
23/08/2025
Quando dobbiamo ricorrere in continuazione ai castighi per farci obbedire dai nostri figli, qualcosa non sta funzionando in noi, né nella relazione.
In noi perché abusiamo del nostro potere e nella relazione perché facciamo sentire i figli impotenti e frustrati: noi abbiamo il coltello dalla parte del ma**co e possiamo applicare qualunque tipo di punizione per qualunque motivo e il figlio non ha la possibilità di difendersi.
Pensiamo a quanto potere abbiamo! E pensiamo a come a volte lo usiamo in eccesso perché ci dà il senso dell'autorità ed è l'unico modo per controllare i figli.
Avviene molto più frequentemente di quello che possiamo pensare che un genitore possa essere catturato dal senso di potere sul figlio e si faccia prendere la mano.
Magari esternamente è una bravissima e impeccabile persona, ma nelle relazioni famigliari diventa un aguzzino.
A livello di psiche tutto è possibile.
Ma a livello di cuore, a livello spirituale, a livello di anima dobbiamo lottare dentro di noi perché questo non succeda.
Noi genitori dobbiamo essere i tutori, gli angeli custodi dei nostri figli e non i persecutori.
Ci penserà già la vita a sottoporli a tante prove.
Noi dobbiamo essere una fonte di amore, dobbiamo vincere le forze psichiche del male dentro di noi e tutelare la crescita e lo sviluppo dei ragazzi.
Se, quindi, usiamo i castighi come forma ordinaria per imporci, stiamo sbagliando.
Abbiamo, cioè, creato una relazione di carceriere/carcerato che farà solo dei danni ai figli.
Dobbiamo avere il coraggio di pensare che siamo solo spaventati dalla spontaneità dei figli, dalla richiesta di verità di noi stessi davanti a cui ci mettono in continuazione.
Questo è il problema di fondo: i figli ci chiedono di essere veri, e noi abbiamo troppe maschere per riuscire a farlo.
E capita che reagiamo e rispondiamo violentemente, nascondendoci dietro ad un tipo di educazione prepotente e arbitraria.
I figli non hanno bisogno di essere educati in questa maniera: loro hanno già il senso del bene e del male, loro hanno già una bellissima scala di valori e l'idea di giusto e di sbagliato che però contrasta con la nostra adottata meccanicamente.
Ma genitorialità non significa dominio né dominio significa amore.
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