Dott.ssa Maddalena Berlino Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Maddalena Berlino Psicologa-Psicoterapeuta Riceve su appuntamento

Dal 1989 la dr.ssa Maddalena Berlino si occupa del benessere delle persone fornendo consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia a indirizzo Umanistico Esistenziale -Rogersiano e Neorogersiano - per Singoli, Coppie, Famiglie,
Bambini e Adolescenti.

Nuovi inizi, nuove chiavi. Se cambi la serratura ricordati di cambiare le chiavi, con le vecchie non ci fai più nulla...
17/09/2025

Nuovi inizi, nuove chiavi.
Se cambi la serratura ricordati di cambiare le chiavi, con le vecchie non ci fai più nulla...

17/09/2025
COSTELLAZIONI FAMILIARI................26 OTTOBRE 2025........."Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia in...
17/09/2025

COSTELLAZIONI FAMILIARI................26 OTTOBRE 2025.........
"Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice lo è a modo suo"
Anna Karenina
Per info scrivimi in privato.

Oggi su La Sicilia..." La trasformazione inizia nel punto dove non c' è speranza" James Hillman
09/09/2025

Oggi su La Sicilia...
" La trasformazione inizia nel punto dove non c' è speranza" James Hillman



20/08/2025

Lo psicologo Crepaldi: «Il ritiro arriva solo dopo una fase di isolamento sociale. I ragazzi interrompono ogni rapporto, i genitori sappiano mettersi in discussione»

Dove c’è un padre narcisista, accanto c'e una figura silenziosa ma fondamentale: la madre enabler che contribuisce, spes...
14/08/2025

Dove c’è un padre narcisista, accanto c'e una figura silenziosa ma fondamentale: la madre enabler che contribuisce, spesso senza accorgersene, a mantenere il ciclo dell'abuso. Il narcisista mette i figli e il partner enabler in competizione o li manipola per rafforzare il proprio controllo.

Chi è l’enabler?
È la persona che, per paura, amore distorto o senso di responsabilità, finisce per giustificare, minimizzare o coprire il comportamento tossico del partner ad esempio dicendo “è fatto così”, “ha avuto una giornata difficile”. Lo fa magari pensando di salvarlo o di mantenere la famiglia unita, ma intanto espone i figli a ferite profonde.

Perché succede?
●Co-dipendenza: mettere sempre i bisogni dell’altro prima dei propri.

●Compassione selettiva: provare empatia solo per il partner, non per chi subisce il danno.

●Paura dell’abbandono.

●Abitudine: se è cresciuta in un contesto simile, può considerarlo normale.

Si attua così un abuso secondario:
non proteggere i figli, giustificare il narcisista o restare in silenzio davanti alle ingiustizie è anch’esso una forma di abuso.
Crescere in questo contesto può produrre: confusione su cosa sia l'amore sano, difficoltà a riconoscere e porre confini, tendenza a diventare a propria volta enabler o a cercare partner narcisisti, ansia cronica e iper-vigilanza emotiva. I figli spesso finiscono per sostenere emotivamente il genitore enabler, che a sua volta sostiene il narcisista.

Smartphone prima dei 13 anni: effetti negativi documentati sulla salute mentale in età adulta.Uno studio globale su oltr...
26/07/2025

Smartphone prima dei 13 anni: effetti negativi documentati sulla salute mentale in età adulta.
Uno studio globale su oltre 100.000 giovani, pubblicato sul Journal of Human Development and Capabilities, mostra che ricevere uno smartphone prima dei 13 anni è associato a una salute mentale peggiore tra i 18 e i 24 anni. I sintomi più frequenti includono pensieri suicidi, aggressività, distacco dalla realtà e bassa autostima. I dati derivano dal Global Mind Project di Sapien Labs, il più vasto database mondiale sul benessere mentale e sono stati analizzati tramite lo MHQ (Mind Health Quotient), uno strumento di autovalutazione che misura benessere sociale, emotivo, cognitivo e fisico. I punteggi MHQ risultano drasticamente più bassi nei soggetti che hanno avuto lo smartphone prima dei 13 anni (da 30 a 13 anni, fino a 1 a 5 anni). Il disagio mentale è spiegato per il 40% dall’accesso precoce ai social media, seguito da relazioni familiari disfunzionali (13%), disturbi del sonno (12%) e cyberbullismo (10%). L’effetto è simile in tutte le regioni del mondo. Le ragazze mostrano più bassa resilienza emotiva e autostima, mentre nei maschi emergono scarsa empatia e instabilità emotiva. Gli autori chiedono un intervento immediato: educazione digitale obbligatoria, limiti di accesso ai social media, sanzioni per le piattaforme e restrizioni graduate sull’uso degli smartphone. Gli autori avvertono che attendere prove definitive potrebbe significare “perdere la finestra utile per agire in modo preventivo”.

Quotidiano Sanità, 21 luglio 2025.
Studio originale: Thiagarajan T et al. Journal of Human Development and Capabilities (Taylor & Francis, 2025).
Dati: Global Mind Project – Sapien Labs.

In terapia non esistono soluzioni pronte o risposte facili, ma esiste un luogo sicuro dove poter essere se stessi 🤝🏻Ogni...
24/06/2025

In terapia non esistono soluzioni pronte o risposte facili, ma esiste un luogo sicuro dove poter essere se stessi 🤝🏻

Ogni seduta si basa su ascolto autentico, desiderio di aiutarti e supportarti nel viaggio della vita. Una presenza costante che ti accompagna, passo dopo passo. La terapia nasce dall’incontro tra la tua storia e il mio impegno nel prendermene cura.

Se senti il bisogno di parlare con qualcuno io sono a tua completa disposizione, con professionaltà ed empatia.
👇🏻

📌 Via Silvio Pellico,10 - Trieste (TS)
📞 339 6626572

🔵 Overthinking: quando il pensiero eccessivo ostacola il benessere.Il termine overthinking, o "pensiero eccessivo", indi...
23/06/2025

🔵 Overthinking: quando il pensiero eccessivo ostacola il benessere.

Il termine overthinking, o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale continua e spesso non produttiva.

Si riscontra frequentemente nei disturbi d’ansia, in cui l’incertezza attiva un meccanismo di analisi ripetuta, che non porta a soluzioni ma incrementa dubbi e scenari ipotetici.

Il pensiero, anziché essere orientato alla risoluzione, si concentra sul problema e mantiene uno stato di allerta costante.

Tra le conseguenze più comuni:
➡ Stress
➡ Difficoltà del sonno
➡ Ridotta attenzione
➡ Blocchi decisionali

È importante saper distinguere tra riflessione utile e pensiero disfunzionale.
Osservare i propri pensieri, riconoscere i fattori scatenanti e intervenire in modo consapevole può contribuire a prevenire condizioni di disagio più strutturate.

Quando il pensiero diventa fonte di malessere, il confronto con un professionista può essere un passo fondamentale per il benessere psicologico.

Non dire mai un sì a qualcuno che sia un no a te.
08/06/2025

Non dire mai un sì a qualcuno che sia un no a te.

Indirizzo

Via Silvio Pellico, 10
Trieste
34122

Telefono

+393396626572

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Maddalena Berlino Psicologa-Psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare