Francesca Abrami - Psicologa Psicoterapeuta

Francesca Abrami - Psicologa Psicoterapeuta Roma - Sartano (CS). Tel.320.0824991.

Psicologa, Psicoterapeuta, Psicosomatista, Psicodiagnosta, Già Assistente presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma, Terapia della Coppia - Famiglia, Scrittrice.

Una realtá svonvolgente che noi del Centro di Psicologia Polispecialistico confermiamo. Diversi ragazzi dei nostri paesi...
29/09/2025

Una realtá svonvolgente che noi del Centro di Psicologia Polispecialistico confermiamo. Diversi ragazzi dei nostri paesini sono finiti in neurologia con danni irreversibili per aver usato della cocaina tagliata con il fentanyl. Grazie Signor Procuratore Gratteri. Siete l'unico magistrato che denuncia questi crimini.

15/08/2025
ALCHIMIA DEL'AMOREdi Francesca AbramiUno degli elementi implicati nell’innamoramento è la “chimica dell’amore”. Per chim...
01/08/2025

ALCHIMIA DEL'AMORE

di Francesca Abrami

Uno degli elementi implicati nell’innamoramento è la “chimica dell’amore”. Per chimica dell’amore s’intendono quelle reazioni neurochimiche che avvengono nel cervello durante le fasi dell’innamoramento e che coinvolgono ormoni e neurotrasmettitori.

Infatti, quando ci s’innamora il cervello produce delle sostanze chimiche responsabili delle emozioni.

Espressioni quali” Sento le farfalle nello stomaco“, “ Ho avuto un colpo di fulmine” non sono solo frasi senza senso o semplicemente romantiche ma la manifestazioni dei sintomi fisici collegati all’innamoramento.

La chimica ci spiega in maniera fisiologica cosa succede nel nostro corpo quando siamo innamorati durante le varie fasi della relazione amorosa:

• Attrazione: il colpo di fulmine

Quando incontriamo qualcuno che ci attrae, a volte basta un solo sguardo perché il nostro cervello entri in azione rilasciando dopamina, lo stesso neurotrasmettitore legato alla ricompensa e al piacere. Questo ci fa sentire euforici, eccitati e talvolta un po’ ossessionati dalla persona coinvolta.

• Feniletilamina (PEA): soprannominata la “molecola dell’amore”, aumenta nelle prime fasi dell’innamoramento e dà quella sensazione di farfalle nello stomaco.

• Noradrenalina: accelera il battito cardiaco, aumenta la sudorazione e provoca notti insonni (tutti effetti tipici dell’infatuazione).

• Amore Passionale

In questa fase si scatena un vero cocktail chimico:

• Dopamina (piacere).

• Serotonina: si ha una significativa riduzione della serotonina soprattutto nelle prime fasi dell’innamoramento così come avviene nei pazienti che soffrono di disturbi ossessivi. Una riduzione dei livelli di serotonina, sostanza implicata nel processo di regolazione del tono di umore, se da un lato ci fa sentire euforici, dall’altro se percepiamo segnali di rifiuto da parte della persona desiderata ci provoca ansia e malinconia.

• Ossitocina: chiamata anche “ormone dell’abbraccio”, aumenta con il contatto fisico e rafforza il legame affettivo

• Amore e attaccamento

Con il tempo, l’intensa euforia dell’innamoramento si stabilizza e lascia spazio a un amore più profondo.

• L’ossitocina continua a giocare un ruolo fondamentale, rafforzando il legame durante i momenti di vicinanza.

• La vasopressina supporta la stabilità della coppia.

• Aumenta anche la serotonina, che aiuta a mantenere equilibrio emotivo e benessere nella relazione.

Conoscere quali sono i cambiamenti fisiologici durante le varie fasi dell’innamoramento è importante ma è fondamentale analizzare i fattori individuali, familiari, sociali e culturali che stanno alla base perché comunque l’amore rimane ancora qualcosa di imprevedibile e misterioso.

In psicoterapia, anche se si prendono in considerazione alcuni aspetti fisiologici, ogni individuo è considerato unico e irripetibile e quindi ogni strategia terapeutica è basata sulla persona poiché il sintomo è sempre espressione di una sofferenza interiore.

