Dott.ssa Marta Businaro Psicologa

Dott.ssa Marta Businaro Psicologa Psicologa psicoterapeuta e Psicologa giuridica Sedute di sostegno psicologico e psicoeducazione individuale e di coppia.

Il nuovo Studio di Psicoterapia
03/01/2025

Il nuovo Studio di Psicoterapia

Benvenuti nel mio sito! In questo spazio potrete trovare informazioni utili rispetto alla mia formazione professionle, a...
19/12/2024

Benvenuti nel mio sito!
In questo spazio potrete trovare informazioni utili rispetto alla mia formazione professionle, ai servizi offerti e alla psicoterapia psicodinamica.
Un modo per farmi conoscere e avvicinarmi a chi desidera intraprendere un percorso terapeutico.

Lo studio di Psicoterapia Marta Businaro offre percorsi psicoterapeutici altamente specializzati nel territorio di Abano Terme

06/11/2024

Narcisismo e amore narcisistico: perché si uccide chi si ama.

08/10/2024

Non perdete tempo con la gente cattiva.
Non avvelenatevi la vita dietro a rancori inutili.
Cercate la vostra felicità, chi vi ama ne gioirà.

Spenta la fase di innamoramento, se non si prendono le misure dell' altro, se non si modifica qualcosa di sé, se non si ...
28/09/2024

Spenta la fase di innamoramento, se non si prendono le misure dell' altro, se non si modifica qualcosa di sé, se non si rinuncia a parti del sé, la coppia non può crearsi.
Non puoi amare davvero se non sei in grado di metterti in discussione, se non sei disposto a cedere.
L'egoismo uccide l'amore.

"Nell'assumere farmaci per adattarci al mondo, di quale tipo di mondo ci stiamo accontentando? Mossi dall'idea, magari p...
02/09/2024

"Nell'assumere farmaci per adattarci al mondo, di quale tipo di mondo ci stiamo accontentando? Mossi dall'idea, magari pretestuosa, di curare il dolore, la sofferenza e i disturbi mentali, stiamo forse rendendo biochimicamente indifferenti a circostanze intollerabili ampi segmenti della popolazione?"

Condivido questo inquietante interrogativo posto dalla stimata collega psichiatra, Anna Lembeke, sul massivo utilizzo di psicofarmaci per trattare la sofferenza psichica.

Il dolore, l'ansia, la rabbia, il disgusto, sono emozioni umane di cui millenni di evoluzione ci hanno dotati per un motivo: SENTIRE CHE QUALCOSA NON È BUONO PER NOI, È DANNOSO O PERICOLOSO.

Certo, un farmaco può aiutarci a tenere a bada un sintomo, a gestirlo meglio. Ma che effetto ha anestetizzare il dolore?
Davvero l'obiettivo è smettere di sentire dolore o piuttosto capire perché non stiamo più bene nel nostro mondo/contesto e fare qualcosa per cambiarlo?

Nel mondo del tutto subito, per cercare sollievo ai nostri mali, o per mettere a tacere il male degli altri, stiamo finendo per preferire l'anestesia (o la distrazione) generale alla fatica del cambiare le cose.

La psicoterapia è differente.

Non c'è sollievo immediato, ma la conquista della capacità di attraversare il dolore, di ascoltarlo e comprenderlo per poter prendere coscienza delle sue cause e della modalità migliore per risolverle.

Uno dei grossi dibattiti circa l'educazione affettiva dei ragazzi, ma anche il benessere psicosessuale in età adulta, ri...
27/08/2024

Uno dei grossi dibattiti circa l'educazione affettiva dei ragazzi, ma anche il benessere psicosessuale in età adulta, riguarda il mondo della p***ografia e il suo costante declino verso forme di sessualità sempre più violente e sempre più simili ad aggressioni piuttosto che ad unioni romantiche.
Anche uno dei maggiori esponenti del mondo del p***o, l'attore Rocco Siffredi, dichiara: "ormai molti registi del p***o hanno smesso di preoccuparsi del benessere delle attrici; per esempio, la donna soffre per una tripla penetrazione a***e? Le si fa una puntura per anestetizzare. Non ci si rende conto che così quello che si anestetizza, insieme a tutto il resto, è la coscienza dei nostri giovani, lasciati solo con in mano un telefono che gli apre un mondo che non sono in grado di gestire e comprendere".
Impressionante, non trovate? Queste scene in cui le donne fingono un piacere esagerato in realtà provano un dolore così insopportabile da richiedere che sia loro praticata un'anestesia!
Ancora più impressionante se consideriamo che l'età media di accesso al p***o online oggi é 12 anni, età in cui apprendono, attraverso questi filmati, che dovrebbero godere nell'infliggere o ricevere dolore.
Ma Rocco è ottimista quando parla della coscienza dei giovani, perché la verità è che di dipendenza da p***o e di incapacità di discernere tra una sessualità sana e una sua perversione, sono anche moltissimi adulti.

