Elida - Puericultrice a sostegno della genitorialità

Elida - Puericultrice a sostegno della genitorialità Le consulenze Babywearing, le sedute del Massaggio Bioenergetico Dolce solo su appuntamento.

👦🏼👧🏼🧒🏼mamma
Puericultrice Doula Bioenergetica a sostegno
genitorialità consapevole
Accompagno nel contatto, la bioenergetica di Eva Reich
Igiene del neonato, sonno, l'allattamento...
Consulenze di Babywearing
Lab BabyBrains e Il Parto Positivo I Lab di Babybrains, Il Parto Positivo e le consulenze Babywearing di gruppo vengono organizzati periodicamente

Un bambino lasciato piangere non impara a calmarsi da solo.Impara che i suoi bisogni non vengono ascoltati.Impara che le...
23/09/2025

Un bambino lasciato piangere non impara a calmarsi da solo.
Impara che i suoi bisogni non vengono ascoltati.
Impara che le sue lacrime non trovano risposta.
E smette di chiedere, non perché non ne abbia più bisogno, ma perché ha capito che non serve.

Ma noi, cosa vogliamo che impari il nostro bambino?
Che le sue emozioni hanno valore.
Che può fidarsi di noi.
Che c’è sempre qualcuno pronto ad accoglierlo, anche nei momenti più difficili.

Lo vogliamo forte, sicuro di sé, capace di amare ed essere amato.
E questo nasce dal sentirsi visti, accolti e rispettati fin dai primi giorni di vita.

Rispondere al pianto non è viziare:
è costruire fiducia, legame, radici profonde. 💙

🌙 Il sonno dei bambini non si insegna, si accompagna 🌙Il sonno nei primi anni di vita è un viaggio fatto di scoperte, re...
19/09/2025

🌙 Il sonno dei bambini non si insegna, si accompagna 🌙

Il sonno nei primi anni di vita è un viaggio fatto di scoperte, regressioni, progressi e tanti risvegli. Non c’è nulla di “sbagliato” se il tuo bambino si sveglia spesso: il suo cervello sta crescendo, si sta organizzando e ha bisogno di sentirti vicino per ritrovare calma e sicurezza.

Quando si parla di “addestramento al sonno” si pensa a metodi rigidi, che chiedono al piccolo di adattarsi velocemente. Ma esistono strade più dolci, che rispettano i tempi del bambino e il cuore dei genitori: rituali serali, contatto, prevedibilità, piccoli gesti che fanno sentire il bambino accolto.

Ogni famiglia trova il proprio equilibrio: c’è chi sceglie di condividere il letto, chi preferisce la culla accanto, chi ha bisogno di soluzioni graduali per dormire un po’ di più. Non esiste un unico modo “giusto”, esiste quello che funziona per voi.

💛 Accompagnare il sonno significa proprio questo: imparare ad ascoltare, a osservare, a rispondere con dolcezza, ricordando che i risvegli passeranno e che la sicurezza che oggi doniamo diventerà fiducia domani

Diventare madre significa attraversare una trasformazione profonda.Un po’ ci si perde, ed è inevitabile. Proprio come ac...
12/09/2025

Diventare madre significa attraversare una trasformazione profonda.
Un po’ ci si perde, ed è inevitabile. Proprio come accade quando si passa da single a coppia, ogni cambiamento ci chiede di lasciare qualcosa di noi per fare spazio a qualcosa di nuovo.

All’inizio sembra di regredire, di non riconoscersi più. Ma è solo una fase: dopo ogni passo indietro arrivano salti in avanti potentissimi. Lo facciamo noi, lo fanno i nostri bambini, in ogni tappa della loro crescita.

Col tempo si maturano nuove competenze, si ricostruisce un senso di sé — magari diverso, più ricco, più autentico.
E con un sano attaccamento (a loro e a noi stesse) questi passaggi si vivono con maggiore leggerezza e naturalezza.

Perché diventare madre non significa perdersi davvero, (e non bisogna permetterlo assolutamente), ma ritrovarsi in una versione nuova, un po’ rimodernata, un po’ più forte.

💛
03/09/2025

💛

Quando nasce un figlio, nasce anche una madre (e un padre), ed è un processo che scuote corpo, emozioni, identità. Spess...
25/08/2025

Quando nasce un figlio, nasce anche una madre (e un padre), ed è un processo che scuote corpo, emozioni, identità. Spesso ci si concentra sul bambino, ma il punto di partenza del legame autentico sei proprio tu, con il tuo autocontatto.

🌱 Autocontatto
In gravidanza e dopo la nascita il corpo cambia, le emozioni possono essere intense, contrastanti o confuse. Fermarsi ad ascoltarsi – come sto respirando? quali tensioni sento? cosa provo veramente? – aiuta a riconoscere che ogni reazione è parte del processo, senza giudizio.

