Dottoressa Anna Maria Fontana

Dottoressa Anna Maria Fontana medicina generale
medico di famiglia
convenzionato ssn

29/11/2025
16/11/2025

Preghiera a S.Giuseppe Moscati(festivita' 16 Novembre)

San Giuseppe Moscati prega per noi e per il mondo intero insieme alla Santa Vergine Maria e tutte le anime del Paradiso,sia la tua vita per noi un esempio da seguire per portare conforto ai fratelli che il buon Dio ci ha messo nel cammino della nostra vita . Intercedi per noi presso Dio e ottienici la guarigione del corpo e dello spirito , liberaci da ogni pericolo e assistici in modo particolare nella malattia e nell'ultima agonia.
O Santo dei medici ,o Santo in mezzo ai poveri,ti sei fatto simile a Gesù per portare sollievo ai corpi malati e per portare consolazione alle anime che si affidavano al tuo buon cuore.
San Giuseppe Moscati mi affido a te non solo ora ma tutti i giorni della mia vita, difendimi da ogni avversità ogni giorno della mia vita e ottienimi la grazia di cantare in eterno insieme a te l'infinita gloria di Dio, amen.

16/11/2025

Questa è la descrizione più chiara, reale e sconvolgente di un infarto femminile che abbia mai letto.
E ve la riporto perché, sì… potrebbe salvare una vita. Forse la vostra. Forse quella di qualcuno che amate.

Erano le 22:30. Nessuno sforzo. Nessuna forte emozione.
“Ero seduta, tranquilla. Il mio gatto sulle ginocchia, stavo leggendo una storia.
All’improvviso… una sensazione strana, come un blocco alla gola, simile a un’indigestione.
Ma non mangiavo da ore.

Poi la pressione è salita lungo la schiena, fino allo sterno.
E poi… fino alla mascella.
E lì ho capito.
Stavo avendo un infarto.”

Ha cercato di alzarsi. È caduta.
Con le forze che le restavano, ha chiamato il numero d’emergenza.
“Credo di avere un infarto. Ho una forte pressione sotto lo sterno, e dolore alla mascella.”

L’operatore le ha detto solo una cosa:
“Apri la porta. Sdraiati dove possiamo trovarti.”
Lei ha obbedito. E poi ha perso i sensi.

Si è risvegliata in ospedale. Con due stent nel cuore.
Il cuore si era fermato.
Ma la vita no.

Perché questa storia va letta, ricordata e condivisa?

Perché gli infarti nelle donne non sono come nei film.
Non sempre c’è il dolore al petto che devasta.
A volte sono solo segnali discreti: pressione, fastidio, un dolore alla schiena o alla mascella.
Molte donne non si accorgono di cosa sta succedendo, finché è troppo tardi.

💬 Non aspettare. Non guidare. Chiama subito il 118 o il 112.
Ogni minuto conta. Ogni secondo può fare la differenza.

E ricordiamoci una cosa fondamentale:
Avere il colesterolo nei limiti non significa essere al sicuro.
Lo stress, l’infiammazione cronica, la stanchezza emotiva… possono logorare il cuore in silenzio.

Un cardiologo ha detto una volta:
“Se ognuno che legge questo messaggio lo condivide, almeno una vita sarà salvata.”

Fatelo.
Non solo per voi.
Ma per ogni donna che amate.

Perché la vita non dà sempre un secondo avviso.

14/11/2025

Benedico il il mio lavoro perche attraverso la conoscenza della sofferenza mi fa apprezare quello che ho...e mi da la possibilità di potere essere utile agli altri...

07/11/2025
02/11/2025
27/09/2025

27 SETTEMBRE 2025; SANTI COSMA E DAMIANO, MARTIRI

Onore ai medici.

