22/07/2025
Nella mia esperienza clinica qui a Trapani ho incontrato in Studio Persone e Genitori che desideravano avere un sostegno, un luogo dove potersi esprimere, esprimere anche sofferenze, incomprensioni, difficoltà d'accettazione, dolore per la dimensione di discriminazione che si sente nell'aria e in giro (individualmente e coi propri figli).
Trapani ha bisogno di momenti come il suo primo Pride che consenta di dare voce e rendere parlabili e visibili tematiche e vissuti che non possono essere sottaciute.
Da professionista del benessere psicologico individuale e collettivo non posso non informare dal punto di vista scientifico, in particolar modo in questi giorni che precedono questa Manifestazione Cittadina grazie a Shorùq lgbtqia+ Tp e ai tanti sponsor e realtà locali che hanno sostenuto l'organizzazione dell'Evento.
NP
(di seguito) Dall'intervista Rai Cultura di Vittorio Lingiardi, psicoanalista e professore ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma:
"Da un punto di vista scientifico è preferibile parlare al plurale di omosessualità, dato che, come ci sono diverse tipologie di eterosessualità, così ci sono diverse tipologie di omosessualità e di bisessualità, ed è sempre difficile incasellare in una categoria predefinita la nostra esperienza più intima, che è quella del desiderio dell’altro.
In questa pluralità, creare categorie unificate è utile dal punto di vista descrittivo ma non da quello scientifico, dal momento che, per esempio, le omosessualità maschili e femminili sono molto diverse tra loro e sono il prodotto di aspetti psicologici, sociali, familiari ambientali e anche di tipo biologico e genetico, per cui è preferibile usare il termine varietà al posto di quello di diversità."
"Gli orientamenti sessuali possono essere eterosessuali, omosessuali e bisessuali e questo fa parte della varietà, probabilmente anche con un’importante componente genetica, del modo in cui ogni individuo declina il suo interesse sessuale e amoroso. Anche se la scienza ha dato un decisivo contributo alla lotta contro il fenomeno dell’omofobia, al punto tale che oggi alcuni manuali diagnostici mettono al centro della problematica non la persona omosessuale ma quella omofobica"
Rivendicazione di diritti e uguaglianza nella differenza