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Gli alleati della salute dei reni sono questi 5: "La dieta abbassa il rischio di malattia del 30%"Secondo i dati gestiti...
22/11/2025

Gli alleati della salute dei reni sono questi 5: "La dieta abbassa il rischio di malattia del 30%"

Secondo i dati gestiti dalla Società Sp****la di Nefrologia (SEN), più di 850 milioni di persone soffrono di malattia renale cronica in tutto il mondo e la tendenza è al rialzo. Di fatto, come riflette il Global Burden of Disease Study, è possibile che nel 2040 questa patologia sia già la quinta causa di morte a livello mondiale. La malattia renale cronica colpisce 1 adulto su 7, principalmente uomini di età avanzata o con malattia cardiovascolare, per cui la prevenzione e la diagnosi precoce si pongono come gli strumenti principali per preservare la salute dei reni e prevenire la progressione a stadi avanzati quando questa condizione medica ha già fatto la sua comparsa. Esistono, fortunatamente, anche degli alleati per la salute dei reni.

Un corretto funzionamento dei reni è fondamentale poiché, essendo incaricati di eliminare le scorie e l’eccesso di acqua dell’organismo e di mantenere l’equilibrio tra liquidi e minerali, una riduzione della loro efficienza può comportare importanti problemi di salute a vari livelli.

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La prevenzione e gli alleati della salute dei reni
In questo senso, come indicavamo, la prevenzione è basilare e la dieta svolge un ruolo di somma importanza nell’equazione. Senza andare oltre, uno studio pubblicato sul Clinical Journal of the American Society of Nephrology, è conclusivo, poiché un modello dietetico salutare è stato associato a un’incidenza del 30 per cento inferiore di malattia renale cronica ed è stato collegato anche a un’incidenza del 23 per cento inferiore di albuminuria, un indicatore precoce di danno renale.

Pertanto, bisogna cercare di aderire a una dieta equilibrata e provare a incorporare o potenziare il consumo di alcuni ingredienti chiave. Questo è almeno quanto assicura il dottor Saurabh Sethi, rinomato esperto in Medicina Interna e Gastroenterologia, che condivide 5 alimenti che possono fare la differenza per vigilare sulla salute renale.

In effetti, lo specialista assicura che il coriandolo, il basilico, il prezzemolo, il timo e l’origano, tutti con capacità antiossidanti, sono molto interessanti. Un altro degli alimenti che consiglia il gastroenterologo sono le barbabietole; il motivo ha a che vedere con i nitrati, poiché questi riducono la pressione arteriosa alleviando il carico di lavoro a cui si sottopongono i reni.

Allo stesso modo, l’esperto propugna il consumo di mirtilli, ricchi di micronutrienti e a basso contenuto di potassio, e l’assunzione di noci di macadamia, un frutto secco ricco di grassi salutari e che non ha molto contenuto di fosforo.

Gli altri fattori chiave dello stile di vita che entrano in gioco
Pertanto, secondo l’esperto in Medicina Interna e Gastroenterologia, queste erbe e alimenti possono aiutare enormemente a mantenere una buona salute renale, anche se non è meno vero che oltre a prestare attenzione alla dieta bisogna anche incrementare il livello di attività fisica o abbandonare certe abitudini, come quella tabagica o il consumo di alcol.

fonte:"men's health"

Pelle e menopausa: i consigli degli esperti contro rughe e cute spentaTutte ricordiamo la tempesta ormonale dell’adolesc...
22/11/2025

Pelle e menopausa: i consigli degli esperti contro rughe e cute spenta

Tutte ricordiamo la tempesta ormonale dell’adolescenza: i brufoli improvvisi, la pelle che cambiava da un giorno all’altro e quella sensazione di non riconoscersi mai del tutto allo specchio. Ma c’è un altro momento in cui gli ormoni tornano protagonisti, questa volta non per esplodere, ma per rallentare. «Con l’arrivo della menopausa, il corpo femminile entra in una nuova fase», spiega la dottoressa Daniela Marciani, specialista in Dermatologia e Venereologia a Roma. «Gli estrogeni calano, il metabolismo rallenta e la pelle, specchio fedele dei nostri stati fisici ed emotivi, inizia nuovamente a raccontare la trasformazione, diventando più secca, più sottile, a volte più fragile».

