08/06/2025
OMOCISTEINA, LATTE E DEPRESSIONE
L’omocisteina è una molecola derivata dal catabolismo della metionina, essenziale, abbondante nelle proteine animali e viene sintetizzata nel e nel muscolo striato, nei quali si forma durante la biosintesi della creatina.
La sua funzione biologica si esplica attraverso due reazioni enzimatiche:
1) Per la prima (rimetilazione) è richiesta la presenza di due coenzimi, folato e metilcobalamina; in caso di carenza di metionina l'omocisteina viene riciclata a metionina secondo due vie differenti.
La prima richiede la presenza dell’enzima metionina sintasi (MS), di VITAMINA B12 e N-metiltetraidroFOLATO (MTHF). La seconda invece, che è presente soprattutto a livello epatico, è vitamina B12-indipendente e richiede la presenza di BETAINA-omocisteina metiltransferasi.
2) Per la seconda (transulfurazione) è necessaria la vitamina B6.
La transulfurazione invece avviene quando la via della rimetilazione è satura o quando è necessario produrre cisteina. Pertanto, questa via metabolica non solo porta alla produzione di cisteina (precursore del GLUTATIONE, vi dice niente??), ma catabolizza effettivamente l’eccesso di omocisteina.
La forma circolante (Hcy totale) è la somma di tutti i tipi molecolari plasmatici e riflette il bilancio fra produzione e utilizzo; tuttavia, molti fattori sono in grado di provocare un’iperomocisteinemia:
- carenza di vitamine B (come accennato, le vitamine B6, e l’acido folico sono necessari per gli enzimi coinvolti nelle vie metaboliche e le loro carenze nutrizionali provocano blocchi con conseguente aumento dei prodotti intermedi);
- carenze enzimatiche su base genetica (sono noti difetti dei geni che codificano per gli enzimi );
- insufficienza renale, con conseguente diminuzione della “clearance” della Hcy;
- farmaci (terapie con ciclosporina A o metotressato);
- età (all’aumento dell’età corrisponde un aumento della Hcy plasmatica);
- sesso (gli uomini hanno valori più alti delle donne);
- stile di vita (attività fisica, fumo, stress, assunzione di caffè) e condizioni generali di salute (i soggetti in buono stato di salute presentano concentrazioni di Hcy inferiori rispetto ai soggetti in peggiore stato di salute).
Da un punto di vista epidemiologico, la nutrizionale è la causa più frequente di alterazione del metabolismo della metionina con conseguente ; per tale motivo le concentrazioni plasmatiche di Hcy sono considerate un sensibile indicatore di deficit delle vitamine correlate (folato, B12 e B6).
Da molti anni, alla lista dei più noti fattori di rischio per patologie e cerebrovascolari, quali fumo, ipertensione, , dislipidemie, , si è aggiunta l’iperomocisteinemia.
Il ruolo della Hcy nella patogenesi delle malattie cardiovascolari è stato ipotizzato fin dal 1969 - 51 ANNI FA, non ieri - quando McCully osservò al tavolo autoptico la presenza di aterosclerosi prematura diffusa in due bambini affetti da omocistinuria, patologia ereditaria congenita, e formulò l’ipotesi di un rapporto diretto tra esposizione ad elevate concentrazioni di Hcy e lesioni aterosclerotiche diffuse e fenomeni di tromboembolismo arterioso e venoso.
Il meccanismo d'azione dell'omocisteina nella patogenesi CV non è ancora stato chiarito ma si ipotizza che 1) favorisca il danno endoteliale riducendo sia la sintesi di monossido di azoto (potente vasodilatatore) e aumentando lo ossidativo.
Questo processo infiammatorio indurrebbe la formazione di ateromasiche.
Inoltre...
Studi pubblicati di recente hanno dimostrato che elevate concentrazioni di Hcy sono associate alla depressione.
Alti livelli di Hcy hanno la capacità di modulare i principali neurotrasmettitori (ad es. dopamina, serotonina, melatonina) e disregolare i neuroni, aumentando così il rischio di depressione.
È stato scoperto che bassi livelli plasmatici di ACIDO FOLICO sono correlati alla diagnosi di depressione maggiore con una risposta clinica più scadente al trattamento antidepressivo.
In aggiunta è stato riportato che la vitamina B12 è inversamente correlata con il rischio di sintomi depressivi - meno B12 = più DEPRESSIONE -.
È curioso notare, per di più, che c'è una relazione causale tra intolleranza al lattosio (per carenza genetica di lattasi), aumento dell'omocisteina, carenza di acido folico e maggiore incidenza di depressione.
Riflettiamo...
Dal nutrizionista di paese è tutto e i Tacchini Ignoranti MUTI.
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https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6107192/