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Studio Di Riflessologia Plantare
di Lino e Mimmo Balzano

La riflessologia plantare è una tecnica curativa che prende spunto dall’ antica medicina tradizionale cinese, e si basa sui concetti di riflessologia ed energia. Il principio di base è quello secondo cui sulla pianta del piede si riflette ogni altra parte del nostro organismo, come se si trattasse di una specie di mappatura di ogni singolo organo interno o apparato. In termini più scientifici, si può dire che ogni zona della pianta del piede è connessa, tramite una terminazione nervosa, a una parte della colonna vertebrale, che a sua volta la mette in contatto con un organo. In realtà la stessa zona plantare può essere stimolata per molteplici terapie, poiché queste zone non solo corrispondono a una specifica parte dell’organismo, ma presiedono anche a funzioni più generali, che sono indicate dalla medicina tradizionale cinese. Così, ad esempio, la zona che corrisponde alla testa può essere stimolata positivamente per risolvere problemi di cefalea, ma anche per una terapia indirizzata a un riequilibrio psichico. Allo stesso modo la zona che corrisponde ai polmoni servirà sia a correggere la funzione respiratoria sia, seguendo i canoni della medicina cinese, a effettuare un’azione antistress.

𝙇𝘼 𝙁𝘼𝙎𝘾𝙄𝘼: 𝙄𝙇 𝙏𝙀𝙎𝙎𝙐𝙏𝙊 𝘾𝙃𝙀 𝙋𝙀𝙉𝙎𝘼, 𝙎𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙀 𝘾𝙊𝙉𝙉𝙀𝙏𝙏𝙀C’è una trama invisibile che tiene insieme il nostro corpo.Un tessuto d...
21/07/2025

𝙇𝘼 𝙁𝘼𝙎𝘾𝙄𝘼: 𝙄𝙇 𝙏𝙀𝙎𝙎𝙐𝙏𝙊 𝘾𝙃𝙀 𝙋𝙀𝙉𝙎𝘼, 𝙎𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙀 𝘾𝙊𝙉𝙉𝙀𝙏𝙏𝙀

C’è una trama invisibile che tiene insieme il nostro corpo.
Un tessuto dimenticato per secoli, oggi finalmente al centro della nuova medicina: 𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖.

Non è un semplice involucro.
Non è solo quella pellicola bianca che si toglie nei laboratori di anatomia.
È 𝙪𝙣 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙤 𝙫𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙚, 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙞𝙚𝙣𝙩𝙚, che connette, sente, si adatta, registra memorie.

La 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖 è un tessuto connettivo continuo che 𝙖𝙫𝙫𝙤𝙡𝙜𝙚 𝙢𝙪𝙨𝙘𝙤𝙡𝙞, 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞, 𝙣𝙚𝙧𝙫𝙞, 𝙫𝙖𝙨𝙞, articolazioni. Ma soprattutto: 𝙡𝙞 𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚 𝙞𝙣 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚.
È una ragnatela tridimensionale che unisce ogni parte del corpo alle altre, dalla pianta del piede alla sommità del capo.

Anatomicamente, è fatta di collagene, elastina, acqua, cellule specializzate. Ma a livello profondo è 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙖, 𝙖𝙙𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙖, 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚.
Trasmette forze, accompagna i movimenti, nutre, protegge, informa.
Partecipa alla propriocezione, alla difesa immunitaria, alla regolazione metabolica e al nostro equilibrio posturale.

La sua disposizione segue linee di forza (le cosiddette catene miofasciali) che spiegano perché un dolore alla spalla può dipendere da un vecchio trauma alla caviglia.
La fascia 𝙣𝙤𝙣 𝙙𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙣𝙪𝙡𝙡𝙖: registra gli schemi motori, gli stress meccanici, i compensi, le abitudini, perfino le emozioni.

È 𝙪𝙣 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙤𝙧𝙞𝙖𝙡𝙚: contiene recettori per il dolore, la pressione, il movimento, la posizione del corpo e persino per le percezioni viscerali.
È uno dei principali strumenti del nostro cervello per “sentire” il corpo. È parte del nostro 𝙨𝙚́ 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤𝙧𝙚𝙤.
Ecco perché trattare la fascia vuol dire anche lavorare su 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙘𝙞 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙚𝙥𝙞𝙖𝙢𝙤, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙞𝙧𝙞𝙖𝙢𝙤, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙫𝙞𝙫𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙞𝙡 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤.