Onora il medico, perché la sua missione non è inutile. L'Altissimo l'ha creata, come ha creato le medicine e respingerle non è cosa da saggio.
"Le piante hanno le loro virtù e l'uomo che le conosce glorifica Dio, degno di ammirazione in tutto quello che ha fatto. Il dolore, per mezzo di esse è addolcito, l'arte ne trae ricette senza numero nelle quali risiede la salute.
Se sei malato, non trascurarti, figlio mio, ma prega il Signore che ti guarisca, allontana da te il peccato, purifica il tuo cuore, fa' la tua offerta all'altare e poi lascia che il medico intervenga. Il suo intervento una volta o l'altra si impone e non contare di evitarlo.
Egli pure però deve pregare il Signore, perché diriga le sue cure a calmare la sofferenza, allontanare il male e rendere le forze a colui che lo ha chiamato" (Eccli 38,1-15).
Sono parole della Sapienza che era bene citare in questa festa. Fedele al precetto divino, la Chiesa onora oggi in san Cosma e san Damiano la professione del medico nella quale molti raggiunsero la santità (Dom A. M. Fournier, Notices sur les saints médicins).
Il Cristo e la sofferenza.
Sarebbe un errore grossolano pensare che la Chiesa, sollecita della salute delle anime e persuasa che la sofferenza è per esse sorgente di meriti immensi, si disinteressasse del corpo dei fedeli e delle miserie che li colpiscono.
Non ci si mostra Gesù Cristo nel Vangelo medico dei corpi e delle anime? Il maggior numero dei suoi miracoli hanno per oggetto la guarigione di malattie e infermità e la risurrezione stessa. Se la pietà del suo cuore arrivava fino all'anima degli infelici che gli erano messi davanti e vi portava il rimedio con la grazia della contrizione e con il perdono dei peccati, non dimenticava la malattia fisica, ma li liberava da essa con eguale potenza e bontà.

La Chiesa e la sofferenza.
Depositari del potere di far miracoli, gli Apostoli continuarono la missione del Maestro e il libro degli Atti ci fa sapere che il primo miracolo di san Pietro fu compiuto per guarire un infelice, che non aveva mai potuto camminare.
Quando la Chiesa ebbe la libertà di farlo, fondò non soltanto scuole per l'istruzione e l'educazione della gioventù, ma anche ospedali per i vecchi e i malati. Con la dottrina, tutta ca**tà e mansuetudine, con l'esempio di abnegazione e di sacrificio, ispirò a molti suoi figli il pensiero e il desiderio di consacrarsi a quelli che soffrono.
Nel corso della storia sorsero numerose Congregazioni per l'assistenza dei malati: Fratelli di san Giovanni di Dio, Sorelle di san Vincenzo de' Paoli ecc., e nelle regioni nostre come nei luoghi di missione si contano a migliaia gli ospedali, i dispensari dove religiosi e religiose curano con abnegazione indiscutibile che desta ammirazione, tutte le miserie della povera umanità.

Cristo nei fratelli sofferenti.
Questa attività generosa trova la sua spiegazione in un amore disinteressato per l'umanità sofferente e, prima ancora, in un amore per Cristo, che continua a soffrire nelle sue membra infelici. Mentre curano il malato, l'infermiere e l'infermiera vedono più lontano, vedono il Signore sofferente e, per amore suo, superano la naturale ripugnanza, la fatica che le cure e le veglie comportano, passano sopra tutte le difficoltà che incontrano nel malato o in quelli che lo circondano e non chiedono né paga, né ricompensa.
Però una ricompensa è loro assicurata: spesso quella degli uomini; ma, soprattutto e infallibilmente, quella di Dio. Il contatto con Dio è risanatore e santificante. Dio si è sostituito al prossimo ed è Dio che è servito, a Lui risale l'amore. Un bicchiere d'acqua offerto in suo nome non resta senza ricompensa e le sue grazie scendono abbondanti anche quaggiù su coloro che Lo servono, ma nell'ultimo giorno essi ascolteranno con gioia le parole del giudice supremo: "Ero ammalato e voi mi avete visitato" (Mt 25,36).

I santi medici.
Detto questo non sorprende che un grande numero di anime si sia santificato nell'esercizio della ca**tà fraterna. Le Litanie dei santi medici contano 57 nomi e sono incomplete, perché bisognerebbe aggiungere i nomi di santi e di sante, che senza avere diploma o titolo di dottore in medicina, consacrarono tuttavia la vita all'assistenza dei malati e dei deboli. Bisognerebbe aggiungere il nome dei missionari martiri, che portarono in regioni lontane insieme con la fede la loro dedizione al sollievo di tutte le sofferenze fisiche. Gli Angeli aggiornano il Libro d'Oro sul quale leggeremo, nell'eternità, le meraviglie che la ca**tà ha ispirato alle anime generose e, più ancora, quelle che vi ha realizzate.

