19/04/2025
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Quando una persona va dal medico lamentando mal di schiena o dolori cronici, spesso si sente consigliare di fare nuoto, yoga o pilates. Il punto non è tanto se queste discipline possano essere utili, a volte lo sono, altre no, ma è il senso stesso del consiglio a essere sbagliato.
Dire a qualcuno di “fare nuoto” senza sapere se sa nuotare, se ha una buona tecnica, una respirazione corretta, se riesce a mantenere un assetto corporeo funzionale, è come consigliare un farmaco senza conoscere la diagnosi.
Lo stesso vale per pilates o yoga: discipline vastissime, con approcci, intensità, obiettivi e livelli di preparazione estremamente diversi. Pilates, per esempio, non è una disciplina rigidamente codificata: ogni insegnante lo interpreta a modo suo, con attrezzi diversi, approcci diversi, obiettivi differenti. Dire “fai pilates” non significa niente, se non si specifica quale tipo, con quale metodo, per quale obiettivo, e con quale guida.
Questo tipo di consigli, dati senza contesto e senza competenza specifica, equivalgono a un generico “fai un po’ di ginnastica”. Ma quale ginnastica? Di che tipo? Con quale progressione? Perché la verità è che, soprattutto in presenza di dolore cronico, non basta scegliere una disciplina: serve un percorso personalizzato, progressivo, monitorato. Serve partire da una valutazione della qualità del movimento, testare, adattare, modificare.
Questo lavoro non si fa in una lezione di gruppo generalista. Serve un professionista. Serve qualcuno che abbia una competenza reale sul movimento e sulla gestione del dolore.
Il medico generico questo lavoro non lo fa. E non perché non vuole: semplicemente, non è formato per farlo. Il suo percorso di studi lo prepara a gestire patologie, non a studiare il movimento, né a valutarlo o prescriverlo. Non è una critica, è un fatto. E per fortuna è così: se dovessero studiare anche questo, probabilmente non avrebbero il tempo per occuparsi di tutto il resto che già gli compete.
Ma allora sorge una domanda legittima: perché quando abbiamo una carie andiamo dal dentista e non chiediamo consiglio al medico di base, mentre quando abbiamo dolori muscolari o alla schiena ci limitiamo al consiglio del medico e non ci rivolgiamo a un laureato in scienze motorie o a uno specialista del movimento?
Il fatto che non tutti i laureati in scienze motorie siano esperti, preparati o aggiornati è vero. Ma tra chi non ha mai affrontato il tema e chi lo studia, lo approfondisce, lo applica e si aggiorna ogni giorno, personalmente non avrei dubbi su chi scegliere.