29/08/2025
Grazie Studio Mind Lab per lo spunto sempre interessante
💡 L’amore non è sempre sinonimo di sicurezza.
E il tuo sistema nervoso conosce bene la differenza.
Solo perché un’infanzia appare “normale”, non significa che un sistema nervoso abbia imparato davvero cosa vuol dire sentirsi al sicuro.
Puoi crescere in una casa stabile, circondato dall’amore, e sentirti comunque sempre al limite.
Dall’esterno sembrava tutto a posto.
I tuoi genitori ti hanno dato radici, opportunità, hanno fatto del loro meglio con ciò che avevano.
Eppure il tuo corpo ricordava più delle immagini: ricordava le sensazioni.
Non solo come appariva la vita, ma quanto ci si sentisse davvero protetti.
A volte quella che chiamavi calma, dentro non era calma: era solo la quiete prima della tempesta.
Forse lo conosci anche tu.
Quel modo di ingoiare le emozioni perché parlarne “non si faceva”.
Quella sensazione che l’amore fosse legato a regole non scritte: non alzare la voce, non scuotere fare casino, non disturbare l’equilibrio.
"Per me, quella tensione arrivava da mia madre.
Mi amava profondamente.
Ma era cresciuta in una casa di parole taglienti e calore scarso. Così, a volte urlava. Non perché volesse ferirmi, ma perché quello era l’unico linguaggio che conosceva." racconta Alessio (nome di fantasia).
E il suo sistema nervoso – come il tuo, come quello di chiunque – non badava alle intenzioni.
Si chiedeva solo: mi sento al sicuro?
Non a volte. Non quando è “abbastanza tranquillo”.
Ma sempre.
E questa è la traccia che resta.
Anche in una casa piena d’amore, il corpo conserva i momenti in cui la sicurezza mancava.
Ancora oggi Alessio si sorprende a trattenere il respiro quando la casa è troppo silenziosa.
A controllare la stanza prima di parlare.
Ad aspettare che l’aria cambi.
Non serve essere feriti o abbandonati per restare in modalità sopravvivenza.
A volte basta essere stati quel bambino che si è sentito invisibile.
Inascoltato.
O semplicemente… incerto.
Quando cresci così, non smetti di desiderare connessione.
Smetti solo di sentirti degno di averla.
✨ È qui che strumenti come NeurOptimal® possono fare la differenza.
Questo neurofeedback dinamico non “insegna” al cervello dall’esterno, ma lo aiuta a riconoscere da sé quando resta intrappolato in vecchi schemi di allerta, di sopravvivenza, di auto-protezione.
Seduta dopo seduta, il sistema nervoso inizia a ricordare cosa vuol dire sentirsi sicuro, presente, stabile. Non perché qualcuno gli dica come fare, ma perché ritrova la sua naturale capacità di autoregolarsi.
In questo modo, ciò che un tempo sembrava “normalità” ma era in realtà tensione costante, può finalmente trasformarsi in vera calma.
Non la quiete prima della tempesta, ma la pace autentica di essere nel proprio corpo, nel momento presente.
E da lì, la connessione – con sé
stessi e con gli altri – torna a fiorire. 🌱
https://store.youcanprint.it/il-dynamical-neurofeedback-neuroptimal-integrato-alla-psicoterapia/b/028498da-78bd-5451-ab71-2f44703c86cd?
https://studiomindlab.it/formazione-neuroptimal-dynamical-neurofeedback/