
30/08/2025
La rabbia, il rancore, la paura, l’invidia e tutte le emozioni che potremmo dire non proprio “positive”, così come anche la tristezza, sono in grado di modificare pesantemente l’assetto e anche la salute del nostro organismo.
Ogni nostra emozione, attraverso l’asse ipotalamo-ipofisi -surrene (ma non solo) si trasforma in una reazione dell’organismo, reazione che si manifesta praticamente con la produzione o il blocco di molte sostanze, in genere ormoni.
In pratica, una emozione, si trasforma in una reazione chimica…
E’ questo che dobbiamo capire bene: non esiste ASSENZA di reazione del nostro corpo a ciò che proviamo con le emozioni. Anche se non lo sappiamo, anche se non ci accorgiamo e anche se crediamo di “dominare” (che ridicoli) le nostre reazioni, non ne siamo in grado.
Si, un modo ci sarebbe, ed è quello che passa per la meditazione, il respiro e l’elevazione spirituale che ci permette di avere delle percezioni più chiare.
Ciò non toglie che ad ogni emozione corrisponda una reazione, chimica, del nostro organismo.
Interessante lo studio che vi propongo, dove in sostanza si spiega come la tendenza alla rabbia metta uomini e donne normotesi di mezza età a rischio significativo di morbilità e morte (!) per cause di tipo cardiovascolare, indipendentemente dai fattori di rischio biologici.
In pratica a furia di arrabbiarti ti becchi un infarto, a forza di essere nervoso ti ritrovi con l’ipertensione e pensi che dipenda da cause ignote…
Al netto degli studi, sappiamo bene come la rabbia, la tensione e tutte le forme di stress psicofisico incidano negativamente sulla nostra salute, non dovremmo avere bisogno di uno “studio”, basterebbe la logica e l’osservazione eppure in questi anni fatti di “dimostrazioni scientifiche” sembra che servano chissà quali studi per vedere ciò che da sempre abbiamo sotto gli occhi.
Apriamo dunque questi occhi e cominciamo a fare la cosa migliore che possiamo fare per i nostri figli e per noi stessi: stare e rimanere in salute!
E’ molto più facile di quanto sembri, se solo ce ne assumiamo la responsabilità.
Pensateci un po’ su, e ci ritroviamo a breve.
Dott. Paolo
Proneness to anger places normotensive middle-aged men and women at significant risk for CHD morbidity and death independent of the established biological risk factors.