Perché la pelle cambia in menopausa

Quando i livelli di estrogeni e progesterone iniziano a diminuire, il corpo entra in una nuova fase di assestamento. «Spesso pensiamo agli ormoni solo come regolatori del ciclo mestruale o della fertilità, ma in realtà essi partecipano a moltissimi processi biologici fondamentali: influenzano il metabolismo, la densità ossea, la qualità dei tessuti e persino la capacità della pelle di rigenerarsi, mantenersi elastica e trattenere l’idratazione», indica l’esperta.

Con la loro riduzione, l’equilibrio di questi meccanismi si altera. Gli estrogeni, che fino a quel momento hanno sostenuto la barriera cutanea e stimolato la produzione di sebo e collagene, iniziano a mancare. «La pelle perde così parte della sua capacità di difendersi e di conservare acqua e lipidi: appare più secca, più sottile, meno elastica», descrive Marciani. «Le fibre di collagene e di elastina si rinnovano con maggiore lentezza, la struttura del derma si rilassa e le rughe diventano più visibili».

Anche il turnover cellulare rallenta, rendendo la superficie cutanea più spenta e disomogenea. Parallelamente, gli squilibri ormonali influenzano la produzione di melanina, favorendo la comparsa di macchie scure e alterazioni del colorito. Il viso può così apparire meno luminoso, più vulnerabile e meno uniforme.

«La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo», sottolinea la dermatologa. «Proprio per questo, risente in modo particolare del calo ormonale: non più degli altri organi, ma in maniera più evidente. Gli ormoni regolano gli scambi cellulari e il metabolismo dei tessuti, quindi la loro diminuzione si riflette immediatamente sull’aspetto e sulla vitalità della pelle».

Che cosa fare

Nel tentativo di contrastare questi effetti, molte donne iniziano ad assumere integratori a base di collagene o altri attivi anti-age. Ma l’esperta invita a un approccio più strutturato e consapevole: «Gli integratori da soli non bastano. Possono rappresentare una buona “ciliegina sulla torta”, ma la base deve essere una terapia ormonale sostitutiva, tradizionale o bioidentica. Senza un adeguato supporto ormonale, gli integratori hanno poca efficacia, perché non vengono metabolizzati in modo corretto: mancano i presupposti biologici perché agiscano fino in fondo».

Secondo la medicina rigenerativa e anti-aging, infatti, il supporto ormonale rappresenta uno dei pilastri fondamentali per mantenere vitali i tessuti, rallentare i segni del tempo e favorire un invecchiamento più armonioso. «In altre parole, non si tratta solo di una questione estetica, ma di salute cellulare», evidenzia Marciani. «Riequilibrare gli ormoni significa sostenere la pelle dall’interno, restituendole la capacità di rigenerarsi e di esprimere, anche visivamente, la vitalità del corpo».

Gli ingredienti chiave da ricercare

Su queste premesse, gli integratori e i prodotti per la pelle assumono un ruolo più efficace e mirato, andando davvero a compensare i cambiamenti legati al calo ormonale.

«Un alleato fondamentale è l’acido ialuronico, in tutte le sue formulazioni, perché contribuisce a trattenere l’acqua e a mantenere la pelle morbida e rimpolpata», assicura Marciani. Accanto a questo, la vitamina D è essenziale non solo per le ossa, ma anche per il benessere della pelle e per il corretto funzionamento del sistema immunitario, mentre la vitamina K2 ne favorisce l’assorbimento. «La vitamina C, prezioso antiossidante, stimola la sintesi di collagene e supporta le difese dell’organismo, contribuendo a ridurre infiammazione e stress ossidativo», aggiunge l’esperta.

Altri nutrienti importanti includono gli amminoacidi – come cistina, metionina e adenosina – fondamentali per il trofismo di muscoli, ossa, articolazioni, capelli e unghie, e il condroitin solfato, utile per mantenere l’elasticità dei tessuti connettivi. «Anche il collagene da assumere come integratore può avere un ruolo, a patto che sia di buona qualità e inserito in un contesto di supporto ormonale adeguato, altrimenti la sua efficacia rimane limitata», indica Marciani.

