14/02/2023
"Cuore di donna "..dolcemente complicato...♥️
Evento divulgativo inserito nel progetto nazionale "Cardiologie aperte" per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
L' UO Cardiologia Utic dell' Ospedale Card. Panico di Tricase ed il Centro Cardiomed di Maglie, coadiuvati dalle associazioni Podistica Magliese e Proloco Maglie, aderiscono alla campagna educazionale nazionale proposta dalla fondazione onlus "per il tuo cuore".
🗓Sabato 18/02 alle h 18.00 presso il museo ALCA. Evento gratuito rivolto alla cittadinanza.
Accanto alle malattie oncologiche, uno dei killer più spietati soprattutto nel sesso femminile e' la cardiopatia ischemica?
Una donna su tre ne muore ogni anno, ma la percezione, non solo tra il pubblico, è che la cardiopatia ischemica non sia una “malattia delle donne”. Forse è proprio questo il più importante fattore di rischio: la percezione sbagliata che le malattie cardiovascolari colpiscano (di più) gli uomini.
Se statisticamente la donna soffre di cuore all’incirca dopo i cinquanta per il venir meno dello scudo protettivo ormonale che accompagna la menopausa, anche le giovani donne sono a rischio (soprattutto se fumatrici e contestualmente utilizzatrici di contraccettivi orali).
Sottovalutata in termini statistici, la malattia cardiaca nella donna può essere spesso anche trascurata per l’atipicità dei sintomi: le donne colpite da problenatiche cardiache spesso presentano manifestazioni atipiche.
Spesso i sintomi confondono anche i sanitari, perché simili agli stessi sintomi della sindrome menopausale. Accade quindi che l’interpretazione clinica sia più difficile e a volte l’intervento diagnostico-terapeutico meno tempestivo. La discriminazione di genere in medicina, infatti, parte dagli studi e dalle sperimentazioni dei farmaci, che coinvolgono maggiormente pazienti di sesso maschile.
Ancora ignote, dall’altra parte, le conseguenze a livello cardiaco di tappe connaturate al ciclo di vita femminile. Quanti ginecologi sensibilizzano la donna con diabete gestazionale rispetto al rischio di incorrere, dopo la gravidanza, in eventi cardiovascolari maggiori (infarto, ictus)? L’aumento è del 60%. Un parto pretermine raddoppia il rischio di mortalità, in caso di cardiopatia.
Ecco perché la prevenzione gioca un ruolo cruciale.
Smettere di fumare, scegliere un’alimentazione sana e variegata, ridurre il consumo di sale, scegliere uno stile di vita attivo e dinamico, sono le mosse da cui partire. Sottoporsi regolarmente a un controllo medico completo, per valutare lo stato di salute del proprio cuore, è la scelta salvavita