L'educazione ad una sana sessualità, e soprattutto al rispetto dell'altro, è una responsabilità di ogni famiglia che non possiamo continuare a delegare.
Così come é responsabilità di ogni individuo educare sé stesso al rispetto del prossimo, della donna in particolare, sempre più vittima, quest'ultima, di atti di violenza e abuso di ogni genere.

***ografia

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17/08/2024

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03/04/2024

Giovani maleducati o adulti inconsistenti?

La chiamerò "festa" il giorno in cui non dovremo più scegliere se avere uno stipendio o un figlio. Il giorno in cui potr...
08/03/2024

La chiamerò "festa" il giorno in cui non dovremo più scegliere se avere uno stipendio o un figlio. Il giorno in cui potremo avere le stesse prospettive di carriera e di stipendio dei colleghi uomini. Il giorno in cui moriremo di vecchiaia e non ammazzate. Il giorno in cui saremo considerate esseri senzienti da rispettare e non corpi da stuprare. Quel giorno potrò chiamarla festa. Oggi la chiamo con il suo nome: "giornata internazionale della donna", di cui ancora abbiamo bisogno perché i nostri diritti, ahimè, ancora sono calpestati.

21/02/2024

MEDICINA E NARCISISMO

In questi anni di attività clinica, ho avuto, e sto ancora avendo, la possibilità di ve**re a contatto con moltissime persone in cerca di aiuto.
Persone che portano nel mio studio esperienze di vita quotidiana, a volte profondamente dolorose e traumatiche.
Una delle cose che, anche se ho ascoltato innumerevoli volte, continua a turbarmi profondamente, è la quantità di traumi che le persone riportano di aver subito da parte del personale sanitario, soprattutto medici e psicologi (alcuni psicoterapeuti specializzati altri no).

Proprio quelle persone che dovrebbero occuparsi del benessere degli individui finiscono per essere traumatizzanti, abusanti, violenti!
Che triste paradosso!

Condivido le riflessioni di Nancy McWilliams, quando sostiene che certi individui scelgano questa carriera per seguire il proprio personale narcisismo, per un senso di superiorità e prestigio personale, più che per un autentico interesse per l'umana sofferenza.
Uno specialista che afferma "IO curo, IO salvo, IO sono capace" non ha capito nulla del suo ruolo nella vita degli altri.

Il nostro ruolo è "aiuto TE a stare bene, TE a crearti una vita migliore, TE a gioire".
Noi siamo strumenti in funzione dell'altro.
Guai se il paziente diviene strumento in funzione del nostro ego!
Guai se lo scopo è l'autocelebrazione!
Chi non si rende conto che l'essere un sanitario significa essere "per l'altro, con l'altro" finisce per non vederlo più l'altro, per calpestarlo, usarlo, violarlo, sacrificarlo sull'altare del proprio ego.
Ma a quel punto si smette di essere terapeutici per l'altro, e si perde completamente lo scopo, la dignità e il valore della nostra professione.

RABBIA, VIOLENZA, DEGRADOCOSA STA ACCADENDO?Questo è Leone. Gli hanno dato un nome forte i volontari che lo stanno curan...
02/01/2024

RABBIA, VIOLENZA, DEGRADO
COSA STA ACCADENDO?

Questo è Leone. Gli hanno dato un nome forte i volontari che lo stanno curando a Barletta dopo che, la notte di Capodanno, dei ragazzi si sono "divertiti" a fargli esplodere un petardo un bocca.
Un altro suo compagno non ce l'ha fatta, è morto a causa dei botti che gli hanno lanciato contro.

Video di sevizie sugli animali da parte di giovani e giovanissimi, insozzano il web di una violenza gratuita, cieca e inaudita.