Negli ultimi anni, anche il glutatione ha guadagnato attenzione come potente antiossidante e antinvecchiamento. «Assunto nelle giuste forme, come quella sublinguale, può contribuire a proteggere le cellule dallo stress ossidativo e a migliorare la luminosità della pelle», assicura la dermatologa, che sottolinea però l’importanza della prudenza e della qualità: «Sul mercato ci sono moltissimi prodotti, ma non tutti sono realmente efficaci. La scelta deve basarsi sulla titolazione, sulla modalità di assorbimento e sulle necessità individuali. È sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista, nutrizionista, endocrinologo o ginecologo, per identificare ciò che serve davvero, evitando sprechi e approcci improvvisati».

Come agire dall’esterno

In continuità con il lavoro che si può fare dall’interno, anche la cura topica della pelle assume un ruolo fondamentale. Dopo la menopausa, l’obiettivo non è tanto “tornare indietro nel tempo”, quanto aiutare la pelle a funzionare meglio, accompagnandola nel suo nuovo equilibrio biologico.

«Oggi abbiamo a disposizione formulazioni davvero efficaci», spiega Marciani. «L’acido ialuronico resta un alleato prezioso: trattiene l’acqua, migliora elasticità e compattezza, e aiuta a restituire comfort alla pelle. A questo si affiancano nuove tecnologie, come gli esosomi, minuscole particelle in grado di veicolare i principi attivi in profondità e potenziarne l’efficacia».

Su questo punto, l’esperta aggiunge una precisazione importante: «Gli esosomi di derivazione animale risultano più affini alla pelle umana, perché provengono da un sistema biologico simile al nostro. Quelli vegetali, per quanto molto pubblicizzati, non riescono invece a dialogare nello stesso modo con le nostre cellule».

Quando si parla di cosmetici, inoltre, il valore non coincide con il prezzo. «Non servono creme da centinaia di euro», sottolinea Marciani. «In farmacia si trovano ottimi dermocosmetici a costi ragionevoli, formulati secondo rigorosi standard di sicurezza. A differenza dei cosmetici comuni, i dermocosmetici seguono normative ministeriali più stringenti: se su un prodotto da farmacia è indicato “senza nickel” o “testato dermatologicamente”, significa che lo è davvero».

Anche i gesti quotidiani fanno la differenza. Con la menopausa, la pelle tende a ispessirsi e a perdere luminosità: favorire il rinnovamento cutaneo con scrub delicati e piccoli massaggi aiuta a riattivare la microcircolazione e a mantenere un aspetto più vitale. «Meglio trattamenti leggeri ma costanti», consiglia la dermatologa, «piuttosto che interventi aggressivi e sporadici».

Lo stesso vale per la ginnastica facciale, che stimola i muscoli del viso e migliora il tono cutaneo. «Funziona davvero, ma richiede costanza: come per il corpo, anche il viso ha bisogno di allenamento regolare. La disciplina, più che la novità, è la vera chiave di efficacia».

L’importanza dell’alimentazione

Accanto ai trattamenti e alle cure topiche, l’alimentazione resta una delle armi più potenti per sostenere la pelle e l’organismo in questa fase di cambiamento. Non si tratta di seguire diete rigide o restrittive, ma di scegliere cibi che favoriscano equilibrio ormonale, vitalità e buon funzionamento cellulare.

«La pelle è lo specchio di ciò che mangiamo», sottolinea Marciani. «Un’alimentazione ricca di verdure fresche, frutta di stagione, proteine di buona qualità e grassi “buoni”, come quelli dell’olio extravergine d’oliva, del pesce azzurro e della frutta secca, aiuta a mantenere i tessuti più elastici e idratati».

Tutto, però, va sempre dosato con misura: anche i nutrienti più salutari devono essere assunti nelle giuste quantità per evitare un eccesso calorico che, a lungo andare, può compromettere metabolismo e benessere generale. L’obiettivo non è “mangiare di meno”, ma mangiare meglio e in modo bilanciato, rispettando i nuovi ritmi del corpo.