𝘼 𝙡𝙞𝙫𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙥𝙤𝙨𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙚, la fascia è come un’orchestra silenziosa che gestisce l’equilibrio dinamico tra forze, appoggi, tensioni.
Una fascia libera permette un movimento armonico. Una fascia rigida crea adattamenti, dolori, compensi silenziosi che durano anche anni.

𝙈𝙖 𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖 è 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙪𝙣 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙢𝙚𝙩𝙖𝙗𝙤𝙡𝙞𝙘𝙤.
Una rete fibrosa disidratata, fibrotica, poco mobile può 𝙤𝙨𝙩𝙖𝙘𝙤𝙡𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙢𝙞𝙘𝙧𝙤𝙘𝙞𝙧𝙘𝙤𝙡𝙤, rallentare il drenaggio linfatico, contribuire all’infiammazione cronica.
Liberare la fascia significa anche 𝙧𝙞𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙢𝙤𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙢𝙚𝙩𝙖𝙗𝙤𝙡𝙞𝙨𝙢𝙤.

𝙀 𝙥𝙤𝙞 𝙘’𝙚̀ 𝙞𝙡 𝙥𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙚𝙢𝙤𝙩𝙞𝙫𝙤.
Ogni emozione ha una sua postura. E la fascia lo registra.
Lo stress, il trauma, la rabbia, la paura... si scrivono nei tessuti.
Alcuni trattamenti fasciali smuovono emozioni profonde, perché 𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖 è 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙧𝙘𝙝𝙞𝙫𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙚 𝙚𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙚𝙣𝙯𝙚.

𝙄𝙣 𝙤𝙨𝙩𝙚𝙤𝙥𝙖𝙩𝙞𝙖, la fascia è un territorio sacro.
È attraverso il suo ascolto che si percepiscono tensioni, si accompagnano le forze di autoregolazione, si liberano blocchi antichi.
𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖 𝙨𝙞𝙜𝙣𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙞𝙖𝙡𝙤𝙜𝙖𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤.
Significa offrire al sistema nervoso una nuova possibilità di equilibrio, al respiro più spazio, al corpo una nuova libertà.

𝙇𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖 è molto più di un tessuto.
È 𝙞𝙡 𝙡𝙪𝙤𝙜𝙤 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤 𝙨𝙞 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙖, dove scrive le sue strategie di sopravvivenza, le sue memorie, la sua intelligenza profonda.
𝙀 𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙚, 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙨𝙞 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙛𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖, 𝙨𝙞 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖.

•Settembre, il mese della ripartenza!•Contattaci per info al numero 08119252868
04/09/2024

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Contattaci per info al numero 08119252868

A settembre stiamo organizzando un seminario con una guaritrice spirituale al nostro studio, posti limitati, è obbligato...
19/08/2024

A settembre stiamo organizzando un seminario con una guaritrice spirituale al nostro studio, posti limitati, è obbligatoria la prenotazione 😉 per info potete scriverci su wzp al cellulare 3929492381

Il lavoro su se stessi è infinito, bisogna sempre migliorarsi! 👏

21/07/2024

Se conosci un guaritore, devi sapere che ama il silenzio, come ama la notte e le sue stelle infinite.
Se incontri un guaritore, non aver paura; le sue emozioni sono intense, imprevedibili e mutevoli, come questa luna davanti alla quale si inchina.
Se conosci un guaritore, non capirlo, amalo e basta.
Può comprendere i misteri dell'universo, ma ci sono momenti in cui non capisce se stesso.
Se incontri un guaritore, preparati, i tuoi giorni diventeranno magici e la quotidianità un'avventura.
Se incontri un guaritore, non preoccuparti, ride dei drammi e piange con i fiori.
Se incontri un guaritore, sappi che lui vede nei tuoi occhi la bellezza che hai temuto. Vedrà il tuo potere, le tue sofferenze e tutti i tuoi sogni.
Se incontri un guaritore, stagli accanto e goditi il cammino, quando ti svegli non sarai più lo stesso.

