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Insegnante di Yoga

Vira ( वीर ) significa eroeBhadra (भद्र), significa buonoLa posizione di Virabhadra (वीरभद्रासन), il guerriero buono, un...
15/07/2025

Vira ( वीर ) significa eroe
Bhadra (भद्र), significa buono

La posizione di Virabhadra (वीरभद्रासन), il guerriero buono, una delle più note nello yoga, pone diversi punti di riflessione: uno tra questi è la forza, la nostra.
Forza che si esprime con i piedi ben piantati a terra da chi conosce il proprio corpo e sa come usarlo per sostenersi, insieme alle braccia che si prendono spazio e lo vivono rimanendo ben centrati in sé stessi.
Una forza espressa dal respiro che si fa stabile e fiero e dallo sguardo che ci direziona verso gli obiettivi importanti, riportandoci all’adesso, all’ora, istante dopo istante.
Ma anche una forza data dell’apertura del cuore che si offre al mondo, senza paura.
Virabhadrasana non è un invito alla battaglia ma un inno alla presenza, a dimostrazione che forza può solo stare al passo con l’amore.
- Ricercayoga -

Ultima settimana di pratica online prima della pausa estiva

Pratichiamo ancora insieme in spiaggia fino a fine luglio presso per info contattami
Om Shanti

.OM BHUR BHUVAH SVAHATAT SAVITHUR VARENYAM |BHARGO DEVASYA DHEEMAHIDHIYO YONAH PRACHODAYAT ||Saluto la terra, il cielo, ...
21/06/2025

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OM BHUR BHUVAH SVAHA
TAT SAVITHUR VARENYAM |
BHARGO DEVASYA DHEEMAHI
DHIYO YONAH PRACHODAYAT ||
Saluto la terra, il cielo, tutto ciò che sta in mezzo,
ognuna di queste cose esiste grazie ad una fonte di luce e gioia immensa
ed è a questa radiosità che io mi apro e per essa medito
perché essa dispensi la sua luce anche su di me, illuminandomi.
Con l’augurio che il Sole, fonte e dispensatore di vita, riesca ad illuminare le nostre menti e i nostri cuori in un momento così buio per il mondo intero. Gayatri mantra, un inno al Sole in una traduzione non letteraria ma per me significativa, buon solstizio!
Om Shanti
☀️

Un invito a soffermarsi a osservare le straordinarie e molteplici forme vegetali, a concedersi lo spazio per la meravigl...
31/05/2025

Un invito a soffermarsi a osservare le straordinarie e molteplici forme vegetali, a concedersi lo spazio per la meraviglia.

Contenitori di storie, mondi lontani che mostrano cura e gentilezza dei gesti, la capacità di cogliere piccoli dettagli che solo la natura sa regalare.

Un piacere per gli occhi, una mostra delicatamente bellissima alla Fondazione Cosso di Miradolo

In questi giorni manderò la nuova newsletter, scrivimi se vuoi riceverla

Purtroppo la compilazione del form dal sito non funziona, scrivimi direttamente

carola.ripamonti@ricercayoga.com

Ph:
1. Carlo Lupo, “erbario sentimentale
2. Alfonso e Ada Sella
3. Alfonso e Ada Sella
4. Filippo De Pisis
5. Christiane Löhr
6. Vincenzo Agnetti

Entrare in contatto con il respiro richiedere delicatezza, non ci si impone al respiro, ma si sta ad osservare.Senza far...
20/05/2025