Violenza e rabbia scagliata contro i più deboli, gli indifesi.

Piccoli animali, vittime innocenti di un'umanità degradata. Ma anche anziani, senzatetto, bambini, donne, di cui voglio risparmirvi le immagini.

I più deboli alla mercé dei più forti, in un mondo dove non si può più sperimentare ed esprimere un sentimento di dolore se non attraverso la violenza che distrugge.

Io non credo che i ragazzi di oggi siano più crudeli dei ragazzi di un tempo. Non ci voglio credere.

Credo però, fermamente, che non siano più in grado di gestire la frustrazione.

Viviamo in un mondo lacerato da profonde ingiustizie sociali, che si regge sulla logica del consumo e dell'apparenza.

Una logica dove i pochi ricchi dettano le regole del gioco e i molti indigenti faticano a seguire.

Tutti annaspano per stare al passo, ma l'asticella è sempre troppo alta: devi essere ricco, potente, popolare, bellissimo, sempre in forma, prestante, avere successo, essere felice e realizzato, l'orgoglio di mamma e papà, ammirato dai coetanei, vincente in tutto.

E i modelli di successo che questa società ha da offrire sono a dir poco discutibili: uomini ricchi, potenti, arroganti, xenofobi e pronti a sacrificare tutto e tutti per il potere e il prestigio. Uomini che hanno fatto dell'odio la loro bandiera, della violenza sui popoli meno abbienti la fonte delle loro ricchezze.

Non c'è spazio, nella nostra società, per il fallimento, per la tristezza, per la paura, per il dolore e la sofferenza che inevitabilmente tutti sperimentiamo.

Non insegnamo più ai ragazzi a tollerare la fatica, il dolore, la tristezza, a cadere e a rialzarsi.

Sono protetti da tutto questi giovani.
Se prendono una nota a scuola è colpa dell'insegnante, se sono maleducati è colpa di internet e dello smartphone, se sono giù di morale ricevono regali consolatori invece di parole accettanti. Non possono essere tristi perché hanno tutto, non possono soffrire se no fanno soffrire i genitori, non possono fallire perché altrimenti deludono le aspettative.

Non possono essere che felici e contenti.

Ma il mondo non è un posto felice e contento e tutte queste aspettative di infinito successo, popolarità e ricchezza vengono, la maggior parte delle volte, disattese.

E allora arrivano la frustrazione e la tristezza dell'inevitabile delusione.

Ricordate la scena di Blanco a Sanremo? Un problema tecnico stava rovinando la sua performance. La frustrazione e la tristezza per la delusione.
E ricordate com'è andata?
Un'esplosione di violenza che ha distrutto tutto.

Sembrano fatti diversi, ma stiamo parlando dello stesso fenomeno.

Di un mondo che non permette ai giovani di fallire, di soffrire, di essere tristi, dove l'unica espressione emotiva negativa possibile è la rabbia espressa sottoforma di violenza. Violenza che vediamo proposta in tutti i modi come sinonimo di forza ed eroicità. Guardate i film: il supereroe arriva e con la sua forza titanica ammazza tutti, distrugge e fa tabula rasa mentre con qualche battuta arrogante ammicca allo schermo.

Violenza che, nella fragilità di questi ragazzi che ahimè, nella realtà non sono supereroi onnipotenti,, si rivolge contro le cose, contro i deboli e a volte contro di sé.

Non vi è più educazione al dolore, noi adulti non lo vogliamo vedere negli occhi dei ragazzi, non accettiamo la loro infelicità perché li abbiamo iperviziati, perché abbiamo proiettato su di loro i nostri sogni di gloria che non vogliamo vedere delusi.

E loro sono incazzati neri perché la realtà non corrisponde a quei sogni ed è tremendamente deludente.

Abbiamo voluto creare la società della perfezione e loro la stanno smantellando a suon di violenza.

In alcun modo voglio giustificare l'orrore a cui assistiamo ormai quotidianamente.

Ma se continueremo a condannare senza comprendere la violenza, non risolveremo mai alcun problema. Se condanniamo senza comprendere che la società necessità di un cambiamento radicale, non cambierà nulla.

Questa società del falso è alla frutta.
Prendiamone atto e corriamo ai riparti prima che sia troppo tardi.

Troppi innocenti hanno già pagato.

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Sito Web

https://www.studiopsicoterapiamartabusinaro.com/

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