Alejandro Jodorowsky

🎶🌟💖❤️🧡💛💚💙💜🤍🖤🌈💎

21/06/2024

MATRIX È DENTRO... NON FUORI

Se ti osservi profondamente, comprenderai che tutto ciò che vedi negli altri in realtà ti appartiene.
Il mondo è lo schermo sul quale proietti te stesso, tutto ciò che nascondi in profondità, cose che vedi volentieri negli altri, ma che non accetteresti mai di vedere tanto volentieri anche in te stesso.
Il lavoro pratico su se stessi non è altro che questo: conosci te stesso.
Ognuno pensa, vede, sente ed interpreta in base a ciò che egli è, il suo livello di coscienza.
Le paure, i desideri e i bisogni repressi, le ambizioni più nascoste... ti forniscono la trama della proiezione, lo schema sottostante.
Una persona gelosa e invidiosa dentro, vedrà persone gelose ed invidiose dappertutto.
Ma lei non si riterrà affatto così.
Una persona avida dentro, crederà di essere generosa e altruista, di fare le cose per gli altri, e penserà di essere circondata da persone avide ed egoiste.
Una persona che si comporta con semplicità ed umiltà, che però si sente sempre circondata da persone arroganti e presuntuose, questo dovrebbe farci riflettere.
Se sei un ladro dentro, anche se non lo credi, avrai sempre paura che qualcuno ti freghi o che ti derubi.
Diventerà una tua ossessione.
Questa è la chiave per comprendere i lati ombra: le nostre fissazioni ed ossessioni.
Serve qualcuno che abbia già in se stesso una certa caratteristica per riuscire a vederla anche negli altri.
Ognuno vede ciò che è...
Una persona meditativa, una persona che vive attraverso la sua consapevolezza e cuore, comincia gradualmente ad uscire da questo meccanismo, perché vive fuori dalla mente che proietta.
Vedrà semplicemente ciò che è... senza proiettarci sopra nulla.
E senza alcun bisogno di giudicare.
Da dove nasce il bisogno cronico di giudicare sempre, comunque e chiunque?
E qui non intendo il discriminare che è una qualità dell'intelligenza e della consapevolezza, che funziona ancora meglio in uno stato di non mente.
Il bisogno cronico di criticare e giudicare ci serve per liberare il nostro mondo interiore quando è pieno di tensione, carico di emozioni negative, carico di frustrazione... sentiamo (meccanicamente) il bisogno di liberarlo da questo peso.
Ed allora si getta sugli altri il nostro materiale psichico rimosso, con grande sollievo e soddisfazione.
E poi diremo che non siamo noi a sbagliare, sono gli altri.
Ma rimane il fatto che, tu puoi trovare negli altri, solo ciò che sei.
Negli altri tu puoi vedere sempre e solamente te stesso.
Dieci persone guardandone una, ognuna di quelle dieci esprimerà un giudizio in relazione, non alla persona osservata, bensì al proprio materiale interno.
In pratica...
Ognuno non fa altro che litigare con le sue stesse proiezioni... quando si trova a litigare con gli altri.
Si litiga coi propri lati ombra.
Anche in positivo...
Ognuno si innamora delle proprie proiezioni... quando s'innamora di qualcuno, e fa l'amore con i propri lati ombra, anche se positivi stavolta.
Da qui: l'attaccamento, l'avversione, l'indifferenza.
Attaccamento, in relazioni alle nostre proiezioni positive.
Avversione, in relazione alle nostre proiezioni negative.
Indifferenza, nel caso in cui, gli altri, non corrispondono a nessuna delle nostre proiezioni.
Quindi...
MATRIX è dentro, non fuori.
Credere che sia fuori è l'ennesimo trucco della mente per sviare le indagini e per farti guardare altrove, ma non in te stesso.

