Lunaqi

Lunaqi Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio inizia con un solo passo.

Lao Tzu

29/07/2025
20/07/2025

LA PERCEZIONE DELLA “RADICE”

«I piedi rappresentano le radici del corpo, senza le quali tutte le tecniche fluttuerebbero nell’aria e sarebbero completamente inefficaci. Dovreste sempre prestare ascolto allo scambio di energia tra i vostri piedi e il suolo.
Sviluppare Ting Jin ["forza che ascolta"] nei piedi significa sviluppare la propria radice e migliorare il proprio equilibrio. Maggiore sarà la percezione della vostra radice, maggiore sarà la vostra stabilità corporea.»
(Yang Jwing-Ming)

Sono molte le arti marziali in cui si predilige il contatto ravvicinato e “continuato”. Il Taiji, l’Yi Quan o il Wing Chun sono fra queste. In tali discipline è fondamentale sviluppare quella qualità che i cinesi chiamano “Ting Jin”: la “forza che ascolta”».
Ting Jin è la capacità che si acquisisce prestando continuamente attenzione alla forza dell’avversario, senza contrastarla ma soltanto "ascoltandola". Nel lungo periodo questo accrescerà la "sensitività" e permetterà di neutralizzare con relativa facilità qualunque forza esterna.

Il senso del tatto così come i recettori neuro-muscolari e quelli articolari devono pertanto essere costantemente "allenati" a "sentire", sempre più finemente, ogni minimo segnale di pressione o qualunque altro tipo di sollecitazione esterna, avvertendola precocemente, nella sua manifestazione iniziale.

Le “antenne” utilizzate per captare queste informazioni sono generalmente le braccia e le mani, tant’è che i nomi tradizionali degli esercizi di “ascolto” fanno riferimento alle mani (“mani appiccicose”, “mani che spingono”, ecc.).
Ovviamente anche gli avambracci hanno un ruolo fondamentale nella manifestazione del “Ting Jin”, visto che è proprio questa zona del corpo che, generalmente, entra per prima in contatto con l’attacco di un avversario.

Vi è però un'altra parte del corpo che è fondamentale per percepire l'entità, le variazioni di tensione e le direzioni della forza avversaria, e cioè: i piedi, che devono sviluppare massimamente la sensazione di legame col terreno, fino ad avvertire con esso un rapporto unitario.
Ciò non vuol dire rinunciare al dinamismo. Esiste infatti una grande differenza fra il muoversi, trovando nel suolo soltanto un semplice “appoggio" e il muoversi riuscendo a trovare sempre un “radicamento” costante, seppur dinamico; instaurando quindi con il suolo una connessione profonda da cui trarre una forza insostenibile.

24/06/2025

"La felicità è come una farfalla: se l’insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te."
Nathaniel Hawthorne

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Luna:

Operatrice Shiatsu qualicata presso la scuola ''Anma Arte Shiatsu'' di Torino conseguendo nel 2016 attestato di ''Operatrice Shiatsu Professionista'' della FISIEO Federazione Italiana Shiatsu insegnanti e operatori e diploma della scuola di 4 anni di cui, 3 anni di studio in medicina cinese, Meridiani secondo stile Masunaga e 1 anno di Makeshi (massaggio sul lettino - specializzazione della scuola) e preparazione all'esame ufficiale Fisieo.