29/07/2022
Mi sembra giusto da insegnante condividere con voi il percorso che mi ha portata fin qui, anche se vista da fuori la mia storia può risultare piuttosto banale. Nessuna chiamata dunque da parte di divinità indiane o dal Buddha, ma semplicemente un invito a partecipare a una lezione su Youtube 😅
Ebbene sì, faccio anch’io parte di quelle migliaia di persone che ha scoperto lo yoga durante il lockdown 2020. (Ve l’avevo detto che era una storia banale!)
Ma facciamo un passo indietro per cercare di rendere il tutto (forse) un po’ meno banale.
Come si sente spesso raccontare da molti insegnanti, tra me e lo yoga non è stato amore a prima vista, ma piuttosto un “ti conosco, ti snobbo, ti ignoro e poi torno da te pentita dopo qualche anno pregandoti di darmi una seconda possibilità”.
Ecco … questo è più o meno quello che mi è successo. Per fortuna la storia ha avuto un lieto fine perché l’amore è stato ricambiato e ora la relazione è più solida che mai.
Stavo dicendo che il mio 1° incontro con lo yoga risale a un bel po’ di anni fa. Avevo 16 anni e mi ero iscritta a una lezione di power-yoga e pilates in occasione di un open day olistico organizzato dalla mia scuola.
Commenti finali: ma cos'è sta cosa?!
Il secondo tentativo l’ho fatto qualche anno dopo a Trieste con un corso di Power Yoga al CUS. Ma niente: la relazione non mi appassionava più di tanto😅
Pensate che una volta nella gelateria dei miei genitori un cliente ha dimenticato un libro di yoga e io, stufa di vederlo girare per casa, ho pregato mia mamma di buttarlo. E per un insegnante buttare nella spazzatura un libro di yoga è letteralmente un’eresia! Ma all’epoca non ero ancora un’insegnante, quindi sono (circa) giustificata!
Detto ciò: presa dallo sconforto e dalla noia durante il lockdown 2020 ha voluto dare un’altra possibilità a questa disciplina di cui tutti parlavano bene e, finalmente, è scattata la scintilla.
Ma dato che come sempre mi sono dilungata con i miei discorsi, proseguirò il racconto nel prossimo post.