Francesca Abrami
Dott.ssa Francesca Abrami. i è laureata in Psicologia, indirizzo Sperimentale, presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma. Psicologa, Psicoterapeuta, Psicosomatista, Specializzata in Medicina Psicosomatica, Già Assistente e Cultore della materia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha condotto Ricerche e Convegni in campo scientifico nazionale e internazionale ed ha pubblicato fra l’altro con altri autori: L’ambiente domestico, Università “La Sapienza” di Roma, 1994/1995. Prevenzione degli incidenti nella terza età, Spazio Comune Edizioni, Roma, 1995. Bambini in casa, Edizioni Psicologia, Roma, 1995. Peso sovrappeso e obesità, Guidaverde Editrice, Roma, 2001. Talassemia, Edizioni Psicologia, Roma, 2000. Thalassemia, Edizioni Kappa, Roma, 2003. Lo sviluppo umano, Edizioni Psicologia, Roma, 2002. Lo sviluppo umano nell’arco di vita, Edizioni Kappa, Roma, 2003; Psicologia & informatica, Edizioni Kappa, Roma 2003; L’Ipnosi. Edizioni Kappa, Roma, 2003; Psicologia della comunicazione multimediale, Edizioni Kappa, Roma, 2003; Il bambino multimediale, Edizioni Kappa, Roma, 2004. L’Adolescente planetario, Edizioni Kappa, Roma, 2004. L’amare e l’amore, Edizioni Kappa, Roma, 2005. Aderisce alla Convenzione tra l'Ordine Nazionale degli Psicologi e la Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, l'Asso Medico, Consulenti del Lavoro, Gruppo ENEL, L'altra metà della divisa, Ispettorato Generale. Psicologa - Psicoterapeuta presso il Centro di Psicologia Polispecialistico.

- Immagine tratta dal Web.

GENITORI E FIGLI: "IPERPROTEZIONE, LASSISMO ED AUTOSTIMA".di Francesca Abrami.Nello sviluppo psico-sociale di ogni indiv...
01/08/2025

GENITORI E FIGLI: "IPERPROTEZIONE, LASSISMO ED AUTOSTIMA".

di Francesca Abrami.