Chiarezza interiore Non sempre capiamo subito le nostre emozioni: stanchezza, gioia, paura, tenerezza, senso di inadeguatezza possono alternarsi. Dare loro un nome e accoglierle è già un modo di “fare spazio” a se stessi.

🪾 Il contatto
Avviene quando, partendo da un buon radicamento in sé, posso offrirmi e ricevere. È lo spazio in cui ci si incontra davvero, senza perdere il proprio centro. Il contatto diventa nutriente, non confuso

Dal sé al bambino Quando una madre o un padre riesce a rimanere in contatto con sé, anche le reazioni del bambino diventano più leggibili. Non le subiamo in automatico, ma possiamo accoglierle con maggiore calma e presenza

🌳 Il legame
Non nasce dalla perfezione, ma dalla possibilità di esserci, con autenticità. Un genitore che si permette di sentire e nominare le proprie emozioni, crea nel figlio la base per imparare a sentire e riconoscere le sue.

Il legame non è fusione, ma una connessione viva, in cui ciascuno mantiene la propria identità e allo stesso tempo si apre alla relazione.

✨ In sintesi: più io sono in contatto con me stesso, più posso essere in contatto autentico con mio figlio -> l’autocontatto è la radice, il contatto è il tronco, il legame è il frutto

❤️
21/08/2025

❤️

Oggi ci ha lasciato Michel Odent.
Medico ostetrico illuminato e coraggioso, sempre stato dalla parte delle madri. Lo ricordiamo con gratitudine e stima per il suo infaticabile impegno e profonda visione. Amico sincero di Eva Reich sin dagli anni '70, come lei pioniere della salutogenesi, partecipò come relatore al Convegno Internazionale Ecologia della Nascita - Contatto bioemozionale per la prevenzione delle patologie e la promozione della salute in gravidanza, parto ed esogestazione - tenuto a Pistoia nel febbraio 1999, organizzato da Centro Studi Eva Reich. Nel ripensarci lì, nei tre giorni di convegno, emozionano ancora i dialoghi tra lui, Eva Reich , Marina Marcovic, Silja Wendelstadt e Verena Schmid.

🧠 Contatto e sviluppo cerebraleIl cervello di un neonato non è “completo” alla nascita. Si sviluppa in risposta all’ambi...
15/08/2025

🧠 Contatto e sviluppo cerebrale
Il cervello di un neonato non è “completo” alla nascita. Si sviluppa in risposta all’ambiente — e l’ambiente più potente è la relazione con l’adulto di riferimento.
Il contatto fisico (abbracci, pelle a pelle, tenere in braccio) stimola la produzione di ossitocina (l’ormone dell’amore e dell’attaccamento).
Le esperienze affettive positive creano connessioni neurali stabili: un bambino tenuto, accudito, ascoltato, impara a regolare le emozioni e sviluppa fiducia nel mondo.

❤️ Attaccamento sicuro
I primi mesi di vita sono fondamentali per costruire un legame di attaccamento.
I bambini hanno bisogno di sentire che il caregiver (genitore o figura primaria) è affidabile e presente.
Quando un neonato piange e viene consolato, non si “vizia”: sta imparando che il mondo risponde ai suoi bisogni, e questo costruisce una base emotiva solida per la vita futura.

🌍 Il passaggio dal grembo al mondo
La nascita non è una separazione netta, ma un processo di adattamento graduale.
In utero: contatto continuo, nessuna fame, nessuna solitudine.
Dopo la nascita: improvvisamente, silenzi, freddo, fame, distanza.
Il contatto — tenerlo in braccio, dormire vicino, cullarlo — riduce lo shock della transizione e permette al bambino di entrare nel mondo con fiducia.

🤲 Il “contenimento” emotivo
Tenere in braccio un neonato non è solo un atto fisico, ma anche emotivo. I bambini non sanno regolare da soli:
- Il pianto
- Lo stress
- La paura
- La fame
Il caregiver “presta” al bambino il suo sistema nervoso regolato. È il principio del co-regolarsi. Questo avviene nella relazione.


Rispettare la fisiologia per crescere in armoniaIl babywearing, per essere davvero benefico, deve rispettare la fisiolog...
12/08/2025

Rispettare la fisiologia per crescere in armonia
Il babywearing, per essere davvero benefico, deve rispettare la fisiologia del neonato e del genitore. Questo significa garantire una posizione ergonomica che assecondi lo sviluppo naturale del corpo del bambino, senza forzature o posture innaturali.
Per il bambino, la posizione ideale è rispettare l’accovacciamento e la divaricazione della gambine e la curvatura a “C” della colonna nei primi mesi, che riflette la fisiologia neonatale. Questo protegge anche la salute delle anche..
Il capo deve essere sostenuto senza costrizioni e le vie respiratorie libere, evitando compressioni sul mento o sul torace.
Per il genitore, rispettare la fisiologia significa scegliere un supporto che distribuisca il peso in modo equilibrato su spalle, schiena e bacino, evitando dolori o posture scorrette. Un babywearing corretto riduce la fatica e permette un contatto prolungato senza compromettere il benessere fisico.