Entrare in contatto con il respiro richiedere delicatezza, non ci si impone al respiro, ma si sta ad osservare.
Senza fare, lasciamo accadere.
Entrare in contatto con il respiro ci porta immediatamente al qui, all’ora, ma l’osservazione richiede tempo. Prendersi tempo per appoggiare l’attenzione sulle sensazioni più fini e localizzate, partendo dall’aria che sfiora le mucose all’interno delle narici, passando dall’aria che scorre al nostro interno per focalizzarci sulla duttilità delle costole. Osservare e percepire la morbidezza dell’architettura della nostra gabbia toracica pronta ad allargarsi per permettere all’aria di entrare, capace di ritrarsi per permettere all’aria di ritornare all’esterno.
Senza fare, lasciamo accadere.
E allora accade che il movimento del respiro si estenda anche nell’area posteriore del corpo, quella che non vediamo mai, ma che attraverso l’ascolto ci diamo la possibilità di abitare. Una dimensione spaziale che possiamo imparare a percepire, risvegliando la capacità di sentire anche ciò che non vediamo anche a tutte le altre aree del corpo, anche quelle più silenti e lontane, territori meno familiari che pian piano riprendono vitalità.
Senza fare, lasciamo accadere.
Doniamoci il tempo di accomodare l’attenzione alle diverse parti del corpo con la giusta cura e apriamo la consapevolezza ricettiva fino ad includere tutti i luoghi del corpo e la sua capacità di farsi attraversare dal respiro, accogliendolo con un movimento di espansione e ritrazione morbido e naturale per noi.
||
Quando inspiri, inspira con tutto il corpo.
Quando espiri, espira con tutto il corpo.
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Buddha, Satipatthana Sutta
Questa settimana poniamo l’attenzione sulla percezione fine del nostro respiro e il suo potere trasformativo, senza fare, lasciamo accadere
Vi aspetto per praticare insieme
Om Shanti

|| Tutto ciò che esiste nei tre cieli rimane sotto il controllo del Prana. Proteggici, Prana, come una madre fa con il s...
13/05/2025

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Tutto ciò che esiste nei tre cieli rimane sotto il controllo del Prana.
Proteggici, Prana, come una madre fa con il suo bambino e dacci splendore
e saggezza.
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Prashna Upanishad

Identificare il prana con il respiro è riduttivo ed inesatto, Prana è nelle sue tante traduzioni ed interpretazioni considerata l’energia vitale, la nostra energia primaria, energia che muove la nostra vita.
È la matrice, di ogni energia che opera a livello di mente, di corpo, di vita.
L’intero universo è una manifestazione del Prana, il potere creativo originario.
In varie Upanishad ricorre una vecchia storia vedica riguardo il prana. Le cinque facoltà principali di cui siamo costituiti - la mente, il respiro (prana), la parola, gli orecchi e gli occhi - stavano discutendo per stabilire chi era fra di loro il migliore e il più importante.
Questa situazione descrive la normale condizione umana in cui le varie facoltà non sono integrate fra di loro ma combattono e si trovano in competizione per dominare la nostra attenzione. Per risolvere la disputa decisero che ognuno avrebbe lasciato il corpo per vedere chi faceva sentire di più la sua mancanza.
La parola lasciò il corpo per prima, ma il corpo continuò a vivere anche se muto. Poi se ne andarono gli occhi, ma il corpo continuò a vivere anche se cieco. Poi se ne andarono gli orecchi, ma il corpo continuò a vivere anche se sordo. Poi se ne andò la mente, ma il corpo continuò a vivere anche se inconsapevole. Infine il prana cominciò ad andarsene e il corpo cominciò a morire e tutte le altre facoltà cominciarono a perdere la loro energia. Così tutti corsero dal prana e gli dissero di restare lodando la sua supremazia.
Chiaramente il prana vinse la disputa.
Il prana dà energia a tutte le nostre facoltà che in sua assenza non possono funzionare.
Il prana sta al primo posto e senza di esso non abbiamo energia per fare alcunché.

Per controllare tutte le facoltà la chiave è il controllo del prana. Il prana è il maestro.
Lavoreremo sul concetto Prana nelle pratiche di questa settimana, vi aspetto per praticare insieme.
Om Shanti

FERMARSI è una tappa fondamentale in qualsiasi percorso, nello yoga segna il momento iniziale, la base della pratica. Si...
07/05/2025

FERMARSI è una tappa fondamentale in qualsiasi percorso, nello yoga segna il momento iniziale, la base della pratica.
Siamo immersi in un mondo in cui il movimento si trasforma in una corsa incessante, l’agire è prioritario al punto da spingerci all’azione, continua, costante. O meglio, volubile, nel senso che sono previste accelerate, impennate, picchi e quasi mai rallentamenti o pause, tanto meno arresti.
FERMARSI. Diventa un atteggiamento scomodo, sconveniente, fuori da ogni clichè del nostro tempo. Diventa motivo di giustificazione, imbarazzo, una condizione strana anche a noi stessi. Difficile accettarlo. Difficile crederlo necessario. Difficilissimo concederselo.

