OIKOS-BIOS, una Casa "per tutte/e e per nessuna/o" ha una storia relativamente breve ma intensa e ricca di significato. E' un'Associazione di Promozione sociale fondata nel 2006 da un gruppo di psicanaliste, psicologhe e psicoterapeute di diversa formazione, sensibili al tema della Differenza di genere e all'urgenza di ripensare e riformulare, a partire dal riconoscimento di tale Differenza e dei
suoi
effetti individuali, sociali etici e politici, i concetti di "clinica", di "malattia", di salute e di "cura" per uomini e donne. OIKOS-BIOS nasce come Centro Filosofico di Psicanalisi di Genere Antiviolenza e si occupa del disagio di donne e uomini (anoressie, bulimie, attacchi di panico, depressioni, alcoolismo, droga, relazioni di coppia, problemi adolescenziali e/o scolastici). Fra le operatrici di Oikos-bios è contemplata la presenza di Consulenti filosofiche e di Counselor. E' il primo Centro Filosofico di Psicanalisi in Italia la cui impostazione teorica, la cui formazione e la cui pratica di cura si ispirano al "pensiero della Differenza" di Luce Irigaray, psicanalista e filosofa espulsa dall'Ecole freudienne di J. Lacan "per mancata fedeltà a un solo discorso". Luce Irigaray è psicanalista e filosofa, appunto, ed è proprio in forza di questa sua doppia formazione - auspicabile per chiunque voglia accostarsi all'esperienza psicanalitica in vista di una futura "professione" - che ha indagato e interrogato con acume e profondità non solo il fallologocentrismo del sistema di pensiero filosofico occidentale ma anche le teorie di Freud e di Lacan - eredi di quel pensiero - con quello sguardo lucido e critico che solo la sofferenza legata alla dimensione Tragica della condizione femminile è in grado di motivare. E' convizione di Oikos-bios - da molte/i condivisa - che non ci può essere una formazione psicanalitica adeguata, degna di questo nome ma, soprattutto, all'altezza dei tempi e delle sue trasformazioni, senza una formazione filosofica: niente psicanalisi senza filosofia, dunque, anche se questo non basta. Ci sono filosofie, infatti - Le filosofie femministe, come titola il libro di Adriana Cavarero e Franco Restaino - di cui, nonostante qualche piccolo passo in avanti, si preferisce ignorare/oscurare il prezioso contributo. Ai fini di una formazione non parziale, non discriminante, è dunque necessario promuovere, oltre allo studio delle opere di Irigaray, la conoscenza - trascurata, se non inesistente nelle scuole psicanalitiche tradizionali e nella formazione indifferenziata da esse impartita - delle filosofe del femminismo nazionale e internazionale (Cavarero, Butler, Braidotti, per citarne alcune soltanto) e delle psicanaliste interessate sia alla posizione della psicoanalisi relazionale (Aron, Mitchell, Odgen, Stern) che alla riflessione filosofica ( Adorno, Habermas, Derrida). Oltre alla cura a una formazione differenziata, il lavoro svolto da Oikos-bios in questi anni si è proposto alla pubblica attenzione attraverso numerosi Convegni, Incontri, Spettacoli in strada, Spettacoli teatrali, Gruppi di Studio e ricerca e interventi nelle Scuole in collaborazione con L'Associazione Maschile Plurale. Collaborano attivamente con Oikos-bios Bruna Bianchi Docente di Storia delle donne dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Maria Micozzi, pittrice, scultrice e scrittrice, Ivano Spano Docente della Facoltà di Sociologia dell'Università di Padova e Lea Melandri, scrittrice e teorica del femminismo della Libera Università delle donne di Milano. La promozione di alcune Mostre dell'artista Maria Micozzi - che siamo onorate di contare fra le Socie - e la sua assidua presenza ai Convegni (assieme ad altre significative figure di donne,) ha concorso a fare di OIKOS- BIOS una realtà unica, con una sua precisa fisionomia, un chiaro indirizzo filosofico e psicanalitico che la rende radicalmente Differente dalle tradizionali "scuole" di psicanalisi fondate da uomini la cui attenzione, piuttosto che essere rivolta ai gravi disturbi comportamentali maschili e ai danni devastanti e in costante crescita da essi causati, continua ad essere puntata esclusivamente alle cosiddette "patologie femminili".