La psicanalisi e le donne

La psicanalisi e le donne Una precisa direzione clinica, teorica e pratica: una Psicanalisi pensata e praticata da donne "a misura di donna". Riferimenti: Jessica Benjamin, Irigaray

OIKOS-BIOS, una Casa "per tutte/e e per nessuna/o" ha una storia relativamente breve ma intensa e ricca di significato. E' un'Associazione di Promozione sociale fondata nel 2006 da un gruppo di psicanaliste, psicologhe e psicoterapeute di diversa formazione, sensibili al tema della Differenza di genere e all'urgenza di ripensare e riformulare, a partire dal riconoscimento di tale Differenza e dei suoi
effetti individuali, sociali etici e politici, i concetti di "clinica", di "malattia", di salute e di "cura" per uomini e donne. OIKOS-BIOS nasce come Centro Filosofico di Psicanalisi di Genere Antiviolenza e si occupa del disagio di donne e uomini (anoressie, bulimie, attacchi di panico, depressioni, alcoolismo, droga, relazioni di coppia, problemi adolescenziali e/o scolastici). Fra le operatrici di Oikos-bios è contemplata la presenza di Consulenti filosofiche e di Counselor. E' il primo Centro Filosofico di Psicanalisi in Italia la cui impostazione teorica, la cui formazione e la cui pratica di cura si ispirano al "pensiero della Differenza" di Luce Irigaray, psicanalista e filosofa espulsa dall'Ecole freudienne di J. Lacan "per mancata fedeltà a un solo discorso". Luce Irigaray è psicanalista e filosofa, appunto, ed è proprio in forza di questa sua doppia formazione - auspicabile per chiunque voglia accostarsi all'esperienza psicanalitica in vista di una futura "professione" - che ha indagato e interrogato con acume e profondità non solo il fallologocentrismo del sistema di pensiero filosofico occidentale ma anche le teorie di Freud e di Lacan - eredi di quel pensiero - con quello sguardo lucido e critico che solo la sofferenza legata alla dimensione Tragica della condizione femminile è in grado di motivare. E' convizione di Oikos-bios - da molte/i condivisa - che non ci può essere una formazione psicanalitica adeguata, degna di questo nome ma, soprattutto, all'altezza dei tempi e delle sue trasformazioni, senza una formazione filosofica: niente psicanalisi senza filosofia, dunque, anche se questo non basta. Ci sono filosofie, infatti - Le filosofie femministe, come titola il libro di Adriana Cavarero e Franco Restaino - di cui, nonostante qualche piccolo passo in avanti, si preferisce ignorare/oscurare il prezioso contributo. Ai fini di una formazione non parziale, non discriminante, è dunque necessario promuovere, oltre allo studio delle opere di Irigaray, la conoscenza - trascurata, se non inesistente nelle scuole psicanalitiche tradizionali e nella formazione indifferenziata da esse impartita - delle filosofe del femminismo nazionale e internazionale (Cavarero, Butler, Braidotti, per citarne alcune soltanto) e delle psicanaliste interessate sia alla posizione della psicoanalisi relazionale (Aron, Mitchell, Odgen, Stern) che alla riflessione filosofica ( Adorno, Habermas, Derrida). Oltre alla cura a una formazione differenziata, il lavoro svolto da Oikos-bios in questi anni si è proposto alla pubblica attenzione attraverso numerosi Convegni, Incontri, Spettacoli in strada, Spettacoli teatrali, Gruppi di Studio e ricerca e interventi nelle Scuole in collaborazione con L'Associazione Maschile Plurale. Collaborano attivamente con Oikos-bios Bruna Bianchi Docente di Storia delle donne dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Maria Micozzi, pittrice, scultrice e scrittrice, Ivano Spano Docente della Facoltà di Sociologia dell'Università di Padova e Lea Melandri, scrittrice e teorica del femminismo della Libera Università delle donne di Milano. La promozione di alcune Mostre dell'artista Maria Micozzi - che siamo onorate di contare fra le Socie - e la sua assidua presenza ai Convegni (assieme ad altre significative figure di donne,) ha concorso a fare di OIKOS- BIOS una realtà unica, con una sua precisa fisionomia, un chiaro indirizzo filosofico e psicanalitico che la rende radicalmente Differente dalle tradizionali "scuole" di psicanalisi fondate da uomini la cui attenzione, piuttosto che essere rivolta ai gravi disturbi comportamentali maschili e ai danni devastanti e in costante crescita da essi causati, continua ad essere puntata esclusivamente alle cosiddette "patologie femminili".