Nello sviluppo psico-sociale di ogni individuo gioca un ruolo fondamentale la famiglia. Infatti, i genitori sono gli agenti di socializzazione più importanti ed influenti soprattutto durante i primi anni di vita. L’atteggiamento sociale dell’ uomo, si sviluppa nel corso della sua esistenza attraverso una rete di relazioni che fanno parte del suo ambiente di vita.
L'iperprotezione e il lassismo educativo sono due stili educativi opposti, ma ambedue deleteri per la crescita dell'autostima dell'individuo. L'iperprotezione si caratterizza per un eccessivo controllo e intervento nella vita del bambino; Il lassismo, al contrario, è caratterizzato dalla mancanza di regole e guida da parte dei genitori, che lasciano il bambino allo sbaraglio.
Oggi, la cura e l’attenzione verso i figli sono considerate qualità irrinunciabili. La linea sottile tra “il proteggere e il controllare” può avere effetti profondi e duraturi sullo sviluppo dell’autostima e della personalità dei giovani.
Cos’è L’autostima?
L'autostima è la valutazione che una persona dà di se stessa come rapporto tra il sé percepito e il sé ideale. Una differenza troppo grande tra il sé percepito e quello ideale porta ad una bassa Autostima mentre se essa è contenuta si ha una idonea autostima. L’autostima è indispensabile per raggiungere un buon adattamento psichico e realizzarsi positivamente.
Il concetto che si ha di sé è, notevolmente, influenzato dalle esperienze familiari e dall'identificazione con i genitori.
Lo sviluppo delle competenze sociali deriva dalla percezione di sicurezza o insicurezza creata in base alla qualità del legame familiare.
Dunque, l'autostima si costruisce nel tempo, a partire dalle prime esperienze affettive e relazionali.
Iperprotezionismo
Lo stile educativo di tipo iperprotettivo è un caratterizzato da un’eccessiva tutela dei figli o delle persone amate.
I genitori iperprotettivi, sono dei genitori “pronto soccorso” che , per dimostrare il loro affetto, cercano spianare la strada il più possibile ai loro figli, di prevenire qualsiasi rischio, anticipare i loro bisogni aiutandoli costantemente per evitare che sperimentino difficoltà, errori o frustrazioni. Questo atteggiamento, atto a proteggere chi si ama, può diventare una limitazione, ostacolare la maturazione e l’autonomia psicologica di chi lo subisce e dunque diventare deleterio per i figli.
Effetti sull'autostima
Un genitore che elimina tutti gli ostacoli sul cammino del proprio figlio priva quest'ultimo della possibilità di affrontare le difficoltà e, dunque, di acquisire fiducia nelle proprie risorse e costruire una buona autostima. L'iperprotezionismo rende i figli così fragili ed incapaci di credere nelle proprie possibilità proprio perché non sufficientemente addestrati a tollerare le frustrazioni e le difficoltà.
Infatti, l’autostima si costruisce attraverso l’esperienza diretta: sbagliando, correggendosi, affrontando sfide, riuscendo in qualcosa di difficile, è il risultato di un processo di confronto tra ciò che una persona pensa di sé e ciò che riesce effettivamente a fare. L’iperprotezionismo interrompe questo processo di crescita perché:
• Impedisce la sperimentazione: se ogni ostacolo viene rimosso in anticipo, la persona non impara a gestire la difficoltà e ad accettare la sofferenza per non essere riuscito in qualcosa.
• Minimizza i successi personali poiché anche il successo sembra dipendere da qualcun altro.
• Comunica un messaggio implicito: "Tu da solo non ce la fai". Questo mina profondamente la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Lassismo educativo
Con questo termine si indica un approccio permissivo all’educazione, caratterizzato dall’incapacità dei genitori di dare delle regole chiare tranne quella del “ tutto e subito” e dalla mancanza di autorevolezza da parte degli adulti.
Questo atteggiamento fa si che i figli diventino dei “ principi -tiranni dai quali dipende ogni decisione della famiglia. Al principe tiranno viene concesso precocemente( 4-5 anni) tutto persino la decisione di dove andare in vacanza, e non essendoci a quell'età ancora le capacità cognitive per fare delle scelte che non gli competono viene messo nelle condizioni di doverlo fare con il rischio di compromettere profondamente il loro sviluppo personale.
Inoltre i genitori e in generale gli adulti perdono la loro autorevolezza, vengono percepiti come pari e non come figure di riferimento, oltre ad abituarsi ad ottenere ciò che si vuole senza alcuno sforzo. Infatti, uno dei principali effetti negativi del lassismo è la perdita di punti di riferimento. I figli lasciati liberi di agire senza limiti, faticano a distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è. L’assenza di confini non favorisce la libertà, ma alimenta l’insicurezza. Senza una guida autorevole i ragazzi possono sviluppare un senso distorto dell'autonomia, l’esaudire ogni loro desiderio può spegnere ogni sogno e ricerca di qualcosa da realizzare. In ambito scolastico, le conseguenze del lassismo sono evidenti. Quando questi ragazzi abituati a non rispettare le regole ed a ottenere tutto senza il minimo sforzo si troveranno in un ambiente dove dovranno rispettare limiti e confini e le eventuali frustrazioni non possono essere evitate esplodono di rabbia scaricandola, spesso, su chi ritiene più debole (bullismo) e a livello fisico possono evidenziare dei disturbi psicosomatici oltre ad una maggiore predisposizione ad avere comportamenti devianti.

Effetti
sull'autostima
Spesso si crede che essere permissivi con i figli, lasciandoli totalmente liberi di esprimersi, favorisca la loro autostima ma non sempre è così: se da un lato lasciare i figli liberi di esprimersi fa si che essi abbiano meno difficoltà livello di autonomia personale dall’altro la mancanza di autorevolezza e la non distinzione di ruoli genitore-figli può portare a delle conseguenze a livello di autostima:
• La Mancanza di regole porta ad insicurezza: I bambini non capiscono cosa ci si aspetta da loro.
• Assenza di frustrazione porta a non imparare a gestire i limiti e a tollerare i "no".
• Autostima esagerata apparentemente ma fragile fa si che si sviluppi una pseudo-autostima, basata su illusioni di superiorità e mancanza di autocritica.
• Scarsa resilienza che porta a non affrontare difficoltà e responsabilità e sviluppare una bassa tolleranza alla frustrazione.
• Un’educazione troppo permissiva non costruisce una vera autostima, ma piuttosto può generare insicurezza, narcisismo fragile, o dipendenza dagli altri per ricevere approvazione.

