Nicole Adami - Psicologa Psicoterapeuta

Nicole Adami - Psicologa Psicoterapeuta Psicologa e Psicoterapeuta per bambini, adolescenti e adulti.

L’indugiare contemplativo presso le cose è l’unica, autentica formula della felicità.
18/09/2025

L’indugiare contemplativo presso le cose è l’unica, autentica formula della felicità.

Leggo questo articolo su : Sono 166mila i bambini nati nel primo semestre del 2025: ben il 7% in meno rispetto allo stes...
13/09/2025

Leggo questo articolo su : Sono 166mila i bambini nati nel primo semestre del 2025: ben il 7% in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

Mancano i padri: adulti di sesso maschile realmente in grado di essere supportivi e collaboranti in famiglia.
Mancano i servizi: gli asili nido, baby sitter convenzionate, le mense scolastiche, i doposcuola.
Mancano i nonni: facciamo i figli sempre più da vecchi e i nonni sono anziani (o sono boomer che si fanno i fatti loro).
Mancano i soldi: il costo della vita è decuplicato e gli stipendi sono fermi.
Manca la scuola: il calendario scolastico è uguale al 1950. Tre mesi di vacanze estive sono totalmente inadeguati per il tempo attuale e mettono in ginocchio le famiglie.

Perché dovremmo fare figli in un contesto del genere?
Non farli, oggi, con queste condizioni, è una dimostrazione di intelligenza sociale.

Peccato che tra 20 anni salterà il patto generazionale e una nazione, senza giovani, può solo arrancare ed estinguersi.

Cosa significa formulare una diagnosi in ambito psicologico? Che peso ha la diagnosi nosografica del DSM nella vita di u...
09/09/2025

Cosa significa formulare una diagnosi in ambito psicologico?
Che peso ha la diagnosi nosografica del DSM nella vita di una persona?

Mi ha sempre colpito, nel mio percorso di studi psicologico, la scarsità di strumenti che vengono offerti per leggere la società e la realtà.
C’è sempre un focus quasi morboso sul mondo primario, sulle relazioni familiari, sul funzionamento individuale.
C’è una grande enfasi sulle potenzialità individuali e sulle capacità dei singoli.

Mentre le letture sociologiche, sociali, istituzionali vengono spesso relegate nelle retrovie delle diagnosi e delle interpretazioni cliniche.

Eppure siamo immersi in un sistema socio/economico/culturale che ci condiziona pesantemente e ci plasma.

Il Power Threat Meaning Framework è la risposta saggia della British Psychological Society allo stile medico/psicoanalitico o da DSM di porre le diagnosi psichiatriche.

Quello che noi umani facciamo in risposta a quello che viviamo è ben difficile da racchiudere in un’etichetta diagnostica.
L’agency la possiamo esercitare, ma dentro i grandi limiti delle disuguaglianze sociali e delle aspettative imposte dal capitalismo.
In che modo significhiamo le nostre esperienze dipende non solo da noi, ma dalle chiavi di lettura che ci sono state offerte nella vita.

Un bel libro, che serve a chiunque lavori in ambito clinico e sociale:
“Una nuova alternativa alla diagnosi psichiatrica” Ed. Franco Angeli

Grazie a Simone Cheli per aver curato questa traduzione!

Sacro quel minutoin mezzo alla giornatache resta interocome un fiammiferonon bruciato.Franco ArminioIn questa estate abb...
23/08/2025

Sacro quel minuto
in mezzo alla giornata
che resta intero
come un fiammifero
non bruciato.

Franco Arminio

In questa estate abbiamo provato a fare di tante situazioni difficili, dei minuti interi, ci è riuscito qualche volta.

Serve tanta resilienza quando in famiglia ci sono problemi di salute, che siano di salute mentale o fisica cambia poco. Spesso per tante persone questi problemi ci sono entrambi.
Ti condizionano, ti limitano, devi scenderci a patti.

Ci abbiamo provato, a non farci fermare, a lasciare interi i minuti buoni, a tenerci per mano.

Abbiamo anche giocato col tempo, recuperando vecchi orologi a muro dall’immondizia e ridandogli una nuova vita colorata, a scandire il tempo della natura.

Ci saranno tempi migliori, o pure peggiori!
In ogni caso, si va avanti.