NO COMMENT....L'uccisione di persone non è sempre un reato, ma lo diventa quando avviene in violazione delle leggi dello...
21/09/2025

NO COMMENT....

L'uccisione di persone non è sempre un reato, ma lo diventa quando avviene in violazione delle leggi dello stato, come l'omicidio. In guerra, INVECE, l'uccisione dei combattenti nemici NON è reato perché rientra NEI POTERI DEL MILITARE LEGITTIMO BELLIGERANTE E NON NELLA SFERA DEL DIRITTO PENALE COMUNE, ma può essere punito solo se commesso senza rispetto delle leggi di guerra, come i crimini di guerra o i crimini contro l'umanità.
Differenza tra omicidio e uccisioni in guerra:
Omicidio: L'omicidio è l'atto di uccidere intenzionalmente una persona. Questo è un reato punibile secondo le leggi del paese, e la pena varia a seconda della gravità dell'azione.
Uccisioni in guerra: Le uccisioni in guerra non sono un reato quando sono commesse da militari legittimi contro nemici. Questo perché la guerra ha delle regole proprie.
Legittimi belligeranti: Solo i militari appartenenti a uno stato che ha dichiarato guerra sono autorizzati a combattere e a uccidere i nemici in un conflitto armato.
Crimini di guerra: Un'uccisione commessa in guerra diventa un reato punibile (un crimine di guerra) se non è commessa in conformità con le leggi di guerra.
Esempi di crimini di guerra: Uccidere civili innocenti, usare armi vietate o attaccare ospedali sono esempi di crimini di guerra.
Crimini internazionali: Crimini come il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di aggressione sono considerati crimini internazionali, e i loro autori sono perseguiti da tribunali sovranazionali come la Corte penale internazionale.
In sintesi:
Uccidere è un reato quando viola le leggi di uno stato, come nel caso dell'omicidio.
L'uccisione in guerra può non essere un reato se compiuta da un militare legittimo contro un nemico, perché si agisce nell'ambito delle leggi di guerra.
Se l'uccisione in guerra violala le leggi di guerra, diventa un crimine di guerra o un crimine contro l'umanità, con relative conseguenze legali internazionali.

ASSASSINI SODDISFATTIL’uccisione di una donna è un AGITO.E’ un AGITO messo in atto nel tentativo, paradossale, di evitar...
17/09/2025

ASSASSINI SODDISFATTI

L’uccisione di una donna è un AGITO.
E’ un AGITO messo in atto nel tentativo, paradossale, di evitare di SUBIRE una perdita temuta e considerata intollerabile, invivibile:
“Ti uccido - ti perdo - per il terrore di perderti”.
AGIRE una perdita temuta anziché SUBIRLA passivamente, solleva, esonera dal lungo e doloroso lavoro del lutto e dalla sua’ elaborazione che, nei casi di morte naturale, è all’opera.
Nell’assassinio di una donna, nell’AGIRE preventivamente la perdita
tanto temuta, non c’è lutto da elaborare: è l’uccisione stessa a funzionare, paradossalmente, come elaborazione di un lutto non elaborabile.
Di qui il distacco, l’indifferenza, l'agghiacciante freddezza, il cinismo e la totale assenza di dolore e di pentimento che spesso si riscontra in questi casi.
Assassini “soddisfatti” - se così si può dire.

GUERRE e non solo...GRAVI DANNI DERIVANTI DALL'INCAPACITA' DI ESERCIZIO, DI PRATICA E DI MESSA IN ATTO DEL MECCANISMO DI...
13/09/2025

GUERRE e non solo...

