06/09/2024
Vediamo oggi insieme come funziona la coronarografia.
1. Il paziente viene portato in sala di emodinamica dove viene opportunamente preparato. Qualora fosse necessario, è possibile somministrare un sedativo, per rilassare l’assistito.
2.Dopo una opportuna disinfezione del sito di puntura, che avviene generalmente a livello del polso destro (oppure sinistro o all’ inguine), si applica un anestetico locale per poi procedere alla puntura dell’arteria.
3.Dopo aver punto l’arteria del polso o dell’inguine, una sottile e flessibile cannula chiamata catetere viene inserita. Questo catetere è fatto risalire lungo il braccio o la gamba ed è guidato fino il cuore sotto la guida di un angiografo, che consente di ottenere immagini radiografiche mediante emissione di raggi X.
4. Una volta che il catetere ha raggiunto il cuore, viene indirizzato verso le arterie coronarie. A questo livello viene quindi iniettato un mezzo di contrasto: il paziente potrebbe avvertire una sensazione di calore, assolutamente normale, che cessa dopo qualche secondo. Tale liquido radio opaco scorre nei vasi del cuore e consente di vedere le loro caratteristiche (restringimenti, ostruzioni o altre anomalie), mediante immagini radiografiche catturate con l’angiografo.
5. Al termine dell’esame viene confezionata una medicazione compressiva a livello del sito di inserzione del catetere, in modo tale da evitare la formazione di un ematoma e che deve essere mantenuta in sede per circa 24 ore.
6. Il paziente viene quindi monitorato e osservato. Si può procedere alla dimissione in giornata o dopo 24h.