Nicoletta Sansone Psicologa e Criminologa

Nicoletta Sansone Psicologa e Criminologa Criminologia
Psicologia Giuridica ed Investigativa
Psicologia Forense
S*x Offender
Vittimologia

10/10/2025

𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐌𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞
10 𝑜𝑡𝑡𝑜𝑏𝑟𝑒

“La salute mentale non è un lusso, ma un fondamento del vivere civile.”
𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐁𝐚𝐬𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚

08/10/2025

Ti ha lasciato all’improvviso, senza spiegazioni? Potrebbe aver fatto Banksying.
Il termine si ispira al famoso street artist e descrive un modo tossico (e silenzioso) di chiudere una relazione.
Nessun confronto, nessun preavviso: solo sparizione improvvisa e un cuore in frantumi. Cosa significa davvero e come riconoscerlo ⬇

08/10/2025
08/10/2025

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha partecipato al Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia tenutosi a Pescara, dove in rappresentanza della Presidente Gulino è intervenuta la psicoterapeuta Alessandra Pagnani, in servizio presso la TIN (Terapia Intensiva Neonatale) di Pescara.

La dott.ssa Pagnani ha esposto il lavoro prodotto dalla Presidente, dal titolo “Genitori e personale sanitario: una relazione complessa”, che evidenzia come la neonatologia sia un ‘ambiente’ ad alta intensità clinica ed emotiva e che la cura neonatale si configura come un’esperienza relazione condivisa, dove il fattore umano è centrale, anche se spesso invisibile.

La relazione genitori - operatori sanitari è tanto complessa quanto necessaria, è parte integrante del prendersi cura , soprattutto in un contesto delicato come la Neonatologia.

Ha sottolineato l’importanza della presenza dello psicologo in Terapia Intensiva Neonatale per supportare famiglie e operatori, migliorare la comunicazione e promuovere una cultura relazionale e modalità di intervento condivise.

La cura della relazione equivale alla cura del neonato.

Umanizzare la cura significa riconoscere la sofferenza reciproca e creare uno spazio di incontro autentico: è un atto clinico, non solo etico.

08/10/2025
07/10/2025

L’altro carcere, quando la detenzione aiuta a ricostruire il futuro / 2   Una delle ultime produzioni, il fazzoletto commissionato dall’Anm per il giubileo degli operatori di giustizia, è arrivata in dono a Papa Leone XIV. “Una grandissima emozione” per Donatella Rotundo, la direttrice chi...

07/10/2025
05/10/2025

Cocaina: cosa succede al corpo e alla mente quando se ne abusa

In questi giorni, dopo il brutale omicidio di Cinzia Pinna, si parla molto — e troppo spesso a sproposito — di cocaina.
È il momento di fare chiarezza.
Chi si avvicina a questa sostanza deve sapere esattamente a cosa va incontro perché dietro l’illusione di controllo si nasconde una trappola devastante, capace di distruggere cervello, affetti e coscienza.

Ne parlo qui senza filtri.

La cocaina è una sostanza psicoattiva potente, capace di alterare in maniera rapida e profonda sia il cervello che l’intero organismo. Agisce aumentando in modo artificiale la disponibilità di dopamina, noradrenalina e serotonina: neurotrasmettitori legati al piacere, alla vigilanza e alla motivazione.

Effetti collaterali dell’uso smodato

Un consumo ripetuto o eccessivo comporta conseguenze importanti, sia a breve che a lungo termine, ecco le principali:

Sistema cardiovascolare: tachicardia, aumento della pressione, vasocostrizione. Con l’uso cronico abbiamo un rischio elevato di infarto, ictus, aritmie letali.

Sistema nervoso: insonnia, cefalea, tremori, riduzione delle capacità di concentrazione e memoria.

Apparato respiratorio: nel caso di inalazione (“sniff”), infiammazioni e danni alla mucosa nasale, fino a perforazioni del setto.

Sistema psichico: ansia persistente, attacchi di panico, irritabilità marcata, oscillazioni dell’umore, depressione nella fase di “down”.

Dipendenza: l’organismo e il cervello si adattano rapidamente, creando tolleranza (bisogno di dosi crescenti) e dipendenza psicologica fortissima.

Comportamenti tipici nella fase di consumo acuto

Quando la cocaina è in circolo e il picco di effetto è massimo, emergono spesso comportamenti caratteristici:

Euforia e disinibizione: sensazione di potere, fiducia smisurata nelle proprie capacità, riduzione del senso del pericolo.

Impulsività e aggressività: l’abbassamento dei freni inibitori può tradursi in litigi, condotte violente o sessualmente rischiose.

Ipervigilanza: la persona appare agitata, parla velocemente, non riesce a stare ferma, si muove in maniera frenetica.

Sospettosità e paranoia: con dosi più alte non è raro che compaiano idee persecutorie (“mi stanno spiando”, “vogliono farmi del male”) o distorsioni percettive.

Ricerca compulsiva di altra sostanza: la durata breve dell’effetto (20–40 minuti se sniffata, pochi minuti se fumata o iniettata) spinge a ripetere subito l’assunzione, alimentando la spirale della dipendenza.

Perché è pericolosissima

La combinazione di iperattivazione fisica (cuore, pressione, respirazione) e alterazione psichica (impulsività, paranoia, aggressività) rende la cocaina una delle sostanze più rischiose in termini di conseguenze immediate: risse, incidenti stradali, comportamenti violenti o sessualmente pericolosi, overdose cardiocircolatorie.

04/10/2025

✅Le Sezioni Unite si esprimono su un caso di mobbing nella Pubblica Amministrazione ➡️ https://shorturl.at/P1Vzj

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