GRAVI DANNI DERIVANTI DALL'INCAPACITA' DI ESERCIZIO, DI PRATICA E DI MESSA IN ATTO DEL MECCANISMO DI SUBLIMAZIONE

"La sublimazione è un meccanismo di difesa psicologico, introdotto da Sigmund Freud, che trasforma pulsioni socialmente inaccettabili, come quelle sessuali o aggressive, in attività e comportamenti socialmente apprezzati e costruttivi, come l'arte, la scienza o lo sport. È considerato uno dei meccanismi di difesa più adattivi, poiché permette di esprimere energia psichica in modo socialmente utile e produttivo, riducendo l'ansia e la tensione interna in modo sano".

Se i Morti potessero parlare...ci riserverebbero - forse,  chissà -qualche sorpresa.
06/09/2025

Se i Morti potessero parlare...ci riserverebbero - forse, chissà -qualche sorpresa.

Se questo è vero - com'è Vero - di eroi, in questo sciagurato tempo, non c'è neppure l'ombra.Pensare è un atto eroico (S...
30/08/2025

Se questo è vero - com'è Vero - di eroi, in questo sciagurato tempo, non c'è neppure l'ombra.

Pensare è un atto eroico (Simone Weil)

"Il culto della virilità ha reso questo mondo un inferno dei vivi. E' una fornace che brucia la speranza, l'amore, la fe...
24/08/2025

"Il culto della virilità ha reso questo mondo un inferno dei vivi. E' una fornace che brucia la speranza, l'amore, la fede e la giustizia.
(J. CAVANAGH, I Am A Dangerous Woman 1980)

Io sono unache fa pezzi di stradacon altrientra nelle casedi altriaccudisce alle cosedi altri.Cerco qualcuno stabileche ...
22/08/2025

Io sono una
che fa pezzi di strada
con altri
entra nelle case
di altri
accudisce alle cose
di altri.
Cerco qualcuno
stabile
che mi ammetta
come fidata
comparsa.
Ogni gesto
stabile
l'ho provato.
Invece sono
rimasta
una vagabonda
che al momento
dato
prende il largo
(Carla Lonzi, Diario, 30 agosto '74)

TABULA RASA Il femminismo ritrova la sua stradaPubblicato da Paola Zaretti  L’attenzione consiste nel sospendere il prop...
15/08/2025

TABULA RASA Il femminismo ritrova la sua strada
Pubblicato da Paola Zaretti

L’attenzione consiste nel sospendere il proprio pensiero, nel lasciarlo disponibile, vuoto e permeabile all’oggetto […]. Il pensiero deve essere vuoto, in attesa, non deve cercare alcunché, ma essere pronto ad accogliere nella sua nuda verità l’oggetto che sta per penetrarvi.
Gli spropositi di una versione [di latino], le assurdità nella risoluzione di un problema di geometria, le goffaggini stilistiche e la mancanza di coerenza logica nei compiti di francese, tutto questo deriva dalla fretta con cui il pensiero si è precipitato su qualcosa: ed essendosi così colmato prematuramente, non è stato più disponibile per la verità. La causa risiede sempre nel voler essere attivi, nella volontà di cercare. Per verificarlo basta andare alla radice di ogni errore […]. I beni più preziosi non devono esser cercati, bensì attesi.
Molto spesso l’attenzione viene confusa con una sorta di sforzo muscolare. Quando si dice agli allievi: “Ora state attenti”, li si vede corrugare le sopracciglia, trattenere il respiro, contrarre i muscoli. […] Venti minuti di attenzione intensa e senza fatica valgono infinitamente più di tre ore d’applicazione con la fronte corrugata, che fanno dire, con la sensazione di aver fatto il proprio dovere: "Ho lavorato s**o".
Ma, al di là delle apparenze, è molto più difficile. Nella nostra anima c’è qualcosa che ripugna la vera attenzione molto più violentemente di quanto alla carne ripugni la fatica. [...] Ecco perché ogni volta che si presta veramente attenzione si distrugge un po’ di male in se stessi.
Un quarto d’ora di attenzione così orientata ha lo stesso valore di molte opere buone.
Simone Weil

Etimologia del termine "POVERTA"L'etimo della parola "povertà" deriva dal latino "paupertas". La parola "povertà" è lega...
07/08/2025

Etimologia del termine "POVERTA"

L'etimo della parola "povertà" deriva dal latino "paupertas". La parola "povertà" è legata all'idea di scarsità, di non avere a sufficienza, di "mancanza". "Povertà" indica, inoltre, uno "Scarso valore", una "Limitatezza". una "Esiguità".
Non dovrebbero smetterla, questi cronisti, di definire costantemente "povera"/"povere", le donne vittime di violenza o morte per altre cause? Che cosa hanno a che fare delle donne morte per violenza o per altre ragioni, con il concetto di "povertà", con il termine stesso di povertà?"