Fondamentale anche il ruolo dell’acqua, spesso sottovalutato: una corretta idratazione interna favorisce il turnover cellulare e amplifica gli effetti dei trattamenti cosmetici. Allo stesso modo, limitare zuccheri raffinati e alcol contribuisce a ridurre i processi infiammatori che accelerano l’invecchiamento cutaneo.

«Curare la pelle significa in realtà prendersi cura dell’intero organismo», conclude l’esperta. «Ogni scelta, dall’alimentazione alla terapia ormonale, fino al gesto quotidiano della crema o del massaggio, diventa parte di un unico dialogo con il proprio corpo». Così la menopausa diventa un’occasione per imparare a conoscersi di nuovo, accogliendo i cambiamenti come un invito a rallentare, ascoltare e riscoprire la propria bellezza in una forma diversa, più profonda e serena.

fonte:"starbene"

Come arredare il bagno di servizioIl bagno di servizio è un ambiente utilissimo. Che sia per gli ospiti o per un uso quo...
21/11/2025

Come arredare il bagno di servizio

Il bagno di servizio è un ambiente utilissimo. Che sia per gli ospiti o per un uso quotidiano, compresa la zona lavanderia, arredarlo al meglio aggiunge valore a ogni abitazione e migliora il comfort.

Scelta dei mobili
La scelta dei mobili è cruciale per ottimizzare lo spazio in un bagno di servizio, che spesso è più piccolo di quello principale. Opta per mobili compatti e multifunzionali. Ad esempio, un mobile lavabo con vani integrati offre soluzioni di stoccaggio pratiche. Le mensole a muro sono anche un'ottima opzione per massimizzare lo spazio verticale. Se hai abbastanza spazio, oltre ai sanitari e alla doccia (meno ingombrante della vasca), colloca qui la zona lavanderia con lavatrice e asciugatrice e un mobiletto per poter contenere detersivi e quant'altro.

Accessori e decorazione
Gli accessori giocano un ruolo importante nell'arredamento del bagno di servizio. Scegli accessori che completino lo stile della stanza pur essendo funzionali. Portasciugamani, dispenser di sapone e specchi ben posizionati possono fare una grande differenza (questi ultimi possono allargare visivamente lo spazio se collocati strategicamente). Pensa anche ad aggiungere elementi decorativi come piante o quadri per dare un tocco personale all'ambiente.

Illuminazione e ventilazione
Una buona illuminazione e una ventilazione adeguata sono essenziali in un bagno di servizio. Utilizza lampade a LED per un'illuminazione efficiente ed economica. Assicurati che il bagno disponga di una buona ventilazione per evitare umidità e muffe. Una finestra, anche piccola, è sempre preferibile ma se il bagno fosse cieco, installare un sistema di areazione è fondamentale per mantenere l'aria fresca e asciutta e assorbire i cattivi odori.

fonte:"donna moderna"

Rivestimenti per la cucina in gres porcellanato: tra design e funzionalitàDa qualche anno a questa parte, complice il su...
21/11/2025

Rivestimenti per la cucina in gres porcellanato: tra design e funzionalità

Da qualche anno a questa parte, complice il successo crescente dell’openspace come soluzione progettuale, la cucina è diventata la regina degli ambienti domestici. Per questo motivo la scelta dei rivestimenti per questa stanza è spesso fonte di ansia e di accesi dibattiti. Questo avviene perché non si tratta di una scelta puramente estetica: le superfici verticali e orizzontali, infatti, devono anche essere affidabili in termini di resistenza, praticità e igiene. Top, paraschizzi, schienali, pannelli e piani di lavoro, sono tutti elementi progettati per proteggere le pareti e rendere funzionale uno degli spazi più vissuti della casa… e anche uno dei più stressati. Per questo, i materiali scelti devono resistere a calore, acqua, macchie e usura quotidiana, mantenendo nel tempo le proprie qualità. Gres porcellanato: una scelta attuale Per tutti questi motivi, non sorprende che il gres porcellanato sia diventato uno dei materiali più scelti come rivestimento per la cucina negli ultimi anni. Questo materiale ceramico è compatto, versatile e molto resistente, perfetto per chi desidera un ambiente bello da vedere e sicuro da vivere. Le superfici in gres, infatti, possono essere personalizzate in termini di finitura finale, simulando in modo realistico anche legno, marmo, pietra e cemento, sempre con tutte le caratteristiche chimico-fisiche del gres. Il plus del gres porcellanato? Che si presta con successo e con le stesse prestazioni, a più possibilità di utilizzo, dal pavimento alla parete, al top, fino a soluzioni di arredo su misura.