VITA. - Sarebbe più facile tracciare la storia del culto dei santi Cosma e Damiano che dare notizie della loro vita e della loro morte. La tradizione li vuole fratelli, medici, arabi e martiri. Il loro culto nacque a Cyr, città della Siria settentrionale, dove nel V secolo era una basilica ad essi dedicata, e nel 530 il pellegrino Teodosio afferma che ivi furono martirizzati. La loro fama si propagò rapidamente e si trovano tracce del loro culto in Cilicia, a Edessa, in Egitto. Papa Simmaco (498-514) consacrò loro un oratorio a Roma e Fulgenzio un monastero in Sardegna, nel 520. Nell'ottavo secolo Gregorio II istituì una Messa stazionale nel giovedì della terza settimana di quaresima e la fissò nella loro Chiesa. I due santi sono oggi Patroni di una associazione di medici cattolici e delle Facoltà di Medicina.

Preghiera ai santi Cosma e Damiano.
Per implorare la protezione dei santi Cosma e Damiano, prendiamo a prestito dal Messale Mozarabico una bella preghiera:
"O Dio, nostro guaritore e medico eterno, che facesti Cosma e Damiano incrollabili nella fede, invincibili per il coraggio, affinché con le loro ferite portassero rimedio alle ferite umane, essi, che prima del loro martirio, con una terapeutica terrena, operarono la salute dei popoli, costituiscili, te ne preghiamo, nostri custodi e medici delle nostre infermità. Per essi sia guarito quanto in noi vi è d'infermo, per essi sia la guarigione senza ricadute, per essi trovino rimedio i corpi e le anime. Mettano essi termine alle segrete malattie dell'anima, ai visibili languori concedano pronta salute. Con la loro intercessione spremano il pus delle ferite, con le dita della loro preghiera le detergano fino in fondo, vadano essi incontro alle miserie umane per portare ad esse rimedio. Sorreggano il peso che schiaccia gli uomini e possano quaggiù custodirci immuni dalla malattia del peccato per condurci ad essere coronati nella celeste patria".
Preghiera a tutti i santi medici.

Terminiamo con una preghiera a tutti i santi medici, per raccomandarci alla loro benevola sollecitudine:
"Voi tutti santi e sante di Dio, che professione medica e ca**tà nell'assistere gli infermi poveri illustrano e che la Chiesa cattolica onora e venera; e voi, san Luca, Evangelista di nostro Signore Gesù Cristo, primo fra tutti, principe e patrono dei medici cristiani; e voi, insigni medici, Cosma, Damiano, Pantaleone, Ursino, Ciro d'Alessandria, Cesare di Bisanzio, Codrate di Corinto, Eusebio il greco, Antioco di Sebaste, Zenobio di Egea; Voi ancora sante e dolcissime consolatrici dei malati, guaritrici dei loro mali e nelle arti medicali esperte: Teodosia, la martire illustre, madre di san Procopio, martire egli pure, Nicerate di Costantinopoli, Ildegarda vergine di Magonza, Francesca Romana, che la ca**tà verso gli infermi poveri e i miracoli resero così celebre, intercedete per noi presso colui nella fede e nella ca**tà del quale voi viveste e per amore del quale esercitaste la medicina, affinché noi, vostri imitatori, nella santità e nella ca**tà cristiana per l'assistenza ai poveri malati, passiamo la nostra vita nella pietà e nella pazienza e l'eterna beatitudine sia per noi il magnifico e glorioso onorario che riceveremo dal generosissimo Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli".

da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 1109-1112

20/09/2025

Novità per chi è in possesso di un’esenzione per .
Dal 1° ottobre 2025, infatti il budget sarà accreditato mensilmente sulla Tessera Sanitaria/Carta regionale dei Servizi. Per attivarlo, il cittadino celiaco avente diritto deve recarsi al proprio Distretto Sanitario dell’ASP Trapani.

Per utilizzare il budget mensile in farmacie, parafarmacie, negozi specializzati e in supermercati convenzionati di alcune catene della grande distribuzione, sarà sufficiente presentare la Tessera Sanitaria alla cassa al momento dell'acquisto, e inserire il Codice Celiachia ricevuto dall’ASP.

Indirizzo

Piazza Ciaccio Montalto 18, Via Salso 1 San Cusumano
Trapani
91100

Orario di apertura

Lunedì 15:15 - 17:00
Martedì 08:00 - 11:00
Mercoledì 15:15 - 17:30
Giovedì 08:00 - 22:30
Venerdì 03:00 - 17:00

Telefono

+393481417567

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