
04/09/2025
Il rientro a scuola dopo la pausa estiva è un passaggio ad alta intensità adattiva, che può attivare nei bambini e negli adolescenti una risposta emotiva disorganizzata: alterazioni del ritmo sonno-veglia, difficoltà di concentrazione, malumore, somatizzazioni. Secondo lo psicologo psicoterapeuta Giuseppe Luigi Palma, "prepararsi per tempo alla ripresa, riorganizzando gradualmente abitudini e aspettative, consente di affrontare i cambiamenti senza vissuti di sopraffazione".
La funzione regolativa della famiglia è centrale: i genitori, attraverso la gestione quotidiana e la qualità del clima relazionale, influenzano direttamente la tenuta emotiva del figlio studente. La condivisione dei tempi di inizio giornata, l’organizzazione non ansiogena degli impegni e la capacità di ascolto possono attutire l’impatto della transizione.
Favorire un rientro sostenibile significa attivare forme di continuità tra tempo personale e tempo scolastico, evitando rotture brusche e promuovendo micro-rituali di passaggio. In caso di sintomi persistenti o segnali di sofferenza, è indicata una valutazione psicologica per distinguere tra un disagio transitorio e una condizione strutturale.
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