difficile del mondo è ammettere che quello che sei è questo, che poi è quello che ti rende davvero unico. Lucio Corsi al suo esordio a Sanremo 2025 ci regala un testo che gioca tutto su questa figura retorica: l'antitesi, che si basa sul contrapporre due cose molto diverse, ciò che desideriamo essere e ciò che siamo davvero. È il conflitto tra l'aspirazione e un'immagine di forza e poi l'accettazione delle proprie vulnerabilità. L'autore mette in luce le proprie fragilità utilizzando un linguaggio semplice e diretto. L'anafora di 'non sono' sottolinea la distanza tra l'ideale desiderato e la sua verità personale. L'ammissione di aver paura del buio, di prendere botte, lo umanizza rendendolo vulnerabile e autentico. Lucio Corsi è riuscito a fare una fotografia alla generazione a cui appartiene, cioè la sua. Sono anni che ci bombardano la testa con il 'dovete essere speciali, dove essere unici, dovete primeggiare, hanno tutti qualcosa di incredibile. Certo che è bello essere al top e tutto quanto, ma Lucio Corsi ci dice quanto è difficile essere semplicemente 'normali'. Il finale secondo me è bellissimo. Quando dice...'Non sono altro che Lucio'. La cosa più difficile del mondo che è poi ammettere che quello che sei è questo, che poi è quello che ti rende davvero unico».
La riflessione di Enrico Galiano, su Pordenone Today
(Fonte foto e testo: Pordenone Today)