26/08/2025
Nell’Ue le emissioni aumentano, peraltro senza benefici per l’economia: +3,4% a fronte di un Pil a +1,2%
Lo segnala l’Eurostat relativamente ai primi mesi del 2025: nel primo trimestre 900 milioni di tonnellate CO2 equivalente rispetto agli 871 dello stesso periodo del 2024. In Italia aumento del 2,3% dei gas serra, con una crescita dello 0,1% del prodotto interno lordo.
Nel primo trimestre del 2025 le emissioni di gas serra derivanti dall'economia dell'Unione Europea sono state pari a 900 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, in crescita del 3,4% rispetto agli 871 milioni dello stesso periodo del 2024. Tutto questo, a fronte di un aumento del Pil dell'Ue dell'1,2% annuo. Il dato, tutt’altro che entusiasmante, emerge dalle ultime stime diffuse da Eurostat.
Considerando i diversi settori, a contribuire maggiormente alle emissioni europee sono stati i consumi domestici (25,5%), le forniture di elettricità e gas (19,3%) e l'industria manifatturiera (18,6%). Il resto dei comparti è invece responsabile di circa un quarto della produzione di gas serra del periodo in esame. Invece, i maggiori aumenti annui sono stati messi a segno dalle forniture di elettricità, gas, vapore e aria condizionata (+13,6%) e i consumi delle famiglie (+5,6%). Al contrario, l'industria manifatturiera (-0,2%), i trasporti e lo stoccaggio (-2,9%) e l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca (-1,4%) hanno registrato una diminuzione.
A livello territoriale, sono stati solo 7 gli Stati che hanno visto diminuire i loro livelli di emissioni, in controtendenza rispetto agli aumenti registrati negli altri 20 Paesi. In particolare, la produzione di gas serra nel primo trimestre 2025 è cresciuta di oltre il 5% in Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Polonia, Ungheria e Grecia. Le riduzioni più significative sono state messe a segno da Malta (-6,2%), Finlandia (-4,4%) e Danimarca (-4,3%).
Se poi si confrontano i dati sul Pil a quelli sulle emissioni climalteranti, dei 7 Paesi Ue che hanno registrato una diminuzione dei gas serra 3 (Estonia, Lettonia e Lussemburgo) hanno visto calare anche il loro Pil. Gli altri 4 invece (Danimarca, Finlandia, Malta e Svezia) la migliore performance climatica è stata accompagnata anche da un'accelerazione dell'economia. Il Pil di Malta è infatti salito del 3,3%, quello della Danimarca del 3,2%, quello della Finlandia dello 0,9% e quello della Svezia dello 0,4%.
Quanto al nostro Paese, i dati diffusi da Eurostat segnalano che l'Italia ha visto un aumento delle emissioni del 2,3%, a fronte di una crescita dello 0,1% della sua economia.
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Nel primo trimestre del 2025 le emissioni di gas serra derivanti dall'economia dell'Unione Europea sono state pari a 900 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, in crescita del 3,4% rispetto agli 871 milioni dello stesso periodo del 2024. Tutto questo,