Roberto Potocniak

19/06/2024

“C’erano un uomo, il suo cavallo e il suo cane”
Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.
Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all’istante.
Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali. A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione…
Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d’oro, al centro della quale s’innalzava una fontana da cui sgorgava dell’acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all’uomo che sorvegliava l’entrata.
“Buongiorno”
“Buongiorno” rispose il guardiano.
“Che luogo è mai questo, tanto bello? ”
“È il cielo.”
“Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete!”
“Puoi entrare e bere a volontà”.
Il guardiano indicò la fontana.
“Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete.
Mi dispiace molto”, disse il guardiano, “ma qui non è permesso l’entrata agli animali”.
L’uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.
Ringraziò il guardiano e proseguì.
Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
All’ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.
“Buongiorno” disse il viandante.
L’uomo fece un cenno con il capo.
“Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete”.
“C’è una fonte fra quei massi”, disse l’uomo, indicando il luogo, e aggiunse: “Potete bere a volontà”. L’uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
Il viandante andò a ringraziare.
“Tornate quando volete”, rispose l’uomo.
“A proposito, come si chiama questo posto? ”
“Cielo”
“Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là! ”
“Quello non è il cielo, è l’inferno”.
Il viandante rimase perplesso.
“Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni! ”
“Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici…"

(Paulo Coelho, Il diavolo e la signorina Prym)

13/06/2024

"Lasciami andare via!" disse il defunto.
"Come posso lasciarti andare? Dove trovo le forze per farlo?"
"Impiega le forze che usi per trattenermi: dirigile verso il tuo cammino di vita. Hai ancora tanto da fare: non sprecare il tuo e il mio tempo. Io ho bisogno di essere libero, io voglio essere libero! Non nutrirti della mia assenza: moriresti e non mi lasceresti mai morire. E' il mio momento, non il tuo!"
"Ma io ti voglio ricordare, ti voglio vivere ancora, ti voglio qui con me ogni giorno della mia vita!"
"Facendo così mi legheresti a te in un mondo che non mi appartiene più. Questo non è amore: è possesso! Ora devo continuare il mio cammino. Ci incontreremo ancora, ma in altri mondi. Io voglio liberare entrambi da questa prigionia. E' una vita che mi preparo a morire: non rovinarmi questo viaggio!"
"Ho paura di perderti..."
"Hai paura di perdere te stessa. Lasciami andare e incontrati davvero! Facciamo come quando siamo nati: ci diamo appuntamento dall'altra parte e fingiamo di non conoscerci. Saremo diversi: più consapevoli, più attenti, più veri! Ma ci riconosceremo! Sempre! Vivi però il resto dei giorni che ti rimangono come giorni di scoperta: della tua missione di vita! Non perdere tempo a frenare la mia corsa divina! "
"Proverò a lasciarti andare..."
"E' l'unico modo. Per incontrarsi davvero."

Elena Bernabè

02/12/2023

Alla radice di ogni malattia c’è il divieto di fare qualcosa che vorremmo fare o l’ordine di fare qualcosa che non vorremmo.
Qualsiasi guarigione richiede la disobbedienza a tale divieto o a tale ordine.
E per disobbedire occorre perdere il timore infantile di non essere amati; vale a dire, di essere abbandonati.

Alejandro Jodorowsky

16/10/2023
14/10/2023

"Noi indiani conosciamo il silenzio. Non ne abbiamo paura. Infatti, per noi, il silenzio è più potente delle parole. I nostri anziani sono stati addestrati alla via del silenzio e ci hanno trasmesso questa conoscenza. Osservate, ascoltate, e poi agire, ci dicevano: quello era il modo di vivere.
Con te è esattamente il contrario. Si impara parlando. Premi i bambini che parlano di più a scuola. Nelle vostre feste cercate di parlare tutti allo stesso tempo. Nel tuo lavoro ci sono sempre riunioni in cui tutti interrompono tutti e tutti parlano cinque, dieci o cento volte. E tu lo chiami “risolvere un problema”. Quando sei in una stanza e c'è silenzio, diventi nervoso. Devi riempire lo spazio con i suoni. Quindi parli obbligatoriamente, anche prima di sapere cosa dirai.
I bianchi amano discutere. Non permettono nemmeno all’altra persona di finire una frase. Interrompono sempre. Per noi indiani questo sembra cattiva educazione o addirittura stupidità. Se inizi a parlare, non ti interromperò. Ascolterò. Forse smetterò di ascoltarti se non mi piace quello che dici, ma non ti interromperò.
Quando finirai di parlare, prenderò una decisione su quello che hai detto, ma non ti dirò che non sono d’accordo a meno che non sia importante. Altrimenti starò zitto e me ne andrò. Mi hai detto tutto quello che devo sapere. Non c'è altro da dire. Ma questo non basta per la maggioranza dei bianchi.
Le persone dovrebbero considerare le loro parole come semi. Dovrebbero seminarli e poi lasciarli crescere in silenzio. I nostri anziani ci hanno insegnato che la terra ci parla sempre, ma dobbiamo tacere per ascoltarla.
Ci sono molte voci oltre alla nostra. Molte voci…”
Ella Deloria