Un FERMARSI per ritrovarsi. Lo possiamo fare sempre, non lo facciamo mai.
In questo periodo prezioso di forzata immobilità, me lo sono concessa, il FERMARSI. Staccare la spina del frullatore di azioni continue che ci tengono in balia della nostra energia cinetica apparentemente infinita. Darsi tempo, non è impossibile, e porta a diverse domande, come:
“quanto troppo chiediamo a noi stessi? Quanto troppo poco ci concediamo pause?”
Ma anche senza dover per forza aspettare la necessità di un reset, possiamo concederci il FERMARSI. Ogni volta che vogliamo, per ritornare a noi.

Tich Nath Hanh lo spiega benissimo:

“Ci fermiamo semplicemente per esserci, per essere con noi stessi e con il mondo.
La capacità di fermarsi permette di vedere, vedere aiuta a capire. Pace e felicità sono il futuro che ne deriva. Per poter essere veramente con un amico o con un fiore bisogna padroneggiare l’arte di fermarsi.”
Il FERMARSI come momento prezioso, ne parlo nell’ultima newsletter inviata questa mattina

Se non l’hai ricevuta o la vuoi ricevere puoi scrivermi
carola.ripamonti@ricercayoga.com
Oppure trovi il link in bio
Om Shanti

‘Essere felici’ una lettera di Papa Francesco Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza...
21/04/2025

‘Essere felici’ una lettera di Papa Francesco

Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
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Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell’anonimato.
Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide, incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia. È attraversare deserti fuori di sé, ma essere in grado di trovare un’oasi nei recessi della nostra anima.�È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita.
Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.�È saper parlare di sé.�È aver coraggio per ascoltare un “No”.�È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.�È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.�È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.�È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.�È avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.�È avere la capacità di dire: “Ti amo”.�Non mollare mai ….�Non rinunciare mai alle persone che ami.�Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!

Papa Francesco

Continua il lavoro sui Chakra per esplorare i diversi livelli di noi in chiave esperienziale, Chakra e Loto Sadhana.Il N...
27/03/2025

Continua il lavoro sui Chakra per esplorare i diversi livelli di noi in chiave esperienziale, Chakra e Loto Sadhana.

Il Nuovo Per-Corso sarà sul Quarto e Quinto Chakra (Anahata e Vishuddha) per accompagnarci ad esplorare altri aspetti di noi.

Sarà sempre strutturato in 5 incontri

Il Venerdì dalle 18.00 alle 19.00
in sala oppure online nelle date:

28 Marzo

4 - 11 Aprile

9 - 16 Maggio

Gli incontri e le registrazioni
gli incontri si possono seguire sia in sala che online, ogni pratica è registrata e caricata nell’area privata, riservata agli iscritti.
Ogni incontro è un’approfondimento su un tema legato ai Chakra di riferimento, dalla simbologia, alle varie tecniche proposte dall’Hatha Yoga per lavorare sullo specifico segmento del corpo, non solo fisico, ma anche respiratorio, energetico e mentale.

I posti in sala sono limitati, contattami per riservare il tuo

per info, contattami
Om Shanti

Si respira aria di primavera….Il nostro ritiro di Yoga si avvicina..Aprire le porte ai nostri sensi ci permette di intra...
27/02/2025