Come deve essere un buon rivestimento per la cucina
Un rivestimento efficace deve rispondere a una serie di requisiti affinché funzionalità quotidiana e durata nel tempo siano garantite. Il gres porcellanato soddisfa pienamente queste esigenze grazie a caratteristiche precise:

Resistenza a macchie e calore
Schizzi di acqua, olio e cibi non saranno più un problema, perché il gres porcellanato non è poroso e non assorbe, riducendo al minimo il rischio di macchie permanenti.

Allo stesso tempo, sopporta senza problemi il contatto con pentole calde o fonti di calore diretto e non subisce alterazioni in caso di shock termici.

Facilità di manutenzione
A differenza di altri materiali più delicati, il gres ha bisogno di una manutenzione minima. Per mantenere intatta la superficie, infatti, basterà una pulizia quotidiana con detergenti neutri.

Durata e igiene nel tempo
Il gres porcellanato è noto – e molto amato - anche per la sua straordinaria resistenza a urti e graffi. Questa caratteristica lo rende ideale non solo per i piani di lavoro, ma anche per schienali e pareti soggetti a usura.

La superficie compatta di cui abbiamo già parlato inoltre, ostacola la proliferazione di batteri e muffe, garantendo elevati standard igienici senza troppi accorgimenti.

Estetica impeccabile
Il gres è pratico sì, ma anche bellissimo. Un rivestimento per la cucina oggi, non può prescindere da una resa estetica dal forte impatto visivo.

Le tecnologie più avanzate permettono di riprodurre fedelmente materiali naturali come pietra, legno e marmo, offrendo ai clienti la soluzione ottimale, qualunque sia lo stile e il risultato desiderato.

Come abbinare il gres porcellanato allo stile della cucina
Il rivestimento è un elemento tecnico, ma è anche una scelta stilistica che influisce in maniera significativa sull’atmosfera generale dell’ambiente.

Per una cucina dal carattere moderno, le lastre in finitura opaca e dai toni neutri creano un effetto attuale ed elegante. Chi cerca uno stile minimalista può optare per superfici uniformi o effetto legno, per dare ampiezza e luce allo spazio. In contesti più classici ma contemporanei, invece, il gres effetto marmo o pietra naturale offre il giusto tocco di lusso, ma senza lo stress e la delicatezza dei materiali naturali.

Design e vita quotidiana: un equilibrio perfetto
Una cucina su misura non dipende solo dagli arredi e dai rivestimenti, ma da soluzioni studiate per accompagnare nella vita quotidiana. Il gres porcellanato rappresenta oggi una delle opzioni più funzionali, capace di unire longevità del prodotto, igiene e immagine in un unico rivestimento.

Superfici protette e impatto decorativo per una cucina che sia un biglietto da visita ma anche un rifugio sicuro, in cui godersi la casa, la famiglia e gli amici.

fonte:"homify"

Dieta chetogenica: nuovo studio svela i pericoli nascostiDieta chetogenica: un nuovo studio mette in discussione le ipot...
20/11/2025