“Lascio andare il destinoTutti i miei attaccamentiI diplomi appesi in salottoIl coltello tra i dentiLascio andare mio pa...
18/08/2025

“Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre e mia madre
E le loro paure
Quella casa nella foresta
Un umore che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio
Meglio avere un bagaglio leggero

Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire
L’aria dal naso arriva ai polmoni
Le palpitazioni tornano battiti
La testa torna al suo peso normale
La salvezza non si controlla
Vince chi molla
Vince chi molla…”

Niccolò Fabi

15/08/2025
Chi soffre di allergie alimentari ha una vita limitata.Ne soffro io, ma sono alimenti più gestibili: cacao e mandorle.Ne...
20/07/2025

Chi soffre di allergie alimentari ha una vita limitata.

Ne soffro io, ma sono alimenti più gestibili: cacao e mandorle.

Ne soffre mio figlio Giovanni, e sono veramente complicate: uova, pesce, frutta secca, alcuni frutti.

Le allergie alimentari sono pericolose, l’anafilassi, che abbiamo entrambi sperimentato, può portare a morte.

Questo significa che noi non si viaggia mai leggeri, che non ci si può mai fermare a mangiare dove capita, che all’estero bisogna evitare i ristoranti, perché non ci si capisce a sufficienza.

Significa che anche in Italia servono mille antenne sempre accese, alcuni mettono il grana padano sulla margherita (li mortacci loro), nei luoghi turistici camerieri e cuochi sono ignoranti in materia (e anche in igiene, diciamolo!).
Purtroppo la ristorazione non ha una cultura sufficiente sulle allergie.

Ci è capitato di doverci alzare a andare via da ristoranti perché non garantivano sicurezza.

Significa che quando mi siedo a tavola con mio figlio, in qualsiasi ristorante, mi sudano le mani e tendo a fissarlo in continuazione.
E nemmeno l’EMDR mi placa!

Viaggiare era bello, un tempo.

Adesso significa che devo strutturare ogni vacanza in modo da poter cucinare ogni pasto, selezionare ogni ristorante con cura in Italia, raccomandare mille volte. Mangiare con lo stomaco chiuso.

Mi auguro che aumenti la consapevolezza e la cultura sulle allergie alimentari, e magari negli anni anche una terapia efficace e poco invasiva ❤️

Intanto viva i posti dove c’è il mitico porco, che del porco no se butta via gnente e che si mangia in sicurezza ❤️

Ieri sera parlavo con mio marito della percezione del tempo.Quelli che ti dicono: il tempo vola, i bambini crescono in f...
16/07/2025

Ieri sera parlavo con mio marito della percezione del tempo.

Quelli che ti dicono: il tempo vola, i bambini crescono in fretta, sembra ieri e invece…

Mi è successo anche di recente, una persona mi ha chiesto da quanti anni sia morto mio padre. Ho risposto che sono quasi 22 anni, ha replicato: “cavolo sembra ieri”.

Ecco, a me invece sembrano quasi 22 anni, che è tantissimo. E tantissimo mi sembra, da che mio padre non c’è più.

Così come coi figli.
Hanno 8 e 4 anni, ad sono 8 e 4 anni che vivo una vita intensa, senza sosta e senza tregua.
E non mi sembra che il tempo voli, che crescano così in fretta, che sia tutto così sfuggente, impalpabile, da trattenere.

Forse perché il mio modo di intendere la vita si è rivoluzionato da giovane, avevo 20 anni quando mio padre è morto.
Lui ne aveva 50 e il cancro lo ha mangiato in pochi mesi.

Ho preso atto che la vita è ingiusta, può essere breve, va vissuta come si può con quel che si ha, e va presa seriamente alla leggera.
E che fissarsi su cose come l’estetica, il potere, il fare tanti soldi, l’ammazzarsi di lavoro, le stronzate di provincia, l’aspettarsi la felicità dagli altri, il trattenere il tempo, te la fa vivere malissimo.

E detesto ricamare sulle cose della vita con la retorica del “goditi adesso che poi chissà”.
E quindi vivo quello che c’è, per come c’è, nel tempo che c’è.

Avere figli è tutto fuorché la schifosa patinata genitorialità osannata sui social, con le foto delle vacanze, i sorrisi filtrati.
E’ più simile a quei reel cinici dove i genitori si trascinano esausti, in cui li guardi e ridi, ma sai che livello di fatica sia, e ti viene anche da piangere.

