Amadahy di Natasa Amadahy Lovrecic

Amadahy di Natasa Amadahy Lovrecic NATUROPATA

08/09/2025

SAI COS'È IL MICELIO?

Chiunque abbia fatto il film di Avatar lo sapeva.
Il micelio, o mycorrysi, è un fungo che si espande sottoterra, creando una rete di connessioni tra tutte le specie vegetali, qualcosa come Internet, che permette loro non solo di comunicare, ma anche di prendersi cura di se stessi, proteggersi e nutrirsi.
"Fai scorta di acqua"! Quando un albero nella foresta viene tagliato, questo micelio comunica a gli alberi nella foresta che uno di loro sta morendo e tutti gli altri alberi attraverso il micelio iniziano a prendersi cura del tronco rimanente per cercare di salvare quella vita.
Lo nutrono con acqua e lo proteggono perché quel tronco morente fa parte della famiglia della foresta.
Ogni cosa ha una lingua. È il linguaggio universale.
Impariamo a riconnetterci con questo linguaggio non verbale, capendo che siamo tutti parte della stessa cosa.
Abbiamo ancora molto da imparare dai nostri fratelli maggiori, dagli alberi e dalla foresta e soprattutto dalla nostra Madre Terra.

- MonolituM

07/08/2025
31/07/2025

Dal cuore spezzato di un vecchio albero, la vita ha trovato la forza di rinascere.
Una scena silenziosa, ma potente, che parla di resistenza e meraviglia.
La natura non si arrende, si reinventa.

25/07/2025

Quando mi dicono:
"Non sei tanto normale"
Mi guardo attorno....
Ci penso....
Tiro un sospiro di sollievo.
Rispondo:
"E meno male".

Web

13/07/2025
08/06/2025

PERCHÉ LE PERSONE NON VOGLIONO GUARIRE?

Dopo tanti anni di lavoro come terapeuta, posso dirlo senza paura di essere smentito: molte, troppe persone non vogliono guarire.

Dicono di volerlo, lo raccontano agli altri, a se stessi, ma in fondo non lo vogliono davvero.

Ippocrate, da grande saggio qual era, diceva: “Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare a ciò che lo ha fatto ammalare.”

Sembra assurdo, eppure succede continuamente: una persona mi contatta, dice di voler iniziare un percorso. Poi improvvisamente scompare. Non risponde più al telefono, non si fa più trovare.

Accade anche nei seminari: partecipano con entusiasmo, si commuovono, condividono feedback profondi e meravigliosi… ma poi spariscono.
Non procedono nel cammino. Restano dove sono.

Succede molto più spesso di quanto si immagini, purtroppo.
All’inizio mi arrabbiavo. Mi sentivo frustrato, mi chiedevo dove stessi sbagliando, mi prendevo la colpa.
Col tempo ho smesso. Anche se, lo ammetto, questo resta un tema vivo dentro di me.
So che voler guarire, o non volerlo, tocca temi profondi, complessi.

Ci sono persone che si aggrappano alla sofferenza come a un’amaca, dondolandocisi dentro.
Il cambiamento fa paura.
Fa paura alla carne, al corpo, alla storia che ci raccontiamo da anni.
Fa paura lasciare una casa dove non siamo più accolti.
Mollare un lavoro che ci spegne l’anima e il desiderio.
Separarci da chi abusa di noi.
Dire un no. Dire una verità.
Fa paura smettere di pensare che tutta la nostra vita sia rimasta congelata in un evento del passato.

La guarigione richiede sempre un atto di verità e la verità, spesso, fa più male del dolore stesso.

Nietzsche scriveva: “Si ha abbastanza coraggio per soffrire, ma non per cambiare.”
Sì, è così. Per molti, guarire è un atto di infedeltà. Come se guarendo si tradisse qualcuno: una parte di sé, un legame perduto, una storia antica.
E come tutti i traditori, piuttosto che guarire, raccontano un mucchio di bugie, di scuse e pretesti.

Rimanere nell’infelicità, nel piccolo inferno che conosciamo, può sembrare più sicuro, ma ci logora dentro. Ci spegne lentamente, giorno dopo giorno.
A volte, tragicamente, non vogliamo guarire perché il dolore è l’ultimo legame che abbiamo con ciò che abbiamo perso.

Rumi scriveva: “La ferita è il luogo da cui entra la Luce.” La ferita può essere feritoia.
Sia ringraziato il cielo per tutte le volte in cui abbiamo avuto il coraggio di aprire gli occhi e cambiare strada!
E allora forse guarire significa proprio questo: lasciare che la luce entri.
Accogliere la trasformazione.
Permettersi di essere liberi, anche se questo fa maledettamente paura.
Non per dimenticare, ma per vivere pienamente.
Perché la guarigione è un atto d’amore verso se stessi.
É un sì alla vita, un sì al cambiamento, un sì alla verità.

Dott. Stefano Manera

13/08/2024

L'acqua evapora tornando nell'atmosfera.
Niente alberi, niente ciclo corto dell'acqua!
Attraverso le loro foglie, gli alberi rilasciano vapore acqueo nell'atmosfera in un processo chiamato traspirazione.
Una grande quercia traspira fino a 1600 litri d'acqua al giorno.
Piantare alberi è la salvezza della specie umana!
È necessario diffondere consapevolezza, non lamentarti del caldo se non li rispetti!

Indirizzo

Loc. Aurisina, 142 Duino-Aurisina
Trieste
34011

Orario di apertura

Lunedì 14:30 - 18:00
Martedì 14:30 - 18:00
Giovedì 14:30 - 18:00
Venerdì 14:30 - 18:00

Telefono

+393389514450

Sito Web

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