04/06/2025
🌱 IL VALORE DI UN NO. ESSERE GUIDA CONSAPEVOLE
⚠️Dire NO a un bambino e a una bambina non è un atto di ubbidienza e autorità.
🫀Dire No a un bambino/a, quando nasce da un’intenzione chiara e amorevole, è una scelta educativa profonda.
🫀Un No detto con cura, presenza e coerenza è una guida che orienta, un confine che protegge, un atto di amore che contiene.
🆘 Ma c’è un punto fondamentale da tenere presente.
❗Spesso i NO che pronunciamo non nascono da intenzioni stabili, coerenti ma dal nostro stato emotivo del momento.
⚠️Cambiano con la stanchezza, con l’ansia, con il bisogno di controllo o con il timore del giudizio altrui.
Un giorno diciamo NO perché siamo stanchi, il giorno dopo diciamo SÌ per senso di colpa, e il giorno dopo ancora ignoriamo.
⚠️Così facendo, i nostri No diventano fragili, incoerenti, talvolta arbitrari. E il bambino/a, che si affida a noi per orientarsi nel mondo, ne riceve un messaggio ambiguo: i confini che riceve non sono chiari né affidabili. Il bambino/a non trova una guida sicura, ma un mondo affettivo instabile, dove i confini cambiano di continuo.
Non sa più cosa aspettarsi.
⚠️E utilizza strategie comportamentali quali opposizione, “sfide e provocazioni” … per sentire immediatamente quella connessione stabile ed affettiva con l’adulto. Vitale. Ma altrimenti non assicurata.
🌱Un NO educativo ha bisogno di coerenza, presenza e consapevolezza. È un atto che nasce dal sentire.
Un No consapevole non soffoca, non punisce, non umilia. Accompagna. E dietro quel No il bambino può scoprire i suoi primi Sì: il sì al rispetto, il sì all’altro, il sì a se stesso.
🌈Non serve essere rigidi, manipolatori, severi, ma autentici. Non perfetti, ma presenti.
🌿 Quando un bambino incontra un No stabile, gentile e deciso, può tastare i contorni del mondo, comprenderne le regole affettive, sentirsi visto, riconosciuto, custodito. È come un seme che trova nel terreno la giusta cura: non troppa acqua, non troppo sole, ma la misura che gli permette di germogliare.
🌳Anche per noi adulti, dire No con presenza è una conquista. È un modo per prenderci cura dei nostri valori, dei nostri bisogni e del nostro ruolo educativo. Ed è proprio attraverso la coerenza tra ciò che sentiamo, ciò che pensiamo e ciò che agiamo, che possiamo trasmettere sicurezza emotiva e senso del limite. Ed ascolto profondo.
🫀Accogliere un No – da parte di un bambino/a o dentro di noi – è un atto di maturità emotiva e di rispetto per la vita. È riconoscere che non tutto è disponibile, che i desideri non si trasformano sempre in diritti, che i limiti sono anche protezione.
Atelier della Pedagogista