E poi, mi ricordo tutto.
Anni, mesi, giorni, eventi, situazioni. Non solo le parti belle o quelle brutte. Mi ricordo tutto. Pure i numero di telefono dei miei compagni di classe delle medie. E quello crea il ricordo con emozioni mai univoche.

Questa memoria, utile e faticosissima, lì, non restringe il tempo, lo tiene esattamente per come è stato.

Questa vacanza al mare, ad esempio, ha in sé ogni evento, è registrata così. Come la foto.
Con un bel mare, degli attimi luminosi e dei riverberi scuri, faticosa come una camminata scalzi sui sassi.

Fa un caldo infernale, gli animali soffrono!Allo scoiattolo viene un’idea: fare un tuffo nel lago!Ma non sa più uscire d...
29/06/2025

Fa un caldo infernale, gli animali soffrono!
Allo scoiattolo viene un’idea: fare un tuffo nel lago!

Ma non sa più uscire dall’acqua!
I suoi amici lo aiuteranno, per fortuna.

Una storia utile per spiegare ai bambini l’importanza della sicurezza in acqua!

25/05/2025

✨ Il nuovo libro della professoressa Daniela Lucangeli
“La scuola che vorrei” – Edizioni Erickson

«La scuola che vorrei ha un nome», scrive Daniela Lucangeli. «Si chiama B612.infinito.»

In questo libro intenso, appassionato e profondamente umano, Daniela Lucangeli ci invita a guardare la scuola con occhi nuovi.
Non come un’istituzione da difendere o riformare a piccoli passi, ma come un luogo da ripensare, da sognare e – soprattutto – da costruire insieme.
“La scuola che vorrei” non è un’utopia. È un progetto reale, concreto, nato dall’esperienza sul campo e fondato su solide evidenze scientifiche. È un viaggio che unisce insegnanti, bambini, famiglie, educatori. Un viaggio fatto di cura, ascolto e fiducia.
La professoressa ci accompagna passo dopo passo alla scoperta del modello B612.Infinito, che mette al centro la crescita della persona prima ancora dell’apprendimento. Una scuola dove la curiosità è accolta, l’errore è compreso e le emozioni non sono un ostacolo, ma una risorsa preziosa.
Leggendo, si ha la sensazione di essere parte di qualcosa di importante: una comunità che si prende cura dei suoi piccoli, credendo che ogni bambino sia un seme che merita tempo, luce e spazio per fiorire.
Perché insegnare, ci ricorda Daniela, è un atto d’amore. E la scuola, quella che vorremmo tutti, è un luogo dove mente e cuore crescono insieme.

📘 “La scuola che vorrei” è un libro pensato per chi ogni giorno vive la scuola: insegnanti, dirigenti, genitori, educatori.
Non è un manuale, ma una visione concreta e possibile: 10 passi per dare vita a una scuola che accompagni davvero la crescita, intrecciando sapere, emozioni.

Disponibile su https://www.erickson.it/it/la-scuola-che-vorrei

Una delle cose che trovo più idiote è la celebrazione della guerra e dei suoi strumenti all’interno dei musei d’arte e d...
25/05/2025

Una delle cose che trovo più idiote è la celebrazione della guerra e dei suoi strumenti all’interno dei musei d’arte e dei palazzi storici.
E lo sappiamo che gli sfarzi italiani e le architetture migliori sono nate dal genio estetico dei nostri predecessori, dal denaro ricavato dalle guerre e dal lavoro di schiavi.

Il turismo storico vive sul sangue, lo sappiamo, fa parte della storia dell’umanità, europea e mondiale.
Ma ha senso celebrare la guerra nei musei, ancora, oggi?

Oggi che le atrocità dei conflitti sono così palpabili, Gaza su tutti, che l’annientamento dell’altro non è solo una frase scritta in un libro di storia, ma sono immagini vivide e atroci, oggi che la scienza ha confermato che i traumi di guerra si tramandano geneticamente e impestano minimo tre generazioni ? Che senso ha?

Aveva ragione Gino Strada, quando scriveva: “Ogni volta, nei vari conflitti nell’ambito dei quali abbiamo lavorato, indipendentemente da chi combattesse contro chi e per quale ragione, il risultato era sempre lo stesso: la guerra non significava altro che l’uccisione di civili, morte, distruzione. La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra.”

Indirizzo

Via Acquedotto, 14
Treviglio
24047

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