💓 Il contatto che regola
Il babywearing non è solo un gesto d’amore: è un potente alleato della fisiologia del bambino. Essere portati vicino al corpo del genitore permette al neonato di regolare in modo naturale funzioni vitali come temperatura corporea, battito cardiaco e respirazione. Questo avviene grazie al contatto pelle a pelle e alla trasmissione di calore e ritmo corporeo.
Il contatto costante riduce la produzione di cortisolo (ormone dello stress) e stimola il rilascio di ossitocina, che favorisce calma, benessere e legame emotivo. Inoltre, la posizione verticale aiuta la digestione e può alleviare il reflusso, migliorando il comfort del bambino. 🤱✨

👶❤️ Il potere del contatto
Portare il tuo bambino vicino al cuore non è solo pratico: è amore in movimento.
Il babywearing rafforza il legame, riduce lo stress e crea quella connessione unica che si costruisce respiro dopo respiro.
Ogni passo insieme diventa un momento di fiducia, sicurezza e amore reciproco. ✨

🌿 Appena diventato genitore o stai per diventarlo? Confuso nel mondo del babywearing?Tra fasce, marsupi e mille proposte...
27/07/2025

🌿 Appena diventato genitore o stai per diventarlo? Confuso nel mondo del babywearing?
Tra fasce, marsupi e mille proposte, è normale sentirsi sopraffatti.
Ogni prodotto promette miracoli… ma quale fa davvero al caso vostro; tuo e del tuo bambino? 🤯
💡 Scopri come orientarti davvero, senza farti travolgere dal marketing.
👶 In questo incontro parleremo di:
✨ Come scegliere un supporto davvero ergonomico e adatto a voi
✨ Fascia elastica, rigida, sling, half buckle, marsupio… quale scegliere?
✨ Come capire se il supporto che hai è corretto
✨ Quali legature privilegiare in base alla fisiologia ed alle competenze maturate del tuo bimbo.
📅 Giovedì 7 agosto, ore 10:30
📍 Studio Talea – Via Rismondo 2, Trieste
(Campanello: Multistudio)
👩‍🍼 Con Elida, puericultrice e consulente formata sul babywearing, pronta ad ascoltarti e accompagnarti a valutare la scelta migliore per voi 💛
📲 Prenotazioni, info e costi: scrivimi al 349 518 2979

Vieni a scoprire come portare in modo sicuro, comodo e consapevole.
🧡 Il babywearing non è una moda, è relazione.

La capacità di autoregolarsi si sviluppa attraverso un processo complesso e graduale, che coinvolge lo sviluppo emotivo,...
26/07/2025

La capacità di autoregolarsi si sviluppa attraverso un processo complesso e graduale, che coinvolge lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale di una persona.

🧠 I neonati nascono con tratti temperamentali innati che influenzano la capacità iniziale di autoregolazione.
Il cervello, in particolare la corteccia prefrontale, matura lentamente e sostiene le funzioni esecutive (attenzione, inibizione, pianificazione), fondamentali per autoregolarsi.

👶 Il bambino impara a regolare le emozioni e il comportamento grazie alla relazione con figure di attaccamento (genitori, caregiver).

Se l’adulto consola un bambino che piange, lo aiuta a calmarsi → il bambino apprende strategie di regolazione.
Routine coerenti e prevedibili aiutano a costruire sicurezza e controllo interno.

Come si può sostenere lo sviluppo dell’autoregolazione?
- Insegnare a riconoscere e nominare le emozioni.
- Mostrare comportamenti autoregolati.
- Ambienti prevedibili e sicuri
- Feedback costruttivo, non punitivo.

L’autoregolazione non si costruisce in un giorno. I neonati e i piccoli non si autoregolano da soli. Hanno bisogno che un adulto li aiuti a calmarsi e a dare senso a ciò che provano.

È normale che:
- I bambini abbiano crisi di pianto o rabbia
- I genitori si sentano frustrati o stanchi
👉 L’obiettivo non è la perfezione, ma essere una base sicura e prevedibile per il bambino.

Anche i momenti difficili sono occasioni di apprendimento.


31/05/2025

Una in casa é una nascita rispettata.

Nel giorno del mio compleanno é arrivata una bimba a ricordarci che un parto può essere vissuto come un momento intimo e famigliare invece di un evento iper-medicalizzato.