Psicoterapia e autostima
La maggior parte delle persone che si rivolgono al nostro centro, soprattutto ragazzi, per problematiche diverse ( disturbi del comportamento, dell'alimentazione, di ansia e altro..) alla base dei loro problemi hanno una scarsa autostima che poi si manifesta nei più svariati sintomi.
Infatti, una scarsa autostima può rappresentare un grandissimo ostacolo per il realizzazione di sé stessi e per il raggiungimento degli obiettivi sia personali sia professionali.
La conoscenza di se stessi, una buona fiducia nelle proprie capacità insieme ad una valida motivazione sono le chiavi per una vita serena e felice.
Come aiutare i bambini ad avere una buona autostima

Incoraggiare il bambino senza eccedere nelle lodi, perché queste creano delle aspettative talmente elevate che non sempre il bambino è in grado di mantenere. Il non sentirsi all'altezza delle aspettative degli adulti crea ansia, paura e insicurezza.
È importante far capire al bambino che il riuscire nell’obiettivo prefissato è dovuto all'impegno e non soltanto alle doti personali e una buona motivazione e la fiducia in sé stessi può portare a superare gli eventuali errori e ostacoli lungo il percorso.
Aiutare il bambino a costruire una buona autostima significa aiutarlo alla autonomia, il proteggerlo troppo così come il lasciarlo in balia delle onde gli impedirà di acquisire quella sicurezza necessaria ad affrontare ostacoli e dubbi.
Bisogna dargli una buona motivazione e deipiccoli obiettivi realistici che può affrontare da solo responsabilmente.
In psicoterapia, naturalmente, si useranno tecniche atte ad aumentare l'autocontrollo, la fiducia in sé stessi, la motivazione ma soprattutto si analizzeranno la cause che stanno alla base della scarsa autostima e delle problematiche ad essa correlate.

Francesca Abrami
Dott.ssa Francesca Abrami. i è laureata in Psicologia, indirizzo Sperimentale, presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma. Psicologa, Psicoterapeuta, Psicosomatista, Specializzata in Medicina Psicosomatica, Già Assistente e Cultore della materia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha condotto Ricerche e Convegni in campo scientifico nazionale e internazionale ed ha pubblicato fra l’altro con altri autori: L’ambiente domestico, Università “La Sapienza” di Roma, 1994/1995. Prevenzione degli incidenti nella terza età, Spazio Comune Edizioni, Roma, 1995. Bambini in casa, Edizioni Psicologia, Roma, 1995. Peso sovrappeso e obesità, Guidaverde Editrice, Roma, 2001. Talassemia, Edizioni Psicologia, Roma, 2000. Thalassemia, Edizioni Kappa, Roma, 2003. Lo sviluppo umano, Edizioni Psicologia, Roma, 2002. Lo sviluppo umano nell’arco di vita, Edizioni Kappa, Roma, 2003; Psicologia & informatica, Edizioni Kappa, Roma 2003; L’Ipnosi. Edizioni Kappa, Roma, 2003; Psicologia della comunicazione multimediale, Edizioni Kappa, Roma, 2003; Il bambino multimediale, Edizioni Kappa, Roma, 2004. L’Adolescente planetario, Edizioni Kappa, Roma, 2004. L’amare e l’amore, Edizioni Kappa, Roma, 2005. Aderisce alla Convenzione tra l'Ordine Nazionale degli Psicologi e la Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, l'Asso Medico, Consulenti del Lavoro, Gruppo ENEL, L'altra metà della divisa, Ispettorato Generale. Psicologa - Psicoterapeuta presso il Centro di Psicologia Polispecialistico.

- Immagine Tratta dal Web.

03/07/2025

Per "I consigli dello psicologo" la Dott.ssa Francesca Abrami spiega le fasi chimiche che determinano l'innamoramento e come si evolvono nel tempo.
https://glamourlife.it/alchimia-damore/

Abrami

21/06/2025

“Non può esistere un effetto senza una precedente causa”.

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