Anahì Dettoni dott.ssa biologa e operatore olistico

Anahì Dettoni dott.ssa biologa e operatore olistico nutrizione consapevole, riabilitazione gastrointestinale, sessioni per la comprensione e crescita interiore

https://www.youtube.com/watch?v=408gY391PNo
17/12/2025

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Uno studio che sta destando notevole interesse presso la comunità scientifica: il Dott. Paolo Mainardi sviluppa i principi e le osservazioni attraverso le qu...

Nata nel 1907 e deceduta nel 2024 a 117 anni e 168 giorni, M116 è la persona vissuta di più al mondo. Un’analisi delle c...
16/12/2025

Nata nel 1907 e deceduta nel 2024 a 117 anni e 168 giorni, M116 è la persona vissuta di più al mondo. Un’analisi delle caratteristiche biologiche di M116 ha rivelato di recente che la sua longevità da record è dovuta a una combinazione di fattori genetici protettivi, un microbiota intestinale sano, un metabolismo efficiente e una bassa infiammazione.

I risultati, pubblicati su Cell Reports Medicine, suggeriscono che la longevità “estrema” deriva dall’interazione tra fattori genetici e ambientali, offrendo spunti di riflessione sui meccanismi che consentono un invecchiamento sano.

Sebbene oggi più persone vivano oltre i 100 anni, superare i 110 è ancora estremamente raro e non è stato ancora compreso perché persone come M116 raggiungano una longevità così straordinaria.

Per rispondere a questa domanda, Eloy Santos-Pujol della Central University of Catalonia di Barcellona, ​​in Spagna, e i suoi colleghi hanno esaminato i valori ematici, il DNA, il metabolismo, il sistema immunitario, il microbiota e i marcatori epigenetici di M116.
Biologia protettiva

Dai dati ottenuti è emerso che i telomeri dei cromosomi di M116 erano insolitamente corti. Inoltre, il suo genoma conteneva alcune rare varianti genetiche che potrebbero spiegare la sua longevità e che sono risultate correlate a una eficiente risposta immunitaria, alla funzionalità cardiaca e alla protezione della funzione cerebrale.

Ulteriori analisi hanno dimostrato che M116 presentava uno dei profili di colesterolo più sani mai registrati, che i suoi mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, funzionavano meglio di quelli delle donne più giovani, e che il suo sistema immunitario presentava caratteristiche uniche che favorivano bassi livelli di infiammazione.

Infine, sebbene M116 presentasse alcuni dei tipici cambiamenti legati all’età, le sue cellule mostravano segni epigenetici protettivi in ​​alcune regioni del DNA, che potrebbero aver contribuito a preve**re le malattie.
Estrema longevità

Il microbiota di M116 è risultato insolitamente diversificato e ricco di Bifidobacterium, un genere batterico intestinale benefico i cui livelli solitamente diminuiscono con l’età. È stato inoltre dimostrato che i batteri del genere Bifidobacterium aiutano a combattere l’infiammazione e a favorire la produzione di acidi grassi benefici. Allo stesso tempo, M116 presentava pochi batteri nocivi legati alla fragilità e all’infiammazione.

L’abbondanza del genere Bifidobacterium potrebbe spiegare l’eccellente profilo di colesterolo e i bassi livelli di infiammazione di M116. Inoltre, la crescita dei Bifidobacterium potrebbe essere stata stimolata dalla dieta mediterranea seguita da M116 e dall’assunzione quotidiana di yogurt.

«Il quadro che emerge dal nostro studio, sebbene ottenuto dall’analisi di un singolo individuo, dimostra che l’età estremamente avanzata e la cattiva salute non sono intrinsecamente collegate e che entrambi i processi possono essere distinti e analizzati a livello molecolare» concludono i ricercatori.

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2666379125004410?via%3Dihub

15/12/2025

🔥 IL CEPPO DI NATALE

Un rito antico, prima delle luci e dell’albero

Prima dell’albero di Natale, prima delle decorazioni e delle lucine, nelle case contadine esisteva un rito molto più antico e solenne: il ceppo di Natale.

La sera della Vigilia veniva portato in casa un grande tronco, spesso di quercia, olmo o castagno. Non era un semplice pezzo di legna, ma un simbolo potente: rappresentava la continuità della vita, la protezione della famiglia e il ritorno della luce dopo il buio dell’inverno.