Si respira aria di primavera….
Il nostro ritiro di Yoga si avvicina..
Aprire le porte ai nostri sensi ci permette di intraprendere un cammino di presa di consapevolezza delle modificazioni dell’ambiente esterno e degli impulsi interni che innescano precise sensazioni somatiche e reazioni neurovegetative, le nostre emozioni.
Esplorando il nostro corpo attraverso i cinque sensi e le pratiche che lo yoga ci propone per entrare in contatto gli aspetti più sottili di noi, coltivando una sensibilità sottile e profonda.
Proveremo a costruire le basi per una vita autentica, nel rispetto delle nostre possibilità imparando a conoscere e riconoscere i nostri stati d’animo e le nostre emozioni.
Alloggeremo presso il delizioso a Cavagnolo, accolti e coccolati da Edy e Laura.
15-16 MARZO 2025
A Cavagnolo
Il ruolo dei sensi nella pratica Yoga.
Sensazioni, percezioni, emozioni: conoscerle per viverle pienamente
I posti sono quasi terminati,

ULTIMI DUE POSTI DISPONIBILI

affrettati se vuoi unirti a noi!

Un buon modo per iniziare la primavera, nella natura e nello Yoga, dedicando tempo e spazio a noi stessi.
Ti aspetto, per info link in bio
Om Shanti

18/02/2025

I nostri sensi sono gli strumenti che abbiamo nella vita per percepire il mondo ed orientarci.
Come li usiamo indirizzerà la nostra vita, verso la salute o la malattia, la creatività o la stagnazione, l’illuminazione o l’ignoranza.
I sensi svolgono un ruolo importante nel percorso di consapevolezza, sia in senso negativo come ostacoli che ci intrappolano agli attaccamenti esteriori, sia in senso positivo perché attivano la nostra sensibilità alla percezione sottile.
Il percorso yogico richiede una padronanza dei sensi molto sottile, non semplicemente la loro negazione, ma un’educazione al riconoscere i loro potenziali profondi verso una consapevolezza autentica di noi.
Partiremo dall’ esplorare i nostri sensi nel prossimo RITIRO di YOGA del 15-16 MARZO a CAVAGNOLO.
Due giorni di pratica immersi nella natura in pieno risveglio, un’occasione in più per “riprendere in mano i nostri sensi”.
Ospitati nell’accogliente Acquaementa Bed&Breakfast
I posti sono limitati e quasi finiti, se sei interessato contattami
carola.ripamonti@ricercayoga.com

Link in bio
Vi aspetto
Om Shanti

La teoria dei Pancha Vayu, i cinque soffi, ci ha accompagnato in questi ultimi mesi alla scoperta di come agiscono dentr...
17/02/2025

La teoria dei Pancha Vayu, i cinque soffi, ci ha accompagnato in questi ultimi mesi alla scoperta di come agiscono dentro di noi le diverse correnti che ci costituiscono.
Sono cinque correnti, cinque forze, cinque energie, cinque venti che continuamente scorrono e si occupano di generare e rigenerare le nostre funzioni principali a livello fisico, mentale, energetico e nervoso.
Presenti in noi e nella natura che ci circonda, i Pancha Vayu interagiscono tra loro e ci forniscono le basi per entrare in una relazione di ascolto di noi, dandoci la possibilità di ampliare e scoprire nuovi punti di vista.
Vayu, è il vento, ha un’immensa forza, che non si vede ma si sente, si lega al cambiamento, al movimento e alla capacità di rigenerare qualcosa, per assicurarci che tutto in noi scorra secondo le leggi della natura e delle modalità più sane per noi.
Riprendiamo nella pratica di questa settimana tutti i cinque vayu principali attraverso, asana, prananyama, mudra e mantra che stimolano le correnti da base e ci riportano in relazione con le loro caratteristiche principali.
VI aspetto per praticare insieme, in sala e online
Lunedì 8.45-9.45 / 19.00-20.00
Martedì 10.00-11.00 /11.15-12.15 (Pinerolo)
Mercoledì 6.45-7.30
Giovedì 8.45-9.45
Per info, link in bio
Om Shanti

“ […]L'amore non è un bisogno, ma un traboccare... L'amore è un lusso. L’amore è abbondanza. Significa possedere così ta...
14/02/2025

“ […]
L'amore non è un bisogno, ma un traboccare...
L'amore è un lusso.
L’amore è abbondanza.
Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi.
Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante.
Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.
[…]”

Osho Rajneesh
In uno dei libri più belli mai letti, “Con te e senza di te”, un inno all’amore, un inno alla vita.

Indirizzo

Libera Attività
Turin
10129

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