Psicologa Dott.ssa Santarossa Arianna

04/10/2023

Il fallimento è un’esperienza formativa fondamentale se si dà il tempo perché lo possa diventare davvero. A volte i genitori vivono il fallimento del proprio figlio come una catastrofe narcisistica personale ed è per questo che non sono disposti a dargli tempo e a tollerarlo, come se ci fosse un’interferenza del narcisismo delle madri e dei padri sulla vita dei loro figli. Il fallimento implica un incontro con il proprio limite e questo può sempre, se preso dal verso giusto, diventare una possibilità di apertura inedita. Direi anzi che una vera formazione implica sempre questa capacità di trasformare le occasioni avverse, gli insuccessi, gli ostacoli in momenti di crescita.

Massimo Recalcati, “Elogio del Fallimento. Conversazioni su anoressie e disagio della giovinezza”, Margini, 2022 (seconda edizione)

24/07/2023

Siamo tutti semi. Abbiamo tutti bisogno di un terreno fertile dove poter fiorire al meglio.
Un esercizio immaginativo che propongo nelle sedute coi miei pazienti è proprio l'esercizio del seme:
Stendersi sul letto o dove vogliamo ( basta che sia un luogo per noi accogliente) ed immaginarsi pian piano di rimpicciolire sempre più... fino a diventare delle dimensioni di un seme. Immaginare poi di sprofondare lentamente e dolcemente nel terreno, proprio come farebbe un seme... continuare poi ad immaginare che si rompa l'involucro e che piano escano sia le radici che continuano la loro avventura verso il basso quindi il terreno fertile, sia il germoglio che invece si spinge verso l'alto facendosi strada nella terra profumata. Immaginarsi lentamente questi due processi fino ad emergere dal terreno come piccole foglie...
Continuare poi ad immaginare i piccoli rametti, le foglie sempre più grandi ed infine il fiore. Il nostro fiore, quello che più ci rappresenta, che più ci piace!
Quel fiore sei tu!
Il seme sa già tutto.
La fioritura è dentro di te.
🌼🥀🌹🌺🏵⚘️🌷🌸

04/05/2023

Oggi vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine per i miei pazienti/compagni di viaggio poiché sono in grado di cambiarmi l'umore, di aiutarmi così inconsciamente e così profondamente ad andare oltre... oltre la stanchezza, oltre le aspettative e oltre i nervosismi della giornata! In un mondo tutto nostro, in questa relazione appagante e bellissima riusciamo a scambiarci millemila energie😊

10/04/2023

Non dobbiamo mai sottovalutare l'importanza del riposo, dell'ozio, del FERMARCI... anche perché spesso si tratta di un ozio sano e paradossalmente produttivo perché fa sviluppare la creatività, la ricerca e ricarica le pile per ridarci la nostra CENTRATURA! Un paziente, poco fa, mi disse che l'insight più stimolante che aveva appreso dal percorso insieme era la "goduria della noia"... Sorrisi.
"Che bellissime parole, godere della noia, fantastico S."
È proprio così, stare nella noia, sviluppa moltissime risorse, le riattiva... tra cui l'immaginazione di cui non possiamo e non dobbiamo mai fare a meno! La nostra società ci porta a pensare che se ci fermiamo, se riposiamo, se ci annoiamo, siamo dei perdenti, non stiamo producendo né consumando ma è un regalo molto prezioso che dobbiamo farci!

16/03/2023

Quando una terapia si conclude è appagante per entrambi le parti ma c'è anche un senso di malinconia, di nostalgia, di tristezza...
Se dai valore alla relazione tra le persone e non alla relazione paziente-curatore succede questo!
Quando un paziente se ne va lascia un piccolo vuoto dentro di te al quale però riguarderai con gioia perché ora sai che sta meglio !

Oggi, un paziente si è presentato con una lettera di ringraziamenti da far sciogliere il cuore

09/12/2022

Dopo un periodo di terapia trovo importante, in alcuni casi, che il paziente scriva una lettera compassionevole a sé stesso adottando un punto di vista gentile.
Ciò serve per poter fare un bilancio dei risultati ottenuti, degli obiettivi raggiunti ma soprattutto per ricordare da dove si è partiti!!
Spesso ci si " dimentica" quanta strada si sia fatta e rifletterci su aiuta a dare il giusto peso al percorso effettuato.

18/11/2022

14/10/2022

E poi ti arriva questa...🥰

22/09/2022

La maggior parte delle volte la "nostra" scuola non educa alle emozioni...e con ciò intendo che soprattutto non educa all'accettazione delle emozioni classificate come indesiderate o spiacevoli e questa è una grande mancanza perché porta i bambini,una volta divenuti adulti, a rigettare, scacciare e allontanare queste emozioni e ci si dimentica della loro fondamentale importanza! Lo ripeterò sempre : le emozioni servono tutte, ognuna ha il proprio scopo e la propria funzione! Impariamo ad ascoltare, ci dicono sempre cose importanti!

Capita che un bimbo provi emozioni forti come rabbia e paura nello stesso momento.

Come affrontarle?

Ogni caso ed ogni bambino e’ a se, ma questa mattina quello di cui G. (3 anni) aveva bisogno era un lungo “ABBRACCIO CONTENITIVO”.

Sono rimasta con lui ferma in quella posizione per un’ora e mezza… 90 minuti in cui il piccolo passava dalle urla più rabbiose alle lacrime più disperate durante le quali ha continuato a stringermi le braccia al collo con tutta la sua forza.

Passata la crisi, ha subito chiesto dei suoi amichetti e per il resto della giornata ha avuto uno splendido sorriso stampato sul faccino.

Quali sono stati i passaggi più importanti della gestione di questo momento? (Per il bambino ma anche per me):

- Accettare l’emozione:
il bambino aveva il diritto di sentirsi cosí!

- Accogliere l’emozione:
mi sono allineata con quello che provava il piccolo, facendolo sentire compreso e al sicuro.

- Stare in quell’emozione:
neanche per un secondo ho cercato di distrarlo per farlo sentire meglio e non ho mai usato frasi come “stai calmo, smettila di piangere, vedrai che ora passa, ssshhhht…”.
Al contrario, gli ripetevo “lo so amore, hai ragione, capisco come ti senti, sono qui per te”.
Gli ho così trasmesso il messaggio che quello che provava non era sbagliato, ma che potevamo e dovevamo passarci attraverso, insieme.

Alla fine della crisi emotiva mi ha guardato negli occhi, ha tirato su col nasino e mi ha detto “adesso sto meglio, mi è passato. Sono pronto per andare a giocare con i miei amici”.

🥹🥹🥹❤️

20/09/2022

Meraviglioso! Prendetevi un'ora e mezza di tempo e ascoltate...soprattutto genitori e insegnanti!
Non sarò d'accordo su tutto al cento per cento ma ne vale davvero la pena! ❤

Festa Scienza Filosofia, 27 aprile 2018 Auditorium San DomenicoPaolo Crepet: Ha svolto l'internato presso l'Istituto di Biochimica dell'Università di Padova,...

02/08/2022

L'importanza dell'ascolto attivo...

“ Pensiamo di ascoltare, ma solo raramente ascoltiamo con una reale comprensione, con un’empatia vera. Eppure, questo tipo molto speciale di ascolto rappresenta una delle forze più potenti, ai fini del cambiamento, che io conosca. "

~ Carl Rogers ~