Il ceppo veniva acceso con attenzione e rispetto, spesso dal capofamiglia, e doveva ardere lentamente, senza spegnersi. In alcune tradizioni si cercava di farlo durare più giorni possibile, a volte fino all’Epifania.

Intorno al fuoco si stava in silenzio, si raccontavano storie, si mangiava qualcosa di caldo. Non era una festa rumorosa: era un momento raccolto, quasi sacro.

🌾 Un fuoco che proteggeva casa e campi

Il ceppo non serviva solo a scaldare.
Si credeva che il suo fuoco proteggesse la casa, tenesse lontane le disgrazie e portasse fertilità ai campi.

Per questo motivo le ceneri non venivano mai buttate.
Venivano conservate e sparse nell’orto, nei campi o vicino alla stalla, come gesto di buon auspicio per l’anno nuovo.

Era un modo semplice, ma profondo, per chiedere alla natura di essere benevola.

🕯️ Una notte diversa da tutte le altre

La notte di Natale era considerata una notte “speciale”, in cui tutto rallentava.
Si evitavano litigi, parole dure, gesti violenti.

Si diceva che:

il fuoco del ceppo ascoltasse.

Per questo si cercava di vivere quella sera con calma e rispetto, perché si credeva che il modo in cui si passava la Vigilia avrebbe influenzato l’anno a ve**re.

✨ Una tradizione quasi dimenticata

Con il tempo, il ceppo di Natale è stato sostituito dall’albero e dalle decorazioni moderne.
Ma per secoli è stato il vero cuore del Natale, soprattutto nelle case più semplici.

Un Natale fatto di fuoco, silenzio e piccoli gesti, quando bastava un tronco acceso per sentirsi protetti.

🌿 Per ricordare

Forse oggi non accendiamo più il ceppo nel camino,
ma ricordare queste tradizioni ci aiuta a riscoprire un Natale più lento, più intimo, più vero.

Paolo Mainardi Il microbiota ha un potenziale enorme, sia per la diagnostica che terapeutico, ma ancora fatica ad entrar...
13/12/2025

Paolo Mainardi
Il microbiota ha un potenziale enorme, sia per la diagnostica che terapeutico, ma ancora fatica ad entrare nella pratica clinica quotidiana. Questo gap tra ricerca avanzata e applicazione concreta, noto come “perdita nella traduzione”, rallenta il progresso di un settore destinato a rivoluzionare la medicina.
Ma la rivoluzione è imminente: il microbiota rappresenta il target ideale per la medicina di precisione, perché è unico per ogni persona e può cambiare in base allo stile di vita e alla dieta.
Il futuro della medicina è qui, e il microbiota sarà al centro di questa rivoluzione!
Nei pazienti con osteoartrite, un’elevata presenza intestinale di Streptococcus spp. è associata a maggiori livelli di dolore e infiammazione articolare.
Questa relazione suggerisce che la modulazione del microbiota intestinale potrebbe rappresentare una nuova strategia terapeutica per ridurre dolore ed infiammazione nell’osteoartrite, pur richiedendo ulteriori studi per chiarirne i meccanismi.
I dati mostrano che un’elevata abbondanza di Streptococcus spp. è correlata a dolore articolare più intenso e maggiore infiammazione locale, confermando il ruolo fondamentale di un corretto bilanciamento del microbiota nell’osteoartrite, come in altre patologie infiammatorie articolari.

Il Gruppo Mainardi Ricerca guida l’innovazione nella ricerca nutraceutica e alimentare in Italia, sviluppando formulazioni sicure e studi clinici avanzati.

ALFA-LATTOALBUMINARoberta Rinaldi·Martedì 21 luglio 2015L'alfa-lattoalbumina è una sieroproteina del latte, particolarme...
11/12/2025

