09/11/2025
E dopo i " baci " si passa agli " abbracci " !!!
Iniziamo scrivendo subito che " I cani NON amano essere abbracciati e presi in braccio. E se è evidente che parlare di “maltrattamento” per rari episodi è sicuramente eccessivo, mi capita sempre più spesso di vedere cani che in braccio ci vivono, 24h/24 o quasi.
E questo sì, è un maltrattamento etologico a tutti gli effetti. Senza neppure il “quasi”.
Lasciando da parte ogni polemica, dunque, concentriamoci su questo punto: abbracci e baci ( come abbiamo visto nel precedente post ) NON fanno parte del repertorio etologico del cane.
Se la carezza puo' essere gradita ( sopratutto ove esiste un legame affettivo ) in quanto riconducibile al leccamento (comportamento materno che causa benessere nei cuccioli), l’abbraccio è un gesto che può essere interpretato come bloccante, dominante o addirittura aggressivo. L' essere presi in braccio e' ancora più invasivo , dato che viene vissuto come un impedimento ad ogni possibilità di movimento, di comunicazione e di autodifesa.
Bene che vada, l ' abbraccio mette il cane in ansia: e questo vale per il cane di trenta chili come per quello che ne pesa tre.
E’ evidente che sono proprio questi ultimi quelli più abbracciati e più sollevati, non solo perché riesce più facile farlo ma anche perché i mini-cani sono quelli più ambiti dalle persone con più forte impulso epimeletico (quello che ci spinge ad accudire/coccolare chiunque abbia l’aspetto e il modo di fare di un neonato). Solo che i cani NON sono bambini, i cuccioli NON sono neonati umani e nei canidi NON esistono (e quindi non vengono riconosciute come tali) le stesse manifestazioni di affetto che si riscontrano nei primati (come noi).
Le mamme scimmia prendono in braccio e abbracciano i loro cuccioli, esattamente come noi. Le mamme cane NO.
Quindi un cane non ha davvero modo di riconoscere automaticamente questi gesti come “affettivi”, e come minimo impiega alcune settimane (o mesi) prima di capire che per noi lo sono.
Dopodiché si rassegna… e in rari casi impara anche ad apprezzarli: ma nella stragrandissima maggioranza dei casi li sopporta senza provarne alcun piacere. E molto spesso dimostra con tutta la mimica disponibile (almeno quella facciale, visto che il resto del corpo è bloccato dalle nostre braccia) che quello che prova è un forte disagio.
E non sempre sopporta, tra l’altro: secondo una ricerca americana il 18% degli attacchi di cani agli umani è avvenuto proprio durante le coccole .
In fondo basterebbe guardare le espressioni che fanno (sempre che si sappia “leggere” un pochino la mimica del cane). Basta guardarli in faccia, per capire quanto i nostri amici “apprezzino” queste nostre manifestazioni affettive.
E poi se fossero così apprezzate perché ci sarebbe la necessità di rafforzare certi comportamenti con premi e premietti ? Perche' e' necessario molto più impegno per convincerli che le coccole degli sconosciuti sono “una cosa carina”… tant’è che vengono ultrà premiati quando le ricevono senza ribellarsi.
Ma se fossero gradite non ci sarebbe bisogno di alcun rinforzo: gli stessi abbracci/baci sarebbero il premio!
Si dirà: gli estranei sono cosa diversa dagli umani di famiglia. Vero, verissimo… ma non abbastanza vero da rendere piacevole qualcosa che non lo è.
Il cane preso in braccio/abbracciato/sbaciucchiato sopporta esattamente come sopporta di essere lavato di continuo, profumato, manipolato, infiocchettato. All ' inizio cercherà di dimostrare il suo disappunto poi scattano i soliti tre comportamenti " di difesa " : l accettazione, il " congelamento " ( rimanere immobili ) e "l ' attacco ".Quale dei comportamenti viene adottato dipende da tanti fattori.
E' vero anche che a lungo andare i cani capiscono il significato di questi nostri gesti e in alcuni casi imparano perfino ad amarli.
Ma ricordiamo che per il cane il “ricevere attenzioni” è talmente vitale che ci sono soggetti disposti a prender botte pur di richiamare gli umani presso di sè (è il caso dei cani che abbaiano ben sapendo che verranno picchiati per questo: ma per loro è meglio essere picchiati che ignorati).
Concludendo: se “ci scappa” di dare un bacio o un abbraccio al nostro cane, non succede niente di tragico. Ogni tanto scappa anche a me con i miei , e pur sapendo che non gli ho fatto un piacere non penso neppure di averlo “maltrattato”. Se però la cosa diventa ossessiva, invadente, reiterata ad ogni pie’ sospinto… allora sì, comincia a somigliare davvero a un maltrattamento, inteso almeno come “trattare male” il cane facendogli subire qualcosa che non vorrebbe.
Lo stesso vale per il “prendere il cane in braccio”: se lo facciamo una volta ogni tanto, amen.
Se invece il nostro cane viene tenuto sempre e solo in braccio, allora è maltrattamento etologico al cento per cento: tanto più grave quanto più la maltrattatrice di turno pensa invece di fare il bene del suo tesoro, al fatidico grido di “lo tratto come un figlio!”.
La parte più triste è proprio questa: chi prende i cani a calci, chi li tiene alla catena, chi li picchia in continuazione… almeno SA di essere nel torto.
A meno che non sia proprio un bruto globale, si rende conto di fare una cosa sbagliata e magari, in qualche occasione, cerca di evitarlo.
Sbaciucchiatori, abbracciatori e sollevatori di cani, al contrario, sono convinti di rendere il loro amico felice: pensano di proteggerlo, di accudirlo, di prendersene cura “come se fosse un figlio”… e in questo modo creano cani de-caninizzati, bambinizzati, in una parola disadattati e spesso profondamente infelici.
Il vero amore per il cane dovrebbe essere fatto soprattutto di rispetto : ma rispetto per ciò che un cane. E’ .....e non per quello che immaginiamo che sia.
Baci a abbracci riserviamoli agli altri primati come noi, figli, mariti o scimmie che siano.
I cani limitiamoci ad accarezzarli (e senza esagerare neppure in questo, magari…), perché la carezza loro la capiscono. Tutto il resto, NO.