Dieta chetogenica: nuovo studio svela i pericoli nascosti

Dieta chetogenica: un nuovo studio mette in discussione le ipotesi consolidate sulla dieta chetogenica, rivelando sorprendenti compromessi biologici che emergono nel tempo. I ricercatori hanno scoperto che, sebbene la dieta possa alterare il metabolismo in modo benefico, può anche innescare cambiamenti inaspettati nel modo in cui l’organismo elabora grassi e zuccheri. Credito: Stock
Uno studio ha scoperto che una dieta chetogenica a lungo termine può comportare costi metabolici nascosti.
Un recente studio della University of Utah Health, pubblicato su Science Advances, esplora gli effetti della dieta chetogenica sull’organismo nel lungo periodo e solleva nuove preoccupazioni sulla sua sicurezza ed efficacia complessiva per la salute metabolica. Un tempo utilizzato principalmente per trattare l’epilessia, questo piano alimentare ricco di grassi e povero di carboidrati è diventato un metodo popolare per la perdita di peso e la gestione di condizioni come l’obesità e il diabete di tipo 2. I ricercatori hanno scoperto che, nei topi, l‘aderenza a lungo termine alla dieta può compromettere la normale funzione metabolica e modificare il modo in cui l’organismo elabora grassi e zuccheri in modi potenzialmente dannosi.

Carne di maiale: svelati i segreti nutrizionaliLa carne di maiale magra è una fonte calorica efficiente di proteine ​​ch...
20/11/2025

Carne di maiale: svelati i segreti nutrizionali

La carne di maiale magra è una fonte calorica efficiente di proteine ​​che forniscono aminoacidi essenziali. Credito: National Pork Board
Più che una semplice carne rossa, la carne di maiale presenta caratteristiche distintive in termini di nutrizione, sapore ed economicità.
Per molte persone, la carne si divide in due categorie: rossa e bianca. La distinzione deriva dal colore rossastro creato dalla mioglobina, ricca di ferro, presente in carni che vanno dal manzo alla selvaggina, dalla capra all’agnello. Con un contenuto di mioglobina più elevato rispetto a pollo e pesce, la carne di maiale è generalmente classificata come carne rossa.

“La carne di maiale fresca è unica nel suo genere perché contiene molte proteine ​​e numerose vitamine”, afferma Adam Drewnowski, esperto di salute pubblica e nutrizione presso l’Università di Washington. In uno studio del 2024, Drewnowski e colleghi hanno descritto un modello alimentare in cui la carne di maiale potrebbe sostituire sia il pollame che tutte le altre carni rosse, soddisfacendo al contempo tutti i fabbisogni nutrizionali.

L’elevato contenuto proteico della carne di maiale è ampiamente riconosciuto. Secondo i dati del Food and Nutrient Database for Dietary Studies del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), la carne di maiale è seconda solo al manzo per contenuto proteico per 100 grammi e richiede uno degli apporti calorici più bassi per fornire l’intero valore giornaliero di proteine.

Il fatto che il filetto di maiale, in quanto taglio di carne magro, fornisca proteine ​​in modo efficiente, non sorprende. Ma è il contenuto di vitamine e minerali della carne di maiale a distinguerla maggiormente da molte altre proteine. Secondo i dati dell’USDA, una porzione da 85 grammi di carne di maiale è ricca di tiamina, riboflavina, niacina e vitamine B6 e B12, ed è una buona fonte di acido pantotenico e fosforo.

“La carne di maiale è anche un’ottima fonte di altri nutrienti che a volte possono essere sotto-consumati“, afferma Emily Lantz, nutrizionista presso la University of Texas Medical Branch di Galveston. Tra gli esempi figurano lo zinco, che supporta la funzione immunitaria, e il selenio, che protegge dallo stress ossidativo. La carne di maiale è anche una fonte di colina, importante per lo sviluppo cerebrale.

Le proteine ​​giuste

“Lo scopo principale delle proteine ​​nella nostra dieta è fornire gli aminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno per la crescita e la riparazione”, afferma Lantz. Gli aminoacidi essenziali, quelli che il nostro corpo non può produrre, sono davvero importanti. Una dieta nutriente non si basa solo sulle proteine, ma sulle proteine ​​che forniscono aminoacidi essenziali. “ La carne di maiale è un’ottima fonte di proteine e una singola porzione fornisce un profilo completo di 6 aminoacidi essenziali che soddisfano i requisiti del nostro corpo“, afferma Lantz.

Tali requisiti includono la costruzione o il mantenimento del muscolo scheletrico, che contiene grandi proteine ​​strutturali costituite da lunghe catene di singoli aminoacidi e che vengono continuamente scomposte e sintetizzate. Pertanto, la riparazione e la crescita muscolare dipendono da una dieta che includa proteine ​​e aminoacidi essenziali.