Quando lavoravo in ospedale assistivo ogni giorno a parti. Noi pediatri veniamo chiamati solo nei parti complicati, perciò la mia visione era "distorta".
Pensavo al parto come a un evento rischioso che dipendeva dalla fortuna. Credevo che l'intervento medico fosse necessario per la sicurezza.
Pensavo che partorire in casa fosse roba da hippy o da irresponsabili.

L''ho creduto per anni.

Finché non ho partorito e ho vissuto le conseguenze di una inutile iper-medicalizzazione in un parto del tutto fisiologico, conseguenze che pago tuttora.
Ma é servito a rendermi una pediatra nuova.

👉🏼 Siccome solo gli stupidi non cambiano mai idea ho controllato la letteratura scientifica e scoperto che i parti in casa, se provenienti da gravidanza fisiologica e ben seguiti, non hanno maggior rischio di quelli ospedalieri.
Anzi.
Il parto é una orchestra di ormoni che scatena una serie di eventi, ma se interrotta da una stonatura (es. un intervento innecesario) si blocca portando a complicanze, proprio quelle per cui si teme il parto (Consiglio di leggere il rapporto di OVOItalia) https://ovoitalia.wordpress.com/chi-siamo/

Più un parto é rispettato, più ha probabilità di svolgersi regolarmente.

I parti in casa sono "diversi".
I bambini non piangono, sono incredibilmente calmi.
Le madri sono in ottima forma, i papà sono un po' assonnati (non hanno le endorfine dell'allattamento), ma sono soggetti attivi, fratellini e sorelline si sentono importanti perché "hanno aiutato" e corrono ad aprirmi la porta emozionati.

C'è senso di pace, luci soffuse, gli allattamenti partono senza problemi.
Sarò sempre portavoce di come questi parti, visti dagli occhi di medico, sono incredibilmente rispettati e portano salute a mamma, bimbo e tutta la famiglia.
É un lavoro di equipe: famiglia, ostetriche, pediatra e distretto sanitario.

Il nostro dovere è informare i genitori della possibilità di scelta di un parto in casa, ma anche offrire una assistenza ospedaliera al parto altrettanto rispettata in tutte le strutture. Poi voi genitori scegliete.

Il parto è VOSTRO.
L'allattamento é VOSTRO.
Lo svezzamento è VOSTRO.

Per approfondimenti lascio la parola al primario di ginecologia:

https://www.facebook.com/NascitaENonSolo/videos/2720865774653581/

Imparare a dormire che fatica!? Il   è  uno dei bisogni primari fondamentali della nostra vita, è essenziale per la salu...
09/05/2025

Imparare a dormire che fatica!?
Il è uno dei bisogni primari fondamentali della nostra vita, è essenziale per la salute fisica e mentale riuscire a riposare bene, ad ogni età.
Con l’arrivo dei nostri piccoli, possono cambiare tante cose, tra cui anche la routine del nostro sonno. La routine compromessa e la deprivazione del sonno necessario, soprattutto se protratto nel tempo può portare tanta stanchezza; poca pazienza, irascibilità, tristezza, depressione e tensioni, anche in famiglia.
Il sonno ha un impatto notevole sulle relazioni ed abitudini familiari oltre ad esserne influenzato a sua volta.
A volte, basta veramente poco per migliorare il sonno di tutta la famiglia, mentre a volte, bisogna armarsi di pazienza e costanza per cambiare le abitudini e raggiungere il benessere di tutti.

Il sonno dei bambini è un fenomeno complesso che si evolve e modifica durante la crescita.
Essere adeguatamente informati può semplificare e certamente aiutare ad affrontare le variazioni lungo il percorso. La bacchetta magica non esiste; il percorso vuole far emergere i strumenti in vostro possesso, a comprendere dove vi trovate e dove volete arrivare.

3 incontri sul sonno:
- La fisiologia del sonno
- Come cambia il sonno nelle diverse fasi dello sviluppo
- Il luogo dove si dorme e come si dorme
- I miti sul sonno da sfatare
- Le famose “regressioni”; perché ci sono e come affrontarle
- Il sonno e l’educazione; avere idea chiara del genitore che sono
- I modelli del sonno; come voglio accompagnare mio figlio ad imparare a dormire
- Obiettivi da raggiungere
- Consigli e strategie da attuare da trovare come alleate

📢 A chi è rivolto?
A genitori in attesa, neo genitori, genitori, nonni, zii e tutti coloro che si occupano dei bambini e vogliono approfondire la tematica.

⌚ Quando?
16 maggio 10:00 - 11:30
23 maggio 10:00 - 11:30
6 giugno 10:00 - 11:30

📍Dove?
Multistudio, via Rismondo 2

🫂 Come partecipare?
Per informazioni e le prenotazioni al 3495182979
Elida Bursic Vitasovich - Puericultrice e Doula Bioenergetica oltre.al.babywearing

Indirizzo

Via Francesco Rismondo, 2
Trieste
34133

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