Friedrich NietzschePERCHÉ IO SONO UN DESTINO*Conosco la mia sorte. Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualc...
30/07/2025

Friedrich Nietzsche
PERCHÉ IO SONO UN DESTINO*

Conosco la mia sorte. Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme – una crisi, quale mai si era vista sulla terra, la più profonda collisione della coscienza, una decisione evocata contro tutto ciò che finora è stato creduto, preteso, consacrato. Io non sono un uomo, sono dinamite. – E con tutto ciò non c’è nulla in me del fondatore di religioni – le religioni sono affari per la plebe, io sento il bisogno di lavarmi le mani dopo essere stato in contatto con uomini religiosi… Non voglio «credenti», penso di essere troppo malizioso per credere a me stesso, non parlo mai alle masse… Ho una paura spaventosa che un giorno mi facciano santo: indovinerete perché io mi premunisca in tempo, con la pubblicazione di questo libro, contro tutte le sciocchezze che si potrebbero fare con me… Non voglio essere un santo, allora piuttosto un buffone… Forse sono un buffone… E ciononostante, anzi non ciononostante – perché non c’è mai stato sinora niente di più menzognero dei santi – la verità parla in me. – Ma la mia verità è tremenda: perché fino a oggi si chiamava verità la menzogna. – Trasvalutazione di tutti i valori: questa è la mia formula per l’atto con cui l’umanità prende la decisione suprema su se stessa, un atto che in me è diventato carne e genio. Vuole la mia sorte che io debba essere il primo uomo decente, che sappia oppormi a una falsità che dura da millenni… Io per primo ho scoperto la verità, proprio perché per primo ho sentito la menzogna come menzogna, la ho fiutata… Il mio genio è nelle mie narici… Io vengo a contraddire, come mai si è contraddetto, e nondimeno sono l’opposto di uno spirito negatore. Io sono un lieto messaggero, quale mai si è visto, conosco compiti di una altezza tale che finora è mancato il concetto per definirli; solo a partire da me ci sono di nuovo speranze. Con tutto ciò io sono anche, necessariamente, l’uomo del fato. Perché ora che la verità dà battaglia alla millenaria menzogna, avremo degli sconvolgimenti, uno spasimo di terremoti, monti e valli che si spostano, come mai prima si era sognato. Il concetto di politica trapasserà allora completamente in quello di una guerra degli spiriti, tutti i centri di potere della vecchia società salteranno in aria – sono tutti fondati sulla menzogna: ci sarà guerra, come mai prima sulla terra. Solo a partire da me ci sarà sulla terra grande politica. –
* F. Nietzsche, Perché io sono un destino, in Ecce homo. Come si diventa ciò che si è.
Adelphi, Milano 1991, pp. 127-137.

Babette è tornata. E' tornata da me, questa mattina, vestita da tortora. Una piccola deliziosa tortorella sul davanzale ...
17/07/2025

Babette è tornata. E' tornata da me, questa mattina, vestita da tortora. Una piccola deliziosa tortorella sul davanzale della mia finestra.
Mai capitato prima. Immobile, mi guardava con insistenza, voltando il capino da una parte all'altra, senza muoversi da lì.
Così, con emozione e circospezione, mi sono avvicinata lentamente al davanzale e le ho dato da mangiare un fetta biscottata sbriciolata.
Nessun segno di paura, di diffidenza, di estraneità
Era bellissima.
Mai, mai, mai, in tanti anni, è accaduto, su quel davanzale, qualcosa di simile
No, no, no, non sto dicendo che credo ai miracoli....una credenza anni luce lontana da me, dalla mia vita, dal mio pensiero.
E' al mio sentire che credo.

Alle AmicheBabette mi ha lasciata. Il  Dolore non si scrive
12/07/2025

Alle Amiche
Babette mi ha lasciata. Il Dolore non si scrive

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