
10/11/2022
Oggi scopriamo che il "blocco navale" urlato per anni dalla Presidente Giorgia Meloni in Parlamento, nelle piazze e in campagna elettorale era solo un vuoto slogan per ingannare i cittadini.
Un vuoto slogan che si è infranto di fronte alla realtà: tutti i migranti, arrivati a centinaia nei nostri porti, sono stati fatti sbarcare.
Meloni e il centrodestra si sono smentiti e hanno fatto una prudente retromarcia rispetto alle scomposte smargiassate urlate ai quattro venti. "La pacchia è finita" per l'Europa, diceva la premier giorni fa. Dopo il suo viaggio a Bruxelles, povero di contenuti e novità, scopriamo invece che la pacchia è finita per lei: il tempo delle vuote promesse è ormai sbiadito sullo sfondo di una realtà ben più complessa. Per affrontarla, infatti, occorre mettere da parte nazionalismi isterici e invocare una più completa solidarietà europea, al fine di adottare un meccanismo comunitario di gestione, accoglienza e redistribuzione dei flussi migratori.
Presidente Meloni, un consiglio: visti gli ottimi rapporti, chiami subito i suoi amici ungheresi e polacchi, quelli che vorrebbero che le politiche migratorie fossero affare esclusivo dei Paesi di primo approdo - come l'Italia.
Vediamo se è davvero in grado di tutelare l’interesse nazionale.