ALFA-LATTOALBUMINA

Roberta Rinaldi·Martedì 21 luglio 2015
L'alfa-lattoalbumina è una sieroproteina del latte, particolarmente presente nel nostro latte. Nel nostro colostro rappresenta il 40% delle proteine, nel latte maturo scende a 2 g/l.
Il suo compito è quello di attivare i processi protettivi e assorbitivi intestinali, mediante queste azioni modula lo sviluppo cerebrale. Per questo solo il nostro latte ne è così ricco. Nel latte vaccino sono presenti sieroproteine NON presenti nel nostro, come la beta-lattoglobulina, che è res...ponsabile delle possibili reazioni avverse quali allergie o intolleranze.
L'alfa-lattoalbumina è particolarmente ricca di Triptofano, ammino acido essenziale, limitato nella nostra dieta, unico precursore della serotonina.
Assunzioni orali di Alfa-lattoalbumina sono effettivamente capaci di aumentare il livello plasmatico di triptofano, quindi la sua captazione cerebrale e la successiva sintesi cerebrale di serotonina. Dato recentemente confermato su animali con uno studio che dimostra che dopo 3 settimane di somministrazioni quotidiane si ha un significativo aumento della sintesi cerebrale di serotonina. (1)
Questi risultati possono sembrare banali, ma non lo sono. Le stesse assunzioni orali di triptofano non producono un aumento del suo livello ematico, in quanto la capacità di assorbire intere proteine e ammino acidi liberi viene persa dall'intestino durante lo sviluppo post-natale. Tra le proteine, le sieroproteine producono il maggior aumento dei livelli plasmatici degli ammino acidi che le costituiscono, ma la maggiore capacità dell'alfa-lattoalbumina di aumentare il triptofano è dovuta alle sue azioni prebiotiche, che ripristinano una corretta flora intestinale, riducendo quella disbiotica che è responsabile di una eccessiva decarbossilazione del triptofano proteico in indolo e scatolo. Infatti assunzioni orali di proteine ricche di triptofano come iperico e griffonia, in soggetti con disbiosi intestinale, portano ad un aumento dell'indolo e scatolo urinario, non del triptofano plasmatico.

un'alternativa nutriente alla pastina nelle minestre
10/12/2025

un'alternativa nutriente alla pastina nelle minestre

Conoscete la stracciatella alla romana?😋 Una minestra saporita e sostanziosa d'origine laziale💛 La ricetta che vi proponiamo oggi è stata preparata da Clau...

04/12/2025

🍔 Sempre più persone, abituate a consumare cibi ultraprocessati e molto lavorati, hanno sviluppato quello che gli studiosi chiamano “microbiota industriale”.

Nell’intestino, la popolazione di batteri si è adattata alle abitudini alimentari moderne, perdendo biodiversità.
Recenti studi mostrano questa perdita di equilibrio come una delle cause principali dell’aumento esponenziale delle malattie autoimmuni.

🌱 Al contrario, la dieta mediterranea aiuta a mantenere il microbiota in armonia, ed è anche uno dei segreti della longevità.

✨Vuoi prenderti cura del tuo microbiota e favorire l’equilibrio cellulare e metabolico? Scopri Bios Act Complex, il supporto naturale per il tuo benessere quotidiano.
👉 www.gruppomainardiricerca.it/bios-act-complex/

(Studi completi: Sonnenburg & Sonnenburg (2019) – Vulnerability of the industrialized microbiota, Rondinella et al. (2025) – The Detrimental Impact of Ultra-Processed Foods on the Human Gut Microbiome and Gut Barrier, Wang, X. et al. (2024) – Emerging role of gut microbiota in autoimmune diseases, Cui, X. et al. (2025) – Role of gut microbiota in the development of some autoimmune diseases)

29/11/2025

Paolo Mainardi Le centraline energetiche del corpo umano sono i mitocondri che vivono in simbiosi nelle nostre cellule. L’acido lattico, prodotto dall’attività muscolare alimenta i mitocondri e persino il cervello, dimostrando che l’energia può derivare anche dall’esercizio fisico, non solo dall’alimentazione.
È sorprendente che ancora oggi si calcoli il fabbisogno energetico come se fossimo semplici stufe da alimentare, mentre ricerche storiche indicano che le calorie non sono un parametro valido per la nutrizione umana.
L’evoluzione ha adattato l’apparato digerente umano a un’alimentazione ricca di grassi saturi, suggerendo una strategia di sopravvivenza orientata all’energia e alla forza.
Prendersi cura del microbiota significa sostenere un sistema complesso e fondamentale per la produzione di energia e l’equilibrio dell’organismo.

21/11/2025
https://www.youtube.com/live/PGcAQwG-8KQ
16/11/2025

https://www.youtube.com/live/PGcAQwG-8KQ

"In principio fu il verbo".. Puntata dedicata all'importanza del suono, nella sua funzione creante e modellante dell'universo, attraverso la frequenza e la v...

Indirizzo

Via Ugone Visconti 8/A
Tortona
15057

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