“In effetti, la presenza di aminoacidi nel sangue dopo un pasto agisce come un segnale per aumentare il tasso di sintesi proteica del muscolo scheletrico“, afferma Lantz. “Quando il pasto contiene un profilo completo di aminoacidi che soddisfa i requisiti del muscolo scheletrico, allora il muscolo è in grado di utilizzare meglio gli aminoacidi disponibili per la sintesi proteica”.

Il maiale è uno di questi alimenti che favoriscono la crescita muscolare. Uno studio clinico in Arkansas ha dimostrato che, grammo per grammo, il maiale fornisce più aminoacidi essenziali e un equilibrio proteico per l’intero organismo rispetto ad altri alimenti ad alto contenuto proteico come fagioli rossi, b***o di arachidi e tofu.

Stimolando il metabolismo muscolare, la carne di maiale potrebbe anche svolgere un ruolo nel controllo dei livelli di glucosio nel sangue. “Il glucosio è il carburante principale per il processo ad alto consumo energetico del metabolismo muscolare“, afferma David Church, scienziato del Donald W. Reynolds Institute on Aging presso l’Università dell’Arkansas per le Scienze Mediche. Church descrive i muscoli come “il principale serbatoio di glucosio del corpo, che aiuta a mantenere normali concentrazioni di glucosio nel sangue”.

L’elevata densità proteica della carne di maiale stimola il metabolismo muscolare che a sua volta riduce i livelli di glucosio nel sangue. Livelli elevati di glucosio nel sangue sono associati a una serie di gravi complicazioni per la salute.

“Nel nostro laboratorio, più alto è il rapporto aminoacidi essenziali/calorie, più osserviamo che il metabolismo muscolare viene stimolato”, afferma Church. “In questo senso, il lombo di maiale magro offre un ottimo ritorno sull’investimento calorico”.

Le proteine ​​animali del mondo

La carne di maiale è una delle carni più consumate al mondo e Drewnowski ha osservato che la crescita della domanda globale di carne è trainata principalmente dal pollo e dal maiale, piuttosto che dal manzo. Drewnowski e altri hanno sostenuto che, oltre alle caratteristiche nutrizionali distintive della carne di maiale, la sua importanza e il suo valore economico aggiungono ulteriore peso alla tesi secondo cui dovrebbe essere analizzata separatamente. Tuttavia, in molti database dietetici, la carne di maiale continua a essere raggruppata con altre carni rosse.

Drewnowski ha dimostrato che la carne di maiale è una delle fonti animali di proteine ​​più economiche. Negli Stati Uniti, il database del Thrifty Food Plan 2021 dell’USDA, un modello di alimentazione sana adatto ai budget a basso reddito, elenca il costo di vari alimenti per 50 grammi di proteine, rivelando che il costo della carne di maiale è paragonabile a quello di pollo e fagioli e significativamente inferiore a quello di manzo, agnello, pesce e frutta secca.

Oltre al costo, Lantz aggiunge che la carne di maiale è abbastanza versatile da essere apprezzata da tutte le culture. “Il profilo aromatico della carne di maiale si presta a essere incorporato in molti piatti e cucine diverse“, afferma.

La versatilità della carne di maiale la rende adatta a un’ampia gamma di stili di cucina tradizionali e spesso salutari, come piatti saltati in padella, stufati e grigliate. Drewnowski ha recentemente contribuito a sviluppare una versione del Thrifty Food Plan che fa ampio uso della carne di maiale per offrire un piano economico che si adatta alle abitudini alimentari delle famiglie ispaniche.

La ricerca dimostra come la semplice definizione di carne di maiale come carne rossa sia una categorizzazione poco utile, e come si tratti di una carne che si distingue su molti fronti dietetici. “È una fonte di proteine ​​ricca di nutrienti”, afferma Drewnowski. Più in generale, aggiunge, la carne di maiale ha un posto in qualsiasi sistema alimentare diversificato che dia priorità alla salute pubblica, all’accessibilità economica e alla rilevanza culturale.