20/07/2023

8 cose che influenzano la tua frequenza di vibrazione dal punto di vista della fisica quantistica.

La vibrazione nella fisica quantistica significa che tutto è energia. Siamo esseri vibranti su determinate frequenze. Ogni vibrazione equivale a una sensazione e nel mondo "Vibrazionale", esistono solo due specie di vibrazioni, positiva e negativa. Qualsiasi sensazione ti fa trasmettere una vibrazione che può essere positiva o negativa.

1° - * Pensieri *

Ogni pensiero emette una frequenza verso l'universo e questa frequenza torna all'origine, quindi nel caso, se hai pensieri negativi, sconforto, tristezza, rabbia, paura, tutto questo ti ritorna. Ecco perché è così importante prendersi cura della qualità dei propri pensieri e imparare a coltivare pensieri più positivi.

2TH - * La compagnia di cui ti circondi *

Le persone intorno a te influenzano direttamente la tua frequenza di vibrazione. Se ti circondi di persone felici, positive e determinate, entrerai anche tu in questa vibrazione. Ora, se ti circondi di persone che si lamentano, pettegolezzi e pessimiste, fai attenzione! In effetti, possono ridurre la tua frequenza e quindi impedirti di usare la legge di attrazione a tuo favore.

3° - * La Musica *

La musica è molto potente. Se ascolti solo musica che parla di morte, tradimento, tristezza, abbandono, tutto questo interferirà con ciò che stai provando. Presta attenzione ai testi della musica che ascolti, potrebbe ridurre la frequenza di vibrazione. E ricorda: attiri esattamente ciò che senti nella tua vita.

4° - * Le cose che guardi *

Quando guardi i programmi che si occupano di disgrazie, morti, tradimenti, ecc. Il tuo cervello accetta questo come una realtà e rilascia un'intera chimica nel tuo corpo, che influenza la tua frequenza di vibrazione. Guarda le cose che ti fanno sentire bene e ti aiutano a vibrare a una frequenza più alta.

5TH - * L'atmosfera *

Che sia a casa o al lavoro, se trascorri molto tempo in un ambiente disordinato e sporco, influenzerà anche la tua frequenza di vibrazione. Migliora ciò che ti circonda, organizza e pulisci il tuo ambiente. Mostra all'universo che sei in grado di ricevere molto di più. Prenditi cura di ciò che hai già!

6° - * LA PAROLA *

Se affermi o parli male di cose e persone, ciò influisce sulla frequenza di vibrazione. Per mantenere alta la frequenza, è essenziale eliminare l'abitudine di lamentarsi e parlare male degli altri. Quindi evita drammi e bullismo. Assumiti la responsabilità delle scelte della tua vita!

7° - * GRATITUDINE *

La gratitudine influisce positivamente sulla frequenza di vibrazione. Questa è un'abitudine che dovresti integrare ora nella tua vita. Inizia a ringraziare per tutto, per le cose buone e per quelle che consideri cattive, grazie per tutte le esperienze che hai vissuto. La gratitudine apre la porta affinché le cose buone accadano positivamente nella tua vita.

8° - * L'Amore *

L'amore custodito nel tuo cuore, nella tua testa e nella tua vita. Non importa chi o cosa ami, importa CHE ami ❤️

Jean Meyer



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10/05/2023

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Indirizzo

Via Nazionale, 587
Torre Del Greco
80059

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

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