Leggi anche:La carne rossa fa bene o male? Cosa devi sapere per mangiare in modo intelligente

Molte persone generalmente ritengono che la carne bianca, come il pollame o il pesce, sia “salutare”, mentre la carne rossa è spesso vista in modo meno favorevole.

Gli scienziati hanno recentemente iniziato a mettere in discussione il valore di categorie così ampie come mezzo per trasmettere informazioni nutrizionali utili. “I termini generici ‘carni rosse’ e ‘carni bianche’… non descrivono accuratamente le variazioni che possono esistere tra le specie in termini di profilo nutrizionale e diversità del prodotto“, hanno scritto i ricercatori Jimmy Keeton e Michael Dikeman nel 2017.

La carne di maiale ne è un ottimo esempio. Le ultime ricerche dimostrano che la carne di maiale non lavorata è un alimento versatile ed economico, ricco di proteine, aminoacidi essenziali e altri nutrienti importanti. Insieme, queste qualità rendono la carne di maiale un alimento nutrizionalmente più completo di quanto suggerirebbero le ipotesi semplicistiche sulle carni rosse e bianche.

Fonte: Nature

Sul Lago Mufulè a fine novembre puoi fare le escursioni autunnali più scenografiche della LombardiaIl Lago Mufulè si nas...
19/11/2025

Sul Lago Mufulè a fine novembre puoi fare le escursioni autunnali più scenografiche della Lombardia

Il Lago Mufulè si nasconde sopra Lanzada, in Valmalenco, affacciato su una conca silenziosa dove l’autunno arriva presto. È un lago piccolo, raccolto, che in autunno, per poche settimane, diventa una tela di colori: i larici si accendono, l’aria si fa limpida e le cime si specchiano nell’acqua con una nitidezza quasi invernale.

Un lago che in autunno cambia volto
Il Lago Mufulè è un classico specchio d’acqua alpino, ma quando arriva l’autunno tutto cambia: la conca intorno assume sfumature che vanno dal verde ramato al giallo intenso, mentre le prime gelate del mattino disegnano un bordo di ghiaccio lungo la riva.

Non è raro trovare ancora qualche fiore tardivo tra i prati, mentre il silenzio si fa quasi totale. È la stagione migliore per goderselo senza affollamenti.

Come arrivare al Lago Mufulè
Il punto di partenza più comodo è Franscia, a 1.500 metri circa. Da qui si sale lungo un sentiero ben segnato, con una pendenza costante e panorami sempre più aperti sulla valle.

La salita dura un’ora e mezza abbondante, a seconda del passo, e permette di immergersi subito nei boschi di larici che in ottobre diventano il vero spettacolo dell’escursione.

Un sentiero facile per tutti
Il sentiero è adatto anche a chi non è molto allenato, purché abituato alle salite. È consigliabile portare acqua, una giacca antivento e scarpe da trekking con buona suola, soprattutto in caso di brina mattutina. In questa zona non ci sono rifugi aperti in autunno, quindi conviene organizzare un pranzo al sacco.

Il rientro avviene lungo lo stesso percorso, con una discesa che regala un’ultima ampia vista sulla Valmalenco prima di rientrare nel bosco.

Perché andarci in questa stagione
L’autunno rende questa escursione ideale per chi cerca panorami intensi senza affrontare lunghe distanze. Le temperature sono fresche ma perfette per camminare, il cielo è spesso limpido e la luce radente valorizza ogni dettaglio del paesaggio alpino. Il contrasto tra larici dorati e pareti rocciose è uno dei più scenografici della Valmalenco.

fonte:"sportoutdoor24"

Indirizzo

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Tresigallo
44039

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15:30 - 19:00
Martedì 08:30 - 12:30
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Mercoledì 08:30 - 12:30
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Venerdì 08:30 - 12:30
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Ditta fondata nel 1986 dalla compianta collega Emanuela Aguiari, e rilevata nel marzo 2001 dall’ attuale titolare Fabrizio Foglia, diplomato in ottica a Pieve di Cadore nel 1982 e successivamente specializzato in optometria nel 1986.

L’ottica Aguiari è una ditta del territorio ed essendo un negozio storico di Tresigallo, ha sempre goduto di un ottima reputazione presso il proprio bacino di utenti, attraverso un buon passaparola.

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